La grigliata di capocanale

 

11 luglio 2014: la nostra prima notte a Lamia Quercelli, una data che rimarrà per sempre nel mio cuore.

7 agosto 2015: la grigliata “chep canel”, più conosciuta come grigliata di fine canale, ossia di fine cantiere 🙂

Eh sì, perché riuscire ad entrare nella tua casa dei sogni non sempre vuol dire che il cantiere sia terminato, anzi…

Qui Puglia: i miei ristoranti del cuore, e non solo…

Ormai non è un segreto che io ami condividere le cose belle che la vita mette sul mio cammino.

A volte condivido anche quelle brutte, ma solo se possono essere di aiuto per stare meglio, dopo essere stati peggio.

Ma ora torniamo alle cose belle.
E quale è una delle cose più belle della vita?

Un paradiso senza linea

Una linea sto cercando di mantenerla, bevendo i miei frullati Visalus, e mangiando una sola volta al giorno, ma l’altra linea, da un paio di giorni, l’ho proprio persa.
Nel mio ultimo post vi avevo raccontato che, un paio di giorni prima di venire in Puglia con Dannyboy, a casa nostra, mi era arrivata una richiesta di affitto su Airbnb.

In “modalità zingara”.

 

Che io mi sia sempre sentita un po’ zingara, nel senso buono della parola, non è mai stato un segreto per nessuno.

Io amo andare in giro a piedi scalzi, e infatti d’estate, se la location me lo permette, in valigia di scarpe ne metto davvero poche, e rigorosamente scena tacchi.

Un inizio un pó movimentato

 

Ebbene sì: le nostre vacanze quest’anno sono iniziate con largo anticipo.

Come molti di voi già sapranno, l’anno scorso abbiamo finito di costruire la nostra “Lamia Quercelli”, nella nostra amata Puglia, è da quest’anno la affittiamo.

Quando affitti una casa non è che puoi programmare le vacanze come prima: metti la casa in affitto, magari tenendo due settimane per te in agosto, e per il resto ci vai quando rimane libera, e tu puoi partire.

Mai dimenticare quanto siamo fortunati

Se stai leggendo hai già un buon motivo per sentirti fortunato!

Perché stai leggendo me?! Ma vaaaaa!!!

Perché se stai leggendo vuol dire:

1) che sai leggere

2) che hai un computer, o uno smartphone.

Oppure sei sul computer del lavoro, e quindi:

3) hai un lavoro

Amici, arrarrara! Attenzione, super offerta: affittasi casa in Puglia

E visto che questo è il mio blog, e la casa in questione è quella che mio marito ed io abbiamo da poco finito di costruire in Puglia, e affittiamo, io la pubblicizzo, ok?!?!?!?

Ebbene sì, affittiamo il nostro angolo di paradiso!

Mal di Puglia

 

Si sente spesso parlare di “Mal d’Africa”, e in effetti, io che ci sono stata, posso confermare che quando si riparte da quegli incredibili posti, un po’ di male di sente…

Ma da quando ho messo piede in Puglia, per la prima volta, ho capito che il male vero è un altro: è il mal di Puglia!

A pranzo in macelleria, a Milano

Settimana scorsa, un notte, ho sognato la Puglia.

E’ stato un sogno così intenso, così reale, che mi sono svegliata con in bocca il sapore delle mie amate bombette, senza però averle mangiate!

Pasta al “vero” pomodoro

 

Ursula, una delle mie più care amiche, anni fa, ha deciso di trasferirsi ai Caraibi, e non è più tornata.

Vogliamo darle torto?!

E vogliamo parlare di quella sana invidia che mi assale tutte le volte che penso a lei!?

Vabbè, sorvoliamo…

Un paio di sere fa è venuta a cena da me con sua figlia.

Ai Caraibi i pomodori costano come l’oro e allora ho pensato che le due fanciulle avrebbero gradito un bel piatto di pasta al pomodoro, pomodoro vero, e non in bottiglia.

Se devo essere proprio sincera sincera, io avevo sempre usato il pomodoro in bottiglia, o al massimo i pelati, poi quest’estate la mitica Stefania di Barletta (mamma di un compagno di Danny), quella che ogni tanto mi da qualche ricetta (che fa pure rima), mi ha insegnato a fare il vero sugo di pomodoro, e ora non posso più farne a meno!

imageIniziamo come sempre con gli INGREDIENTI:

per 4 persone

due confezioni di pomodorini datterini (che di solito qui al nord sono i più saporiti), o anche di ciliegini se li trovate profumati (è da lì che si capisce se sono saporiti!)

Cacioricotta (io me lo sono portato dalla Puglia, ma si trova abbastanza buono anche nei supermercati)

Pasta a vostro gradimento (io ho usato i tortiglioni di Kamut bianco. Ormai mangio quasi esclusivamente pasta di Kamut integrale perché è più leggera e digeribile, e mi piace di più, ma siccome avevo ospiti ho optato per il kamut bianco, molto simile alla pasta classica)

Olio, cipolla e sale (anche per il sale da un po’ ho cambiato, e ora uso solo sale integro, ossia non trattato, e ho scelto il sale rosa dell’Himalaya, sia fino che grosso.

E’ un sale decisamente più caro del sale classico, ma leggete i suoi benefici e vedrete che correrete a comprarlo subito. La cosa più importante è che riduce la ritenzione idrica. Brutto?!?!

Una volta che avete tutto INIZIAMO:

Fate bollire l’acqua, prendete i vostri pomodorini, li lavate bene e, una volta che l’acqua bolle, e che l’avete salata, fate sbollentare i vostri pomodorini per 5 minuti.

A quel punto scolate i vostri pomodorini (io li levo dall’acqua con la schiumarola così tengo l’acqua per la cottura della pasta).

Una volta scolati i pomodorini li passate, così come sono, nel passaverdura o, se non lo avete, li frullate e poi filtrate il tutto con l’aiuto di un colino, per eliminare buccia e semi.

Mettete il sugo ottenuto in un pentolino e, aggiustandolo di sale, fatelo andare a fuoco basso per circa 15 minuti.

Io ci ho fatto anche un soffritto leggero usando mezza cipolla, e un filo di olio, e frullando il soffritto, col minipimer, prima di versarci sopra il sugo (mio figlio la cipolla la mangia, ma è meglio che non la veda!)

Mentre il vostro sugo va, prendete il cacioricotta e ne grattate un bel po’ (io per 4 ci gratto metà forma di quelle classiche tonde). Un po’ lo metterete direttamente sulla pasta mentre la saltate con il sugo, a fine cottura, e un po’ lo portate a tavola in modo che ogni ospite possa aggiungerne a piacere.

Direi che è tutto!

Buona pappa

Barbara