Lasagne al ragù bianco: gli ingredienti segreti dell’Harry’s Bar.

 
Chiariamo subito che questa non è la solita lasagna, ma una lasagna al ragù bianco dove la ricetta del ragù bianco è la segretissima ricetta con cui all’Harry’s Bar di Venezia fanno la pasta al forno o le loro mitiche polpette che servono al bar o al tavolo assieme ai loro mitici Pierini.
Direi che a questo punto non potete non provare a farla anche perchè ormai sapete che se vi do una ricetta che sono stata in grado di fare io, ce la potete fare tutti!
lasagna3fotoIniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA x 4:
1 confezione di lasagne all’uovo già “pronte” da mettere in forno
200 grammi di carne macinata di maiale
200 grammi di carne macinata di vitello
200 grammi di animelle
Lo so che state facendo “Blaaa”, ma vi assicuro che sono proprio le animelle il successo di questo ragù! Mi raccomando fatevele dare macinate dal macellaio perché sono difficili da macinare a casa. Io lo ho fatto una volta sola, ma col Bimby
 
Una bustina di quelle piccole di funghi secchi (qualsiasi, anche misti che costano meno)
Classico misto per soffritto ossia carote sedano e cipolla (vanno bene anche quelle surgelate ma ovviamente viene più buono con quelle fresche)
3 uova
Un bel pò di formaggio grana (io faccio a occhio, ma uso quasi una busta intera di quello già grattuggiato)
30 grammi di farina
1/2 bicchiere di vino bianco
Olio, burro, pepe e sale
Quando avete tutto INIZIAMO:
Mettete in ammollo i funghi secchi una mezz’ora prima di iniziare.
Fate soffritto con olio, un pezzetto di burro, cipolle, sedano e carote tagliate a dadini.
Aggiungete i funghi secchi dopo averli scolati bene e tagliati a pezzetti.
Aggiungere animelle, vitello, maiale e la farina.
Rosolare il tutto sfumando con il 1/2 bicchiere di vino e verso la fine, quando vedrete che la carne è pronta, aggiungete le 3 uova intere e amalgamate il tutto salando e pepando a piacere.
A questo punto avrete il mitico ragù bianco dell’Harry’ s Bar che potrete usare anche per fare le loro stratosferiche polpette, la pasta al ragù normale o gratinata al forno aggiungendoci della “dietetica” besciamella, un botto di grana e una spolverata di noce moscata.
Oggi però facciamo le lasagne:prendete una bella teglia da forno e o la imburrate o la ricoprite con la carta forno.
A seconda della dimensione della teglia, stendete sulla base 3 o 4 fogli delle vostre lasagne all’uovo pronte (quelle della foto che compro io non vanno neanche scottate in acqua prima, ma vanno messe dirette nel forno)
Sopra la base di lasagne aggiungete un pò del vostro ragù bianco, del formaggio grana e un filo di olio poi ancora lasagne, ragù bianco, grana e olio e andate avanti per 3 o 4 strati.
Sopra il tutto aggiungete un bel pò di formaggio grana e un ultimo filo di olio e mettete tutto in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti (io per gli ultimi 5 minuti metto il forno su “grill”)
Tagliate delle porzioni di lasagne non troppo grandi, mettetene un quadrato al centro di ogni piatto e con un filo di olio e un’ultima spolverata di grana, farete la vostra figurona.
Danny l’ultima volta che le ho fatte si è alzato dalla sedia e mi ha buttato le braccia al collo tanto gli piaceva.
Preparatevi a godervi una lasagna da pauraaaaaaaaa
Aspetto ringraziamenti ed applauso! Hihi
Grazie
Barbara
 
 
 

 

Involtini di pollo ripieni.

