Siamo tornati dopo 6 ore a Ludica: Danny boy felicissimo, ma io…rivoglio i miei piediiiiiiiii

Ebbene sì! Sono sopravvissuta. Sono andata a contagiare un pò di donne a Ludicabimbi in fiera a Rho (Milano) ludicabimbi.it e sono riuscita a tornare a casa sana e salva…io ! I miei piedi meno.

Siamo partiti di casa alle 10 e ci siamo “sparati” quasi un’ora di metropolitana per arrivare a Rho. Appena scesi ci siamo trovati catapultati in un mondo parallelo.

Non eravamo neanche arrivati al padiglione 8 che già si incontrava strana gente partita di casa non proprio in jeans come noi.

Era pieno di appassionati di fumetti ed erano tutti vestiti da supereroi o da protagonisti di cartoni e film vari.

Nel padiglione accanto a Ludica infatti c’è “Cartoonics”, il salone del fumetto dedicato a collezionisti e appassionati e nel padiglione “hobby show” .

Arrivati a Ludica abbiamo fatto un bel giro e ci siamo fermati in diversi stand a guardare, a giocare e a partecipare ad un paio di laboratori…tutto molto ben organizzato!

Unico appunto per le lunghe code alle casse, ma per fortuna noi eravamo ospiti di Monica la mia amica del sito lenuovemamme.it quindi in 5 minuti eravamo dentro.

Ad un certo punto ho lasciato Danny boy in un laboratorio di pittura e sono andata a curiosare nel padiglione di “Week.end donna”  e  “Hobby show” e devo dire che mi è piaciuto molto!

C’era di tutto: dalle perline a tutto quello che serve per fare orecchini e bigiotteria varia, dalle creme agli smalti, dalle tisane alla cioccolata.

Per non parlare di tutta la bigiotteria già pronta. Ovviamente sono riuscita a fare un pò di shopping, ma ho fatto la brava: giusto 3 paia di orecchini (2 della lego pagati 3 euro al paio) e un braccialetto con un ciondolino fatto a biscotto!

Tra uno stand e l’altro ho anche distribuito un pò di volantini del mio blog. Speriamo non ci abbiano fatto gli aereoplanini per i loro bimbi!

Danny boy si è divertito come un matto e io in questo momento ho i piedi in ammollo in acqua calda e sale grosso.

La fiera continua anche domani, fateci un giro perchè merita, ma occhio alle scarpe…indossatene un paio super comode !

 

Risotto alla Barbabietole rosse con fonduta di gorgonzola. Slurp!

techfoto

 

Martedì scorso sono andata ad un evento Technogym in show room da loro a Milano in Via Durini.

 

Non sarei mai potuta mancare: mi aveva invitato la mia amica Isabella Farnedi Pr di Technogym e il catering lo seguiva Silvia Clini, un’altra mia carissima amica. www.clini.it

L’ultimo motivo per non mancare all’evento Technogym di martedì scorso…era l’intera squadra di Basket dell’Olimpia EA7 che mi stava aspettando. Come avrei potuto deluderli non presentandomi!?

Non sono un’amante dei risotti, ma martedì ho assaggiato una bontà delle bontà: risotto alle barbabietole rosse con fonduta di gorgonzola. 

fedeebabi599206_432317993523021_37645872_nSilvia ha fatto un catering veramente da paura: spiedini di pollo allo zenzero, il risotto di cui ora vi darò la ricetta, dadolata di zucchine con crema di grana e tante altre cosine buonissime.

Mi sto ancora sognando le patatine di bacon affondate in una cremina a base di patate e formaggi vari…slurp!

Se non mi credete chiedetelo a Federica Fontana che è venuta con me. Ora che ha aperto il suo blog runfederun.com non poteva certo perdersi un evento dedicato allo sport e agli sportivi.

Ma torniamo al risotto.

Quindi vi darò la ricetta per farlo con il Bimby (sia Silvia che io abbiamo la fortuna di averlo), ma anche senza.

Iniziamo come sempre con la lista della spesa per 4 persone :

1 confezione di barbabietole rosse sotto vuoto se fate il risotto in pentola o 2 confezioni se lo fate con il Bimby (per frullare le cose nel Bimby bisogna usare quantità più grosse. Se poi avanza si congela e si mette in freezer)

350 grammi di riso carnaroli

850 grammi di brodo

formaggio grana a piacere (io ne uso sempre ” un botto”)

250 ml di panna da cucina

250 ml di latte

250 grammi di gorgonzola piccante (o classico)

1 scalogno

40 grammi di burro

40 grammi di olio extravergine

100 grammi di vino bianco

Se avete tutto iniziamo:

La prima cosa da fare (perchè ci vuole tempo) è prendere un pentolino non troppo piccolo (il latte e la panna poi si “gonfieranno”) e ci versate i 250 ml di latte e i 250 ml di panna e lasciate andare a fuoco medio/lento fino a che il vostro mezzo litro non si ridurrà della metà (ci vorranno come minimo 40 minuti)

bimbifotoNel frattempo prendete una confezione di barbabietole (2 confezioni se le frullate nel Bimby), le lavate ed eliminate le parti più dure poi le tagliate a dadi e o le frullate nel Bimby o con altro frullatore.

La “cremina” ottenuta  la mettete nel piatto di portata dove poi servirete il vostro risotto e ci aggiungete un paio di noci di burro.

Ovviamente più morbida e meno granulosa sarà la vostra cremina e più buono sarà il vostro risotto rosso.

A questo punto iniziate a preparare il vostro risotto bianco.

Se lo fate con il Bimby:

Tritate lo scalogno 3 secondi a velocità 5, unite la metà del burro e l’olio e insaporite per 3 min a 100 gradi  vel 1. Versate nel boccale il riso e tostate per 3 min a 100 gradi a velocita 1 in senso antiorario. Sfumate con il vino per 1 min a 100 gradi antiorario velocità 1. Aggiungete 850 ml di acqua e un dado. Aggiustate di sale e cuocete per 14/15 minuti a 100 gradi a velocità 1 antiorario.

