Ana Laura Ribas: come arrivare senza darla, guai a chi me la tocca!

ffotoAna Laura Ribas nasce tra i 40 e i 50 anni fa nel sud del Brasile a Paranà. Nel 1989 si trasferisce a Milano e ci mette le radici.

Nel 1991 Ana Laura conosce una simpaticisssssima pr anche lei arrivata a Milano nel 1989, ma dalla più vicina Venezia.

Le due, allora ragazze, si incontrarono per la prima volta al supermercato della Cooperativa di Cortina d’Ampezzo, nota località montana e mondana, in quei tempi ancora frequentata solo da gente rispettabile ed educata. Ana Laura era fidanzata con uno di questi, anche se il soprannome che io gli avevo dato non era poi così elegante: “pattumiera” (mangiava un botto e di tutto).

Avevo conosciuto quel ragazzo ad Ibiza durante le mie lunghe vacanze estive che passavo li con i miei genitori. Immaginatevi la faccia della Ribas quando questa bionda, leggermente appariscente e un pò sguaiata, in mezzo al supermercato più chic di Cortina, per attirare l’attenzione del suo fidanzato, si mise ad urlare: “Pattumieraaa”. Sono un’entusiasta e non lo vedevo da un po’ quindi non mi accorsi che, forse, avevo alzato un pò troppo la voce, ops.

faaotoPer fortuna alla fine siamo diventate amiche anche perché, se non fosse stato così, non sarei mai riuscita ad intervistarla. Ana Laura è sempre in giro, sempre di corsa. Oggi sarà in diretta a Roma ospite a “Le amiche del sabato” su RAI 1, stasera torna a Milano per fare domani una gag con Victoria Cabello a “Quelli del calcio” e poi tornerà di corsa a Roma per essere ospite lunedi mattina a “Uno mattina”.

Per fortuna che ieri è riuscita a trovare 2 ore libere per me ! Miracolooo.

Ana Laura viene spesso ricordata solo come la valletta di Mike, della Zanicchi o come la velina (e pensare che è stata velina per soli 5 mesi. Aveva sostituito Terry Sessa, la velina in carica rimasta incinta).

Io che invece la conosco da più di 20 anni e l’ho sempre seguita, so che da quando è arrivata in Italia non si è mai fermata e secondo me è addirittura una delle straniere che ha lavorato di più nella nostra televisione. 

Telemike, Ok il prezzo è giusto (mio marito quando gliel’ho presentata, prima si è messo a ridere e poi ha ammesso che quando faceva la valletta per Iva era il suo sogno erotico!), Sabato al Circo, Paperissima, il Tg delle vacanze, Festivalbar, Domenica in, l’Isola dei Famosi, Limousine, Quelli del Calcio, kalispera e tanto ancora. 

B: Nenè (io l’ho sempre chiamata così e lei mi chiama Biba) se pensi agli ultimi anni della televisione italiana c’e’ qualcosa che ti fa ancora sorridere ?

N: Che 20 anni fa ero più famosa e più conosciuta di Bonolis, della Ventura e della Marcuzzi perchè loro erano agli inizi mentre io facevo già parte del cast dei programmi più visti. Oggi invece sono io che guardo il loro grande successo.

B: E non ti dispiace?

N: No perché io continuo a lavorare e non più solo per il mio aspetto fisico. 

B: Perché lavori? A quanti l’hai data?

N: Ah ah ah (e qui parte una della prime grasse risate dell’intervista). Se l’avessi data a tutti quelli che me l’hanno chiesta a quest’ora potrei sostituire il nostro caro Papa e invece sono molto felice di essermi ritagliata ancora una volta il ruolo di opinionista, commentatrice Tv e radio.

B: Niente male per una che nel ’97 finì nel calderone di Vallettopoli.

N: Sono stati tirati in ballo in tanti, alcuni con più visibilità e altri con meno. Brutta storia quella.

B: Ma se oggi fai l’opinionista e  molte persone interessa quello che pensi, evidentemente si è capito che qualcuno aveva preso un granchio ?!

bfotoN: Niente di più normale. I grandi nomi dello spettacolo, come spesso accade, non sono mai usciti e hanno preso di mira chi aveva meno possibilità di difendersi dalla stampa. Io sono stata fortunata perché quasi nessuno ha creduto in questa storia infatti ho continuato a lavorare.