 
Eccovi un’altra delle mie ricettine facili facili per noi “casalinghe disperate”.
E’ un’altra delle mitiche ricette della mia amica Valentina che ormai sa come aiutarmi ad accontentare tutta la famiglia in un colpo solo.
Tante volte le cose che piacciono ai noi grandi non piacciono ai nostri figli o “vicevendola”.
Questi involtini piaceranno a tutti.
Però prima indagate se a tutti piacciono le olive nere sennò farete la mia fine.
“Che buoni mamma, che buoni amore, ma la prossima volta per favore non usare le olive nere!”
Ecco, in un colpo solo ho scoperto che mio figlio e mio marito non amano le olive nere, sigh!
Ma anche senza olive nere saranno buonissimi. 
Potete sempre sostituire le olive con il tartufo…slurp!
finvoltiniotoIniziamo come sempre dalla LISTA DELL SPESA x 4:
Fettine di petto di pollo belle sottili del peso di circa 30 grammi cad (calcolate almeno 4 fette per persona)
1, 5 etti di prosciutto cotto buono
Un paio di fette di pan carré senza crosta
Patè di olive nere o 6 olive nere
Parmiggiano reggiano
Pepe e sale
Stuzzicadenti
Ok se avete tutto INIZIAMO:
Tritate il prosciutto cotto
Mettete le fette di pan carrè a bagno nel latte
Tritate le olive nere se non avete il patè di olive (togliete l’osso dalle olive prima di tritarle sennò farete dei danni al frullatore e/o ai denti!)
Prendete il vostro cotto tritato e ci aggiungete mezzo cucchiaino di patè di olive, un bel pò di grana, pepe e sale e il pan carrè bagnato dal latte, ben strizzato e un pò spezzettato a mano.

involtini3foto

Amalgamate tutto poi mettete un po’ di “ripieno” al centro di ognuna delle vostre fettine che chiuderete poi con gli stuzzicadenti.
Infarinate leggermente i vostri involtini e fateli rosolare in una padella antiaderente dove avrete versato un filo di olio.
Cuocete a fuoco alto all’inizio sfumando con un po’ di vino bianco o di whisky e poi continuate la cottura a fuoco basso.
Ricordatevi di togliere gli stuzzicadenti prima di servire.
Come contorno ci stanno benissimo i piselli o una bella insalatona verde con pomodori.
Barbara

Torta alla parmigiana

 
Ecco una variazione delle famose melanzane alla parmigiana.
Versione light e da mangiare a fette! Oh yesss
Ho trovato la ricetta nella confezione di pasta sfoglia già pronta che compro di solito all’Ipercoop e siccome è molto difficile che io butti una ricetta prima di provarla…eccomi qui a raccontarvela.
Ho provato a farla con un rocchetto di diffidenza (era ben più di “un filo” di diffidenza) e invece?
E invece è venuta ottima quindi ve la passo super volentieri.
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA X 4:
1 rotolo di pasta sfoglia tonda già pronta.
2 melanzane
2 mozzarelle da 125 gr
Una tazza di passata di pomodoro (io uso una confezione di quelle grosse del Pomì)
Origano
Un cucchiaio di basilico tritato (va benissimo anche quello surgelato)
4 cucchiai di parmigiano (o anche più)
Sale, pepe e olio
Se avete tutto INIZIAMO:
Tagliate le melanzane a fette di  mezzo centimetro di spessore e poi tagliatele a cubetti che terrete da parte.
Foderate una tortiera con la pasta sfoglia, tenendo la carta forno che vendono assieme, e bucherellate il fondo.
Spolverate il fondo con un pò di parmigiano.
Stendete uno strato di melanzane (la metà di quelle che avete preparato)
Condite con la metà della passata di pomodoro.
Aggiungete una mozzarella tagliata a cubetti piccoli.
Condite con origano, basilico tritato, sale e pepe.
Ripetete l’operazione e spolverizzate il tutto con il parmigiano rimasto e due cucchiai di olio.
parmigiana crudafotoQuando la vostra tortiera è pronta (vedi foto) cuocete nel forno preriscaldato a 200 gradi per 30 minuti
Et voilà
Fatemi sapere come vi viene e soprattutto se vi piace!
 
Barbara
 
 
 

Bocconcini di pollo inRitzati

 

ingredientefotoSo che state pensando che io sia matta e non posso che darvi ragione!

Ma se le amiche mi danno le “ricette da matti” e io provandole, finisco con il leccarmi le dita…che colpa ne ho?