Se non avete il Bimby fate un risotto bianco classico usando gli ingrendienti qui sopra descritti , ma mettendoli in pentola invece che nel boccale del Bimby.

Mentre si cuoce il risotto…

Appena la vostra crema di latte e panna si sarà ridotta del 50%, aggiungete 250 grammi di gorgonzola piccante (o classico) e frullate creando così la vostra fonduta che terrete da parte magari coperta così non si raffredda.

Quando il vostro risotto bianco sarà pronto lo versate dove avevate messo la “crema” di barbabietole rosse e le noci di burro e amalgamate aggiungendo formaggio grana a piacere.

Impiattate il risotto dove preferite (io ho usato il classico piatto fondo) e poi ci versate sopra un pò di fonduta di gorgonzola.

Io ho fatto un buchino nel risotto e con una botta di fortuna…sono riuscita a fare un cuore!

 

Eccovi un bel risotto “rubato” a Silvia Clini e rifatto con amore.

Silvia Clini e blogger Barbs

Silvia Clini e blogger Barbs

 

 

 

Oggi vado a contagiare Ludica & Week-end donna poi vi racconto…

volentiniotoHo appena indossato la mia maglietta di “temperate i tacchi” e le mie nuove All star tempestate di tacchi rossi. Tra poco esco di casa con da una parte mio figlio dall’altra parte 1000 volantini del mio blog freschi di stampa.

 

Prima destinazione metropolitana gialla vicino casa in piazzale Lodi, seconda destinazione Fiera di Rho per “Week-end donna” & “Ludica”.

 

Auguratemi in bocca al lupo!

 

Vado a trovare la mia amica Monica del sito “Le nuove mamme” http://lenuovemamme.it che ha lo stand nel padiglione Ludica http://www.ludica.it

 

Andrò a curiosare anche nel padiglione “cartoonics” , il salone del fumetto dedicato a collezionisti e appassionati e nel padiglione “hobby show” , il Salone delle Belle Arti e della Creatività Manuale, con workshop, corsi, laboratori e la possibilità di fare acquisti, dalle perline alla stoffa.

 

donnafotoOvviamente non torno a casa senza andare a farmi un bel giro nel padiglione “Week-end donna”. Scrivono che si potrà vivere un’esperienza straordinaria, un’iniezione di energia da condividere con tante amiche.

Scrivono che non importa se siamo donne super impegnate, casalinghe impenitenti o mamme indaffarate.

A Week-end www.weekendonna.it la parola d’ordine sarà: “lasciatevi andare”. Si potrà acquistare direttamente dagli espositori tutto quello che è stato pensato per noi donne: dallo smalto al cappottino vintage, dalla candela profumata al robot da cucina. Sarà un week-end incentrato su benessere, shopping e divertimento. 

Vado a trovare anche la mia amica Rosita Celentano che con sua cugina Alessandra ha aperto una scuola di Tango argentino, pilates e Jamuna.

Che dire? Vado a curiosare e poi vi racconto !

 

Volete ridere? Allora vi racconto una cosa che molti di voi non sanno di me…

 

La "cubista" Barbara con ascella pezzata e un'altra cubista che forse si chiamava Montze!

La “cubista” Barbara con ascella pezzata e un’altra cubista che forse si chiamava Montze!

Quando ero giovane ho fatto anche la cubista!

Eh sì! Ho da poco compiuto 43 anni, ma di testa me ne sento ancora 15.

Se però ripenso a quante cose ho fatto nella mia vita…all’improvviso me ne sento almeno almeno una settantina.

Ho avuto la fortuna di avere due genitori intelligenti che non mi hanno mai proibito niente, ma che mi hanno sempre insegnato cosa era il bene e cosa era il male, senza mai perdermi di vista!

Mi hanno fatto fare cose che magari i miei coetanei alla loro età non facevano, ma non mi hanno mollata un attimo. Erano sempre lì a guardarmi e a studiarmi senza mai farmi sentire controllata. Ho avuto la fortuna di poter girare, conoscere un sacco di gente e imparare tanto…soprattutto quello che non si doveva fare.

Ma torniamo a Barbara in versione cubista!

noifotoQuando ero piccola mio papà, che era un appassionato di barche, comprò una vecchia goletta e da quel momento iniziammo a fare tutte le nostre vacanze in barca.

Un sogno!

Avevo circa 13 anni quando, dopo qualche stagione passata a Ponza, incominciammo ad andare ad Ibiza. Per anni trascorremmo lì tutte le nostre estati. I miei genitori avevano degli amici che vivevano sull’isola e altri amici venivano in barca con noi dall’Italia (tenevamo la barca tra la Liguria e la Francia). Era un vero spasso.

"cubista" Barbara e la sua povera amica Mavi convinta a seguirla nei suoi look agghiaccianti pro cubo!

“cubista” Barbara e la sua povera amica Mavi convinta a seguirla nei suoi look agghiaccianti pro cubo!

Gente che andava e veniva. Amici miei e dei miei. Di giorno in giro in barca a fare il bagno in spiagge dalle acque cristalline e con la sabbia bianca e tutte le sere cene a bordo o in giro per l’isola.

Che dire…sono stata davvero fortunata, lo ammetto.

Uno degli amici di mio papà che viveva sulla Isla si chiama Sergio Ferrero

Se ve lo siete perso, in questo blog ho scritto un pezzo su di lui. http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=100).

Sergio era super introdotto a Ibiza. Conosceva tutti, ma soprattutto tutte.

Una sera fece il grande errore di chiedere a mio papà se poteva portarmi a fare un giro al Pacha. Per me lui era uno zio e quindi mi presentò a tutti come sua nipote.

Da quella sera iniziai ad avere l’ingresso gratuito in tutti i locali di Ibiza e ci mancava poco che mi stendessero anche il tappeto rosso.

