Oggi voglio chiedere scusa ad alcune mamme

 

La foto che vedete qui sopra, è stata scattata ieri all’1 di notte o, meglio, oggi all’1.

Eravamo al “C’eravamo tanto amati”, il bar di un nostro amico a Cisternino, e Danny si stava bevendo un drink con il suo amico Mattia (acqua e limone).

Mezz’ora prima di quello scatto, Danny era sdraiato su ben quattro sedie del ristorante dove eravamo andati a cena, alle 23.

Ieri avevo in casa elettricista e fabbro, e l’ultimo se ne è andato via alle 17, quindi noi, e i nostri amici ospiti da noi, siamo rimasti a casa in piscina, e siamo andati al mare solo nel tardo pomeriggio.

Un bagno e una birrtta in spiaggia al Kipos, a Torrecanne, e poi un secondo aperitivo ed un fantastico tramonto al Lula Bay, un nuovo posticino hippy lì vicino.

Siamo tornati a casa alle 21, felici e con la pelle che tirava, per colpa del sale (o forse per merito).

Una mamma sana di mente cosa avrebbe fatto dopo aver portato il figlio a due aperitivi, dove il biondino si è bevuto un Crodino, mangiato patatine e poi un piccolo sushi burger (un piccolo “panino” fatto con riso, alga, maionese e salmone)?

Gli avrebbe fatto un pó di pasta in bianco, lo avrebbe messo davanti alla tv a vedere Peppapig, e lo avrebbe cacciato a letto.

E io che ho fatto?

Ho fatto la doccia con lui, gli ho dato i vestiti da mettersi, e l’ho portato con noi e i nostri amici, a mangiare le bombette, alle undici di sera.

Quando non ero mamma e vedevo queste famiglie nei ristoranti, ad orari assurdi, con i bambini cotti e bolliti che, appena finito di cenare, si sdraiavano sulle sedie e raggiungevano Morfeo, guardavo le loro mamme e le giudicavo, male, molto male.

“Ma come si fa, dopo una giornata di mare, a portare un bambino a cena così tardi?”

Me lo sono chiesto per anni, e ieri sera ho capito, ho abbassato lo sguardo, mi sono vergognata un bel pó, e ho chiesto scusa per i miei giudizi ignoranti e affrettati.

É vero che le vacanze sono dei figli, ma è vero anche che sono anche di noi genitori, e dei nostri amici, e che non si può sempre obbligare tutti ad andare a cena alle 20, perché hai un bambino, e loro magari no.

È vero che esistono le babysitter, ma è anche vero che se non hai la possibilità di averne una tua, fissa, in vacanza si fatica a trovarne, costano, e magari ti spiace anche mollare tuo figlio a casa con un piatto di pasta in bianco, togliendogli il piacere delle mitiche bombette che lui ama tanto.

Fino alla scorsa estate siamo stati noi adulti ad adattarci agli orari di Danny, e quindi non si usciva a cena tanto tardi e dopo cena al massimo si mangiava un gelato e si tornava a casa.

Ma quest anno abbiamo visto che quando Danny va a letto tardi (ovviamente non tutti i giorni), si sveglia anche tardi, cosa che prima non succedeva, e allora abbiamo deciso di fare delle vacanze un pó più “normali”, e di concederci qualcosa di più.

Danny, ieri sera, al ristorante, ad un certo punto  non ce la faceva più: si era innervosito e voleva per forza sdraiarsi e dormire.

Quelle che continuo a non sopportare sono quelle che mamme che portano i figli a cena tardi e poi si innervosiscono e sgridano i loro figli quando questi danno i primo segni di stanchezza, e si ribellano.

Le cose sono due: o te la prendi con te stessa perché fai fare a tuo figlio orari assurdi, oppure cerchi di capire se tuo figlio è stanco o solo stufo di stare a tavola a sentire i grandi chiacchierare tra di loro mentre lui spreca le sue ultime energie giocando col cellulare di mamma e papà (se come ieri sera, a tavola, non c’erano altri bambini).

Ad un certo punto mi sono scusata con tutti, mi sono alzata, ho preso Danny per mano, e , mentre gli altri finivano di mangiare, l’ho portato a prendere un gelato al bar.

La mamma tutta per lui? Un gelato a mezzanotte?

A quel punto Danny è resuscitato, e ha finito la serata con noi, incontrando anche un suo amichetto con cui ha giocato e brindato sorseggiando acqua e limone.

Mai giudicare senza prima essersi messi nei panni degli altri.

