Il mercoledì sta alla Garavelli come il giovedì sta alle filippine: adoroooooo!

Sì, sì avete letto bene. 

Scusate, ma se anche le filippine hanno il loro giorno libero, che di solito è il giovedì, perchè io che sono mamma, casalinga, pr, ma soprattutto moglie, non posso avere il mio “day off”?

Mi ricordo ancora quando arrivava il venerdì mattina ed ero tutta felice perchè stava per iniziare il week-end.

Wow! Si usciva per l’apertivo, magari si arrivava a cena già un pò ciucchi e poi si andava dove ti portava il vento. Una festa in casa di amici o due salti in qualche locale e, se tornava la fame, un panino dal “lurido” (chiosco) prima di andare a nanna. 

Si faceva tardi perchè tanto la mattina…si poteva dormire! Grrrrrrrrr

E ora che abbiamo Danny boy?! Ora il week end è la parte più dura della settimana!!!

Danny nei giorni in cui va all’asilo non si sveglia prima delle 8.30. A volte devo andare a tirarlo giù dal letto alle 9, ma il week-end?

Il week-end quel fetentaccio si sveglia quasi sempre alle 7.30. Tacci suaaaaaa! Sa che a casa ci sono mamma e papà (il suo papino che quando va al lavoro esce prima che lui si svegli) quindi corre per venire a darci il buon giorno.

Che carinooo…ARGH!

La domenica non vedo l’ora che sia lunedì mattina per suonare il campanello dell’asilo di Pippi. 

colazione al bar "L'arte del dolce"

colazione al bar “L’arte del dolce”

E allora? Allora ho deciso che anche io ho diritto al mio giorno libero e visto che tutti i mercoledì sera organizzo la serata al Bobino, ho deciso che fatto 30 faccio 31 e mi prendo tutto il mercoledì come day off.

La mattina del mercoledì non preparo neanche la colazione: si va al bar vicino all’asilo per cappuccio, latte e cacao e due belle brioche.

Niente sosta al supermercato tornando verso casa (ci vado tutti i giorni tranne il we!) ma una bella capatina dal giornalaio per comprare “Chi” e ogni tanto anche “Vanity fair”  e qualche altro giornaletto intelligente fresco di stampa.

mercmassaggfotoTra le 10 a le 11 arriva a casa Enrico, il mio mitico massaggiatore, e mi regalo questa super coccola settimanale che tanto fa bene alla prova costume ormai dietro l’angolo. 

Veramente ieri dietro l’angolo ho visto anche un pinguino…Bo?!

Strana questa primavera. 

Dopo il massaggio mi faccio un bel bagno caldo e lungo.

Quando sono immersa mi dedico alla “sfogliatura” e/o alla lettura di certi giornali intelligenti di alta cultura generale.

Ogni tanto il quotidiano non lo leggo di proposito. Rischia di farmi passare il mio entusiasmo contagioso.

mercmassagfotoIeri mi sono buttata su “Chi”, “Diva e donna” e “Vanity fair”. Altre volte recupero qualche altra rivista accumulata in salotto in attesa del famigerato tempo libero.

Di sicuro posso dirvi che quando esco dalla vasca, le dita delle mani e dei piedi sembrano quelle di una novantenne! Hihi

Adoro i bagni lunghi e caldi, anche in estate.

Finito il bagno passo a creme, cremine, maschere e asciugatura capello con tentativo di messa in piega alla “Coppola”. Scivolo in una comodissima tuta da ginnastica e mi preparo una bella insalatona random: tiro fuori una bella ciotolona e ci metto dentro insalata e quello che capita.

A quel punto mi metto sul divanone davanti alla tv e, ameno per una volta alla settimana, mi guardo “Beautiful” in diretta!

Insalatona sul divano e Beautiful in diretta!

Insalatona sul divano e Beautiful in diretta!

Sì, in diretta perchè gli altri giorni lo registro con MySky e lo guardo quando capita. Una volta sono riuscita a giardare 7 puntate una dopo l’altra, un incubo! Ho sognato Brooke e Ridge per due notti di seguito e non vi dico cosa combinavano.

Quando chiedo a mio marito di essere un pò più dolce con me ormai mi risponde che Beautiful mi sta facendo il lavaggio del cervello. Hihi

Si vede che è da un pò che non lo vede: ormai si drogano, prendono gli antidepressivi, si slinguano con parenti e compagni dei figli o dei genitori. Un bordello al quale mi sono ormai affezionata! Ops

Alle 16 vado a prendere Danny all’asilo e per 3 ore torno nel ruolo di mamma e moglie perfetta (o quasi) perchè prima porto il cucciolo a Judo e poi torno a casa a preparare la cena per loro due visto che io alle 19 max 19.30 esco per andare al Bobino dove organizzo tutti i mercoledì sera.

17_ott_2012_Bobino 007Al Bobino, dopo la mia mezza giornata libera, scatta la mia serata libera!

Parte la musica e tempero i tacchi. Salgo dove mi capita e ballo, ballo fino a che mi fanno male i piedi.

 

Adoro il mercoledì!

Peccato che sia già giovedì: vaccino a Danny, mini spesa, palestra, qualche ora al pc, ma tra poco…preparo le valigie! Yesss !

E chi se ne importa se danno brutto e se un we in montagna con un bambino non sarà certo rilassante.

La vita è bella sempre e io parto felice, come sempre.

