All’inizio del 2000 Federica Moro, una mia cara amica, mi parlò di un corso con un tale entusiasmo che finì per contagiarmi.

Il 21 giungo 2000 entrai in un agriturismo a Pavia e restai chiusa lì dentro per 3 giorni. In un we la mia vita cambiò.

Non sto esagerando: in 72 ore capì perchè fino a quel giorno avevo giocato a fare il maschiaccio e finalmente ritrovai, anzi…trovai, la mia femminilità. Se tu che stai leggendo mi conosci e stai pensando che ancora oggi io sia un maschiaccio…Sappi che prima ero molto peggio, anzi “peggisssssssimo”!

Eravamo un gruppo di persone che non si erano mai viste prima. Per 3 giorni abbiamo condiviso tutto: camere da letto, circa 12 ore di corso al giorno con 2 psicologi e i loro assistenti, pranzi, cene, chiacchierate, sorrisi, confidenze, abbracci e tante lacrime.

Stamattina stavo mettendo a posto la mia libreria e ho trovato gli appunti di quel percorso, di quel lungo e durissimo viaggio dentro me stessa. Mi è subito venuta voglia di condividere con voi quella bellissima esperienza e quindi eccomi qui.

Ci sarebbero mille cose da dire, ma oggi inizio con il parlarvi di un piccolo grande segreto che mi ha insegnato Steve Benedettini.

Steve è un coach psicologo di Alpha center e ai tempi era uno dei due psicologi che ha tenuto il corso.

bendafotoEccovi il segreto: se volete essere felici dovete evitare i S.I.N.A.P. ossia i Soggetti che Influenzano Negativamente le Altre Persone.

Se non potete proprio evitarli…state molto attenti e indossate una bella mascherina anti contagio.

So che sto per raccontarvi qualcosa di difficile da “mandare giù” e di difficile attuazione, ma fidatevi e prendetevi 5 minuti per leggere fino in fondo…

I S.I.N.A.P. sono persone “psicologicamente abbattute, sconfitte o fallite”. Hanno esaurito l’energia vitale che tutti noi abbiamo da quando siamo piccoli, quell’energia contagiosa che ci serve per non perdere mai l’entusiasmo e che possiamo utilizzare anche per aiutare gli altri, per contagiarli.

I S.I.N.A.P. sono persone intelligenti e competenti, ma per colpa di esperienze vissute e stress vari…hanno esaurito la loro energia. Purtroppo i momentacci capitano a tutti e a qualcuno lasciano ferite più profonde che ad altri. Magari si diventa più saggi, ma si perde l’entusiasmo, la voglia di fare e perchè no…di divertirsi. A quel punto si diventa S.I.N.A.P.

Il problema dei S.I.N.A.P. è proprio questo: non hanno più sufficiente forza positiva per credere veramente nella vita e per gioire dei successi di chi li circonda: i S.I.N.A.P. smettono di credere e di lottare e si rassegnano.

I S.I.N.A.P. sono noiosi, mettono agitazione. Sono bravissimi a turbare gli altri alimentando ansie e preoccupazioni. Sono pessimisti e di conseguenza finiscono per smorzare anche l’entusiasmo di chi gli sta vicino. 

Quante volte mi è successo e quante volte mi succede ancora di incontrarli.

doguifotoMi sveglio con il mio solito entusiasmo poi magari mi arriva la telefonata di uno di loro o lo incrocio per strada e… TAAAC (come direbbe il mio amico Dogui) mi ritrovo nel loro vortice di negatività. Peccato che a differenza di prima ora non mi fregano più! Come sento che mi stanno trascinando troppo vicino a loro…saluto e  torno nel mio mondo fatto di entusiasmo e di positività!

Non permetto più a nessuno di consumare il mio atteggiamento positivo. Ne ho bisogno per me, per le persone che amo e per saltare gli ostacoli quando mi capitano tra i piedi.  

Avete presenti i classici amici o conoscenti che passano il tempo a sottolineare solo i tuoi difetti e che non ci pensano proprio mai a dirti qualcosa di carino?! Ecco…ocio!

Avete presente quelli che vedono sempre il complotto anche quando nessuno ha fatto nulla di male? Quelli che vedono il pericolo ovunque e non sono mai felici di nulla? Quelli che non si mettono mai in discussione, ma portano te a farti venire mille dubbi? Ocio! Quelli sono S.I.N.A.P.

Non si spostano di una virgola dal loro mondo di negatività e se non state attenti ci trascinano dentro anche voi!

Avete presente il famoso detto “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”?

Ora facciamo un giochino: pensate a parenti, amici e conoscenti e cercate di capire chi tra loro potrebbe essere un S.I.N.A.P.