Besos

Barbara

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La patata cristallo

 

State sereni: in questo post non parlerò di Carlo Cracco, e tantomeno di Rocco Siffredi.

Oggi vi parlerò di patate fatte a mano, con amore e arte, e vi spiegherò anche come provare a farle a casa vostra, nella vostra cucina.

Un paio di sere fa, approfittando della presenza qui in Puglia di mia mamma (nonna Mao), mio marito ed io ci siamo concessi una cenetta in tête à tête, ad Ostuni.

Era da un pó che un amico mi parlava di questo ristorante nuovo ad Ostuni, ma in questi giorni, svegliandomi sempre alle 6 per seguire il cantiere ancora aperto (anche se già ci abito), di solito per cena mangiavo qualcosa al volo a casa, o in qualche macelleria di Cisternino,  che fa rima con “molto vicino”.

Ma lunedì abbiamo voluto fare un’eccezione, mi sono bevuta un caffè il pomeriggio (cosa che non faccio mai, sennò non dormo), e siamo andati a cena da “Muna“.

Muna è sicuramente molto diverso dai ristoranti tipici di qui, che amo molto, ma mi è piaciuto molto.

Ma, a parte la location, raffinata ed elegante, mi è piaciuto davvero tanto il cibo.

Sono anche riuscita a farmi dare la ricetta delle patate cristallo dallo chef  Pasquale Lanzillotti (ex chef del Cipriani e dell’Orient Express)

Come secondo ho ordinato il maiale cotto sottovuoto, a bassa temperatura, e sul maiale  sono arrivate loro, le “patate cristallo”.

Immagino che le patate cristallo si chiamino così per la loro trasparenza, e per la croccantezza.

Buone, davvero buone!

RICETTA: si prendono le patate, con la buccia, e si tagliano a fettine sottili sottili di circa 2 mm.

A quel punto posizionate uno strato di fette su un foglio di carta forno nel vassoio del vostro forno e lo coprite con un altro foglio di carta forno.

Mettete sopra qualcosa di pesante che tenga i fogli schiacciati tra loro (qualcosa che possa stare in forno senza sciogliersi!!!) e cuocete per un’ora a 120 gradi.

Buone patate a tutti.

Barbara

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Colori, profumi e sapori della vera grande bellezza. Sottotitolo: la ricetta originale di “riso, patate e cozze”.