 

“Non fare lo struzzo” – Lesson number 1: basta fare le vittime!

Ok, c’è la crisi.

Ok, nel nostro passato ci sono successe cose non proprio piacevoli. 

Ok, abbiamo fatto qualche scelta sbagliata…

Forse lasciando l’uomo giusto e prendendo quello sbagliato?  

Forse lasciando quella casa che non ci andava più bene sperando di trovarne un’altra migliore che però non abbiamo mai trovato?

Forse licenziandoci per l’ignoto nel momento sbagliato solo perchè ci sentivamo stretti, non capiti o sottovalutati?

Forse credendo in qualcuno al quale alla fine abbiamo addirittura tolto il saluto?

Ok, ci saranno successe un sacco di queste cose e anche peggio, ma se vogliamo andare avanti bisogna lasciarsi il passato dietro.

Basta vivere di rimpianti.

Basta stare lì a pensare a quando stavamo meglio e a quando avevamo di più.

Non è più ieri, ma è oggi.

Il nostro domani deve dipendere da oggi e non più da ieri.

So che in questo momento vi siete “intorcolati” un pò leggendomi, ma fidatatevi che non sto straparlando, sto dicendo una cosa vera che sto imparando sulla mia pelle, sbagliando e continuando a sbagliare.

A tutti piace sentirsi al centro dell’attenzione, ma finire in quel centro perché la gente parla di noi e dei nostri problemi con cui sfiniamo in continuazione tutti…non è cosa buona e giusta.

Sarà mica bello far pena agli altri no?! Specialmente se “gli altri” sono persone su cui voi potreste contare o ancora peggio che devono poter contare su di voi (figli, mariti, mogli, amici e colleghi). Di certo non sono felici di vedervi sempre brontolare, sempre demoralizzato e arrabbiato. 

Fare le vittime o battere i piedi per avere l’attenzione, è un vecchio trucco che non funziona più.

Ci prova spesso anche Danny boy. Gli ho spiegato che se vuole che io giochi con lui o se ha semplicemente bisogno di un abbraccio, basta chiederlo. Non serve fare i capricci per attirare la mia attenzione, anzi…così facendo ottiene solo che mi innervosisco.

Basta brontolare, basta criticare e basta dare sempre opinioni negative su quello che vi sta succedendo e su ciò cha avete intorno.

Siamo tutti nella stessa barca: tutti abbiamo i nostri problemi e le difficoltà, tutti attraversiamo momenti difficili e nessuno è diverso dagli altri.

Secondo me troppo spesso ingigantiamo le situazioni. Anche io a volte faccio delle tragedie per delle cavolate. Sarebbe meglio non perdere tempo ed energie e concentrarsi sui problemi veri quando serve davvero.

Bisogna imparare ad apprezzare tutte le cose belle che abbiamo perchè sono tante, tantissime.

Se lo guardate bene…il bicchiere della nostra vita è sempre metà pieno.

C’è un libro bellissimo che si chiama “The secret” che dice che se uno pensa sempre negativo alla fine le cose brutte succedono. Non pensate “Speriamo che quell’appuntamento non vada male”, ma pensate “Speriamo che vada bene”.

Smettetela di alimentare il vostro pensiero negativo, evitate di crogiolarvi dietro i brontolii. Certo attirerete l’attenzione, ma solo per trascinare gli altri nella caverna assieme a voi creando così negatività in famiglia, con gli amici e con le persone che frequentate.

Non trasformatevi in S.I.N.A.P. che ce ne sono già troppi in giro. http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=1792

Il mondo è uno schifo, la gente è uno schifo e voi avete avuto tutte le sfortune del mondo? Sappiate che non siete gli unici e che ciò non vi rende più speciali.

Scrollatevi il pessimismo di dosso, trovate nuovi interessi, nuove idee e andate avanti.

Show must go on! 

Basta guardare al passato. Vivete l’oggi per costruire qualcosa di nuovo per domani.

Iniziate a fare qualcosa che avreste sempre voluto fare, ma che non avete mai fatto: scrivete, dipingete, leggete quel libro che avete comprato un anno fa ed è ancora sul vostro comodino, fate un corso di cucina, iscrivetevi a joga, in palestra.

Fatevi fare un massaggio, andate a farvi un taglio nuovo di capelli. Iniziate a volervi bene perchè ve lo meritate.

Andate a fare una gita al mare anche se fa ancora freddo, fatevi una passeggiata in un bosco o in montagna e guardatevi attorno, guardate lo spettacolo che la natura ci regala. Come fate a non sorridere?

Un mese fa sono andata all’Ikea sulla Vigevanese e tornando mi sono ritrovata ferma sui Navigli a fissare un tramonto spettacolare. Ogni tanto ricordatevi di alzare gli occhi dai vostri pensieri e guardatevi attorno.

Non serve andare lontano, basta mettere gli auricolari con la musica che vi piace e fare una bella camminata veloce in città senza fermarsi davanti alle vetrine. Esplorate nuovi percorsi che non avete mai fatto. Perdetevi tra le note delle canzoni che amate, tra bei ricordi e nuovi propositi per il futuro  http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2041

Sorridite che la vita è bella.

Se fino ad oggi non lo è stata basta decidere che da oggi lo diventerà, non è così difficile!

 

“Non fare lo struzzo”

Visto che l’obiettivo del mio blog è contagiarvi tutti con il mio entusiasmo… per riuscire a svolgere questo difficile compito avrei bisogno che voi prima vi levaste di dosso un pò di negatività, sennò per me diventa durissssssima!