Ho lavorato per 4 anni in RTL 102,5 perchè il mio editore Lorenzo Suraci, una grande persona, non ha mai smesso di credere in me.

B: C’è stato un momento esatto in cui hai capito che Vallettopoli per te era finalmente solo un brutto ricordo?

N: Sì, quando mi è arrivato tra le mani un foglio dove c’era scritto ” il fatto non sussiste”. Adesso te la faccio io una domanda a te: secondo te qualcuno ha mai scritto qualcosa di quel foglio?

B: Ovviamente no. Siamo in Italia Nenè: si da sempre molto spazio per le accuse, ma molto poco per le smentite. Una persona onesta e pulita non fa notizia.

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B: Come ti raccontavo prima, il mio blog è letto da molte mamme come me quindi mi viene spontaneo chiederti: ma un figlio no?

N: Le mamme che ti leggono non me ne vogliano… Impazzisco per i bimbi degli altri, ma di averne uno mio non ho mai avuto il desiderio. Qualcuno si è dimenticato di mettere in me il senso materno, cosa paradossale perchè con un bambino accanto divento una bravissima tata.

B: Nemmeno dopo essere scampata alla tua brutta esperienza ti è venuta la voglia diventare mamma?

N: No, purtroppo no! E sarebbe anche buffo che mi venisse proprio adesso che sarebbe per me molto difficile, quasi impossibile. Potrei sempre decidere di adottarlo.

B: Visto che tra le mie “contagiate” (da oggi ho deciso che le mie lettrici le chiamerò “le contagiate”. Avrei voluto chiamarle “sorcine”, ma qualcuno prima di me ha avuto la stessa idea! Sigh) ci sono tante mamme, ma prima di tutto tante donne, hai un consiglio da dare loro dopo quello che hai passato tu?

N: Se posso permettermi di dare un consiglio, dico solo che nulla è più importante della salute quindi noi donne, tra le mille cose che facciamo tutti i giorni, dobbiamo ricordarci che c’è una cosa che non si può rimandare: i controlli. Da quando ho 20 anni mi faccio tutti i controlli annuali e se sono uscita (incrociando le dita, per sempre) bene da questo incubo è solo per questa mia costanza.

efotoAd un certo punto della nostra chiacchierata, dopo essere state interrotte prima da una pausa phon per asciugare il folto pelo del cane di Nenè uscito dalla vasca poco prima del mio arrivo, poi dall’aspirapolvere e da un grande tappo inavvertitamente scivolato nel piccolo buco del lavandino…

Suona il cellulare di Nenè. E’ il suo fidanzato Marco. La telefonata dura poco e finisce con Nenè che con un dolce sorriso stampato sulla faccia gli sussurra: “Molile”.

B: Nenè ! Abbiamo appena parlato di prevenzione e tu chiudi la telefonata con il tuo fidanzato dicendo “Molile” ? 

N: Ah ah ah (ennesima grassa risata durante le due ore passate “svaccate” sul suo grande divano di casa). Quando Marco mi chiede se lo amo come risposta basta la parola “Molile” (forse intendeva “ti amo da morire”!? Meno male, mi ero preoccupata)

B: Ma voi due vivete assieme ?

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N: Certo, ed è la prima volta, nonostante la mia dolce età, che convivo con qualcuno 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. Ovviamente Gregorio a parte che è il maschio della mia vita (tranquille, sta parlando del suo cane!)

 

B: A quando le nozze della zitella acida ?

N: Era tutto organizzato per il 13-3-’13 (giorno del mio compleanno), ma con tutto sto corri corri non si fa in tempo. Non pensavo fosse così complicato sposarsi, adesso capisco perchè sono sempre scappata.

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Ci sposeremo quando riusciremo ad organizzare il tutto assieme, da sola non ci penso neanche. Quindi tutto spostato alla fine dell’anno o anno prossimo.

 

 

 

All’improvviso mi sono ricordata perchè mio marito ed io alla fine abbiamo deciso di sposarci a Las Vegas, ma di questo vi racconterò un’altra volta.