 
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma il mio blog, per colpa di cause a me sconosciute, si è bloccato per più di 48 ore.
So solo che si è trattato di un problema di server, ma visto che io di queste cose non ci capisco un tubo…ci rinuncio e vado avanti, come se nienteanfuss!
Lo scorso week-end sono stata in Puglia, con mio marito.
Abbiamo lasciato Danny boy dalla Santa nonna, a Monza, e siamo scappati.
Ci piace tanto scappare, ogni tanto.
Ai gentori fa benissimo scappare, ogni tanto.
E ai figli fa bene staccarsi dai genitori, spesso.
Venerdì era il mio compleanno, e festeggiarlo in cantiere mi era sembrata una fantasmagorica idea.
Siamo partiti da Bergamo venerdì mattina con il volo Rynair delle 8.35, e alle 11.30 eravamo già in cantiere.
Era prevista pioggia, ma l’intensità della mia gioia e il calore del mio amore per quella tera, hanno attirato il sole.
Essere positive aiuta, giuro!
Un volo low-cost, una favolosa offerta per “Borgo Egnazia“, un incredibile hotel vicino al mare, e il sogno aveva preso forma.
Era forte la speranza di avere un pò di tempo libero per rilassarci, nella loro fantastica Spa, e invece…
E invece siamo rimasti in cantiere fino alle 15, abbiamo mangiato un panzerotto al volo, al sole, e poi siamo andati a recuperare un letto che avevamo comprato in un mercatino l’ultima volta che siamo scesi in Puglia.
Mi ero innamorata a prima vista di quel letto, e lo volevo, fortissimamente.
Ma dove lo avrei messo?
Santa Monica aveva risolto il problema, facendomelo “parcheggiare” nei suoi trulli, ma mica potevo lasciarlo lì fino a giugno!
Alle 17 eravamo pronti, nel loft di Bernardo, in attesa del camion partito il giorno prima da Milano.
Bernardo Palazzo è un nostro amico artista che realizza tavoli, librerie, lampade e tante altri oggetti stupendi.
Bernardo ci ha gentilmente messo a disposizione uno spazio per stivare i nostri mobili e  altre cosucce.
In Puglia, se possono aiutarti, si fanno in quattro.
E’ disarmante la gentilezza e la disponibilità di tutti.
E ve lo dice una che è abituata ad arrangiarsi da sola, e che fa molta fatica a chiedere.
Ma con loro non devi neanche chiedere: ai pugliesi basta uno sguardo per capire se hai bisogno di loro, e giocano d’anticipo.
Il camion è arrivato un pò in ritardo, e quindi alla fine siamo arrivati in hotel intorno alle 20.
Giusto il tempo di una veloce doccia e poi via, a festeggiare il mio compleanno.
Una cenetta davanti al camino dell’Antica Lama, con mio marito e due nostri amici che vivono giù.
Non potevo chiedere di più (e fa pure rima).
Al ritorno in hotel ho anche trovato, in camera, un tavolo apparecchiato, con un’altra torta (bye bye dieta) e una bella boccia, con 2 flûte.
Non puoi dire ad un amico pugliese che è il tuo compleanno, se sai che conosce il proprietario dell’hotel…
Sabato ci siamo svegliati con calma, abbiamo fatto una spledida colazione in hotel e poi siamo andati da un antiquario di Bari che aveva scovato mio marito su internet.
Abbiamo trovato un bellissimo tappeto di pastine che metteremo nella sala da pranzo.
Che emozione!
 Il cantiere sta andando avanti velocissimo, la casa prende forma e io inzio ad immaginare le nostre cenette col maritino che griglia, io che salto in padella le verdure fresche del nostro orto, e Danny che si arrampica sugli alberi per raccogliere la frutta.
Adoro queste immagini così bucoliche, che prendono forma nella mia testolina (Ok, ok: testona!)
 Possiamo correre a destra e sinistra anche tutto il giorno, ma la regola è che a pranzo e a cena ci si ferma, ci si siede, e si gode dei sapori e dei profumi che la Puglia regala.
 Ecco che sabato, grazie al consiglio di un altro amico, siamo finiti alla pescheria “Il defino”, ad Ostuni.
Entri in pescheria, scegli ciò che più ti piace dal banco del pesce, e poi ti siedi al ritorante lì dietro, e aspetti il tuo pesce fresco, da loro cucinato.
Un pò come succede nelle macellerie di Cisternino, solo che lì si mangia pesce.
Fantastico!
 Il pomeriggio è stato un po’ meno romantico perchè siamo andati in giro per outlet in cerca di elettrodomenstici, ma dopo un veloce pit stop in hotel, ce ne siamo andati all’ “Osteria del porto” a Savelletri, e ci siamo goduti i loro fantastici ricci, mentre fuori pioveva.
Ero così incerta sul primo, che alla fine ho mangiato “riso, patate e cozze” come antipasto, e “spaghetti con i ricci” come primo.
La dieta si può interrompere per un giorno, o no?!
La mia tiella di “Riso, patate e cozze” era talmente sublime, che quatta quatta, ho raggiunto il titolare del ristorante che stava fumando fuori e, con la scusa di fumare una sigaretta con lui, mi sono fatta dare la ricetta che vi metto qui sotto, tiè!
Domenica, finalmente, ci siamo goduti la Spa dell’hotel.
Eh che cavolo!
Dopo due giorni in giro tra outlet, cantiere, magazzini, traslochi e chi più ne ha più ne metta, ce l’eravamo meritata, no?!
 Alle 19.40 avevamo il nostro volo di rientro da Brindisi e quindi avevamo tutto il tempo per farci un’altra mangiata di pesce al sole, sul mare.
Avere tanti amici Pugliesi pronti a consigliarti certi posticini, è davvero una grande fortuna.
Non so se saremmo mai arrivati da soli allo “Scalo“, a Marina di Novaglie.
Che posti fantastici che ci sono in Puglia.
Quanto amo la Puglia.
Quanto sono felice di aver scelto la Puglia.
Dopo pranzo poi…
Ho una cara amica di Milano, Sabina, che con la sua “I quattro Pois“, fa biancheria per la casa personalizzata: accappatoi con le iniziali, asciugamani con inserti in lino, tovaglie su misura, lenzuola di tutti i colori e fantasie e tessuti d’arredo dove il cliente può addirittura scegliere lo spessore delle righe.
 Pensate a come possa sbizzarrirsi una come con una come Sabina, che ti lascia campo libero.
Ma non solo…
Sabina sa bene quanto io sia curiosa e, sapendo che stavo andando in Puglia, mi ha fatto un regalo pazzesco: mi ha mandato a visitare il laboratorio con il quale lavora.
Alessandro, il titolare del laboratorio, ci è addirittura venuto a prendere al ristorante, per essere sicuro che non ci perdessimo (alcune sarde erano chiuse per la sfilata di Carnevale).
Alessandro ha aperto per noi il laboratorio, di domenica.
Ci ha fatto vedere come funziona un’antica macchina per fare le passamanerie (che usano ancora), come si avvolgono le giganti matasse di filo che vengono poi posizionate accanto alle macchine tessitrici, ci ha spiegato il funzionamento delle macchine che servono per fare le trapunte, delle macchine da ricamo e tante altre cose bellissime…
Che dire?
 In Puglia sanno cosa sia l’ospitalità e soprattutto fanno delle cose pazzesche.
Non vi dico cosa non ho visto: spugne, tessuti di cotone, canapa, lino, passamanerie.
Ho fatto le foto dei tessuti che mi sono piaciuti di più, e che vorrei usare per la nostra casa, e ho mandato subito una decina di whatsapp alla mia amica Sabina.
Grazie, grazie a tutti, davvero.
Ogni volta che scendiamo in Puglia è un susseguirsi di colori, emozioni, profumi e passioni…
E poi quegli ulivi, quelle distese di fiori gialli.
Il mare, il sole, il caldo sulla pelle.
Grazie Puglia, grazie amici.
Barbara
La vera ricetta per RISO PATATE E COZZE: 
In una teglia da forno (sarebbe perfetta una “tiella” di coccio) fate una base di pomodorini a dadini, cipolla tagliata fine e aggiungete un filo di olio, prezzemolo tagliato fine fine e acqua delle cozze (che avrete aperto prima da crude ).
Proseguite con uno strato di patate tagliate sottilissime (devo essere quasi trasparenti), andate avanti con uno strato di cozze, che metterete vicine vicine col loro guscio di sotto, cospargete il tutto con una manciata di riso x risotto (va benissimo il Carnaroli), e andate avanti con un filo di olio e un altro strato di pomodorini, pepe e pecorino grattugiato e proseguite come prima.
Per ultimo mettete altre patate, pecorino e un filo di olio. 
Mettete il tutto in forno a 180/200 gradi dopo aver bagnato il tutto con un pò di vino bianco e brodo di pesce, fino a coprire le vostre prelibatezze.
Per 50 minuti cucinate la teglia coperta con stagnola e poi altri 10 senza stagnola, grill.
Ovviamente i minuti di cottura dipenderanno dalla grandezza della teglia che avrete fatto!
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Capital Party Lìve: i sapori del 4Cento e il Sound di Andrea Prezioso

