Lettera a Babbo Natale

“Mamma, ma quest’anno ci siamo dimenticati di mandare la lettera a Babbo Natale!!!”

Oh caspiterina (in verità avevo pensato ad un’altra parola)

Aboliamo Babbo Natale!!!

 

Ho fatto passare più di 24 ore per cercare di smaltire la rabbia, ma siccome non passa, ho deciso di fondare un movimento:

“Aboliamo Babbo Natale!!!”

Alzino la mano quelle mamme che quando i loro figli, scartando i regali, guardano in alto e urlano “Grazie Babbo Nataleeeee”, non vorrebbero avere Babbo Natale davanti per strappargli la barba e smascherarlo!

Eh che cavolo!!!

Babbo Natale, San Nicola etc etc: tutte belle storie che potete leggere qui http://www.miocarobabbonatale.it/storia.html, ma la realtà è che noi mamme a Natale ci facciamo un mazzo così, e poi dobbiamo vedere i nostri figli che, tutti felici e sorridenti, ringraziano il vecchietto con la barba!

Mi oppongoooooooo!

Ci ho messo un mese a trovare quel cavolo di elicottero giallo, e la macchina della polizia con il carrello e la barca a traino!

Danny li aveva visti a casa dei suoi compagni di classe e li aveva messi nella sua letterina a Babbo Natale. Peccato che fossero due articoli fuori produzione (sempre fortunata io!) e che dopo averli cercati in una decina di negozi, a volte anche in scooter sotto la pioggia (altro che slitta con renne e coperte di cachemire), sono dovuta andare direttamente alla fonte, ordinandoli online sul sito della Playmobil.

E vogliamo parlare del papi che se n’è venuto in Puglia in macchina per portare giù il carico di doni per evitare che Rynair ci mandasse in bancarotta per l’extra bagaglio!?!

Mio marito è stato davvero un mito: è arrivato dopo 8 ore di viaggio, è  entrato vicino alla casa pian pianino mentre io distraevo Danny, ha scaricato e nascosto i regali e poi è uscito, è risalito in macchina, è andato via ed tornato suonando il clacson!

Se a Danny era venuto qualche dubbio sulla vera identità di Babbo Natale (un paio di volte ci ha provato a dire “Tanto secondo me siete tu e papà”), questa volta si è levato ogni punto di domanda dall’orizzonte.

L’ho visto sbirciare nella macchina di papà in cerca di qualche pacco…

Una visita a Cisternino dal mitico Vitino per un nuovo taglio, la prima cena della vigilia nella nostra nuova casa di campagna in Puglia, il camino acceso, e poi spento per evitare al vecchietto di ustionarsi il sedere, e quella sveglia alle 7 del mattino, carica di gioia e di grandi aspettative.

“Ci ha trovati anche in Pugliaaaaa! È arrivatoooooo! Guardate quanti regaliiiiii! E ci sono anche due sacchetti dell’Inter!!!”

Cosa non si fa per amore dei figli…

Io che ero Milanista, e che per il Milan ci ho pure lavorato, non solo mi ritrovo con un figlio interista, ma quando alcuni parenti mi hanno chiesto consiglio su cosa regalare a Danny per Natale, ho anche suggerito loro di comprare qualsiasi cosa di neroazzurro.

E dopo tutto ciò io devo sentire mio figlio che ad ogni regalo aperto molla un urlo e ringrazia Babbo Natale!?

Ma quale Babbo e Babbo! Mamma e papà devi ringraziareeeeeeee!

Sono io che vorrei vederti saltellare verso di me per poi buttarmi le braccia al collo urlando: “Grazie mammaaaaaaaa!”

E quindi ora fondo questo movimento e cerco mamme che mi aiutino a farlo partire alla grande per sostenere i nostri diritti: dall’età di 5 anni (prima concediamo loro di far volare l’immaginazione, daiiii) i bambini devono sapere che Babbo Natale NON esiste e devono riempire di baci noi mamme e, un pochino (ma poco poco), anche papà e parenti vari.