 

Liberarsi di certe negatività o comunque cercare di non pensare sempre e solo a quelle, non è un’impresa facile, lo so.

Per questa ardua impresa ho deciso di farmi aiutare da un vero psicologo coach che mi ha dato una mano a diventare quella che sono: una donna con i suoi difetti, le sue paure, le sue ansie da prestazione e le sue manie di perfezionismo (mai detto di non avere difetti, anzi!), ma una donna sempre allegra che non ama piangersi addosso e che vede il bicchiere sempre metà pieno.

Steve Benedettini mi aiuterà a mettere nero su bianco quello che ho imparato nel 2000 quando ho fatto un suo corso bellissimo che si chiama “Esperienza”.

Eravamo una decina di persone e siamo stati chiusi in un agriturismo per 3 giorni. Sono uscita cambiata da quel percorso, molto cambiata e non smetterò mai di ringraziare Steve per quello che mi ha insegnato.

Sono passati 13 anni da quel week-end e vi dirò che avrei proprio bisogno e voglia di rifare quel “viaggio” dentro di me. Ci sto seriamente pensando.

La mia vita dal 2000 è cambiata parecchio: sono diventata mamma e moglie, le responsabilità e gli stress sono aumentati e una bella raddrizzata non mi farebbe male.

Agriturismo "La Torrazzetta dove ho fatto la mia "esperienza" nel 2000

Agriturismo “La Torrazzetta dove ho fatto la mia “esperienza” nel 2000

La prossima “esperienza” sarà a maggio, quasi quasi…

Ho ancora gli appunti di quel bellissimo corso* e molte cose sono impresse nella mia testolina (ops, testona!), ma un ripassino farà bene anche a me!

 

 

Questa nuova “rubrichina” si chiamerà “Non fare lo struzzo”.

Ho deciso di chiamarla così perchè ormai abbiamo tutti una certa età e quindi anche la consapevolezza di quali siano i problemi che ci tormentano.

La cosa importante è non fare finta di non vederli o di non sentirli, ma parlarne.

Non serve a niente nascondere la testa sotto terra: i problemi vanno affrontati e risolti. Laddove non si possono risolvere…bisogna imparare a superarli e ad andare avanti.

La vita è come un grande spettacolo a teatro: ci sono tanti atti.

Alla fine di ogni atto è giusto riflettere su quello che è successo, ma poi bisogna andare avanti smettendo di guardarsi sempre indietro.

C’è una cosa molto importante da fare prima di cercare di smorzare o eliminare le negatività che inquinano la nostra vita: stare il più possibile lontani dai S.I.N.A.P. 

Se non lo avete letto, leggete il pezzo che ho scritto nel mio blog riguardo i S.I.N.A.P. http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=1792#comment-408

A prestissimo per la “Lesson number one” di… “Non fare lo struzzo”.

PS: Mi sento un pò come Andrea Pellizzari delle “Iene”! Hihi

 

*Per date e dettagli sui corsi che tiene o per altre informazioni, potete contattare Steve Benedettini a info@alphacenter.it  

 

 

 

San Bach: vedere così tanti fiori oggi, mi ha fatto pensare a dei fiori per me molto speciali…

Oggi sono andata a fare un giro a Floralia con mia mamma e Danny boy (il povero papi aveva il dentista!)

Devo dire che ci è piaciuto molto: fiori, profumi, colori e tanto altro in una cornice spettacolare.

“Floralia” durerà tutto oggi e anche domani sul sagrato e nei chiostri della Chiesa di San Marco a Milano in Brera http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2150

Vedendo tanto fiori non ho potuto non pensare a dei fiori per me davvero speciali: i fiori di Bach http://www.fioridibach.ch

Non me ne intendo molto, ma uso spesso quelli più classici ossia “Rescue remedy”, una miscela di cinque fiori .

Il Rescue Remedy può essere usato con un effetto calmante immediato in ogni situazione di stress, o quando si ha bisogno di aiuto se sopraffatti da una varietà di emozioni o di problemi comportamentali quali: Cattive notizie, paure, esperienze particolarmente stressanti, stati d’ansia improvvisi, tensioni, piccoli incidenti, stress momentanei. Per fortuna li uso sempre meno, ma li uso, eccome se li uso. Li ho sempre in borsa!

Rescue Remedy è molto utile anche per i bambini, per le piccole paure improvvise, in caso di incubi o di incidenti, in momenti di ansia improvvisi, per paure e attacchi di panico. 

Anni fa eravamo a Formentera e Danny boy è scivolato dal divano picchiando la fronte sullo spigolo del tavolo.

All’ospedale gli hanno 3 punti senza anestesia. Non aveva neanche 2 anni e in certi casi dicono sia più veloce e meno traumatico cucire subito, a freddo! Bo???!!!  

So solo che mentre sentivo lui che urlava (non ci hanno fatto entrare) io urlavo più forte di lui. Per una settimana Danny ha avuto gli incubi!

Per fortuna un’amica omeopata mi ha suggerito di mettergli 3 gocce di rescue remedy ogni sera sotto lingua e gli incubi sono passati, subito.

Se ci sono periodi in cui lo vedo più agitato o ha gli incubi o si sveglia troppo presto…corro ai ripari e per un pò di giorni uso quelle che Danny ormai chiama “le gocce magiche”. Vi giuro che funzionano!