Nessuno si immaginava che io avessi 13 anni (ero già alta come ora) e io sinceramente non vedevo il motivo di annoiare tanta gente raccontando la verità!? Hihi

La barca dei miei era ormeggiata in porto a 200 metri dal Pacha quindi mamma e papà sapevano dove trovarmi e soprattutto sapevano che ero in buone mani. Sergio, che ora è un bravissimo papà, ai tempi era un famoso playboy che passava le sue serate tra feste e locali, ma non toccava né alcool né droghe, solo donne.

I ballerini del Pacha nei bagni per gli ultimi ritocchi prima di salire sui cubi! La "cubista" Barbara è accanto a Miss Cioccolatino

I ballerini del Pacha nei bagni per gli ultimi ritocchi prima di salire sui cubi! La “cubista” Barbara è accanto a Miss Cioccolatino

Ballavo, ballavo e ballavo…fino a che una sera Francisco, che in quel periodo gestiva i ballerini e ora è il direttore del Pacha, mi chiese se volevo salire sul cubo invece che ballare sempre sui gradini del privè. Povero lui… non riuscì più a farmi scendere!

Dalla quella sera entrai ufficialmente a far parte del gruppo del Pacha.

C’erano i ballerini professionisti che venivano pagati e quelli non professionisti (ovviamente ero tra questi) che non prendevano soldi, ma potevano entrare gratis e fare entrare gratis anche gli amici. Ovviamente non pagavamo neanche al bar.

L’ingresso ad agosto costava quasi 5000 pesetas quindi una follia già per quegli anni. Io avevo il potere di aprire le porte del Pacha gratis ad amici e finti amici e potevo anche offrire da bere.

Credo sia facile capire che da quel momento iniziai ad avere un sacco di gente che mi voleva come amica.

La "cubista" Barbara faceva le corna ad uno dei ballerini del gruppo del Pacha durante il nostro giro serale in centro ad Ibiza. Distribuivamo adesivi e sconti per ingresso al Pacha!

La “cubista” Barbara faceva le corna ad uno dei ballerini del gruppo del Pacha durante il nostro giro serale in centro ad Ibiza. Distribuivamo adesivi e sconti per ingresso al Pacha!

Tutte le sere il gruppo del Pacha si incontrava in centro al “Mar Y Sol” e da lì si andava in giro per le stradine a fare promozione, a regalare gli ambitissimi adesivi tondi con le ciliegie e gli sconti o i free pass per l’ingresso.

Al Pacha ho visto talmente tante cose e conosciuto talmente tanta gente che…potrei scrivere un libro, ma lascio stare che è meglio!

Vi dico solo che quando ero sul cubo a ballare, spesso sconosciuti venivano sotto a chiedermi “Ma cosa ti sei calata per stare lì sopra a saltellare per ore?”.

"Cubista" Barbara con tuta azzurra "Uba Uba" e i ballerini del Pacha in fase pierraggio in centro a Ibiza. Al centro potete notare una giovanissima Rossana Casale. Anche lei ballava con noi!

“Cubista” Barbara con tuta azzurra “Uba Uba” e i ballerini del Pacha in fase pierraggio in centro a Ibiza. Al centro potete notare una giovanissima Rossana Casale. Anche lei ballava con noi!

Non toccavo droghe e bevevo solo coca cola o aranciata (orami lo sapete che non sono una bevitrice).

Ballavo tanto perchè ho sempre amato la musica e per fortuna non ho mai avuto bisogno di nulla di più per divertirmi.

Ai tempi ovviamente girava già la cocaina e si sentiva parlare di Ecxtasy.

Grazie a Dio sono nata stupida di mio e di quelle cose non ho mai avuto bisogno.

Mi ricordo un sempre super agitato Sandy Marton, Alba Parietti con le labbra ancora sottili e il grande sarto veneto Mario Borsato. Nel gruppo del Pacha a ballare c’era anche la cantante Rossana Casale. Per non parlare di quel bonazzo dell’attore Roberto Farnesi che ai tempi faceva il modello e sfilava al Pacha per le boutique dell’isola.

Che ricordi. Come quell’estate in cui mi chiesero di posare per un servizio fotografico su Ibiza per il mensile Max. Eravamo due donne (una donna e una ragazzina) e un capellone che si aggirava spesso nell’isola.

Ritornata a Venezia aspettai per mesi che uscisse il famoso Max con le mie foto, ma non uscì mai.

Una mattina mentre stavo andando a scuola, passai dal giornalaio di famiglia e vidi una fila di “Excelsior” tutti esposti e ben in vista.

Era il nuovo numero dedicato ad Ibiza. Notai subito che in copertina c’erano due ragazze seminude e una…OH MAMMA MIAAA! ERO IOOO! 

 

La copertina di "Excelsior!

La copertina di “Excelsior!

E adesso chi glielo diceva a mia mamma che le mie foto fatte ad Ibiza non erano più uscite sul mensile di moda Max, ma su una rivista mezza osé ?!? Perchè non avevo letto bene il foglio che mi avevano fatto firmare?! Arghhhh

Per fortuna molti non mi hanno riconosciuta perchè erano troppo impegnati a guardare i “canotti” dell’altra!

Ogni stagione c’era Mister Pacha e Miss Pacha (una volta sono addirittura arrivata terza, a Miss e non a Mr!), la mitica festa in Blanco e tante altre feste a tema.

"Cubista" Barbara e un gran pezzo di gnocco che faceva il ballerino con me! Sarebbe carino che mi ricordassi nome e magari numero telefono per le mie amiche (io sono sposata)

“Cubista” Barbara e un gran pezzo di gnocco che faceva il ballerino con me! Sarebbe carino che mi ricordassi nome e magari numero telefono per le mie amiche (io sono sposata)

Ci si incontrava al Pacha il pomeriggio, ci si vestiva e ci si truccava tutti assieme e poi via per le stradine del centro a fare un pò di sano macello.