Approvate?

Accendiamo?

Besos

Barbara

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Aiuto il Natale: tocca spremere i cervelli!

 

Ieri mi sono svegliata di soprassalto, e ho aperto l’agenda che tengo sempre sul comodino (sia mai che di notte mi venga un’idea geniale e io non trovi dove segnarmela)

Pensavo di avere avuto un incubo, ma aprendo l’agenda ho capito che quell’incubo era la pura e durissima realtà: lunedì sarà già il 1 dicembreeeeeeee.

So che state pensando che mancano ancora più di 25 giorni a Natale, ma forse vi è sfuggito un piccolo particolare: mancano solo 3 giorni all’inizio del calendario dell’avventoooooooo!!!

3 giorniiiiiiiiiiiii

Ma vi rendete conto?!?!?!??!?!

E adesso?

Come faccio?

Il contenitore è sempre lo stesso da 3 anni (grazie Ikea), ma i 24 cassetti del Babbo Natale vanno riempiti, e ormai abbiamo le nostre abitudini: in un cassetto dolcetto, e in un cassetto regaluccio o biglietto, con le indicazioni per trovare il regaluccio.

A casa nostra il calendario dell’avvento è un’istituzione.

Stiamo parlando di 12 dolcetti e 12 regalini, mica micio micio bau bau!

Mi sa tanto che oggi mi tocca fare un salto da Tiger a comprare qualche altro pensierino.

Meno male che da Tiger ci vado spesso e che quando vedo delle cose che mi piacciono le compro e le metto nell’armadio dei regali e dei ricicli, quindi i primi pensierini, per i primi cassettini, li ho già.

Pochi giorni fa ho comprato un set composto da naso/carota e pipa di plastica, più sciarpa e cappello di panno, e maxi bottoni per gli occhi, per fare il primo pupazzo di neve della stagione.

Mentre stavo già pagando ho adocchiato, vicino alle casse, un fantastico mini salvadanaio magico dove infili la tua moneta, e lei sparisce (se non ricordo male, ho speso in tutto 5 euro).

Potevo forse lasciarlo lì?

E per non farmi mancare nulla, ho comprato anche un paio dei cervelli che vedete nella foto.

Non so ancora a chi li regalerò, ma un paio di idee le ho!

Di certo saranno pacchetti che manderò senza firma, e di certo uno finirà a casa di Barbara D’Urso.

I miei amici mi chiamano “Donna gadgets”: se mettono in commercio qualche nuovo stupido gadget, io sono la prima a scovarlo, e a comprarlo.

Ho un ombrello luminoso che sembra la spada laser di Guerre Stellari, e quando ci giro mi sento super potente.

Ho la mazza per giocare a golf mentre sono in bagno, e una lampadina che puoi mettere in qualsiasi lampada, ma appena la accendi si mette a girare e trasforma la stanza in una pista da discoteca

E, attenzione attenzione, da pochi mesi ho anche una nuova cover del cellulare che accende le sigarette.

All’anagrafe ho quasi 45 anni, ma in certi momenti, per fortuna, me ne sento al massimo 15

E a Natale mi diverto come una pazza!

Il regalo serio lo faccio a mia mamma e a mio marito, ma per tutti gli altri vado a caccia di gadgets divertenti e originali, che costino poco.

In questo momento devo stare attenta a quello che spendo, e quindi più che il portafoglio ci metto la fantasia!

Ieri pomeriggio sono andata all’inaugurazione di Fondaco, a Milano. Si tratta di una mostra mercato dove quando compri fai del bene.

Beh! Se vi capita fateci un salto perché ci sono un sacco di regalini carini da fare a sé stessi e agli altri, e i prezzi sono davvero ottimi.

Vi consiglio di fare un salto anche a Botteghe in Villa, che inizia, sempre a Milano, il 9 dicembre. Anche lì si trovano un sacco di cose carine, e si fa del bene.