Il Rescue è un rimedio di emergenza, e come tale va usato. 

Per ottenere dei buoni risultati e per essere in buona salute con la floriterapia, sarebbe meglio assumere i fiori più adatti a ciascuno, personalizzandoli sulla base della situazione del momento, ma io non sono costante quindi ogni volta che ci provo…poi finisce che mi dimentico di prenderli!

Dopo il giro a Floralia mia mamma e mio figlio sono tornati a casa mentre io ho continuato la mia mattinata a Ortochic nei chiostri dell’Umanitaria, dietro al tribunale http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2223 

Anche li molti fiori e tanti profumi con l’aggiunta di una zona dedicata al cibo con un sacco di cosa buone a km zero. 

Ovviamente ho fatto la spesa e sono tornata a casa con frutta, verdura, stracciatella (simile alla burata), ricotta e una bella fetta di ottimo grana e poi sono tornata a casa a piedi. 

Una bella mezz’ora di passi lunghi e ben distesi http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2041

Oggi avrei avuto bisogno di un tergicristalli per occhi!

Sono appena tornata a casa, sul mio inseparabile scooter, un pò piangendo e un pò ridendo!

Un pò ero felice e un pò mi giravano…

Oggi avrei davvero avuto bisogno di un tergicristalli per occhi. 

E’ stata una giornata intensa e ricca di emozioni. “Intensa” perchè quando ho finito la lezione di Crossfit avevo le braccia talmente doloranti che non riuscivo a mettermi il rimmel e “ricca di emozioni” perchè la vita è bella e non mi stancherò mai di dirlo!

Esattamente 2 mesi fa ho aperto questo blog e oggi posso dirvi che sono davvero felice perché sto incontrando e conoscendo meglio delle persone davvero speciali.

E poi non so come spiegarvelo, ma da quando ho aperto questo blog, ho iniziato a guardarmi intorno con più attenzione. Ho voglia di scoprire e condividere con voi tutto ciò che può servire per essere più felici, per stare meglio.

Oggi ho incontrato da vicino due persone molto meno fortunate di me che non si piangono addosso, anzi…

Ho intervistato una mamma davvero speciale e tornando verso casa ho incontrato un ragazzo di Treviso con un gessato grigio, la cravatta e la bombetta. Bello, molto bello. Faceva il giocoliere al semaforo e sorrideva, ma sorrideva davvero. Mi sono fermata e ci ho fatto due chiacchiere.

Sono ripartita sorridendo, poi ho iniziato a ridere e alla fine mi sono scoperta a piangere. 

Guidavo, ridevo e piangevo! 

giocolierefotoIn due ore ho avuto la fortuna di incontrare due persone che avrebbero avuti tutti i motivi per perdere il sorriso e invece forse sono più felici di me.

Mi sono vergognata di tutte le volte in cui mi sono lamentata per delle cavolate.

 

Basta!

Inizia oggi ufficialmente la mia campagna contro il vittimismo!

 

 

 

Passi lunghi e ben distesi

Devo dire che mi piacciono proprio certi modi di dire, ma questa volta parlo davvero.

 

Passi lunghi e ben distesi fanno bene, anzi…benissimo.

A Milano camminate troppo poco. ve lo dice una Veneziana.

Sono stata chiusa in casa due giorni perchè mio figlio ha avuto tosse e febbre, ma oggi lo riporto a scuola e la prima cosa che farò sarà una lunga passeggiata. Ho anche il tempo dalla mia parte: finalmente un pò sole!

Vivo a Milano da ormai 24 anni e visto che arrivo da Venezia, camminare mi manca!

Mi sono presto fatta prendere dalle pessime abitudini milanesi quindi spesso prendo la bici o lo scooter anche per andare dietro casa a comprare il giornale. NO BUONO!

Ci sono giorni in cui invece mi trasformo in Forrest Gump e inizio a camminare con una meta finale, ma senza percorso e quando arrivo mi sento felice. Felice di avere scoperto nuovi angoli e felice di avere incrociato e osservato nuovi volti, perchè quando giri in macchina o in moto…non vedi.

Il giorno prima che la tosse e la febbre di nostro figlio mi barricassero in casa, stavo tornando a casa in metrò da centro (pioveva quindi avevo abbandonato il mio amato scooter in garage) e visto che ero in anticipo sulla mia tabella di marcia e avevo ancora un’ora prima di andare a prendere  mio figlio…sono scesa due fermate prima. Avevo con me gli auricolari del cellulare quindi  ho scelto della buona musica. Camminando velocemente e prendendo strade che non avevo mai fatto a piedi, sono tornata a casa.

Quando non ho tempo o voglia di allenarmi in palestra esco e cammino. Fa benissimo e vi assicuro che se fatto con costanza (mezz’ora al giorno sarebbe il massimo) fa anche dimagrire. Ci sono però delle regole da rispettare:

1) fate passi lunghi e ben distesi ossia mantenete una buona andatura: la classica camminata veloce.

2) se potete indossate scarpe comode. Se sapete di uscire a camminare ovviamente meglio le scarpe da ginnastica, se invece lo decidete all’improvviso e volete camminare veloce come ho fatto io un paio di giorni fa e siete donne come me, meglio non avere i tacchi sennò povere caviglie.