Sono stata nel gruppo del Pacha per 7 anni dai 13 ai 20 anni. La cosa più bella è che quando entri nella famiglia ci resti e non si dimenticano più di te.

Sono tornata al Pacha all’inizio del 2000 dopo più di 10 anni che non ci andavo.

Ero con la mia amica Veronica Logan e c’era una coda pazzesca. Io volevo assolutamente entrare e lei non aveva molta voglia. A quel punto Veronica mi disse “Facciamo così Barbara: se entro 5 minuti  ci fanno entrare bene sennò andiamo a casa”. Mi sbracciai un attimo e il mitico Valentine all’ingresso mi riconobbe e ci fece passare davanti a tutti facendoci saltare coda e cassa. Come se il tempo si fosse bloccato a quando ballavo sul cubo.

La "cubista" Barbara con un sorridentissimo Mario Borsato

La “cubista” Barbara con un sorridentissimo Mario Borsato

Peccato che Ibiza sia cambiata tanto e che il Pacha ormai, da tanti anni, abbia un tetto. Eh sì…quando ci ballavo io il tetto non c’era.

Al Pacha e nella altre discoteche dell’isola si iniziava a ballare sotto le stelle e si finiva a ballare sotto al sole. Poi sono cambiate le leggi, hanno messo il tetto e tanta bella gente ha deciso di andare a divertirsi nelle proprie ville dell’entroterra Ibicenco.

Ibiza non è più il paradiso di una volta, io non faccio più la cubista, ma se sento della musica che mi piace e trovo un gradino…salgo e ballo.

Non smetterò mai di temperare i tacchi…

 

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Mario Borsato in bianco e al "cubista" Barbara in rosso nero con capello nel suo colore originale, giuro !

Mario Borsato in bianco e al “cubista” Barbara in rosso nero con capello nel suo colore originale, giuro !

La "cubista" Barbara ormai in pensione, con Marcello Do, allora ballerino numero 1 della concorrenza ossia del KU di Ibiza

La “cubista” Barbara ormai in pensione, con Marcello Do, allora ballerino numero 1 della concorrenza ossia del KU di Ibiza

Il bel Roberto Farnesi (ora attore) ai tempi partecipava con noi alle sfilate del Pacha per i negozio di Ibiza

Il bel Roberto Farnesi (ora attore) ai tempi partecipava con noi alle sfilate del Pacha per i negozio di Ibiza

Un giovanissimo Sandy Marton faceva animazione con noi al Pacha

Un giovanissimo Sandy Marton faceva animazione con noi al Pacha

Oggi vi svelo un segreto: se volete essere felici…occhio ai S.I.N.A.P.

All’inizio del 2000 Federica Moro, una mia cara amica, mi parlò di un corso con un tale entusiasmo che finì per contagiarmi.

Il 21 giungo 2000 entrai in un agriturismo a Pavia e restai chiusa lì dentro per 3 giorni. In un we la mia vita cambiò.

Non sto esagerando: in 72 ore capì perchè fino a quel giorno avevo giocato a fare il maschiaccio e finalmente ritrovai, anzi…trovai, la mia femminilità. Se tu che stai leggendo mi conosci e stai pensando che ancora oggi io sia un maschiaccio…Sappi che prima ero molto peggio, anzi “peggisssssssimo”!

Eravamo un gruppo di persone che non si erano mai viste prima. Per 3 giorni abbiamo condiviso tutto: camere da letto, circa 12 ore di corso al giorno con 2 psicologi e i loro assistenti, pranzi, cene, chiacchierate, sorrisi, confidenze, abbracci e tante lacrime.

Stamattina stavo mettendo a posto la mia libreria e ho trovato gli appunti di quel percorso, di quel lungo e durissimo viaggio dentro me stessa. Mi è subito venuta voglia di condividere con voi quella bellissima esperienza e quindi eccomi qui.

Ci sarebbero mille cose da dire, ma oggi inizio con il parlarvi di un piccolo grande segreto che mi ha insegnato Steve Benedettini.

Steve è un coach psicologo di Alpha center e ai tempi era uno dei due psicologi che ha tenuto il corso.

bendafotoEccovi il segreto: se volete essere felici dovete evitare i S.I.N.A.P. ossia i Soggetti che Influenzano Negativamente le Altre Persone.

Se non potete proprio evitarli…state molto attenti e indossate una bella mascherina anti contagio.

So che sto per raccontarvi qualcosa di difficile da “mandare giù” e di difficile attuazione, ma fidatevi e prendetevi 5 minuti per leggere fino in fondo…

I S.I.N.A.P. sono persone “psicologicamente abbattute, sconfitte o fallite”. Hanno esaurito l’energia vitale che tutti noi abbiamo da quando siamo piccoli, quell’energia contagiosa che ci serve per non perdere mai l’entusiasmo e che possiamo utilizzare anche per aiutare gli altri, per contagiarli.

I S.I.N.A.P. sono persone intelligenti e competenti, ma per colpa di esperienze vissute e stress vari…hanno esaurito la loro energia. Purtroppo i momentacci capitano a tutti e a qualcuno lasciano ferite più profonde che ad altri. Magari si diventa più saggi, ma si perde l’entusiasmo, la voglia di fare e perchè no…di divertirsi. A quel punto si diventa S.I.N.A.P.

Il problema dei S.I.N.A.P. è proprio questo: non hanno più sufficiente forza positiva per credere veramente nella vita e per gioire dei successi di chi li circonda: i S.I.N.A.P. smettono di credere e di lottare e si rassegnano.

I S.I.N.A.P. sono noiosi, mettono agitazione. Sono bravissimi a turbare gli altri alimentando ansie e preoccupazioni. Sono pessimisti e di conseguenza finiscono per smorzare anche l’entusiasmo di chi gli sta vicino. 