Trovo che si sia un po’ perso il vero valore del Natale, e sinceramente mi da un po’ fastidio vedere che ogni anno gli addobbi vengono messi sempre prima, ma posso anche capire…

Non è un bel momento per chi vende, e non lo è neanche per chi compra, ma tutti dobbiamo andare avanti, e quindi se gli addobbi anticipati posso aiutare i negozianti, ben vengano.

A Natale si rischia di buttare via un sacco di soldi, specialmente se ci si muove all’ultimo minuto.

E allora vi do un consiglio: prendete un foglio e scrivete i nomi delle persone alle quali volete, e dovete, fare un regalo.

Iniziate ora a guardarvi intorno e, se potete, comprate facendo del bene.

La fretta non aiuta, il tempo sì!

Besos

Barbara

 

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La scatola dei desideri.

 

Settimana scorsa ero fuori dalla scuola di mio figlio, e aspettavo che suonasse la campanella.

Capita che mentre aspetti chiacchieri, o ascolti i discorsi degli altri.

Non lo fai a posta, ma quando sei in mezzo alla folla, tutti stretti sul marciapiede davanti a scuola, capita.

“Sai, ieri mio marito mi ha comprato la torta che avevo chiesto nella scatola dei desideri. E’ stato carino no?!”

Scatola dei desideri

Ovviamente ho subito chiesto spiegazioni, e a fine giornata le nostre tre scatole dei desideri erano già pronte, al loro posto.

L’idea della scatola dei desideri mi è piaciuta proprio tanto.

Perché nella vita non bisogna mai smettere di sognare.

Perché se desideri qualcosa è giusto dirlo, e se lo scrivi è ancora meglio.

Io un libro dei desideri lo ho già, ma in realtà si tratta di un raccoglitore dove metto dentro articoli e ritagli di posti che mi piacciono, dove un giorno vorrei andare.

Ma quel raccoglitore è mio, è nel mio armadio, e non lo guarda nessuno.

La scatola dei desideri invece…

Nella scatola dei desideri devi scrivere i tuoi desideri, sperare che qualcuno in casa apra la scatola, li legga, e li esaudisca, per te.

Ovviamente non è valido scrivere cose assurde, impossibili, ed esagggggerate!!!

Mio figlio a metà novembre compirà 7 anni, e quindi ha iniziato a scrivere tutti i giochi che vorrebbe ricevere, sia per il compleanno che per Natale.

Mio marito è via per lavoro, e quindi per ora non ha scritto nulla, e io…

Io, per ora, ho scritto che vorrei un invito a cena.

Quando si diventa genitori spesso ci si impigrisce.

Quando si sta assieme da tanto, spesso si danno troppe cose per scontate, e ci si siede sugli allori (Yes, I am “alloro”), ma non va beneeeeee.

Io in questo momento come prima cosa desidero che mio marito torni a casa (è via per lavoro), e poi vorrei tanto un invito a cena.

Sono un’inguaribile romantica? Ebbene sì, lo avete scoperto.

Ma se a voi non interessasse un invito a cena, potete sempre chiedere la vostra torta preferita che vendono solo in quella pasticceria che, guarda caso, non è così lontana dal suo ufficio…

Oppure potete chiedere un romantico week-end a Parigi.

Se invece siete single, potete scrivere su un foglietto che cercate un fidanzato, aggiungete il vostro numero del cellulare, poi fate un po’ di fotocopie, e invece di mettere il foglietto nella scatola, lo distribuite alle vostre amiche, quelle che hanno tanti amici belli, simpatici e scapoli.

Nel mio prossimo foglietto, da mettere nella scatola dei desideri, scriverò che vorrei tanto un bel disegno da attaccare sullo specchio del bagno.

Vediamo chi realizzerà il mio sogno numero 2 (un’idea ce l’ho)

La “scatola dei desideri” è proprio una bellissima idea.

A volte è difficile dire quello di cui si avrebbe voglia, o bisogno.

A volte scriverlo, quando si è da soli, è più facile.

Oggi, per esempio, avrei tanto bisogno di un abbraccio.

Quasi quasi vado a scriverlo.