 
Il sabato del 4Cento in collaborazione con Radio Capital
E anche stasera prima si cena e poi si balla
Le sonorità proposte andranno dalla disco 70/80 alla nu disco più attuale. 
Moi et Andrea Prezioso
Moi et Andrea Prezioso
La regia della serata sarà affidata al grande Andrea Prezioso (capital party)
“Capital party live” si rivolge ad un pubblico adulto ed elegante, che ha voglia di ascoltare e ballare hit senza tempo e di grande qualità.
Se vuoi respirare l’atmosfera che ha caratterizzato lo “Studio 54”, il “Gallery” di New York o il “Paradise Garage”, allora “Capital party live” è la serata che fa per te.
TEMPERATE I TACCHI PERCHE’ STASERA SI BALLA
Per info e prenotazioni (per cena stasera siamo già pieni, sorry!)
4cento@4cento.com
Dalle ore 23 INGRESSO PARTY
Vi aspetto
Barbara  
I sapori del 4Cento

I sapori del 4Cento

 

Un vero dilemma: sottovuoto o lavastoviglie?

 

Adoooro essere una blogger: se non fossi diventata una blogger certe cose non le avrei mai sapute e al pranzo di oggi, forse, non sarei mai stata invitata.

Wow, ma perchè non ho aperto il blog durante il mio battesimo?

Amo parlare e condividere, osservare e condividere, assaggiare e condividere, annusare e condividere.

Io amo condividere, da sempre.

Blogger Barbs, Enrico Orlandelli (uno dei due titolari) e Mary

Blogger Barbs, Enrico Orlandelli (uno dei due titolari) e Mary

Sono una persona fortunata: vedo, faccio, frequento, scopro, ascolto, assaporo e godo.

Vivo e amo la mia vita.

Trovo sia giusto condividere le belle emozioni quando si hanno certe fortune.