Quante volte mi è successo e quante volte mi succede ancora di incontrarli.

doguifotoMi sveglio con il mio solito entusiasmo poi magari mi arriva la telefonata di uno di loro o lo incrocio per strada e… TAAAC (come direbbe il mio amico Dogui) mi ritrovo nel loro vortice di negatività. Peccato che a differenza di prima ora non mi fregano più! Come sento che mi stanno trascinando troppo vicino a loro…saluto e  torno nel mio mondo fatto di entusiasmo e di positività!

Non permetto più a nessuno di consumare il mio atteggiamento positivo. Ne ho bisogno per me, per le persone che amo e per saltare gli ostacoli quando mi capitano tra i piedi.  

Avete presenti i classici amici o conoscenti che passano il tempo a sottolineare solo i tuoi difetti e che non ci pensano proprio mai a dirti qualcosa di carino?! Ecco…ocio!

Avete presente quelli che vedono sempre il complotto anche quando nessuno ha fatto nulla di male? Quelli che vedono il pericolo ovunque e non sono mai felici di nulla? Quelli che non si mettono mai in discussione, ma portano te a farti venire mille dubbi? Ocio! Quelli sono S.I.N.A.P.

Non si spostano di una virgola dal loro mondo di negatività e se non state attenti ci trascinano dentro anche voi!

Avete presente il famoso detto “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”?

Ora facciamo un giochino: pensate a parenti, amici e conoscenti e cercate di capire chi tra loro potrebbe essere un S.I.N.A.P.

Ripensate a quando passate un pò di tempo in loro compagnia o state con loro anche solo al telefono…come vi sentite dopo?! Ecco, appunto.

Dopo il corso ho fatto una lista di tutti i S.I.N.A.P che frequentavo. Porca paletta! Ho scoperto che avevo l’indole da crocerossina, ma peggio di Candy Candy, molto peggio e ho fatto una drastica pulizia. Se si trattava di conoscenti… li ho proprio debellati, se invece erano amici…qualcuno è rimasto, ma magari lo vedo o lo sento meno e qualcuno au revoir!

Per carità, se sai che qualcuno può avere bisogno del tuo aiuto è giusto provare ad aiutarlo, ma se quel qualcuno invece di attaccarsi alla tua mano per alzarsi lo fa per tirare forte verso di sè e per farti cadere con lui…allora no, taglio la corda, grazie, ma ho già dato!!!

Mi sono travestita da Candy Candy per tanti anni, ma visto che nonostante tutti i sacrifici e gli sforzi non ho mai incontrato Terence…dopo quel corso ho buttato il costume.

Se posso aiutare qualcuno lo faccio volentieri, ma cerco di concentrare le mie energie positive sulle persone alle quali voglio bene e su quelle che so che hanno piacere di essere “contagiate”.

Non trovavo più la lista dei consigli su come affrontare i S.I.N.A.P quindi oggi ho chiamato Steve e me la sono fatta rinviare. Sono passati 13 anni da quel corso e un paio di volte l’anno vado ancora da lui a fare una chiacchierata. Ne esco sempre col sorriso. Fa bene chiacchierare con un S.I.P.A.P

Avete capito il segreto per essere felici ?

Difendetevi dai S.I.N.A.P., dalle sanguisughe, dalle cariatidi della vita, dagli zombi.

Se potete eliminarli dalla vostra vita meglio, ma se proprio non potete…leggetevi bene i consigli di Steve qui sotto.

L’entusiasmo è un dono molto prezioso.

Se siete portatori sani…non permettere a nessuno di rubare il vostro entusiasmo, ma concentratevi sul contagio! 

 

CONSIGLI per la gestione dei S.I.N.A.P :

I S.I.N.A.P. sono Soggetti che Influenzano Negativamente Altre Persone; una volta che hai individuato i S.I.N.A.P. è bene saperli gestire, quindi:

  1. Ricordati che se una persona è un S.I.N.A.P. e non viene gestito con attenzione, tenderemo ad essere fortemente influenzati da lei ed in maniera automatica a nostra volta, metteremo in atto su altri i modi di fare demotivanti. Prima di tutto staccatene! Allontanali da te il più possibile! Sei sicuro che devi proprio rimanere collegato a questa persona?  E’ una persona fondamentale per la tua vita o attività, oppure puoi interrompere la tua relazione con lei? Se puoi staccartene, fallo! Staccati da coloro che ti prosciugano energie.
  2. Nel caso in cui invece tu debba, per qualsiasi ragione, rimanere in relazione con un S.I.N.A.P., devi gestirlo molto bene con delle azioni di contenimento; cioè devi, ripeto devi, limitare l’influenza negativa che la persona demotivante ha su di te:

a)    Innanzitutto frequentala il meno possibile e per tempi ridotti: evita di stare con il S.I.N.A.P. per giornate intere; meglio un’ora ogni tanto; digli che hai da fare e non puoi stare troppo tempo con lei; in gruppo parlagli il meno possibile.

b)   Sii chiaro e trasparente con il S.I.N.A.P.. Cerca di mantenere nei suoi confronti una certa correttezza di fondo. Correttezza di fondo vuol dire non avere punti deboli sui quali lei ti può attaccare, cioè esprimi sempre ciò che pensi con chiarezza.

c)    Non aggredire il S.I.N.A.P., cioè non attaccarlo verbalmente, non sbottare nei suoi confronti, non offenderlo, non mandarlo a quel paese, non litigarci, non starci a fare discussioni accese, tutte queste cose la rafforzano invece di indebolirla.

d)   Non metterti mai a parlarle dei tuoi problemi. Ogni volta che tu comunichi notizie negative o esponi i tuoi turbamenti o preoccupazioni al S.I.N.A.P., questa li alimenterà e li userà come spunti per criticarti ulteriormente.

e)    Ma la cosa migliore è essere sempre molto vaghi, cambiare discorso e argomenti; fingere di non ascoltare e di non aver capito, parlare d’altro e rispondere “pere” alle “mele”. Sconcertarlo!