Oggi avrei anche altri due desideri, ma quelli non li scrivo.

Oggi vorrei che i genitori di quel deficiente che ha ridotto in fin di vita un ragazzino di 14 anni, si rendessero conto che hanno detto un sacco di cavolate. Perché un ragazzo di 24 anni sa bene che quello che ha fatto non è un gioco innocente, e che Vincenzo non avrebbe riso.

Oggi vorrei che Grillo, e tutti gli altri politici, la smettessero di fare inutili propagande verbali, ma si rimboccassero le maniche come hanno fatto gli angeli del fango, per andare a dare un aiuto reale a chi ne ha davvero bisogno, ora, a Genova.

Ma questa è un’altra storia…

Voi però non smettete mai di sognare.

Cercate di realizzare i vostri sogni, e quelli delle persone che amate.

Barbara

PS: le scatole della foto le ho comprate da Tiger, costano 1 euro cad e dentro sono già piene di foglietti bianchi.

 

 

 

L’armadio dei regali e l’arte del riciclo

 
Ebbene sì, mi confesso: io riciclo alcuni regali, e non solo non mi vergogno, ma sono fiera di farlo!
Saper riciclare bene è un’arte e io mi sono sempre sentita un po’ artista, ciapa.
Tra il mettere un oggetto in un armadio, e non usarlo mai più, e il trovare la persona giusta che possa apprezzarlo e goderselo, io scelgo la due.
Odio lo spreco!
A volte, anche se non ho più fame, finisco quello che ho sul piatto, piuttosto che buttarlo.
Sono fatta così, e le mie cosce di sicuro ne risentono, ma passssiensssssa.
Trovo che un regalo vada pensato, anche quando si tratta di un pensiero (mi sono intorcolata)
Se il regalo non è stato pensato, o è stato pensato, ma fatto da qualcuno che non conosce bene i tuoi gusti, merita di finire prima nell’armadio dei ricicli e poi nella mani di chi lo amerà.
Una volta mi hanno regalato una bellissima maglia, rosa.
Rosa a me?! 
Se indosso qualcosa di rosa mi viene l’orticaria.
Ma la maglia era davvero bella, e non si poteva cambiare.
E quindi?
E quindi l’ho regalata ad una mia amica che adora il rosa, ed è diventata una delle sue maglie preferite. 
Ovviamente per essere dei bravi riciclatori bisogna rispettare le regole d’oro:
1) non staccare mai le etichette e possibilmente tenere i sacchetti se sono logati
2) mettere sempre etichetta col nome di chi te l’ha regalato (ocio)
3) non regalare mai l’oggetto a qualcuno che conosca chi te lo ha regalato. 
4) controllare la data di scadenza se si tratta di qualcosa che abbia scadenza.
Se ti regalano del caviale e a te non piace il caviale?
Che fai?
Lo metti in armadio?
Io il 28 febbraio compio 44 anni e amo il caviale (sappiatelo)
Una volta il riciclo era visto quasi come un reato e invece ora…
Il “Re-gifting”, termine di sicuro più chic di “riciclo”, ossia l’arte di ri-mettere online i regali non graditi, ormai fa tendenza.
Da una ricerca fatta da ebay si diceva che il 18 gennaio sarebbe stata la giornata di fuoco in cui online si sarebbero ritrovati gran parte dei regali di Natale non graditi. e così è stato.
Ed ecco che, sempre secondo i guru di ebay, è nato il “re-gifting day”
Sembra che le  suocere, seguite dai poco motivati cognati, siamo le più dure di comprendonio, specialmente per quanto riguarda i colori e le taglia (per ora a me, con oro, è andata bene)
E, attenzione attenzione, sembra che anche gli uomini stiano iniziando a dedicarsi al “re-gifting”, tanto che i regali hi-tech sono ormai al secondo posto dopo gli accessori.
Anche se le vendite online dei regali riciclati stanno salendo alle stelle, non credo che riuscirei a vendere un regalo ricevuto.
Regalarlo è un conto, ma venderlo…
Sia chiaro che nel mio armadio dei regali non ci sono solo i ricicli, ma anche regali che compro io in giro quando trovo qualcosa che mi piace.
Quante volte ti capita l’invito a cena o il compleanno dell’ultimo minuto?
E che fai? 
Ti presenti a mani vuote o con la solita boccia? (Traduzione: bottiglia)
A me piace arrivare con un regalino particolare e apparentemente introvabile, e quindi quando nei miei vari giri di shopping compulsivo trovo degli oggetti particolari, li compro e li metto nell’armadio dei regali.
Ovvio che per certi amici mi piace fare una seduta di shopping ad hoc, ma aver già alcuni oggetti a disposizione, sia per adulti che per bambini, è parecchio comodo, e dico “lo giuro”.
Se per esempio stasera qualcuno decidesse all’ultimo momento di invitarmi a cena, io non dovrei uscire sotto il diluvio, ma dovrei solo scegliere e impacchettare.
Brutto?
Io dico di no, e voi?
Barbara
PS: Il cielo mi salvi da tutti i  miei amici anti riciclo che ora leggeranno questo post e poi mi cancelleranno dalle loro amicizie. Ahahahahahahhahahah