N.B. : il marpione di 2 anni che cerca di baciare la Ribas sulla bocca, è mio figlio. Di padre in figlio, continua nella famiglia Agrati la passione per la brasiliana Ana Laura, e io sto a guardare!

 

Barbara

 

 

Torna Ugo Conti on Stage al Bobino

Questa domenica Sundaypark a Milano: shopping per le mamme, laboratori per i piccoli e musica per i papà !

 

L’ultima volta me la sono persa, ma questa volta giuro che ci vado ! 

Questa domenica, al teatro Franco Parenti a Milano torna l’evento che ha portato un tocco di colore e di allegria nella potenziale grigia domenica Milanese !

Ci saranno brunch e aperitivo, laboratori per bimbi e un bellissimo mercatino con i migliori pezzi del design e dell’artigianato, workshop di microeditoria, teatro e reading letterari.

aplayNon mancheranno i giochi, le magie e tutte le attrazioni degli amici, dj e creativi di elita!

Potete seguire gli aggiornamenti di Sundaypark su Facebook

Ho una passione per i mercatini, spero di riuscire a tenere a freno i miei attacchi di shopping ! Argh

 

ELITA SUNDAYPARK 
Special guests: JUNIOR BOYS (dj set) / I COSI (live)
Domenica 3 marzo 2013
12.00 – 24.00

ingresso pop 2 euro (con elita club) / 5 euro

Gioca Judo: uno sport, ma soprattutto un grande aiuto per noi mamme.

Eh sì, non finirò mai di ringraziare un’altra mamma che due anni fa, uscendo dall’asilo dopo aver accompagnato i nostri figli, mi parlò per la prima volta di Gioca Judo. Suo figlio ha un anno in più di Danny e aveva iniziato da poco. Questa mamma mi parlo con talmente tanto entusiasmo di questo mitico maestro di nome Alfredo, che decisi di far fare una prova anche a nostro figlio.

Daniele è arrivato al suo secondo anno di Gioco Judo ed è felice. Non nego che il primo anno a volte è stata dura perchè c’erano dei mercoledì (lo fa una volta a settimana) in cui si impuntava che non voleva proprio andare e anche quando lo convincevo, voleva restare in panchina a guardare gli altri senza partecipare, ma per fortuna c’è S.Alfredo !

judoalfredootoAlfredo è il suo maestro. Un mito. A parte il fatto che ovviamente è un bravissimo maestro di Judo, ma ha una pazienza che meriterebbe l’oscar. Alfredo è severo perché nel Judo, come in tanti sport, ma ancora di più di tanti altri, è importante la disciplina, il rispetto per gli altri e l’educazione. Se un bimbo rimane indietro Alfredo non lo fa sentire inferiore, ma lo aiuta ad arrivare. Alfredo insegna ai bimbi che ci sono delle regole e che queste vanno rispettate, insegna che il judo è un gioco, ma soprattutto disciplina, e questo a noi mamme piace tantooo. Li fa filare come dei soldatini che obbediscono al loro maestro con il sorriso…e io copio !

Arrivo a casa e cerco di fare come fa lui: dico a Danny cosa fare, ma sempre col sorriso, quando mi riesce. Ogni tanto, come fa anche Alfredo, urlo !

La scuola dove Danny fa Judo è stata fondata da Giuseppe Vismara (VIII DAN) e la parola d’ordine in Corso Lodi 74  è “autonomia”.  Alfredo insegna subito ai bambini come si indossa da soli il judogi negli spogliatoi e a noi mamme rimane “solo” il nodo della cintura, quel maledetto nodo che per un anno mi ha tirata matta, ma che ora finalmente mi riesce abbastanza bene.

Valentina, la ragazza che ci lavora, mi sa che è santa pure lei. Se io ogni giorno avessi tutti quei bambini che arrivano urlando arrampicandosi sulla mia scrivania alla ricerca di penne e fogli in attesa di entrare in palestra…impazzirei. Lei invece aiuta tutti, disegna con loro e fa in modo che non manchino mai giochi, fogli e colori per intrattenere i bimbi prima delle lezioni e i loro fratellini e sorelline durante.