 

Le uova si avvicinano…ecco qualche idea per i vostri bimbi. Oh yes !

mami e papiForse molti di voi non lo sanno, ma io sono nata in Gran Bretagna e per l’esattezza ad Edimburgo.

Mia mamma e mio papà stavano assieme già da 4 anni quando si accorsero che qualcosa di nuovo stava per arrivare nella loro vita. Mio papà per l’Italia non era ancora ufficialmente divorziato dalla sua ex moglie, ma ci teneva a sposare mia mamma prima che arrivassi io quindi…una volta scoperto che in Gran Bretagna ci si poteva sposare con una pratica di divorzio in meno, volarono in Scozia e convolarono a nozze ben 11 giorni prima del mio arrivo.

A 15 giorni dal parto ero già in Italia, ma sono rimasta cittadina Britannica e tutt’ora ho il doppio passaporto.

Sono Italiana al 100%, ma non posso fare a meno di curiosare tra quelle che sono le tradizioni del paese che ha ha aiutato la mia mammina a partorire una bimba di 5,3 kg senza poi avere gli incubi per il resto della sua vita.

Eh sì, incredibile: 43 anni fa in Gran Bretagna avevano già l’epidurale! Meno maleee

Tra meno di due settimane i bimbi inglesi inizieranno a godersi  Easter egg hunt” e “Easter egg roll”, i giochi pasquali della tradizione anglosassone.  

Non sono giochi difficili e si possono tranquillamente organizzare in un qualsiasi giardino o nel parchetto più vicino a casa

“EGG HUNT” è una caccia al tesoro dove il tesoro sono ovviamente le uova (vere, di cioccolata o di plastica con dentro l’immancabile sorpresa).

Se i bimbi sono grandi il gioco può essere quello di trovare più uova possibili, se invece i bimbi sono piccoli allora bastano meno uova e non serve neanche trovare nascondigli troppo difficili.

 

uovaaaaafoto“EGG ROLL”  invece, è una gara. Si costruisce una sorta di percorso fatto con corde, con il gesso o con la farina e si corre facendo rotolare delle uova sode lungo in percorso spingendole con un cucchiaio di legno. Chi esce dal percorso deve ripartire dall’inizio.

Se il tempo non dovesse permetterlo, i due giochi si possono organizzare tranquillamente anche in casa!

A proposito di casa…anche alla Casa Bianca c’è la tradizione di questi due giochi. L’anno scorso oltre 30mila persone hanno visitato i giardini della residenza del primo inquilino d’America, per partecipare a giochi, merende, eventi musicali e, ovviamente, alla caccia alle uova. Sono state bollite e decorate 14.500 uova e da ben 135 anni non si fanno mancare neanche l’Egg roll.

Quasi quasi prenoto un aereo e vado ad intervistare Michelle ! Hihi

 

Ansia da prestazione e mania di perfezionismo: aiutooo

noifotoMio marito è appena tornato dopo una settimana a Chicago per lavoro e io, senza di lui, sono stata daddddddio.

Prima che dopo questo articolo mi chieda il divorzio cerco di spiegarmi meglio, che è meglio.

Soffro di ansia da prestazione e di mania di perfezionismo quindi più siamo e peggio è!

I sintomi della “vera” ansia da prestazione sarebbero tachicardia, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi e vampate di calore. Non ho nulla di tutto ciò…o quasi, quindi forse soffro di una forma più leggera mista ad una mania di perfezionismo. Di sicuro sarebbe meglio che io cercassi di farmi passare sti brutti vizi!

Corro sempre come una matta per cercare di essere una buona mamma, una buona moglie, una buona casalinga, una buona amante, una buona amica e una buona figlia. Aiutooo!

E’ normale che io mi rilassi quando mio marito è via. Se sono sempre lì a farmi in quattro per cercare di non deludere nessuno…meno siamo e meno mi sento in dovere di accontentare tutti. Di sicuro quando lui è via posso essere meno casalinga, meno amante e meno moglie, mica bruscolini!

Quando il marito si assenta, mio figlio ed io decidiamo cosa mangiare una mezz’oretta prima di cena mentre se c’è lui inizio a pensarci appena mi sveglio. Di certo il mio consorte fa parte di quella schiera (sono tantissimi) di uomini precisini e parecchio rompini ed esigenti, ma secondo me molto spesso sono io che mi faccio inutili problemi. Forse a lui andrebbe benissimo anche un bel petto di pollo alla griglia con insalata e verdure extra e invece io sono sempre lì a sfogliare libri di cucina e a chiamare amiche più esperte di me (ci vuole poco) per farmi dare nuove ricette.

fruttafotoQuando lo ho conosciuto, mio marito mangiava pasta, stinco e purea di patate, ma da quando ha fatto la dieta zona e ha perso 25 kg trasformandosi in un altro uomo…mangia più verdure di una capretta e meno carboidrati di un bebè.

Se non puoi fare un bel piatto di pasta e non sei proprio una cuoca esperta…non è facile cucinare sempre e solo proteine e verdure cercando di non essere noiose e ripetitive e soprattutto trovando qualcosa che vada bene sia al maschio grande che a quello piccolo.

Lo vedete ?!? Mi faccio un sacco di “menate” mannaggiaaa!

Per non parlare di quante volte al giorno mi chiedo se sono e sarò una brava mamma e se a volte non sono troppo dura con mia mamma e/o mia suocera.

Purtroppo quando si pretende la perfezione da se stessi…si finisce di pretenderla anche dagli altri e appena qualcuno fa o dice qualcosa che tu non vorresti vedere e o sentire, scatta la sirena dell’allarme.

Sono perfettamente consapevole del fatto che a volte ho reazioni esagerate per vere cavolate, specialmente se le persone coinvolte sono quelle a cui voglio più bene.

Ebbene sì, sono un’entusiasta nata, ma ho anche un bruttissimo caratteraccio. Pretendo sempre troppo da me stessa e dalle persone che amo di più. Sono forse un pò troppo “tetttesca” per quanto riguarda abitudini e orari specialmente se si parla di Danny boy.