E’ giusto condividere anche le brutte esperienze perchè condividendole spesso ci si sente più leggeri, e meno soli.

Ma oggi parliamo di cose belle, anzi, buone!

Oggi sono stata ad un super pranzetto coi fiocchi e “senza aria”.

Una mia amica , Mary Marchesano, è l’ufficio stampa di un ristorante che fa solo cibo sottuovuoto e oggi mi ha invitata a pranzo.

Sapendo che ultimamente mi sono parecchio appassionata per lacucina, ci teneva a farmelo provare.

Che bel regalo che mi ha fatto.

Ero seduta a tavola con la mia amica Mary, Giada Borioli esperta di lifestyle per grazia.it e marieclaire.it (ho appena curiosato nel suo blog, molto carino!),  Stefania Ragusa che cura le pagine di salute e alimentazione per Glamour e per il finire il “povero” Andrea Vigna.

Ho scritto “povero” perchè quando ho capito che Andrea in cucina è davvero un esperto e che oltre a saper cucinare divinamente, sa anche di tutto sulle varie tecniche di cottura etc… lo ho letteralmente massacrato di domande. Scusa Andrea, so che speri di non incontrarmi mai più, ma sappi che io invece spero il contrario perché hai un entusiasmo incredibile e io adoro quelli come te!

Vasca Rohoner per cucina sottovuoto

Vasca Roner per cucina sottovuoto

Tra tanti esperti di settore io oggi ero davvero un pesce fuor d’acqua. Ho davvero rischiato di finire al posto del polpo nella vasca, non quella dei pesci, ma quella che serve per cucinare sottovuoto.

Diciamo che oggi mi si è presentata la giusta occasione per fare un sacco di domande e per scoprire un sacco di cose e di certo non me la sono lasciata scappare.

Ho scoperto che gli alimenti cucinati sottovuoto non disperdono parte del loro sapore e dei loro nutrienti come succede invece con altri metodi di cottura.

Ho scoperto che le ricette fatte con il sottovuoto risultano più leggere e digeribili.

Ho scoperto che i cibi vengono messi sottovuoto in apposite buste con eventuali condimenti e vengono poi immersi in questa vasca d’acqua per un tempo che va da un minimo di 15 minuti, per certi tipi di pesce, ad un massimo di anche 48 ore, per la guancia ad esempio.

Ho scoperto che la cosa più importate è che  l’acqua sia mantenuta ad una temperatura bassa e costante, tra i 55 e gli 80 gradi a seconda di cosa viene cucinato, e che per farlo si usa il famoso Roner ossia un termostato che controlla la temperatura. 

Dopo aver letto quello che vi ho appena scritto vi starete chiedendo se la cottura sottovuoto si possa fare anche a casa. La mia risposta è “Sì, se avete tanti soldi per potervi comprare un Roner”

Esempio di polpo in sacchetto appena cotto sottovuoto

Esempio di polpo in sacchetto appena cotto sottovuoto

Sono convinta che la moda del sottovuoto prenderà sempre più piede e che presto in ogni casa inizieranno a spuntare come i funghi Roner o parenti stretti. Nasceranno di sicuro altri prodotti simili, ma meno costosi.

Per ora, se volete cucinare a basse temperature senza abbassare troppo il conto in banca, potete sempre ricorrere alla lavastoviglie.

Non fate quella faccia perchè vi vedo!

Anche io ho fatto la stessa faccia un paio di ore fa perchè non ne avevo mai sentito parlare e quindi sono caduta dal pero.

Che botta!

Pensate che una certa Lisa Casali ci ha scritto pure un libro che si chiama” Cucinare in Lavastoviglie” e che ovviamente andrò a comprare, domani.

Per farvela breve…si prendono i barattoli di vetro quelli della Bormioli belli ermetici con la gomma arancione intorno al tappo e si mette lì dentro quello che si vuole cucinare. I barattoli si infilano nella lavastoviglie che avrete caricato anche con i piatti sporchi per ottimizzare e non sprecare energia solo per la cottura della vostra cena. Fate partire il lavaggio lungo di circa 3 ore (ovviamente il tipo di lavaggio e quindi i tempi, cambieranno a seconda di cosa volete cucinare) e il gioco è fatto. Il mite calore della lavastoviglie cucinerà ciò che avrete infilato nei barattoli!

Se volete un’alternativa più semplice e neanche tanto cara… andate in Via Giambellino 12 al “delvuoto” Modern Bistrot, vi sedete a tavola e ordinate. A pranzo si mangia con 12 euro e a cena con circa 40 esclusi i vini.