Ripensate a quando passate un pò di tempo in loro compagnia o state con loro anche solo al telefono…come vi sentite dopo?! Ecco, appunto.

Dopo il corso ho fatto una lista di tutti i S.I.N.A.P che frequentavo. Porca paletta! Ho scoperto che avevo l’indole da crocerossina, ma peggio di Candy Candy, molto peggio e ho fatto una drastica pulizia. Se si trattava di conoscenti… li ho proprio debellati, se invece erano amici…qualcuno è rimasto, ma magari lo vedo o lo sento meno e qualcuno au revoir!

Per carità, se sai che qualcuno può avere bisogno del tuo aiuto è giusto provare ad aiutarlo, ma se quel qualcuno invece di attaccarsi alla tua mano per alzarsi lo fa per tirare forte verso di sè e per farti cadere con lui…allora no, taglio la corda, grazie, ma ho già dato!!!

Mi sono travestita da Candy Candy per tanti anni, ma visto che nonostante tutti i sacrifici e gli sforzi non ho mai incontrato Terence…dopo quel corso ho buttato il costume.

Se posso aiutare qualcuno lo faccio volentieri, ma cerco di concentrare le mie energie positive sulle persone alle quali voglio bene e su quelle che so che hanno piacere di essere “contagiate”.

Non trovavo più la lista dei consigli su come affrontare i S.I.N.A.P quindi oggi ho chiamato Steve e me la sono fatta rinviare. Sono passati 13 anni da quel corso e un paio di volte l’anno vado ancora da lui a fare una chiacchierata. Ne esco sempre col sorriso. Fa bene chiacchierare con un S.I.P.A.P

Avete capito il segreto per essere felici ?

Difendetevi dai S.I.N.A.P., dalle sanguisughe, dalle cariatidi della vita, dagli zombi.

Se potete eliminarli dalla vostra vita meglio, ma se proprio non potete…leggetevi bene i consigli di Steve qui sotto.

L’entusiasmo è un dono molto prezioso.

Se siete portatori sani…non permettere a nessuno di rubare il vostro entusiasmo, ma concentratevi sul contagio! 

 

CONSIGLI per la gestione dei S.I.N.A.P :

I S.I.N.A.P. sono Soggetti che Influenzano Negativamente Altre Persone; una volta che hai individuato i S.I.N.A.P. è bene saperli gestire, quindi:

  1. Ricordati che se una persona è un S.I.N.A.P. e non viene gestito con attenzione, tenderemo ad essere fortemente influenzati da lei ed in maniera automatica a nostra volta, metteremo in atto su altri i modi di fare demotivanti. Prima di tutto staccatene! Allontanali da te il più possibile! Sei sicuro che devi proprio rimanere collegato a questa persona?  E’ una persona fondamentale per la tua vita o attività, oppure puoi interrompere la tua relazione con lei? Se puoi staccartene, fallo! Staccati da coloro che ti prosciugano energie.
  2. Nel caso in cui invece tu debba, per qualsiasi ragione, rimanere in relazione con un S.I.N.A.P., devi gestirlo molto bene con delle azioni di contenimento; cioè devi, ripeto devi, limitare l’influenza negativa che la persona demotivante ha su di te:

a)    Innanzitutto frequentala il meno possibile e per tempi ridotti: evita di stare con il S.I.N.A.P. per giornate intere; meglio un’ora ogni tanto; digli che hai da fare e non puoi stare troppo tempo con lei; in gruppo parlagli il meno possibile.

b)   Sii chiaro e trasparente con il S.I.N.A.P.. Cerca di mantenere nei suoi confronti una certa correttezza di fondo. Correttezza di fondo vuol dire non avere punti deboli sui quali lei ti può attaccare, cioè esprimi sempre ciò che pensi con chiarezza.

c)    Non aggredire il S.I.N.A.P., cioè non attaccarlo verbalmente, non sbottare nei suoi confronti, non offenderlo, non mandarlo a quel paese, non litigarci, non starci a fare discussioni accese, tutte queste cose la rafforzano invece di indebolirla.

d)   Non metterti mai a parlarle dei tuoi problemi. Ogni volta che tu comunichi notizie negative o esponi i tuoi turbamenti o preoccupazioni al S.I.N.A.P., questa li alimenterà e li userà come spunti per criticarti ulteriormente.

e)    Ma la cosa migliore è essere sempre molto vaghi, cambiare discorso e argomenti; fingere di non ascoltare e di non aver capito, parlare d’altro e rispondere “pere” alle “mele”. Sconcertarlo!