Quando ero incinta passavo le serate a guardare le puntate americane di S.O.S. Tata.
Non ero ancora diventata mamma, ma mi era già scattata l’ansia da prestazione.
Una delle cose che mi era piaciuta di più era una lavagna magnetica dove ogni volta che un bambino faceva qualcosa di buono, la mamma gli attaccava una stellina, come premio.
Quella lavagna l’avevo anche trovata, durante un viaggio negli Stati Uniti che ci siamo regalati suo papà ed io, da soli, quando Danny aveva solo pochi mesi, ma era un po’ grandina e quindi quando ho guardato prima lei e poi mio marito, sono stata fulminata da uno sguardo inceneritore.
E intanto Daniele è cresciuto, ma non è cresciuta la sua voglia di dare una mano, in casa.
Quale bambino apparecchia la tavola se in cambio non ottiene qualcosa?
Quale bambino dovrebbe decidere di mettere in ordine tutti i suoi giochi se nessuno gli garantisce che Babbo Natale arriverà in anticipo e che in cambio gli porterà un fantastico camion radiocomandato con almeno 10 sirene incorporate?
Per non parlare del fatto che se un bambino ha una mamma con le mani bucate, che adora viziarlo e comprargli qualsiasi cavolata, è normale che questo alla fine si aspetti sempre un regalino, e che per lui tardi ad arrivare quello che è il senso del denaro.
Aiutooooooooo!
Mea culpaaa, lo so, lo ammetto: sono colpevole!
Alla sua ventesima richiesta, che io avrei dovuto trasmettere a Babbo Natale, sono andata dalla sua maestra (Santa Emanuela) e le ho chiesto un consiglio su come avrei potuto far capire a Daniele che Babbo Natale non ha i soldi che gli escono dalle orecchie.
“Fai in modo che i suoi soldini se li guadagni, e lascia che si compri qualcosa con i suoi soldini”
Ma come avevo fatto a non pensarci prima!
In effetti il suo salvadanaio è pieno proprio perché non è stato mai svuotato.
Certo è che se Danny riesce sempre a racimolare le monetine a destra e sinistra da mamma, papà e nonne, senza far nulla per meritarsele, poco sarebbe cambiato.
E non potendolo ancora mandare a lavorare per guadagnarsi i suoi soldini…
Ecco che la mia memoria ha fatto un salto indietro negli anni, ed è tornata a quella bellissima lavagna magnetica e alle stelline premio.
Basta! Avevo deciso che quella lavagna l’avrei costruita io e che gli avrei attaccato una stellina tutte le volte che:
1) si sarebbe lavato bene i denti
2) si sarebbe spazzolato i capelli (deve avere degli antenati africani perché odia pettinarsi e se non cambia, finirà con l’andare in giro con i dreads)
3) avrebbe apparecchiato la tavola
4) avrebbe messo a posto i suoi giochi
5) avrebbe chiesto perfavore e detto grazie
etc etc etc
Ero a caccia del materiale per fare il tutto, quando un giorno entro da Imaginarium a chiedere se per caso avessero delle calamite fatte a stella, e cosa trovo?
La lavagnaaaaaaaaaaaa
Immaginate la faccia di Danny quando tra i regali di Babbo Natale ha trovato anche quella, e quando gli ho spiegato cosa fosse e ho confessato che ero stata io a chiederla al signore di rosso vestito.
Beh, che dire?!
Stiamo usando la lavagna da circa una settimana e Danny spesso mi chiede se può apparecchiare lui la tavola, mette a posto i giochi e la sera vuole spazzolarsi.
Gli ho promesso che ogni 5 stelline avrà una monetina e che se alla fine della settimana avrà raccolto più di 20 stelline, avrà un piccolo regalino.
Per i regali più importanti dovrà pensarci lui svuotando il suo salvadanaio.
Sante stelline e santa maestra.
Ora sì che mi sento meno in colpa ad essere una mamma con le mani bucate.
Quasi quasi faccio un salto a comprare qualche piccolo regalino giusto per essere pronta!
Ahahahahahahahahahahahahahah
Barbara
PS: quasi quasi ora mi invento una lavagna anche per il marito! Chissà che premio potrei dare a lui… mumble mumble…