I bocconcini di pollo di cui sto per darvi la ricetta, si dovrebbero mangiare con la forchetta, ma vi assicuro che quando tirerete fuori la teglia dal forno o il pollo dalla padella, se li farete fritti, la tentazione sarà troppa.
Finirete per mangiarli con le mani e vi leccherete le dita come ho fatto io!
Iniziamo come sempre con la LISTA DELLA SPESA x 4:
Una bella confezione formato large di fette di pollo (quelle che si trovano al super mercato nel banco delle offerte per famiglie)
Una scatola di vecchi e cari biscotti Ritz
latte o senape
olio 
un batticarne
Se avete tutto INIZIAMO:
Mettete le fette di pollo a bagno nel latte e se potete ce le lasciate tutta la notte sennò bastano anche un paio di ore.
Prendete mezza confezione di Ritz e la svuotate in un tovagliolo di stoffa.
Chiudete il tovagliolo e lo colpite con amore con il batticarne fino a sbriciolare i vostri Ritz creando una sorta di alternativa al pan grattato (che non siano proprio ridotti al minimo, qualche pezzettino più grande delle briciole ci sta bene!)
polloritzzfotoPrendete le vostre fette di pollo belle impregnate di latte e le “impanate” nei Ritz sbriciolati (a volte invece che mettere il pollo nel latte lo spennello con la senape e poi lo “impano”)
VERSIONE LIGHT: mettete i vostri bocconcini inRitzati (non sono imPanati) sulla teglia del forno dopo averla ricoperta con la carta forno.
Li spruzzate con un filo di olio (io uso quello spray), spolverate con il sale e infornate a 180 gradi per circa 10/15 minuti mettendo su grill per gli ultimi 5 minuti
VERSIONE TOSTA: invece di cuocere i vostri bocconcini in forno li friggete in padella con l’olio.
Che dire? Voi provateli poi fatemi sapere!
Secondo me all’inizio vi sembrerà sempre di averne fatti troppi e poi litigherete con il resto della famiglia per l’ultimo bocconcino rimasto sul vassoio!
Se i bocconcini li fate piccoli piccoli, potete farci anche gli spiedini.
Come contorno ci stanno bene i piselli.
Barbara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riso, patate e cozze!

 
Oggi vi do la ricetta di un piatto dedicato alla nostra amata Puglia in cui stiamo pian pianino costruendo la nostra casetta.
Riso, patate e cozze.
Lo ho fatto un paio di giorni fa ed è davvero facile ed ottimo.
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA per 4 persone:
500 grammi di patate
600 grammi di cozze (io questa volta lo ho fatto con le cozze surgelate e vi assicuro che è venutao buonissimo)
200 grammi di riso (meglio il Carnaroli)
500 grammi di pomodorini
1 grossa cipolla
2 spicchi di aglio
1 grosso ciuffo di prezzemolo
pecorino grattugiato
olio, sale e pepe
Se avete tutto INIZIAMO:
Pulite bene le cozze e fatele aprire in una casseruola con un filo di olio, eliminate i gusci. Raccogliete il loro liquido di cottura, filtratelo e tenetelo da parte per dopo . 
Se usate quelle surgelate basta saltarle in padella un paio di minuti con un filo di olio e uno spicchio di aglio, tenendo sempre da parte il liquido di cottura
Tritate l’aglio con il prezzemolo.
Tagliate tutti i pomodorini a fettine.
Tagliate la cipolla e le patate. Mi raccomando, specialmente per le patate, di fare fettine davvero molto sottili sennò rischiano di rimanere crude. A me è successo di farle troppo grosse e vi assicuro che se succede vi si rovina il piatto e “quelle” girano, parecchio…
risofotoPrendete una bella teglia da forno oliata e iniziate a fare i vostri strati.
Mettete prima la metà dei vostri pomodorini tagliati a fette.
Poi metà della cipolla tagliate a fettine sottili.
Un pò di trito di prezzemolo e aglio, una spolverata di pecorino, un filo di olio e sale.
Fate poi strato con la metà delle vostre patate cerando di accavallarle un pò tra loro.
Sopra le patate mettete le vostre cozze e bagnate tutto con il liquido di cottura delle cozze.
A questo punto distribuite bene il vostro riso crudo, la cipolla e i pomodorini rimasti.
Un pò di pecorino e di trito di prezzemolo e aglio e coprite con il resto delle patate e del trito
Salate, pepate e bagnate con un filo di olio.
E’ giunto il momento di versate lentamente 7,5 dl di acqua (considerate ad occhio poco di più di mezzo litro).
Coprite con un foglio di alluminio e infornate per 20 minuti a 180 gradi.
Eliminate poi l’alluminio e cuocete per ancora 25/30 minuti
Sfornate e completate con pepe e prezzemolo fresco prima di servire.
Slurp!
Barbara
 