Valentina sorride sempre e lo faceva anche prima che arrivassi io quindi mi sa che non è una vittima del mio contagio ! Ops

 

a.s.d Scuola Arti Marziali
Corso Lodi 74
tel. 02 55 21 24 88
www.scuolartimarziali.it

Gli scatti di oggi sono gli scatti di ieri: una serata per festeggiare i miei 43 anni e l’inizio del contagio !


Con questi scatti voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti quelli che ieri sera al Bobino a Milano a mezzanotte hanno festeggiato con me i miei 43 anni e l’inizio del contagio.

Grazie anche a chi non c’era, ma avrebbe voluto esserci e a chi non era li con il fisico, ma con il cuore… 

Grazie a tutti quelli che oggi mi hanno scritto, telefonato e pensato…

Grazie

43 anni e non sentirli

Svegliarsi con un anno in più e sentirsene uno in meno: ecco come mi sento oggi.

Volete sapere qual’è il trucco per invecchiare e sentirsi sempre più giovani? L’entusiasmo.

La voglia di andare avanti e di fare sempre qualcosa di nuovo o di rifare qualcosa di già fatto, ma con l’entusiasmo della prima volta. L’amore per la vita e per tutto quello che la vita mi ha regalato, la fortuna di saper vedere sempre il bicchiere metà pieno. L’amore di mio marito che ha imparato a stare accanto ad una donna non sempre facile.

Mio figlio quando mi guarda negli occhi e accarezzandomi il viso con la sua manina mi dice che mi vuole bene. Mia mamma che quando ho bisogno c’è sempre e che mi vuole bene anche quando sarei da schiaffeggiare.

Gli amici di sempre e quelli nuovi che per fortuna vedono più il mio entusiasmo che il mio caratteraccio. Chi crede in me e continua a darmi fiducia aiutandomi a crescere. I fiori finti con cui ho addobbato il cestino della mia bici e che mi fanno credere che sia primavera tutto l’anno. La neve che ha imbiancato il parchetto sotto casa regalandomi qualche discesa in bob con mio figlio anche se quest anno in montagna non ci siamo ancora andati. Mia suocera che non è una suocera, ma una grande mamma sempre pronta a darmi ottimi consigli. La salute per me e per le persone che amo.

43anniCome potrei non sentirmi giovane e piena di energia con tutto quello che ho?! I momenti brutti li ho passati anche io…per carità, ma sono talmente tanti quelli belli che tutto il resto passa.

Grazie a tutti, di cuore! Grazie a chi mi sta leggendo, grazie a chi crede in me e nel potere del contagio. Grazie a chi ieri sera a mezzanotte ha festeggiato con me e a chi oggi mi sta riempiendo di auguri. Grazie a chi è lontano, ma so che mi pensa. Grazie perché in mondo in cui ci sono tante persone sole, io ho la fortuna di avere così tante persone che mi vogliono bene.

Ci sono anche tanti a cui sto sui “maroni”, ma è giusto che sia così! So di non essere una personcina semplice con un carattere facile e infatti spesso mi sto antipatica da sola.

Sono una rompina perfezionista che vorrebbe che tutto fosse sempre come voglio io: vorrei la famiglia del Mulino bianco, vorrei essere uno chef e non una casalinga disperata, vorrei partire tutti i we e vedere posti nuovi, ma vorrei anche riuscire a riposare. Vorrei essere li, ma anche la. Vorrei essere la mamma migliore del mondo e non arrabbiarmi per le cavolate. Vorrei essere una figlia più dolce e una moglie meno esigente. Vorrei…ma non posso, vorrei, ma non sempre ci riesco e quando non ci riesco…mi arrabbio e quando mi arrabbio sono proprio brutta!

Sono una donna passionale, nel bene e nel male. Ho pianto tanto per cavolate e per cose più importanti, ma ho anche spesso pianto di gioia e sono quelle le lacrime che mi piace ricordare.

Ho tutto quello che sognavo e so che avrò ancora tanto.

Oggi compio 43 anni, ma me ne sento 15.

Ora vado, devo preparare la colazione a mio figlio e alla mia mamma che è venuta a trovarci da Venezia !

Inizia la giornata di una casalinga disperata, ma tanto felice.

Un giorno di ordinaria follia per una casalinga disperata quasi 43enne !

Perché le giornate hanno solo 24 ore !?