3) regola più importante: non fermarsi! La camminata veloce di mezz’ora fa bene se non ci si ferma quindi evitate strade con negozi. Se durante la vostra camminata incontrate negozi, ristoranti o altri posti curiosi che non avevate mai visto…non fermatevi, ma segnateveli sul cellulare. Ci tornerete un’altra volta.

Un ultimo consiglio: ogni tanto cambiate strada. Se siete abituati a fare il solito percorso per andare in un posto….cambiatelo.

Altro che “Curiosity killed the cat”, è la monotonia che uccide!

 

 

 

 

Una mela al giorno leva il medico di torno. Un massaggio a settimana ti fa sentir meno befana!

Sì, sì lo ammetto: quando piove divento più scema del solito!

Però dai, se ci pensate bene il titolo non è poi così stupido: mangiare la frutta fa bene e un bel massaggio di sicuro ci fa sentire più in pace con noi stesse e quindi belle dentro e poi, se fatto bene, aiuta parecchio anche ad essere meno befane!

Quando ero giovane (l’altro ieri) sono stata fidanzata con un ragazzo di Roma per un paio di mesi (con uno così idiota secondo me potevo durare anche meno) e il fanciullo in questione era così delicato e sensibile che invece di chiamarmi Barbara aveva deciso di chiamarmi “Sebino”.

So che vi state chiedendo che cavolo di soprannome potesse essere “Sebino” quindi ve lo spiego subito. Sebino Nela era un giocatore della Roma famoso per i suoi polpacci di misure spropositate.

Mi sto ancora chiedendo perchè ho deciso di concedermi fisicamente ad un “fetentaccio” del genere!? OK era parecchio bello lo ammetto. Lo avevo conosciuto in vacanza a Ibiza in costume e maglietta quindi avevo scoperto dopo in città come si vestiva…AIUTO!

Non mi dite che non vi è mai capitata la storiella estiva con risveglio tragico al ritorno in città?!

Di buono aveva che di mestiere faceva il pompiere quindi almeno sapeva come spegnere i fuochi…OPS!

Ma torniamo ai miei polpacci. Devo dire che per essere una che ha 43 anni e ne ha fatte di cotte e di crude…non mi lamento, anzi. Mi piaccio di più adesso di quando avevo 20 anni, ma le mie gambe…Quelle vorrei tanto staccarle con forza come si faceva con quelle della Barbie e scambiarle per esempio con quelle di Elle Mapherson! Chiedo troppo?

Siccome nonostante diversi tentativi e sogni, non posso separarmi dalle mie gambotte…allora ho deciso che guerra sia! 

Qual’è il modo migliore per combattere il nemico?

Coccolarlo e fargli credere che gli vuoi bene quindi da quando sono rimasta incinta e ho incominciato a sognare di risvegliarmi con le gambe ancora più gonfie di prima…faccio un massaggio una volta alla settimana, fisso, senza mai sgarrare e lo faccio a casa!

Sì sì, un bel massaggio a casa. So che in un centro mi rilasserei di più perché a casa tra cellulare, pc e campanello che suona sempre nel momento sbagliato…non sempre riesco mai a staccare la spina come vorrei, ma il massaggio a casa per me è un vero must e non ci rinuncio.

C’è stata Consuelo, poi Agostino e adesso Enrico.

Un bel massaggio a settimana drena, rilassa, coccola.

E se dopo il massaggio non devo scappare…mi faccio anche un bel bagno caldo.

Amo la mia vita sempre di corsa, amo l’entusiamo innato di cui sono naturalmente dotata e che è ormai diventato il motore della mia vita, ma ogni tanto…tiro il freno a mano e mi faccio coccolare!

 

 

Oggi vi svelo un segreto: se volete essere felici…occhio ai S.I.N.A.P.

All’inizio del 2000 Federica Moro, una mia cara amica, mi parlò di un corso con un tale entusiasmo che finì per contagiarmi.

Il 21 giungo 2000 entrai in un agriturismo a Pavia e restai chiusa lì dentro per 3 giorni. In un we la mia vita cambiò.

Non sto esagerando: in 72 ore capì perchè fino a quel giorno avevo giocato a fare il maschiaccio e finalmente ritrovai, anzi…trovai, la mia femminilità. Se tu che stai leggendo mi conosci e stai pensando che ancora oggi io sia un maschiaccio…Sappi che prima ero molto peggio, anzi “peggisssssssimo”!

Eravamo un gruppo di persone che non si erano mai viste prima. Per 3 giorni abbiamo condiviso tutto: camere da letto, circa 12 ore di corso al giorno con 2 psicologi e i loro assistenti, pranzi, cene, chiacchierate, sorrisi, confidenze, abbracci e tante lacrime.

Stamattina stavo mettendo a posto la mia libreria e ho trovato gli appunti di quel percorso, di quel lungo e durissimo viaggio dentro me stessa. Mi è subito venuta voglia di condividere con voi quella bellissima esperienza e quindi eccomi qui.

Ci sarebbero mille cose da dire, ma oggi inizio con il parlarvi di un piccolo grande segreto che mi ha insegnato Steve Benedettini.

Steve è un coach psicologo di Alpha center e ai tempi era uno dei due psicologi che ha tenuto il corso.

bendafotoEccovi il segreto: se volete essere felici dovete evitare i S.I.N.A.P. ossia i Soggetti che Influenzano Negativamente le Altre Persone.

Se non potete proprio evitarli…state molto attenti e indossate una bella mascherina anti contagio.