 
 

Orzotto con gamberi e asparagi, curry e zafferano.

 
E’ arrivata l’estate e la prova costume, ma se non volete rinunciare al primo, un trucco c’è: si può sempre fare un leggera variazione evitando pasta e riso buttandosi sull’orzo che è molto più leggero e molto meno calorico.
L’orzo, a differenza degli altri cereali, ha più fibre ed è ha un basso contenuto glicemico.
Con l’orzo potete fare praticamente tutte le ricette che fareste con il riso, sia quelle calde come i risotti, che quelle fredde come le insalate di riso.
Oggi vi darò la ricetta dell’ “Orzotto con gamberi e asparagi”, ossia una sorta di risotto fatto con l’orzo al posto del riso.
E’ una ricetta della mia amica Valentina che di cucina ne sa parecchio!
Al posto degli asparagi potete usare anche le zucchine.
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA x 4 persone:
1 scalogno
5 cucchiai di olio
10 gamberi (io ne metto di più, ma dipende dalla grandezza. I più adatti sarebbero quelli lunghi un dito, ma spesso uso quelli più piccoli quindi raddoppio la dose)
Una decina di asparagi (o 2 zucchine)
1 cucchiaio grande di curry
2 bustine di zafferano
circa 1 litro brodo
400 grammi di orzo perlato (ormai lo trovate in qualsiasi supermercato)
Se avete tutto INIZIAMO:
Soffriggete l’olio con lo scalogno e i gambi degli asparagi (o le zucchine) tagliati a tocchettini (le punte degli asparagi tenetele da parte perchè andranno messe in padella assieme ai gamberi 5/10 minuti prima della fine della cottura).
Intanto preparate un pentolino con dentro il brodo caldo (io uso quello vegetale in polvere).
Dopo 7/8 minuti aggiungete il curry e lo zafferano.
Fate cuocere 10 minuti e aggiungete l’orzo, lo fate saltare un pò e poi iniziate ad aggiungere pian pianino il brodo caldo come fareste per il risotto, continuando a mescolare.
Dopo circa 20 minuti (sempre fuoco medio) aggiungete i gamberi e le punte degli asparagi e fate andare ancora per 5/10 minuti.
Per essere perfetto l’orzo dovrebbe risultare croccantino, ma non a tutti piace così.
A me per esempio piace croccante e a mio marito, ovviamente, piace stracotto, argh! 
Secondo voi chi dei due di solito deve accontentarsi?
Barbara
 
 
 
 

Quiche di patate e alici

 

Questa ricetta l’ho trovata dentro la confezione di pasta sfoglia già pronta che compro sempre al supermercato.

Della serie “non si butta nulla”, ahah.

Ho provato a farla con un pizzico di scetticismo e invece? E invece è venita bbbona vera!

Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA 

400 grammi di patate

400 grammi di alici fresche da pulire o 100 di alici sott’olio

prezzemolo

sale

peperoncino

pasta sfoglia pronta

Se avete tutto INIZIAMO:

Lessate 400 grammi di patate e prendete o 400 grammi di alici fresche (che pulirete togliendo teste e lische) o per fare prima, come ho fatto io, circa 100 grammi di alici sott’olio.

alicifotoLe alici le lavate e le amalgamate con 3 cucchiai di pan grattato, mezzo spicchio di aglio tritato e prezzemolo.

Rivestite una teglia tonda con pasta sfoglia tonda (o quadrata se avete voglia di impazzire un po’), di quelle pronte che trovate al supermercato.