Come potete vedere dalle foto qui sotto, oggi mi hanno fatto assaggiare un sacco di cosine quindi parlo per esperienza appena vissuta. Enrico e Andrea, i proprietari, sono molto simpatici, il posto è molto carino e il cibo è davvero squisito.

Nessuno mi ha pagato per scrivere questo post quindi vi assicuro che ho detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.

Dico “Lo giuro”

Adesso vado a sporcare un pò di piatti così stasera faccio partire la lavastoviglie e visto che ci sono ci caccio dentro un paio di vasetti di Bormioli con dentro due verdurine per la cena di domani sera! Ciapa

Barbara

 

“delvuoto” Modern Bistrò Via Giambellino 12 Milano  tel. 02.94555592

"delvuoto" modern bistrò

“delvuoto” modern bistrò

Maiale cucinato ovviamente sottovuoto e poi passato in forno ad alte temperature per fare la mitica crosticina.

Maiale cucinato ovviamente sottovuoto e poi passato in forno ad alte temperature per fare la mitica crosticina.

Il "Day specials"  per il pranzo di oggi a 12 euro.

Il “Day specials” per il pranzo di oggi a 12 euro.

Filetto di tonno con cous cous di melanzana ovviamente tutto cotto sottovuoto.

Filetto di tonno con cous cous di melanzana ovviamente tutto cotto sottovuoto.

Ventresca di tonno con amaranto, liquirizia e crema di piselli. Ovviamente il tutto cotto sottovuoto.

Ventresca di tonno con amaranto, liquirizia e crema di piselli. Ovviamente il tutto cotto sottovuoto.

 

 

Una giornata speciale.

Sono le 22.30 di giovedì sera.

Questo pezzo avrei voluto scriverlo con calma domani perchè sono parecchio stanca, ma sono talmente felice che non riesco ad aspettare quindi stasera lo scrivo e domani lo rileggo e lo pubblico!

Vi state chiedendo cosa sia successo di così speciale oggi!?

Niente, davvero niente, ma tanto, davvero tanto…

Stamattina ho portato Danny boy all’asilo come sempre, con calma, alle 10.

Ho fatto la spesa e sono tornata a casa col pensiero di mettere un pò in ordine e magari di rilassarmi un’oretta al sole in terrazza, sapendo che da domani, forse, tornerà il brutto.

E invece? E invece ho fatto il cambio degli armadi dalle 11 alle 15.30 fermandomi giusto 10 minuti per mangiare e in terrazza non ci sono neanche salita.

Alle 16 sarei andata a dormire, ero a pezzi.

imageE invece mi sono fiondata a prendere Danny boy all’asilo e lo ho portato al Parco Sempione.

Eravamo stati invitati alla festa di compleanno di Greta, la figlia della mia amica Giovanna Fabbri, e non sarei mai mancata: adoro le feste all’aperto!

Se ve la siete persa leggete l’intervista che ho fatto alla mia amica Giò perché può solo che farvi bene…

http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2220 

imagePrima di andare alla festa ho portato Danny a fare un paio di giri sul trenino e sulle macchinine perchè nel nostro parchetto vicino a casa non ci sono e quindi sapevo che lo avrei reso felice, con poco.

Mi ero portata un maxi pareo da stendere sul prato.

Non sono stata l’unica ad aver avuto questa idea: sono arrivati altri amici, altri parei, altri bambini. 

Il mio tentativo, riuscito, di recuperare fresbee di Danny finito sull'albero

Il mio tentativo, riuscito, di recuperare fresbee di Danny finito sull’albero

Un pagliaccio, un frisbee finito sull’albero e poi recuperato, le piccole focaccine, i marshmallows, una torta piena di panna e fragole, un girotondo gigante, il gioco della bandiera organizzato da un papà.

Una giornata semplice, ma davvero speciale.

Il sole sul viso, il caldo sul corpo.

I sorrisi degli amici che non vedevi da tanto, le chiacchiere, le grandi borse di Mary Poppins sul prato, i colori, i profumi.

Le guance di mio figlio rosse di sole e di divertimento. 

imageQueste semplici cose mi hanno riempito il cuore di gioia, di entusiasmo e di tanta voglia di vivere sempre al massimo questo gran regalo che mi è stato fatto: la vita. 

Mentre scrivo mi commuovo.