Sante stelline

 
Quando ero incinta passavo le serate a guardare le puntate americane di S.O.S. Tata.
Non ero ancora diventata mamma, ma mi era già scattata l’ansia da prestazione.
Una delle cose che mi era piaciuta di più era una lavagna magnetica dove ogni volta che un bambino faceva qualcosa di buono, la mamma gli attaccava una stellina, come premio.
Quella lavagna l’avevo anche trovata, durante un viaggio negli Stati Uniti che ci siamo regalati suo papà ed io, da soli, quando Danny aveva solo pochi mesi, ma era un po’ grandina e quindi quando ho guardato prima lei e poi mio marito, sono stata fulminata da uno sguardo inceneritore.
E intanto Daniele è cresciuto, ma non è cresciuta la sua voglia di dare una mano, in casa.
Quale bambino apparecchia la tavola se in cambio non ottiene qualcosa?
Quale bambino dovrebbe decidere di mettere in ordine tutti i suoi giochi se nessuno gli garantisce che Babbo Natale arriverà in anticipo e che in cambio gli porterà un fantastico camion radiocomandato con almeno 10 sirene incorporate?
Per non parlare del fatto che se un bambino ha una mamma con le mani bucate, che adora viziarlo e comprargli qualsiasi cavolata, è normale che questo alla fine si aspetti sempre un regalino, e che per lui tardi ad arrivare quello che è il senso del denaro.
Aiutooooooooo!
Mea culpaaa, lo so, lo ammetto: sono colpevole!
Alla sua ventesima richiesta, che io avrei dovuto trasmettere a Babbo Natale, sono andata dalla sua maestra (Santa Emanuela) e le ho chiesto un consiglio su come avrei potuto far capire a Daniele che Babbo Natale non ha i soldi che gli escono dalle orecchie.
“Fai in modo che i suoi soldini se li guadagni, e lascia che si compri qualcosa con i suoi soldini”
Ma come avevo fatto a non pensarci prima!
In effetti il suo salvadanaio è pieno proprio perché non è stato mai svuotato.
Certo è che se Danny riesce sempre a racimolare le monetine a destra e sinistra da mamma, papà e nonne, senza far nulla per meritarsele, poco sarebbe cambiato.
E non potendolo ancora mandare a lavorare per guadagnarsi i suoi soldini…
Ecco che la mia memoria ha fatto un salto indietro negli anni, ed è tornata a quella bellissima lavagna magnetica e alle stelline premio.
Basta! Avevo deciso che quella lavagna l’avrei costruita io e che gli avrei attaccato una stellina tutte le volte che:
1) si sarebbe lavato bene i denti
2) si sarebbe spazzolato i capelli (deve avere degli antenati africani perché odia pettinarsi e se non cambia, finirà con l’andare in giro con i dreads)
3) avrebbe apparecchiato la tavola
4) avrebbe messo a posto i suoi giochi
5) avrebbe chiesto perfavore e detto grazie
etc etc etc
Ero a caccia del materiale per fare il tutto, quando un giorno entro da Imaginarium a chiedere se per caso avessero delle calamite fatte a stella, e cosa trovo?
La lavagnaaaaaaaaaaaa
Immaginate la faccia di Danny quando tra i regali di Babbo Natale ha trovato anche quella, e quando gli ho spiegato cosa fosse e ho confessato che ero stata io a chiederla al signore di rosso vestito.
Beh, che dire?!
Stiamo usando la lavagna da circa una settimana e Danny spesso mi chiede se può apparecchiare lui la tavola, mette a posto i giochi e la sera vuole spazzolarsi.
Gli ho promesso che ogni 5 stelline avrà una monetina e che se alla fine della settimana avrà raccolto più di 20 stelline, avrà un piccolo regalino.
Per i regali più importanti dovrà pensarci lui svuotando il suo salvadanaio.
Sante stelline e santa maestra.
Ora sì che mi sento meno in colpa ad essere una mamma con le mani bucate.
Quasi quasi faccio un salto a comprare qualche piccolo regalino giusto per essere pronta!
Ahahahahahahahahahahahahahah
Barbara
PS: quasi quasi ora mi invento una lavagna anche per il marito! Chissà che premio potrei dare a lui… mumble mumble…
 