Ci mettete dentro prima le patate sbucciate e tagliate a tocchetti e sopra le alici con pan grattato aglio e prezzemolo, più peperoncino se vi piace, spruzzate un pò di olio e mettete in forno a 200 gradi per 35 minuti.

Et voilà!

Barbara

torta in fornofoto

giogggaga
hajsjjsjeujd

Un vero dilemma: sottovuoto o lavastoviglie?

 

Adoooro essere una blogger: se non fossi diventata una blogger certe cose non le avrei mai sapute e al pranzo di oggi, forse, non sarei mai stata invitata.

Wow, ma perchè non ho aperto il blog durante il mio battesimo?

Amo parlare e condividere, osservare e condividere, assaggiare e condividere, annusare e condividere.

Io amo condividere, da sempre.

Blogger Barbs, Enrico Orlandelli (uno dei due titolari) e Mary

Blogger Barbs, Enrico Orlandelli (uno dei due titolari) e Mary

Sono una persona fortunata: vedo, faccio, frequento, scopro, ascolto, assaporo e godo.

Vivo e amo la mia vita.

Trovo sia giusto condividere le belle emozioni quando si hanno certe fortune.

E’ giusto condividere anche le brutte esperienze perchè condividendole spesso ci si sente più leggeri, e meno soli.

Ma oggi parliamo di cose belle, anzi, buone!

Oggi sono stata ad un super pranzetto coi fiocchi e “senza aria”.

Una mia amica , Mary Marchesano, è l’ufficio stampa di un ristorante che fa solo cibo sottuovuoto e oggi mi ha invitata a pranzo.

Sapendo che ultimamente mi sono parecchio appassionata per lacucina, ci teneva a farmelo provare.

Che bel regalo che mi ha fatto.

Ero seduta a tavola con la mia amica Mary, Giada Borioli esperta di lifestyle per grazia.it e marieclaire.it (ho appena curiosato nel suo blog, molto carino!),  Stefania Ragusa che cura le pagine di salute e alimentazione per Glamour e per il finire il “povero” Andrea Vigna.

Ho scritto “povero” perchè quando ho capito che Andrea in cucina è davvero un esperto e che oltre a saper cucinare divinamente, sa anche di tutto sulle varie tecniche di cottura etc… lo ho letteralmente massacrato di domande. Scusa Andrea, so che speri di non incontrarmi mai più, ma sappi che io invece spero il contrario perché hai un entusiasmo incredibile e io adoro quelli come te!

Vasca Rohoner per cucina sottovuoto

Vasca Roner per cucina sottovuoto

Tra tanti esperti di settore io oggi ero davvero un pesce fuor d’acqua. Ho davvero rischiato di finire al posto del polpo nella vasca, non quella dei pesci, ma quella che serve per cucinare sottovuoto.

Diciamo che oggi mi si è presentata la giusta occasione per fare un sacco di domande e per scoprire un sacco di cose e di certo non me la sono lasciata scappare.

Ho scoperto che gli alimenti cucinati sottovuoto non disperdono parte del loro sapore e dei loro nutrienti come succede invece con altri metodi di cottura.

Ho scoperto che le ricette fatte con il sottovuoto risultano più leggere e digeribili.

Ho scoperto che i cibi vengono messi sottovuoto in apposite buste con eventuali condimenti e vengono poi immersi in questa vasca d’acqua per un tempo che va da un minimo di 15 minuti, per certi tipi di pesce, ad un massimo di anche 48 ore, per la guancia ad esempio.

Ho scoperto che la cosa più importate è che  l’acqua sia mantenuta ad una temperatura bassa e costante, tra i 55 e gli 80 gradi a seconda di cosa viene cucinato, e che per farlo si usa il famoso Roner ossia un termostato che controlla la temperatura. 