Mi commuovo perchè grazie a Dio non mi dimentico mai di quanto sono fortunata: ho un figlio dolcissimo, una mamma sempre presente, un marito affidabile, una casa tutta nostra, la salute, tanti amici e un lavoro, che mi piace pure!

Paco, la blogger, Otto, Danny boy, Santiago e Alessandra

Paco, la blogger, Otto, Danny boy, Santiago e Alessandra

Dopo la festa in teoria saremmo dovuti tornare a casa dove ci aspettavano dei sani petti di pollo (dopo le feste faccio sempre qualcosa di veloce e di leggero) e invece?  

Invece per una sera ho deciso di fare uno strappo alle mie regole spesso troppo ferree…

Siamo finiti a cena al TEMAKINHO in Corso Garibaldi con amici e altri bimbi.

Che posto pazzesco! Si mangia molto bene e si spende decisamente poco.

Ne aveva parlato una mia amica nel suo blog http://www.theyummymom.com , ma non ci ero ancora stata.

imageAbbiamo mangiato tutti temaky giganti e ottimi roll e noi grandi abbiamo pasteggiato a caipirnha.

Dopo cena i 3 bambini, che hanno fatto amicizia in 4e4 8…sono rimasti un pò fuori a giocare.

Ho regalato loro 3 farfalle di carta colorata che tenevo nel portafoglio e ho suggerito loro di farle volare su una grata da cui usciva l’aria, lì fuori dal ristorante.

Come sono volate in altooo quelle 3 farfalle!!! Volavano davvero lontane su in cielo e noi tutti sotto col naso all’insù aspettando che le loro farfalle tornassero giù per riprenderle e farle rivolare.

I bambini ridevano, correvano e urlavano felici.

E’ stato bellissimo vederli rincorrere le loro farfalle colorate.

Lo so a cosa state pensando ora…

Caipirinha all'Acai

Caipirinha all’Acai

Nooo, non sono ubriaca, la capirinja era buona, ma era troppo forte quindi la ho assaggiata e la ho lasciata lì.

Sono “drogata” di vita.

Sono felice di essere stata meno abitudinaria e meno rigida del solito.

Sono felice di aver portato mio figlio a cena fuori anche se domani c’è scuola e lui di solito durante la settimana la sera non esce e va a letto presto.

Sono felice di avergli fatto mangiare il gelato dopo cena seduto su un gradino di C.so Garibaldi mentre scendeva il sole, sono felice di essere tornata a casa con lui in scooter con il buio e le sue braccia che mi abbracciavano forte forte.

Sono felice che mettendolo a letto lui mi abbia detto “grazie di tutte le cose belle che mi hai fatto fare oggi mamma, ti voglio bene”

Sono felice, sono felice di essere ancora capace di piangere…di gioia!

Borse gemelle!

Borse gemelle!

 

 

 

Il fantastico menù del ristorante Temakinho in Corso Garibaldi 59 a Milano

Il fantastico menù del ristorante Temakinho in Corso Garibaldi 59 a Milano

Caipirinha time with Alessandra!

Caipirinha time with Alessandra!

Love is in the air

Love is in the air

I colori delle pareti del ristorante

I colori delle pareti del ristorante

Il colori del pavimento del ristorante

Il colori del pavimento del ristorante

"Come si mangia sto cono gigante?"

“Come si mangia sto cono gigante?”

"Meno male che ho la bocca grande perché questi temaky sono grandissimi"

“Meno male che ho la bocca grande perché questi temaky sono grandissimi”

Roll arcobaleno

Roll arcobaleno

"Dove sarà finito il mio fresbee!?"

“Dove sarà finito il mio fresbee!?”

All'inseguimento del pagliaccio

All’inseguimento del pagliaccio

L'unione dei parei

L’unione dei parei

Pagliaccio & girotondo

Pagliaccio & girotondo

Under the sun con Checco & girlfriend

Under the sun con Checco & girlfriend

Claudia, la blogger e Mirko duracell

Claudia, la blogger e Mirko duracell

 

La “Grillo” parlante e un angolo di Napoli a Milano…

Ungrillofoto paio di giorni fa dovevo pranzare con la mia “neo” amica Alessandra Grillo e visto che facciamo un mestiere simile, che spesso ci porta a scoprire posticini nuovi, le ho detto “Ale scegli tu!”. E meno male…

Alessandra mi ha portata a pranzo in un posticino delizioso che da sola non avrei mai trovato perché è in Via dell’Orso quindi in una strada dove di solito non passo a piedi, ma ci sfreccio il scooter come sempre di corsa e senza guardarmi troppo intorno.