So che sto per raccontarvi qualcosa di difficile da “mandare giù” e di difficile attuazione, ma fidatevi e prendetevi 5 minuti per leggere fino in fondo…

I S.I.N.A.P. sono persone “psicologicamente abbattute, sconfitte o fallite”. Hanno esaurito l’energia vitale che tutti noi abbiamo da quando siamo piccoli, quell’energia contagiosa che ci serve per non perdere mai l’entusiasmo e che possiamo utilizzare anche per aiutare gli altri, per contagiarli.

I S.I.N.A.P. sono persone intelligenti e competenti, ma per colpa di esperienze vissute e stress vari…hanno esaurito la loro energia. Purtroppo i momentacci capitano a tutti e a qualcuno lasciano ferite più profonde che ad altri. Magari si diventa più saggi, ma si perde l’entusiasmo, la voglia di fare e perchè no…di divertirsi. A quel punto si diventa S.I.N.A.P.

Il problema dei S.I.N.A.P. è proprio questo: non hanno più sufficiente forza positiva per credere veramente nella vita e per gioire dei successi di chi li circonda: i S.I.N.A.P. smettono di credere e di lottare e si rassegnano.

I S.I.N.A.P. sono noiosi, mettono agitazione. Sono bravissimi a turbare gli altri alimentando ansie e preoccupazioni. Sono pessimisti e di conseguenza finiscono per smorzare anche l’entusiasmo di chi gli sta vicino. 

Quante volte mi è successo e quante volte mi succede ancora di incontrarli.

doguifotoMi sveglio con il mio solito entusiasmo poi magari mi arriva la telefonata di uno di loro o lo incrocio per strada e… TAAAC (come direbbe il mio amico Dogui) mi ritrovo nel loro vortice di negatività. Peccato che a differenza di prima ora non mi fregano più! Come sento che mi stanno trascinando troppo vicino a loro…saluto e  torno nel mio mondo fatto di entusiasmo e di positività!

Non permetto più a nessuno di consumare il mio atteggiamento positivo. Ne ho bisogno per me, per le persone che amo e per saltare gli ostacoli quando mi capitano tra i piedi.  

Avete presenti i classici amici o conoscenti che passano il tempo a sottolineare solo i tuoi difetti e che non ci pensano proprio mai a dirti qualcosa di carino?! Ecco…ocio!

Avete presente quelli che vedono sempre il complotto anche quando nessuno ha fatto nulla di male? Quelli che vedono il pericolo ovunque e non sono mai felici di nulla? Quelli che non si mettono mai in discussione, ma portano te a farti venire mille dubbi? Ocio! Quelli sono S.I.N.A.P.

Non si spostano di una virgola dal loro mondo di negatività e se non state attenti ci trascinano dentro anche voi!

Avete presente il famoso detto “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”?

Ora facciamo un giochino: pensate a parenti, amici e conoscenti e cercate di capire chi tra loro potrebbe essere un S.I.N.A.P.

Ripensate a quando passate un pò di tempo in loro compagnia o state con loro anche solo al telefono…come vi sentite dopo?! Ecco, appunto.

Dopo il corso ho fatto una lista di tutti i S.I.N.A.P che frequentavo. Porca paletta! Ho scoperto che avevo l’indole da crocerossina, ma peggio di Candy Candy, molto peggio e ho fatto una drastica pulizia. Se si trattava di conoscenti… li ho proprio debellati, se invece erano amici…qualcuno è rimasto, ma magari lo vedo o lo sento meno e qualcuno au revoir!

Per carità, se sai che qualcuno può avere bisogno del tuo aiuto è giusto provare ad aiutarlo, ma se quel qualcuno invece di attaccarsi alla tua mano per alzarsi lo fa per tirare forte verso di sè e per farti cadere con lui…allora no, taglio la corda, grazie, ma ho già dato!!!

Mi sono travestita da Candy Candy per tanti anni, ma visto che nonostante tutti i sacrifici e gli sforzi non ho mai incontrato Terence…dopo quel corso ho buttato il costume.

Se posso aiutare qualcuno lo faccio volentieri, ma cerco di concentrare le mie energie positive sulle persone alle quali voglio bene e su quelle che so che hanno piacere di essere “contagiate”.

Non trovavo più la lista dei consigli su come affrontare i S.I.N.A.P quindi oggi ho chiamato Steve e me la sono fatta rinviare. Sono passati 13 anni da quel corso e un paio di volte l’anno vado ancora da lui a fare una chiacchierata. Ne esco sempre col sorriso. Fa bene chiacchierare con un S.I.P.A.P

Avete capito il segreto per essere felici ?

Difendetevi dai S.I.N.A.P., dalle sanguisughe, dalle cariatidi della vita, dagli zombi.

Se potete eliminarli dalla vostra vita meglio, ma se proprio non potete…leggetevi bene i consigli di Steve qui sotto.

L’entusiasmo è un dono molto prezioso.

Se siete portatori sani…non permettere a nessuno di rubare il vostro entusiasmo, ma concentratevi sul contagio! 