Dopo aver letto quello che vi ho appena scritto vi starete chiedendo se la cottura sottovuoto si possa fare anche a casa. La mia risposta è “Sì, se avete tanti soldi per potervi comprare un Roner”

Esempio di polpo in sacchetto appena cotto sottovuoto

Esempio di polpo in sacchetto appena cotto sottovuoto

Sono convinta che la moda del sottovuoto prenderà sempre più piede e che presto in ogni casa inizieranno a spuntare come i funghi Roner o parenti stretti. Nasceranno di sicuro altri prodotti simili, ma meno costosi.

Per ora, se volete cucinare a basse temperature senza abbassare troppo il conto in banca, potete sempre ricorrere alla lavastoviglie.

Non fate quella faccia perchè vi vedo!

Anche io ho fatto la stessa faccia un paio di ore fa perchè non ne avevo mai sentito parlare e quindi sono caduta dal pero.

Che botta!

Pensate che una certa Lisa Casali ci ha scritto pure un libro che si chiama” Cucinare in Lavastoviglie” e che ovviamente andrò a comprare, domani.

Per farvela breve…si prendono i barattoli di vetro quelli della Bormioli belli ermetici con la gomma arancione intorno al tappo e si mette lì dentro quello che si vuole cucinare. I barattoli si infilano nella lavastoviglie che avrete caricato anche con i piatti sporchi per ottimizzare e non sprecare energia solo per la cottura della vostra cena. Fate partire il lavaggio lungo di circa 3 ore (ovviamente il tipo di lavaggio e quindi i tempi, cambieranno a seconda di cosa volete cucinare) e il gioco è fatto. Il mite calore della lavastoviglie cucinerà ciò che avrete infilato nei barattoli!

Se volete un’alternativa più semplice e neanche tanto cara… andate in Via Giambellino 12 al “delvuoto” Modern Bistrot, vi sedete a tavola e ordinate. A pranzo si mangia con 12 euro e a cena con circa 40 esclusi i vini.

Come potete vedere dalle foto qui sotto, oggi mi hanno fatto assaggiare un sacco di cosine quindi parlo per esperienza appena vissuta. Enrico e Andrea, i proprietari, sono molto simpatici, il posto è molto carino e il cibo è davvero squisito.

Nessuno mi ha pagato per scrivere questo post quindi vi assicuro che ho detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.

Dico “Lo giuro”

Adesso vado a sporcare un pò di piatti così stasera faccio partire la lavastoviglie e visto che ci sono ci caccio dentro un paio di vasetti di Bormioli con dentro due verdurine per la cena di domani sera! Ciapa

Barbara

 

“delvuoto” Modern Bistrò Via Giambellino 12 Milano  tel. 02.94555592

"delvuoto" modern bistrò

“delvuoto” modern bistrò

Maiale cucinato ovviamente sottovuoto e poi passato in forno ad alte temperature per fare la mitica crosticina.

Maiale cucinato ovviamente sottovuoto e poi passato in forno ad alte temperature per fare la mitica crosticina.

Il "Day specials"  per il pranzo di oggi a 12 euro.

Il “Day specials” per il pranzo di oggi a 12 euro.

Filetto di tonno con cous cous di melanzana ovviamente tutto cotto sottovuoto.

Filetto di tonno con cous cous di melanzana ovviamente tutto cotto sottovuoto.

Ventresca di tonno con amaranto, liquirizia e crema di piselli. Ovviamente il tutto cotto sottovuoto.

Ventresca di tonno con amaranto, liquirizia e crema di piselli. Ovviamente il tutto cotto sottovuoto.

 

 

Polpo “Signor Veneranda”: piatto unico e super facile.