 

Ma chi ha portato tutti questi regali?

 

Ieri sera, mettendo a letto mio figlio: “Mamma tanto io lo so che Babbo Natale non esiste e sei tu che compri i regali”.
“Amore, ma cosa dici? Noi mica abbiamo i soldi per comprare tutti i regali che hai chiesto”.
“Le nonne si che li hanno i soldi! E poi Babbo Natale è un imbroglione: mica li fa lui i regali, li compra! E poi scusa, ma perché entra dal camino? Non può entrare dalla porta?”.
“Amore, ma Babbo Natale non ha le chiavi di tutte le case. Dovrebbe buttare giù tutte le porte e poi noi dovremmo ripagare la porta nuova!”.
“Ma va mamma! Se la porta la butta giù lui la deve anche ripagare lui”.
“Adesso fai la nanna sennò Babbo Natale passa qui sopra e se ci vede svegli non entra”.
A quel punto gli ho dato un bacio, l’ho lasciato nel suo letto e sono andata in salotto.
Dopo due minuti sento “Mammaaaaa! Ho paura che Babbo Natale non viene. 
E meno male che non ci credeva più.
Stamattina alle 7.45 il silenzio della casa è stato interrotto da un bel “Mammaaaaaa, papàààààà, nonnaaaaaa! È arrivato Babbo Natale e mi ha portato un sacco di regali, guardateeeee, veniteeeeee!”
Una parte di me avrebbe voluto rigirarsi nel letto, dimenticare tutte le palline di panettone e cioccolato che mi sono mangiata a fine cena, quando pensavo di non avere più spazio per altro cibo, nella mia pancia, e un’altra parte di me avrebbe voluto esse re ai Caraibi, da sola, al sole, in topless, con un bel libro e la musica nelle orecchie.
E invece?
E invece sono rotolata giù dal letto e sono andata da mio figlio per godermi la sua gioia.
Alle 8 stava già suonando la sua nuova mini batteria, alle 8.10 stava telecomandando il suo nuovo camion e alle 8.15 stavamo giocando a Balloon.
Sará una lunga giornata.
A volte penso che potrei nutrirmi solo di emozioni, dei sorrisi e degli abbracci del mio cucciolo, o dello sguardo commosso di una mamma che abbraccia suo figlio (mio marito)dopo aver ricevuto un regalo tanto desiderato, e invece so che tra poco sarò di nuovo seduta a tavola e che dopo pranzo rotolerò sul divano più vicino.
Voglio la Befanaaaaaaaa, ma senza calze.
Tante angurie e buone abbuffate!
Barbara
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#chenatalesarebbesenza