 

CONSIGLI per la gestione dei S.I.N.A.P :

I S.I.N.A.P. sono Soggetti che Influenzano Negativamente Altre Persone; una volta che hai individuato i S.I.N.A.P. è bene saperli gestire, quindi:

  1. Ricordati che se una persona è un S.I.N.A.P. e non viene gestito con attenzione, tenderemo ad essere fortemente influenzati da lei ed in maniera automatica a nostra volta, metteremo in atto su altri i modi di fare demotivanti. Prima di tutto staccatene! Allontanali da te il più possibile! Sei sicuro che devi proprio rimanere collegato a questa persona?  E’ una persona fondamentale per la tua vita o attività, oppure puoi interrompere la tua relazione con lei? Se puoi staccartene, fallo! Staccati da coloro che ti prosciugano energie.
  2. Nel caso in cui invece tu debba, per qualsiasi ragione, rimanere in relazione con un S.I.N.A.P., devi gestirlo molto bene con delle azioni di contenimento; cioè devi, ripeto devi, limitare l’influenza negativa che la persona demotivante ha su di te:

a)    Innanzitutto frequentala il meno possibile e per tempi ridotti: evita di stare con il S.I.N.A.P. per giornate intere; meglio un’ora ogni tanto; digli che hai da fare e non puoi stare troppo tempo con lei; in gruppo parlagli il meno possibile.

b)   Sii chiaro e trasparente con il S.I.N.A.P.. Cerca di mantenere nei suoi confronti una certa correttezza di fondo. Correttezza di fondo vuol dire non avere punti deboli sui quali lei ti può attaccare, cioè esprimi sempre ciò che pensi con chiarezza.

c)    Non aggredire il S.I.N.A.P., cioè non attaccarlo verbalmente, non sbottare nei suoi confronti, non offenderlo, non mandarlo a quel paese, non litigarci, non starci a fare discussioni accese, tutte queste cose la rafforzano invece di indebolirla.

d)   Non metterti mai a parlarle dei tuoi problemi. Ogni volta che tu comunichi notizie negative o esponi i tuoi turbamenti o preoccupazioni al S.I.N.A.P., questa li alimenterà e li userà come spunti per criticarti ulteriormente.

e)    Ma la cosa migliore è essere sempre molto vaghi, cambiare discorso e argomenti; fingere di non ascoltare e di non aver capito, parlare d’altro e rispondere “pere” alle “mele”. Sconcertarlo!

 

Ansia da prestazione e mania di perfezionismo: aiutooo

noifotoMio marito è appena tornato dopo una settimana a Chicago per lavoro e io, senza di lui, sono stata daddddddio.

Prima che dopo questo articolo mi chieda il divorzio cerco di spiegarmi meglio, che è meglio.

Soffro di ansia da prestazione e di mania di perfezionismo quindi più siamo e peggio è!

I sintomi della “vera” ansia da prestazione sarebbero tachicardia, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi e vampate di calore. Non ho nulla di tutto ciò…o quasi, quindi forse soffro di una forma più leggera mista ad una mania di perfezionismo. Di sicuro sarebbe meglio che io cercassi di farmi passare sti brutti vizi!

Corro sempre come una matta per cercare di essere una buona mamma, una buona moglie, una buona casalinga, una buona amante, una buona amica e una buona figlia. Aiutooo!

E’ normale che io mi rilassi quando mio marito è via. Se sono sempre lì a farmi in quattro per cercare di non deludere nessuno…meno siamo e meno mi sento in dovere di accontentare tutti. Di sicuro quando lui è via posso essere meno casalinga, meno amante e meno moglie, mica bruscolini!

Quando il marito si assenta, mio figlio ed io decidiamo cosa mangiare una mezz’oretta prima di cena mentre se c’è lui inizio a pensarci appena mi sveglio. Di certo il mio consorte fa parte di quella schiera (sono tantissimi) di uomini precisini e parecchio rompini ed esigenti, ma secondo me molto spesso sono io che mi faccio inutili problemi. Forse a lui andrebbe benissimo anche un bel petto di pollo alla griglia con insalata e verdure extra e invece io sono sempre lì a sfogliare libri di cucina e a chiamare amiche più esperte di me (ci vuole poco) per farmi dare nuove ricette.

fruttafotoQuando lo ho conosciuto, mio marito mangiava pasta, stinco e purea di patate, ma da quando ha fatto la dieta zona e ha perso 25 kg trasformandosi in un altro uomo…mangia più verdure di una capretta e meno carboidrati di un bebè.

Se non puoi fare un bel piatto di pasta e non sei proprio una cuoca esperta…non è facile cucinare sempre e solo proteine e verdure cercando di non essere noiose e ripetitive e soprattutto trovando qualcosa che vada bene sia al maschio grande che a quello piccolo.

Lo vedete ?!? Mi faccio un sacco di “menate” mannaggiaaa!

Per non parlare di quante volte al giorno mi chiedo se sono e sarò una brava mamma e se a volte non sono troppo dura con mia mamma e/o mia suocera.

Purtroppo quando si pretende la perfezione da se stessi…si finisce di pretenderla anche dagli altri e appena qualcuno fa o dice qualcosa che tu non vorresti vedere e o sentire, scatta la sirena dell’allarme.

Sono perfettamente consapevole del fatto che a volte ho reazioni esagerate per vere cavolate, specialmente se le persone coinvolte sono quelle a cui voglio più bene.

Ebbene sì, sono un’entusiasta nata, ma ho anche un bruttissimo caratteraccio. Pretendo sempre troppo da me stessa e dalle persone che amo di più. Sono forse un pò troppo “tetttesca” per quanto riguarda abitudini e orari specialmente se si parla di Danny boy.