 
Che fare il polpo buono e morbido non sia una passeggiata, questo lo sappiamo tutti, ma che esistesse un metodo “normale” per farlo venire ottimo senza tanti “sbattimenti”…lo ho scoperto ieri grazie al mio cognato Matteo.
Sbattere il polpo contro uno scoglio con energia prima di metterlo a bollire? Sono andata ovunque a cercare uno scoglio da mettere in cucina, ma non li vendono.
Mettere un tappo di sughero nell’acqua di cottura? Che cavolata: il tappo di sughero veniva usato una volta dai polpari perché legando il tappo ad uno spago e al polpo, a fine cottura tiravano fuori il polpo tirando il tappo e senza bruciarsi.
Surgelarlo prima di farlo bollire? Mi sembra normale: prima vado a comprarlo bello fresco , poi lo congelo e poi lo scongelo. Praticamente se vuoi fare il polpo ci devi pensare due giorni prima.
Cuocerlo in pentola a pressione, ma senza acqua ossia solo con la sua acqua? Sarò una fifona, ma io della pentola a pressione ho il terrore. Ho sempre paura che mi scoppi!
Per fare in modo che il polpo bollito venga buono e tenero bisogna metterlo in acqua ancora fredda con uno spicchio di aglio schiacciato, mezzo limone senza succo ossia dopo averlo spremuto, una decina di grani di pepe, prezzemolo e un paio di foglie di alloro.
1 kg di polpo lo fate cucinare per 30/40 minuti da quando l’acqua bolle e le lo lasciate raffreddare nella sua acqua di cottura, col coperchio. Punto e stop.
Avete presente quello che avete appena letto? Ecco, dimenticatevelo! OGGI vi insegno una RICETTA NUOVA, da paura, che non ha niente a che vedere con i diversi trucchetti che vi ho appena raccontato.
Il polpo tagliato a pezzettoni e messo nella pirofila di coccio sopra a cipolla, aglio e peperoncino

Il polpo tagliato a pezzettoni e messo nella pirofila di coccio sopra a cipolla, aglio e peperoncino

Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA (x 4)
1 polpo da 1,5 kg circa o meglio ancora 2 polpi piccoli
1/2  kg scarso di cozze  
1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
1 kg di pomodorini a ciliegia a grappolo
1/2 bicchiere di olio extra vergine o quello che avete
1 bicchiere di vino bianco
sale, pepe e un peperoncino
400 grammi di cous cous espresso (quello che si trova al supermercato e che cuoce in 5 minuti)
Una pirofila possibilmente in coccio e un forno!
Quando avete tutto INIZIAMO:
Mettete nella vostra pirofila, possibilmente di coccio, mezza cipolla tagliata fine, uno spicchio di aglio e se vi piace un peperoncino fresco.
Ci adagiate sopra il vostro polpo crudo e pulito (fresco! Non serve surgelarlo e poi scongelarlo). Per fare in modo che durante la cottura non si arricci e non esca dalla pirofila, vi consiglio di tagliarlo a pezzettoni grossi.
pomodorinifotoCoprite il polpo con tutto il kilo di pomodorini dopo che li avrete prima tagliati in 4 ciascuno. Io quello più grossi li ho tagliati anche in 6.
Salate, pepate (ocio col sale), cospargete tutto con mezzo bicchiere di olio e uno di vino bianco.
Mettete in forno preriscaldato a 180 gradi e lo lasciate cucinare per 2 ore.
Io per la prima ora lo ho lasciato scoperto e per la seconda ora lo ho coperto con un foglio di carta argentata, ma si può lasciare scoperto anche per tutte le 2 ore.
 
A fine cottura spegnete il forno e lo lasciate dentro ancora un’oretta (so che ci vuole tanto tempo, ma in quelle tre ora mica dovete andare a guardarlo dalla finestra del forno o a fare qualcosa. Lo lasciate lì dentro e vi fate i cavoli vostri!)
Tagliate il polpo a pezzetti e trasferite il sugo dalla pirofila alla padella.

Tagliate il polpo a pezzetti e trasferite il sugo dalla pirofila alla padella.

Mettete l’acqua a bollire per il vostro cous cous espresso (bastano 5 minuti per cuocerlo) e tirate fuori la pirofila dal forno.

Togliete i pezzettoni di polpo dalla pirofila e li tagliate a pezzetti piccoli eliminando il grosso della pelle. Non diventate diventare matte: togliete giusto il grosso, quello che viene via “rastrellandolo” con la sola imposizione della forchetta.

Mettete un attimo da parte il polpo in una ciotola bagnandolo con un pò di sughetto di cottura.
Trasferite tutto il sugo di cottura in una padella e lo fate un pò asciugare cuocendoci dentro le vostre cozze. Alla fine rimettete dentro i pezzi di polpo e servite con il cous cous a parte.
Ieri sera eravamo a cena da noi 4 adulti e 2 bambini e ce lo siamo spazzolato!
La foto non mi è venuta bene, ma era stratosfericamente buono!