 

Che Natale sarebbe senza pacchetti?
Che Natale sarebbe senza carta da pacchi?
Che Natale sarebbe senza scoprire che quella fantastica carta piena di brillantini che hai appena comprato incartata nel celofan trasparente, i brillantini li perde, e di brutto?
Che Natale sarebbe senza rischiare il divorzio perché tuo marito entra in salotto mentre tu stai nuotando tra kili di brillantini che si stanno insinuando nella moquette, nei divani, sotto al tavolo e ovunque riescano ad arrivare, strisciando e volando, spinti dal tuo respiro?
Che Natale sarebbe senza ritrovarsi a passare l’aspirapolvere alle undici di sera dopo aver incartato l’ultimo (forse) pacchetto?
Che Natale sarebbe senza scoprire quanti tagli ti sei fatta sulle mani, con la carta da regalo, mentre decidi di pelare un pompelmo?
Che Natale sarebbe senza giocare a tetris con i regali, per cercare di nasconderli dove si trova un minimo di spazio negli armadi?
Che Natale sarebbe senza chiedersi perché quel giorno hai detto che saresti stata contenta di fare da te la cena della vigilia?
Che Natale sarebbe senza rimanere sveglia fino tardi, con decine di libri di ricette intorno a te, alla ricerca del menù perfetto, per la famigerata cena della vigilia?
Che Natale sarebbe senza tuo figlio che ogni giorno apre una casellina del suo calendario dell’avvento e mentre mangia il suo cioccolatino, ti guarda e sorride?
Che Natale sarebbe senza dirsi almeno una volta “Bello il Natale, ma quando arriva la Befana?”
Barbara

Calendario dell’avvento: siete pronti?

 
“30 giorni a novembre con april giugno e settembre, di 28 ce n’è uno, tutti gli altri sono 31”
Non so voi, ma io per ricordarmi quanti giorni ha il mese in corso, ogni tanto sono costretta a recitare la solita filastrocca.
Quindi se oggi è il 30 novembre vuol dire che domani è il 1 dicembre.
E cosa inizia il 1 dicembre?
Il calendario dell’avvento!
Siete pronti?
Vi siete inventati qualcosa per i vostri bambini?
Io l’anno scorso ho comprato all’Ikea il Babbo Natale che vedete nella foto.
E’ di cartone e ha un cassetto per ogni giorno: spesa minima, rendita massima e duratura, negli anni.
Lo ho appena recuperato in cantina e oggi ho iniziato a riempire i primi cassetti.
Nei cassetti si possono mettere dei marshmallow Natalizi (o anche “normalizi”), si possono mettere dei cioccolatini (magari due: uno anche per mamma), dei micro regalini tipo le gomme da cancellare delle più svariate forme, o anche bigliettini con scritte le indicazioni per trovare regali più grandi che non entrano nel cassetto.
Non è poi così difficile trasformare un cassetto del calendario dell’avvento in una mini caccia al tesoro.
Se non avete tempo di andare all’Ikea, o di cercare un altro contenitore a cassetti, potete sempre prendere dei bei fogli A4 e usarli per incartare i vostri pensierini.
Fate 25 buste e ogni mattina, ai vostri figli, mettete una busta a tavola assieme alla colazione o nascondetegliela e fategliela cercare quando torna da scuola.
Ovviamente nella busta numero 25 potete anche fare a meno di mettere un regalino.
La busta numero 25 finirà accanto ai regali di Babbo Natale, sotto l’albero.
Nella busta numero 25 basterà infilarci un biglietto con scritto “Buon Natale”.
Buon divertimento e buon avvento
Barbara