Quello che mi da più fastidio è che mi rendo conto di tutto, ma non riesco a cambiare! Argh

Un ulteriore piccolo problemino da non sottovalutare è che quando cerchi di fare sempre tutto e bene e magari non ti riesce neanche così male, ovviamente gli altri si abituano e spesso invece di farti un sorriso o di farsi scappare uno straccio di grazie…pretendono sempre di più e quindi cosa succede?! Che io mi rimetto a correre.

Prometto che da oggi cercherò di fare un pò di meno e proverò a rilassarmi un po’ di più…Ah ah, mi viene già da ridere !

 

Se penso che appena finisco di scrivere questo pezzo devo andare ad appaiare tutti sti calzini…mi viene male! 

Bordo largo, bordo stretto, coste fini, coste più larghe…Grrrr

Certo che anche sti uomini…

Ma comprare i calzini blu tutti uguali no?!?

Il mio cavallo di battaglia: petto di pollo alla soia

Ok , ok …chiedo umilmente perdono, ma di questa ricetta facile facile e buona buona… non ho la foto, quindi accontentatevi del pollo!

Da quando sono diventata una blogger (ah ah, scusate, ma mi fa ridere) ho fatto il mio cavallo di battaglia una volta sola e mi sono dimenticata di fotografarlo! Argh

Questa ricetta me la ha gentilmente concessa Valentina, una mia carissima amica che in cucina ci sa davvero fare, altro che Barbs e le sue aspirazioni da casalinga disperata.

Andate a fare la spesa e comprate quello che vi manca di:

petti di pollo

farina

soia

olio, zucchero e sale

Quando siete pronti iniziamo:

tagliate il pollo a striscioline e impanatelo nella farina (io di solito uso quella di avena che è molto più leggera). Scaldate olio in un padella e quando è bello caldo metteteci dentro le striscioline di pollo. 

Aggiungete mezzo cucchiaio di zucchero (io uso un paio di gocce di Tic, il dolcificante per dolci),  mezzo cucchiaio di sale e infine la soia (quantità a piacere senza esagerare perchè la soia sala parecchio)

Tenete il fuoco alto e a metà cottura versate un goccio di acqua calda.

Vedrete che le striscioline di pollo faranno la crosticina e in 10 minuti saranno pronte.

Come contorno di solito faccio i piselli (rigorosamente surgelati! Mica sono matta!)

Amo questo piatto perché in casa ho sempre del pollo in freezer e della soia in dispensa quindi in 15 minuti riesco sempre ad inventarmi qualcosa anche nei casi più disperati !

Yesss

Intervista a Federica Fontana: Blogger contro blogger.

Quanta fretta, ma dove corri dove vai !?”

Queste parole sembrano scritte per lei e il problema è che ora che Federica si è messa a correre….nessuno la ferma più.

Lunedì Federica ha lezione di box con Francesco, martedì si cimenta nella zumba con Alessandro, mercoledì fa pilates con la mitica Annamaria Cova, giovedì allenamento a corpo libero e crossfit con il suo personal trainer Christian e venerdì gioca a golf.

B: Ti prego dimmi che almeno sabato e domenica riposi !?

F: Il we è dedicato interamente alla mia famiglia, ma se siamo in montagna non resisto e mi concedo un po’ di skating (sci di fondo pattinato).

B: Anche io, da quando sono rimasta incinta, mi sto dedicando un pò di più al benessere del mio corpo, ma vado in palestra al massimo tre volte a settimana quindi…se mi sento ancora dire da qualcuno che sono diventata una fanatica della palestra, giuro che inizio a menare ! Andiamo avanti…

fedepallafotoB: Fede ti conosco da tempo, ma non ti ricordavo così sportiva !? Cosa e’ successo !?

F: E’ successo che sono sempre stata una curiosa e mi è sempre piaciuto provare diversi sport, diverse discipline e diverse emozioni. Il problema è che andando avanti le passioni si accumulano, ma il tempo per praticarle rimane lo stesso.

B: Non sei mai stanca !?

F: No! Più faccio sport e più mi rendo conto che non riesco a farne a meno. Muovermi MI FA STARE BENE. Quando sto bene riesco ad affrontare la vita con una marcia in più e la stanchezza la sento meno.

B: Hai due figli stupendi e noto che li segui tu in prima persona. Vedo che quella che pensavo fosse la tata ti da una mano giusto per la casa. Fai sport tutti i giorni e non hai mai smesso di lavorare. Prima ti ho vista arrivare con i sacchetti del supermercato quindi ne deduco che sia tu ad occuparti  anche della spesa. In questo momento non sei truccata e hai una pelle pazzesca. Ti sei appena mangiata una bella merenda pomeridiana, ma sei sempre in forma e soprattutto…sei sempre sorridente.

Non esco da casa tua se non mi dici qual è il trucco. Dove hai nascosto la tutina da Wonder Woman?

fedevideootoF: Nessun trucco. Come te sono una persona che vede il bicchiere sempre metà pieno e l’entusiasmo è il mio carburatore. Proprio per questo motivo ho deciso di raccontare i piccoli segreti della mia vita quotidiana in un blog.

B:  Evviva, un’altra donna positiva pronta a contagiare. Come mai hai deciso di chiamare il tuo blog “runfederun” ?

F: Perché corro quando faccio sport e in quanto mamma corro anche durante tutto il resto della giornata, come tutte le altre mamme.

B: A proposito di mamme, che tipo di mamma sei ?

fedefamilyfotoF: Sono una mamma severa, ma molto presente. Pur essendo io molto esigente, Noe e Sofia mi danno molte soddisfazioni, così, per premiarli, spesso mi invento dei momenti speciali tutti per noi e li sorprendo con improvvise trasgressioni meritate.

Mi piace allestire il cinema a casa con popcorn e leccornie varie oppure quando siamo al mare, e non hanno scuola, facciamo gite in notturna al luna park. 