Oggi mi sono svegliata alle 7 e mi sono detta “domani è il mio compleanno, stasera faccio la festa e quindi oggi passo la giornata a farmi solo un sacco di coccole e inizio subito con un bel massaggio a casa alle 10”.

E invece? E invece dalle 7 alle 8 ho scritto un pezzo per il blog, poi ho svegliato mio figlio, gli ho fatto la colazione e lo ho portato di corsa all’asilo.

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Alle 9 ho ritirato la moto dal meccanico e mi sono fiondata a casa per il mitico massaggio (grazie Enrico che hai trovato un’ora per me anche se ti ho avvertito tardi) e visto che dovevo stare sdraiata per un’ora…mi sono fatta una bella maschera.

Appena finito il massaggio sono andata con un’amica all’Ikea (per la seconda volta in una settimana) a comprare i due comodini che due giorni fa non ho comprato per i soliti dubbi dell’ultimo momento. Mai avere dubbi, i dubbi fanno solo perdere un sacco di tempo.

Dopo aver pagato i comodini sono andata a controllare per vedere se avevano ritirato le mie amate polpette e purtroppo ho scoperto che non c’erano più per davvero e non per finta ! Sigh

4fotoSono corsa a casa, mi sono caricata in spalle 40 kg di comodini e me li sono portati su da sola al secondo piano senza ascensore.  

Ma oggi non doveva essere una giornata di sole coccole ?!?! Argh 

Avevo un’ora e mezza libera prima di andare da Coppola a farmi la seconda e la terza coccola della giornata (mani e capelli) e avrei potuto vedermi un telegionale e magari anche una sana puntata di Beautiful mangiandomi una bella insalatona sul divano e invece ? E invece ho deciso di montare il primo comodino e ho mangiato una barretta pesoforma correndo giù per le scale perchè ovviamente ero in ritardo.

 

Arrivata da Coppola finalmente mi sono seduta al lavatesta ed ho incominciato a rilassarmi. Certo che essermi vista in tutti quegli specchi non mi ha aiutata !

Avevo la faccia della vera casalinga disperata, bisognava fare qualcosa, dovevano rimettermi in forma per i festeggiamenti di stasera e quindi…al lavoro ! 

Mentre ero li ovviamente ho passato un’ora tra mail, facebook e telefonate, ma devo dire che mi hanno proprio coccolata.

Uscita da Coppola però ecco una brutta sorpresa: pioveva e io ero in scooter e dovevo correre a prendere mio figlio all’asilo per portarlo a Judo. Di bene in meglio ! Ho messo il casco e sul casco il cappuccio del mio oggi utilissimo montgomery e ho dato gas fino all’asilo: messa in piega salvata (o quasi).

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Siamo entrati in casa da 10 minuti, è arrivata mia mamma da Venezia (Santa Nonna Mao) e ora sapete cosa farei ? Andrei a dormire. E invece ? Invece ora mi bevo un caffè, mi trucco, mi vesto, vado a ritirare (sempre in scooter) le magliette con il logo del blog che ho fatto fare per le mie amiche e scappo al Bobino dove stasera si festeggia !

 

Oggi a mezzanotte spegnerò 43 candeline, sempre se mi sarà rimasto un pò di fiato…

30 e lode al vapore !

Ormai si sa che sono bravissima a far finta di essere sempre a dieta.

Per una come me che cerca di stare attenta alla linea, ma che spesso vive di sensi di colpa per i soliti antipatici biscotti di Topolino al cioccolato rubati a mio figlio e mangiati la sera davanti alla tv…vi assicuro che non c’è niente di meglio di un bel pranzetto al vapore !

Al “that’s vapore” ci vado almeno una volta a settimana a pranzo e a volte anche la sera quando ho voglia di qualcosa di sano, ma non ho voglia di cucinarlo e  tantomeno di stare due ore al ristorante per poi magari spendere anche una “salassata”.

Le mie amiche lo sanno che spesso a pranzo, per le nostre rimpatriate, propongo il “That’s vapore” e ne sono felici: si mangia bene e si spendono massimo 15 euro a testa! Brutto?!

