“Da quando veniamo al mondo cerchiamo amore, cerchiamo l’abbraccio dei genitori, cerchiamo qualcuno che ci consoli quando siamo tristi, quando piangiamo, o ci sentiamo soli. Vogliamo il nostro momento fortunato. Cerchiamo qualcosa li fuori, che renda la nostra vita un pò più facile, veloce.

E in qualche modo cerchiamo delle scorciatoie. Credo che il sistema in cui viviamo abbia mercificato tutto ciò trovando una soluzione tecnologica al bisogno tutto umano di essere visti, al bisogno di essere stretti, di essere…amati”

Queste parole di Chiara Barzini (scrittrice e sceneggiatrice) mi hanno molto colpita, tanto da farmi tornare a scrivere, dopo un lungo periodo.

Vivo spesso di corsa, anche quando sono ferma.

Vivo spesso di sensi di colpa, anche quando colpe non ne ho.

Vivo spesso di rimorsi, anche se non credo di aver mai fatto nulla di così sbagliato…

Quando sei piccola le percezioni sono diverse, e quelle percezioni te le porti dietro negli anni, amplificandole, interiorizzandole, lottandoci.

Vorrei spiegarvi tante cose, raccontarvi tanto di me, ma…

Non sempre posso dire tutto ciò che vorrei (è pieno di spie in giro)

Non cercate di capire, ma solo di comprendere.

Dietro certi muri si nascondono giardini incantati dove convivono fate turchine e piccoli fantasmi…

Ho appena finito di vedere “Unposted”, su amazon tv, comodamente sdraiata su mio divano, sotto una pesante coperta di pelo, finto, mentre fuori piove (strano!!!)

Ero sicura che mi sarebbe piaciuto, ma mai avrei immaginato di piangere così tanto, anche ora, mentre scrivo.

Vedo già le facce di molti di voi, e sento quello che state pensando (avessi questa abilità anche nell’intuire i numeri del lotto sarebbe una grande figata!!!)

Non conosco Chiara Ferragni, e non la ho mai incontrata, ma ho sempre reputato Chiara Ferragni una grande imprenditrice, una donna estramente tenace e molto dolce e pacata (quasi come me, ahahahahahah)

Chiara Ferragni è stata la prima, e dietro di lei è arrivato il nuovo mondo degli influencer, alcuni competenti, molti totalmente inutili.

Se, come molti di quelli che conosco, pensate altro di lei… guardate il film documentario sulla sua vita, e non siate prevenuti.

Ho pianto, e piango, perchè questo film, per certi argomenti, mi ha toccato nel profondo.

Chiara ha due sorelle, io sono figlia unica.

Chi è figlio unico sa cosa vuol dire…

Niente di grave, per carità, anzi: per certe cose essere figli unici ti aiuta molto.

Quando sei figlio unico impari prima a stare bene da solo, ad arrangiarti, a contare solo su di te.

Ma non è sempre facile…

Quando impari ad arragiarti da solo gli altri lo capiscono, e spesso se ne approfittano.

Una donna che non ha bisogno degli altri… può dare fastidio. 

Se devo pensare ad una parola che rappresenti la mia vita, oggi, a pochi mesi dal mio cinquantesimo compleanno… quella parola è “SOLA”

No, no, non mi sto piangendo addosso, e non voglio fare pena a nessuno, ma questa è la realtà.

Posso avere una bella manciata di VERI amici, tanti amici, e stare in mezzo a mille persone, ma io sempre “sola” continuerò a sentirmi.

E sapete cosa? Che l’ho voluto io, iniziando da piccola a giocare spesso da sola, e continuando da grande a non chiedere niente a nessuno.

Non sono capace di chiedere io.

Mi sento in colpa a chiedere io.

Sono iper attiva, e sempre super organizzata, quindi non nego che spesso non chiedo aiuto perchè sono convinta di fare meglio da sola, di fare prima.

E la verità è che spesso amo stare da sola, e non dover rispondere di nulla a nessuno, ma a volte…

Una cosa è amare stare da soli, e una cosa è sentirsi soli !

A volte (ultimamente troppo spesso) prendo in mano il cellulare e cerco quegli abbracci che non ho mai avuto.

Li cerco nei like, nei commenti…

Chiara questi abbracci li ha trasformati in un business, io mi illudo che possano farmi sentire meno sola, ma non sempre funziona (però aiuta)

Condivido con gli altri le cose positive della mia vita forse per ricordare a me stessa che le ombre sono meno dei raggi di sole.

Per fortuna non faccio parte di quelli che pensano che “ormai alla nostra età non si può più cambiare”.

Sto cercando di riportare l’attenzione su di me.

Sto cercando di  imparare ad abbracciarmi da sola, per non aspettarmi più niente da nessuno.

Sto cercando di volermi bene da sola, per non aspettarmi più niente da nessuno.

Il segreto della felicità? 

Forse sta proprio nell’imparare a stare bene da soli, senza aspettarsi più niente.

Forse sta nel capire che a volte, quello che ci accade, e che oggi ci fa male, un domani avrà un senso, e ci aiuterà a stare meglio.

Io per ora continuo a cercarmi dentro, poi, appena smette di piovere, andro a cercare anche fuori 🙂

besos

Barbara