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Adesso vi stresso

 
Ma lo sapete che manca praticamente SOLO un mese a Natale?
Li avrete visti gli addobbi che iniziano a spuntare come i funghi, no?!
E i negozi che espongono alberi di Natale e decorazioni varie?!
E gli scaffali di giocattoli che si moltiplicano nei supermercati?!
Eddddai suuu: non potete più fare gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia, ops, sotto il cemento!
Avete iniziato a pensare all’albero?
Avete iniziato a pensare al presepe?
Avete iniziato a pensare al menù?
Avete iniziato a pensare a chi della famiglia vorreste seduto accanto a voi durante al pranzo di Natale, e a chi vorreste buttare giù dalla sedia, con una gomitata nel fianco?
Ok che a Natale bisogna essere tutti più buoni, ma manca ancora un mese quindi vi concedo ancora qualche pensiero cattivo.
I sogni nel cassetto fanno la muffa: tirateli fuori fino a che non sarete definitivamente pervasi dall’aurea Natalizia
Avete deciso se dopo Natale potete/volete cambiare aria per un paio di giorni?
Avete prenotato?
Avete controllato l’attrezzatura da sci dei vostri figli per capire se gli scarponi dell’anno scorso vanno ancora o se tocca fare un giretto da Decathlon prima che scatti il “momento coda e numeri finiti”?
Ma soprattutto…avete iniziato a pensare ai regali?
Ma cosa state aspettandooo?! Il 23 dicembre?!
Sono riuscita ad iniettarvi un pò di stress? 
Bene, benissimo.
Io non sopporto le corse dell’ultimo minuto e quindi, attenzione attenzione, ho già quasi finito di fare i regali.
Marito: fatto e nascosto
Mamma: ordinato
Suocera: fatto
Figlio: in fase di elaborazione
Cognati: non ancora pervenuti
Zii e cugini: idem come sopra, ma sono a buon punto
Ebbene sì: fare i regali all’ultimo minuto vuol dire ritrovarsi con le idee poco chiare in negozi affollati, e finire con lo spendere soldi per cose inutili che nessuno userà mai, o, se ti va meglio, aver anche le idee chiare, ma ritrovarsi davanti commessi stressati che non ne possono più e che ti guardano come se volessero strozzarti.
Tanto mica prendono la percentuale sul venduto loro!
Non è proprio il momento di buttare via i soldi, su, fate i bravi.
Date retta ad un’esperta di shopping, alla donna gadgets capace di scovare l’utile e l’introvabile, a prezzi contenuti.
Fare i regali prima vuol dire entrare in negozi semi deserti, trovare i commessi super rilassati, e avere anche il tempo e la voglia di scambiarci due chiacchiere.
Giocare d’anticipo non è così difficile: prendete un foglio, scrivete i nomi delle persone a cui volete/dovete fare un regalo, e ve lo mettete nell’agenda o nel portafoglio che avete sempre con voi, in borsa.
A quel punto aspettate le illuminazioni e quando vi arrivano scrivete e agite.
Devo dire che i pensierini più carini, più sfiziosi e meno costosi, li trovo spesso da DMail (sia online che in negozio, a Milano) o da Tiger (negozio scandinavo che ha diversi punti vendita e vende di tutto a prezzi onestissimi)
Non mi pagano, non mi sponsorizzano e pago sempre tutto quello che compro, quindi fidatevi perchè io dico sempre la verità, soltanto la verità e dico “lo giuro”.
Giusto ieri ho comprato da Tiger un ombrello superwow con il manico luminoso che cambia ben 5 colori. Ho speso 15 euro e so che ora la forza sarà con me (ve lo ricordate Obi-Wan Kenobi?).
Adesso devo solo capire a chi potrei regalarne uno uguale per Natale, sperando che non legga il mio blog sennò sai che sorpresona!
Quest’anno ho deciso che per l’albero di Natale lascerò fare a mio figlio, che sta imparando a scrivere.
Sto tagliando dei cartoncini  (quelli che la lavanderia mette nelle camicie stirate e piegate di mio marito) ricavandone tantissimi cuori bianchi.
Oggi inizierò a farglieli colorare, scrivere e disegnare.
Ogni cuore sarà dedicato ad un amico, ad un’amica, a noi della famiglia e a chi vorrà lui.
Sarà un Natale pieno d’amore, me lo sento, lo spero!
Barbara
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