Quello che mi da più fastidio è che mi rendo conto di tutto, ma non riesco a cambiare! Argh

Un ulteriore piccolo problemino da non sottovalutare è che quando cerchi di fare sempre tutto e bene e magari non ti riesce neanche così male, ovviamente gli altri si abituano e spesso invece di farti un sorriso o di farsi scappare uno straccio di grazie…pretendono sempre di più e quindi cosa succede?! Che io mi rimetto a correre.

Prometto che da oggi cercherò di fare un pò di meno e proverò a rilassarmi un po’ di più…Ah ah, mi viene già da ridere !

 

Se penso che appena finisco di scrivere questo pezzo devo andare ad appaiare tutti sti calzini…mi viene male! 

Bordo largo, bordo stretto, coste fini, coste più larghe…Grrrr

Certo che anche sti uomini…

Ma comprare i calzini blu tutti uguali no?!?

Intervista a Federica Fontana: Blogger contro blogger.

Quanta fretta, ma dove corri dove vai !?”

Queste parole sembrano scritte per lei e il problema è che ora che Federica si è messa a correre….nessuno la ferma più.

Lunedì Federica ha lezione di box con Francesco, martedì si cimenta nella zumba con Alessandro, mercoledì fa pilates con la mitica Annamaria Cova, giovedì allenamento a corpo libero e crossfit con il suo personal trainer Christian e venerdì gioca a golf.

B: Ti prego dimmi che almeno sabato e domenica riposi !?

F: Il we è dedicato interamente alla mia famiglia, ma se siamo in montagna non resisto e mi concedo un po’ di skating (sci di fondo pattinato).

B: Anche io, da quando sono rimasta incinta, mi sto dedicando un pò di più al benessere del mio corpo, ma vado in palestra al massimo tre volte a settimana quindi…se mi sento ancora dire da qualcuno che sono diventata una fanatica della palestra, giuro che inizio a menare ! Andiamo avanti…

fedepallafotoB: Fede ti conosco da tempo, ma non ti ricordavo così sportiva !? Cosa e’ successo !?

F: E’ successo che sono sempre stata una curiosa e mi è sempre piaciuto provare diversi sport, diverse discipline e diverse emozioni. Il problema è che andando avanti le passioni si accumulano, ma il tempo per praticarle rimane lo stesso.

B: Non sei mai stanca !?

F: No! Più faccio sport e più mi rendo conto che non riesco a farne a meno. Muovermi MI FA STARE BENE. Quando sto bene riesco ad affrontare la vita con una marcia in più e la stanchezza la sento meno.

B: Hai due figli stupendi e noto che li segui tu in prima persona. Vedo che quella che pensavo fosse la tata ti da una mano giusto per la casa. Fai sport tutti i giorni e non hai mai smesso di lavorare. Prima ti ho vista arrivare con i sacchetti del supermercato quindi ne deduco che sia tu ad occuparti  anche della spesa. In questo momento non sei truccata e hai una pelle pazzesca. Ti sei appena mangiata una bella merenda pomeridiana, ma sei sempre in forma e soprattutto…sei sempre sorridente.

Non esco da casa tua se non mi dici qual è il trucco. Dove hai nascosto la tutina da Wonder Woman?

fedevideootoF: Nessun trucco. Come te sono una persona che vede il bicchiere sempre metà pieno e l’entusiasmo è il mio carburatore. Proprio per questo motivo ho deciso di raccontare i piccoli segreti della mia vita quotidiana in un blog.

B:  Evviva, un’altra donna positiva pronta a contagiare. Come mai hai deciso di chiamare il tuo blog “runfederun” ?

F: Perché corro quando faccio sport e in quanto mamma corro anche durante tutto il resto della giornata, come tutte le altre mamme.

B: A proposito di mamme, che tipo di mamma sei ?

fedefamilyfotoF: Sono una mamma severa, ma molto presente. Pur essendo io molto esigente, Noe e Sofia mi danno molte soddisfazioni, così, per premiarli, spesso mi invento dei momenti speciali tutti per noi e li sorprendo con improvvise trasgressioni meritate.

Mi piace allestire il cinema a casa con popcorn e leccornie varie oppure quando siamo al mare, e non hanno scuola, facciamo gite in notturna al luna park. 

B: Mio marito da quando ho aperto il blog spesso giustamente mi rimprovera dicendo che vivo on line. Mi ha aiutato lui ad aprirlo, ma forse ora, pur essendo felice per me, si è un po pentito! Ops. Felice cosa dice?

F: È stato mio marito a darmi l’idea di aprire il blog e visto che ha una passione sfrenata perche tutto cio che e’ tecnologico, mi consiglia lui sui contenuti più all’avanguardia per il fitness.

B: Sorry? Chi cosa stai parlando?

F: Di un braccialetto che ti misura la vita contandotini passi, calorie bruciate, peso etc, oppure delle cuffiette che non ti cadono mentre corri.

B: Perdindirindina Fede, sei sul pezzo eh !? Fitness, tecnologia…Di cos’altro parli nel tuo blog?!

F: Parlo del mio regime alimentare, di ciò che mi piace e che mi fa stare bene. Do qualche dritta su come prendersi cura della propria pelle e del proprio corpo senza trascurare mai di raccontare anche qualcosa di me e del mio lavoro

fedeboxfotoBello incontrare una donna così grintosa e sempre sorridente, ma se permettete vi do un consiglio:

Non fatela arrabbiare.

 

Barbara