Al “That’s Vapore”, appena entrati, ci si trova subito davanti ad una grande vetrina con esposti tanti cestini di diverse tipologie: calamari e gamberi su un letto di verdure miste, gamberi allo zenzero, cous cous di mare, cubetti di filetto etc. Ce n’è per tutti i gusti !

Uno sceglie il suo cestino, lo comunica al banco e gli viene assegnato un tavolo al pian terreno, al primo piano o anche fuori nella bella stagione. Il cestino che hai scelto è “crudo” quindi viene infilato in una speciale macchina, viene cotto al Vapore e ti viene portato al tavolo pronto per essere gustato. La cottura al vapore mantiene i sapori così intensi che non serve neanche condire. Si possono ordinare anche ottime centrifughe e purtroppo anche dolci buonissimi, ma anche grandi macedonie dai !

Fanno delivery quindi se non hai tempo di fare un salto da loro…vengono loro da te a casa o in ufficio, ma anche dal parrucchiere. Ebbene sì ! Non vi dico quando un giorno ero da Coppola in Corso 22 marzo a farmi restaurare un pò e visto che era orario di pranzo, ho lanciato l’idea di ordinare un bel cestino al vapore. Ci siamo ritrovati tutti in terrazza a mangiare gamberi allo zenzero e a bere centrifughe di mele e carote. Sembrava di essere in una sauna: ocio perché il cestino arriva fumante e se non state attenti finisce che vi fuma anche la lingua !

thatsvaporelodeeUn paio di settimane fa ero li a pranzo con un’amica e ce la stavano piacevolmente chiacchierando quando ad un certo punto la mia attenzione è stata attirata da una lavagna attaccata al muro.

In questa lavagna c’era scritto che se un ragazzo prende 30 e lode ad un esame e si presenta al “That’s vapore” a cena entro una settimana dalla registrazione,con il libretto e con almeno un accompagnatore pagante per ogni meritevole, gli vengono omaggiati un cestino a scelta, una bevanda e il caffè. Beh ! Scusate,ma io la trovo un’iniziativa super intelligente specialmente visto il momento che stiamo attraversando. Ai tempi mi ero detta che per mio figlio ne sarebbe passato ancora di tempo prima di poter prendere un 30 e lode (sperem), ma visto che ora ho il mio blog (evviva) lo dico a voi nella speranza che abbiate figli o parenti di quella età e così intelligenti !

Io vado sempre in Corso di Porta Vittoria 5 (tel.02/76281437), ma so che ne hanno da poco aperto un altro anche in Via Buonarroti 3 (tel.02/41511568)

L’uovo prima in camicia e poi fritto: la ricetta del vincitore di Masterchef 2012

Visto che io non parlo di politica, ma che la giornata di oggi mi da l’idea di una gran frittata venuta male…parliamo di uova che è meglio !

In attesa che esca il libro di ricette di Tiziana l’avvocato, ossia della vincitrice di Masterchef 2012, oggi vi propongo una ricetta di Spyros, il vincitore dell’anno scorso.

Quando poco tempo fa l’ho vista eseguire da Spyros durante una delle puntate di Masterchef mi sono detta…”questa ricetta è impossibile e lui è matto!”

Io non so neanche come si fa un uovo in camicia quindi figuriamoci se dopo riesco anche a friggerlo e invece mi è pure venuto bene anzi… diciamo che mi è venuto buono perchè bello bello proprio non era. Sarebbe dovuto venire come quello della foto qui sopra e invece mi è venuto come quello della foto qui sotto… ops.

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Passiamo alla lista della spesa (x2):

2 uova

1 perperone rosso, 1 giallo e 1 verde

2 fette di pane in cassetta

2 fette di pane pugliese

3 olive nere secche

1 ciuffo di menta

olio extra vergine di oliva

150 ml di olio di arachidi

2 cucchiai di aceto bianco di vino

sale e pepe

Se avete tutto iniziamo:

Lavate i peperoni e li cuocete in forno a 200 gradi per 30 minuti, li pelate, li tagliate a strisce e li mettete da parte.

Preparate la panatura per friggere poi l’uovo in camicia tritando la mollica del pane in cassetta con le 3 olive nere secche

Preparate anche la panatura per spolverare poi i peperoni mettendo il pane pugliese in forno a 230 gradi per circa 10 minuti. Lo togliete dal forno e lo tritate con le foglie di menta.