La foto non mi è venuta bene, ma era stratosfericamente buono!

 
Slurp!
Barbara
 
N.B. Il “Signor Veneranda” è stato scritto 50 anni fa da Carlo Manzoni e trattava di un Signore che non aveva niente di meglio da fare di far diventar matto il suo prossimo… 

 

 

Una pasta al tonno davvero speciale: ricetta.

“Zia Vale” è una cuoca con i controfiocchi: lei le ricette non le esegue e non le copia (come faccio io), ma se le inventa, ed è una cosa le invidio parecchio (invidia buona, ovvio).

Lei è una Pugliese DOC, ma per anni ha vissuto a Milano.

Ora è tornata a vivere in Puglia, per amore della sua famiglia e per amore nei confronti dei sapori della sua regione, quei sapori che ha deciso di lavorare e portare in tavola nel suo ristorante Pane e Tulipani a Foggia.

Un paio di giorni fa aveva un gruppo a pranzo e come spesso fa, invece di dare un menù, ha proposto loro una pasta al tonno che si è inventata al momento con quello che aveva in “casa”, e nell’orto.

Risultato? Un’ovazione generale.

Quando me lo ha raccontato ho preso carta e penna e mi sono fatta dare subbbbbito subbbbito la ricetta che ora vi propongo.

Come sempre iniziamo dalla spesa: prendete il portafoglio (senza si fa poco e io un paio di volte me lo sono davvero dimenticato a casa nella borsa del giorno prima) e andate al supermercato più vicino, così magari riuscite a farla già oggi per pranzo.

 

 

Lista della spesa

Lista della spesa

LISTA DELLA SPESA (x4)

1/2 kg di Linguine o di bavette (io uso quelle di farro o quelle integrali così mi sento meno in colpa)

2 barattoli di pelati

1 peperoncino fresco

1/2 cipolla

1 spicchio di aglio

6 cucchiai di olio di oliva

3 scatolette di tonno al naturale da 80 gr

prezzemolo fresco

100 gr di olive nere

1 cucchiaio di capperi

 

Se avete tutto INIZIAMO:

 

Fate un bel trito con 6 cucchiai di olio, un peperoncino fresco lungo intero (evitatelo se la pasta la mangeranno anche bimbi piccoli), 1 spicchio di aglio, mezza cipolla e una manciata di prezzemolo fresco.

Se lo avete usate il minipimer, ma non frullate troppo ossia…va bene una cremina, ma non troppo cremina!

 

fotoMettete la vostra “quasi cremina” in padella (che sia una padella grande dove dopo ci possa stare anche la pasta) e aggiungete un cucchiaio di olio, fate “soffriggere” un paio di minuti e aggiungete le olive e i capperi.

Fate andare un paio di minuti poi aggiungete i 2 barattoli di pelati dopo averli “minipimerizzati” un attimo (potreste anche usare una bottiglia di polpa pronta, ma con i pelati viene davvero più buona)

Regolate di sale e pepe e fate andare prima a fuoco vivace e poi a fuoco basso, per circa 20 minuti.

 

Dopo 20 minuti aggiungete le 3 scatolette di tonno al naturale.

Potete anche usare 1 barattolo di pelati e 2 scatolette di tonno. La pasta verrà meno “pomodorosa”, dipende dai gusti!

Una volta messo il tonno cuocete ancora 8 minuti e spegnete.

Nel frattempo cuocete le bavette, le scolate al dente e finite la loro cottura nella padella col il sugo.

Et voilà!

Buone pappe!

Barbara

P.S: Grazie “Zia Vale”: la mia famiglia ti ringrazia, la mia bilancia meno! Ahahah

"Zia Vale" e il suo cucciolo Christian. Così sapete che faccia ha quella che le ricette le inventa e non solo quella che le copia! Ahahah

“Zia Vale” e il suo cucciolo Christian.
Così sapete che faccia ha quella che le ricette le inventa e non solo quella che le copia! Ahahah