Ieri sera, mettendo a letto mio figlio: “Mamma tanto io lo so che Babbo Natale non esiste e sei tu che compri i regali”.
“Amore, ma cosa dici? Noi mica abbiamo i soldi per comprare tutti i regali che hai chiesto”.
“Le nonne si che li hanno i soldi! E poi Babbo Natale è un imbroglione: mica li fa lui i regali, li compra! E poi scusa, ma perché entra dal camino? Non può entrare dalla porta?”.
“Amore, ma Babbo Natale non ha le chiavi di tutte le case. Dovrebbe buttare giù tutte le porte e poi noi dovremmo ripagare la porta nuova!”.
“Ma va mamma! Se la porta la butta giù lui la deve anche ripagare lui”.
“Adesso fai la nanna sennò Babbo Natale passa qui sopra e se ci vede svegli non entra”.
A quel punto gli ho dato un bacio, l’ho lasciato nel suo letto e sono andata in salotto.
Dopo due minuti sento “Mammaaaaa! Ho paura che Babbo Natale non viene. 
E meno male che non ci credeva più.
Stamattina alle 7.45 il silenzio della casa è stato interrotto da un bel “Mammaaaaaa, papàààààà, nonnaaaaaa! È arrivato Babbo Natale e mi ha portato un sacco di regali, guardateeeee, veniteeeeee!”
Una parte di me avrebbe voluto rigirarsi nel letto, dimenticare tutte le palline di panettone e cioccolato che mi sono mangiata a fine cena, quando pensavo di non avere più spazio per altro cibo, nella mia pancia, e un’altra parte di me avrebbe voluto esse re ai Caraibi, da sola, al sole, in topless, con un bel libro e la musica nelle orecchie.
E invece?
E invece sono rotolata giù dal letto e sono andata da mio figlio per godermi la sua gioia.
Alle 8 stava già suonando la sua nuova mini batteria, alle 8.10 stava telecomandando il suo nuovo camion e alle 8.15 stavamo giocando a Balloon.
Sará una lunga giornata.
A volte penso che potrei nutrirmi solo di emozioni, dei sorrisi e degli abbracci del mio cucciolo, o dello sguardo commosso di una mamma che abbraccia suo figlio (mio marito)dopo aver ricevuto un regalo tanto desiderato, e invece so che tra poco sarò di nuovo seduta a tavola e che dopo pranzo rotolerò sul divano più vicino.
Voglio la Befanaaaaaaaa, ma senza calze.
Tante angurie e buone abbuffate!
Barbara
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