B: Mio marito da quando ho aperto il blog spesso giustamente mi rimprovera dicendo che vivo on line. Mi ha aiutato lui ad aprirlo, ma forse ora, pur essendo felice per me, si è un po pentito! Ops. Felice cosa dice?

F: È stato mio marito a darmi l’idea di aprire il blog e visto che ha una passione sfrenata perche tutto cio che e’ tecnologico, mi consiglia lui sui contenuti più all’avanguardia per il fitness.

B: Sorry? Chi cosa stai parlando?

F: Di un braccialetto che ti misura la vita contandotini passi, calorie bruciate, peso etc, oppure delle cuffiette che non ti cadono mentre corri.

B: Perdindirindina Fede, sei sul pezzo eh !? Fitness, tecnologia…Di cos’altro parli nel tuo blog?!

F: Parlo del mio regime alimentare, di ciò che mi piace e che mi fa stare bene. Do qualche dritta su come prendersi cura della propria pelle e del proprio corpo senza trascurare mai di raccontare anche qualcosa di me e del mio lavoro

fedeboxfotoBello incontrare una donna così grintosa e sempre sorridente, ma se permettete vi do un consiglio:

Non fatela arrabbiare.

 

Barbara

Televisione e giochi elettronici: amici o nemici !?

 

“Mamma posso giocare con il tuo i-pad? Mamma mi presti il tuo cellulare? Mamma posso guardare ancora un cartone?”.
Se prendessi un euro per ogni volta che mio figlio mi fa una di queste domande…sarei ricca, ma tanto ricca.

E se la finissi di convivere tutti i giorni con i sensi di colpa, sarei ancora più ricca…dentro.

Mannaggia come vola il tempo. Mi sembra ieri che Danny boy guardava Baby Einstein e si incantava davanti al suo carillon di Barbapapà e ora invece è già arrivato all’età in cui se fosse per lui passerebbe dai giochi nel mio i-pad alla wii e dalla wii ai canali 600 di SKY transitando per un bel film in DVD.
Aiutooo! Se penso che abbiamo la casa piena di giochi e che dobbiamo affrontare “partite di tetrix” tutti giorni per cercare di rimettere in ordine…

Di certi giochi Danny ormai si stufa dopo 10 minuti, ARGHHHHHH!

Per quanto riguarda il mio i-pad e la Wii sono abbastanza severa. Non si gioca prima di andare a letto (trovo sia nettamente più rilassante una bella favola) e non concedo più di un’ora in tutto al giorno. Considerando che ci sono giorni in cui, per fortuna, il mio cucciolo si dimentica della loro esistenza e altri in cui ci sono i suoi amichetti e hanno altro da fare, alla fine forse riesco anche a limitare i danni.

Per fortuna a Danny Boy non piacciono i giochi violenti (anche perché non glieli scaricherei), ma preferisce pilotare aerei, guidare macchine, aiutare Super Mario nelle sue imprese o costruire puzzle e dolci di tutti i tipi.
Quando ero piccola io esisteva giusto Pacman e poco più mentre ora, con il mio i-ipad o con il cellulare, mio figlio si inventa lecca lecca e conversa con animali parlanti…mah!?

Assieme a tanti giochi stupidi, ma innocui, ne esistono altri molto utili che stimolano la fantasia e l’intelligenza, bisogna solo investire un po’ di tempo e cercarli.
imageSe parliamo di cartoni animati, film e televisione in generale… Il discorso di sicuro si complica perché di stimolante in Tv c’è ben poco. A parte Art Attack che  che insegna un sacco di cose carine facilmente riproducibili a casa, forse mi sarà scappato qualcosa, ma non ho visto altro di interessante quindi… rimangono i vecchi sani cartoni.

Attenzione! Quando dico “vecchi e sani cartoni” intendo davvero quelli vecchi perché quelli nuovi sinceramente…non mi fanno impazzire! Di sicuro non è colpa dei cartoni, ma ultimamente vedo in giro tanti bambini iper agitati e un po’ troppo “burrascosi” per i miei gusti.

Non amo certi tipi di cartoni con mostri, super eroi violenti etc. Saro’ all’antica, ma per me i supereroi sono e resteranno sempre Spiderman, Batman e il resto della banda e i cartoni che faccio vedere a Danny sono i Barbapapa’, Tom & Jerry, la Pimpa, Barbapapà, Jake e i pirati e simili. Ho anche provato a fargli vedere per esempio Ben 10, ma non gli piace. Come non gli piacciono i mostri in generale. Attenzione! Non sto dicendo che certi cartoni fanno male, ma che forse per certi bambini già di indole un po’ agitatelli…magari sarebbe meglio evitarli.

Come molti bambini Danny esce dall’asilo alle 16 e a volte arriva a casa talmente stanco che dopo aver giocato un po’, finiamo accoccolati sul divano a guardarci un film. A Danny spesso piace di più guardare un film piuttosto che i cartoni: avrà visto almeno 20 volte Stuart little, Free Willy, Mary Poppins, La Fabbrica di cioccolato e Ratatouille, i suoi preferiti. Ho scritto che è stato lui a vederli 20 volte perché io ad un certo punto mi alzo dal divano e approfitto della calma per andare a cucinare o a lavorare sul pc perché diciamocelo…ma se non hai una baby sitter fissa come noi e sai scegliere bene cosa fargli guardare, quella scatola (oggi sono più lastre che scatole) costa molto meno di una tata e ne fa perfettamente le veci specialmente quando non c’è una sorellina o un fratellino nei paraggi. 

Alla fine è sempre e solo una questione di qualità e di quantità anche se non finirò mai di chiedermi se sono una buona mamma o se finisco troppo spesso per parcheggiarlo davanti ad uno schermo dandola vinta a lui e semplificando la vita a me.

Come e’ difficile non avere sensi di colpa…

E voi ?!

Come gestite il rapporto dei vostri figli con tv e giochi elettronici ?!