Uovo in camicia: per fare il famoso uovo in camicia fate bollire 1 litro di acqua in un pentolino con un pizzico di sale e l’aceto di vino bianco. Quando l’acqua bolle rompete l’uovo in una ciotolina, spegnete il fuoco e con un cucchiaio fate girare l’acqua bollente creando una sorta di vortice. Lasciate cadere adagio l’uovo nel buco del vortice cercando ovviamente di non romperlo. Per mantenere il vortice e fare in modo che l’uovo venga bello liscio senza fili che fuoriescono (non so come spiegarvelo meglio ! Ops) continuate a manterenere in vortice girando il cucchiaio intorno lentamente in senso orario per un totale di 3 minuti. Togliete uovo dall’acqua con una schiumaiola e mettetelo in una bacinella con acqua ghiacciata.

Dopo circa un minuto scolate l’uovo e impanatelo nella panatura di pane e olive e friggetelo in olio di arachidi bollente fino a che diventa dorato, per circa 2 minuti.

Impiattate mettendo prima le striscioline di peperoni condite con olio, sale e pepe, e spolverati con la panatura di pane pugliese e menta e alla fine adagiate sopra il vostro uovo che dentro dovrebbe avere il suo rosso ancora bello morbido.

Non fate quella faccia perchè vi vedo !

Non è così difficile come sembra. è ottimo ed è anche divertente da fare ! 

Il 7 marzo torna AAF, l’arte per tutti. Fatevi un giro e portate anche i bimbi !

aaffotoDiciamo che sono una Veneziana molta atipica: non amo bere e sono un’appassionata di arte moderna. 

Sono cresciuta i mezzo a pezzi di antiquariato e a quadri del ‘400, ma preferisco l’arte contemporanea. Mi piacciono i colori accesi, le pennellate astratte e i collage.

Mi piace tutto ciò che di logico ha poco (strano per una come me no!??!).

Amo il puntinismo di Paul Cezanne e quando andavo alle medie passavo le ore a cercare di copiare i suo quadri. Mi mette allegria Jean Mirò e mi affascina il periodo cubista di Picasso. Trovo che Fontana fosse un genio: diventare miliardario facendo tagli è il sogno di chiunque. Io mentre cucino mi taglio almeno una volta al giorno, ma nessuno mi paga.

Come vedete quando si parla di arte ho le idee un po’ confuse, ma una cosa la so: non mi regalate mai una natura morta !

Mi piace l’arte moderna e mi piace ancora di più poter comprare qualcosa… ogni tanto: pezzi di artisti sconosciuti (magari per me), affascinanti o divertenti, basta che siano opere per le mie tasche!

Se siete un pò pazzerelli e curiosi come me, vi suggerisco di farvi un giro al Superstudio dal 7 al 10 marzo. Torna infatti “Art Affordable Fair”, la fiera che ha creato migliaia di giovani collezionisti in tutto il mondo, 75 gallerie internazionali e opere d’arte dai 100 euro ai 5000 euro per soddisfare gusti e budget diversi nel segno dell’affordabilty e della democratizzazione.

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In un ambiente rilassato e divertente i visitatori vengono coinvolti in varie iniziative e servizi gratuiti. Ci sarà come sempre anche uno Spazio per i bimbi dove potranno dipingere, tagliare ed incollare mentre i genitori si fanno un giretto per curiosare. 

 

Workshop per tutti, una sezione speciale con giovani artisti e una wrapping station dove far imballare le tue opere se trovi qualcosa che ti piace.

aafcopertinafotoAAF secondo me è un ottimo nuovo modo di far conoscere l’arte, dimostrando che non è necessario essere un esperto o un milionario per cominciare una propria collezione!

APERTURA AL PUBBLICO 
Giovedì 7 marzo h.12.00 – 18.00
Giovedì 7 marzo h. 18.00 – 22.00 ART NIGHT OUT (solo su invito)
Venerdì 8 marzo h.12.00 – 20.30
                                      Sabato 9 marzo h. 11.00 – 20.30
                               Domenica 10 marzo h.11.00 – 19.30
 
 Tutte le informazioni su www.affordableartfair.com

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