Conosco Alessandra da anni, ma la ho definita “neo” amica perché è il classico esempio di come ci si può sbagliare fermandosi alle apparenze.

Quante volte capita di vedere spesso una persona e di farsi un’idea senza averci mai parlato ? La vedi muoversi magari sicura nel suo ambiente, la vedi chiacchierare con tutti e sorridere sempre e già inizia a starti sui “maroni” perchè purtroppo le persone apparentemente sempre felici…sono scomode, generano un’inevitabile invidia, buona o cattiva che sia. E ne so qualcosa anche io.

Mi capita spesso di incontrare persone che dopo aver passato un paio di ore con me, mi confessano che non pensavano che io fossi simpatica. Oh mamma mia! Chissà cosa pensano di me quelli che mi vedono sempre, ma non vanno oltre al “ciao, tutto bene?!?”. La verità è che mi interessa poco. So bene di non sembrare spesso quello che realmente sono e so anche che a molti non sto simpatica e continuerò a non esserlo, ma sopravvivo.

Se uno fosse realmente interessato a sapere come è un’altra persona…ci deve parlare, la deve guardare negli occhi e deve soprattutto riuscire a superare quella maschera che ogni tanto, per diversi motivi, va messa e che ogni tanto spesso non si riesce più a togliere, del tutto, sempre.

Con Alessandra avevo proprio sbagliato tutto, ma ora che ho scoperto cosa c’è dietro quella “maschera”, non me la faccio più scappare.

1nonèpeccatofoto

non èpeccatofoto

Ma torniamo al nostro pranzetto.

Sono entrata in quel ristorante con la mia borsa e la sacca della palestra perchè nel primo pomeriggio avevo il mio corso del martedì al quale non rinuncio mai.

Mi sono detta ” mangio una cosina leggera visto che dopo mi alleno”, ma come direbbe mio marito “zebbbra”  alias  “zero”: impossibile entrare lì dentro se si intende rispettare un qualsiasi tipo di regime alimentare che non preveda per esempio “montanare e pasta cresciuta” come stuzzichini e almeno un bel piatto di spaghetti nèrano (con le zucchine) per continuare. Per non parlare dei mini tiramisù che ti portano con il caffè senza che tu debba neanche chiederli… quasi ti avessero letto nel pensiero.

 

Oltre ai sapori di Napoli non si può non sentire anche il calore di quella città. Fabiana, la proprietaria, e tutto il suo staff, sono di una gentilezza disarmante, sentirsi a casa è la cosa che viene più naturale dopo essersi tolti la giacca.

nonèpeccatofotoIn un posto così…mangiare bene e per un giorno dimenticarsi della linea…”Non è peccato”.

 

Trattoria “Non è peccato” Via dell’orso 4 Milano tel.02.84241855

 

30 e lode al vapore !

Ormai si sa che sono bravissima a far finta di essere sempre a dieta.

Per una come me che cerca di stare attenta alla linea, ma che spesso vive di sensi di colpa per i soliti antipatici biscotti di Topolino al cioccolato rubati a mio figlio e mangiati la sera davanti alla tv…vi assicuro che non c’è niente di meglio di un bel pranzetto al vapore !

Al “that’s vapore” ci vado almeno una volta a settimana a pranzo e a volte anche la sera quando ho voglia di qualcosa di sano, ma non ho voglia di cucinarlo e  tantomeno di stare due ore al ristorante per poi magari spendere anche una “salassata”.

Le mie amiche lo sanno che spesso a pranzo, per le nostre rimpatriate, propongo il “That’s vapore” e ne sono felici: si mangia bene e si spendono massimo 15 euro a testa! Brutto?!

Al “That’s Vapore”, appena entrati, ci si trova subito davanti ad una grande vetrina con esposti tanti cestini di diverse tipologie: calamari e gamberi su un letto di verdure miste, gamberi allo zenzero, cous cous di mare, cubetti di filetto etc. Ce n’è per tutti i gusti !

Uno sceglie il suo cestino, lo comunica al banco e gli viene assegnato un tavolo al pian terreno, al primo piano o anche fuori nella bella stagione. Il cestino che hai scelto è “crudo” quindi viene infilato in una speciale macchina, viene cotto al Vapore e ti viene portato al tavolo pronto per essere gustato. La cottura al vapore mantiene i sapori così intensi che non serve neanche condire. Si possono ordinare anche ottime centrifughe e purtroppo anche dolci buonissimi, ma anche grandi macedonie dai !

Fanno delivery quindi se non hai tempo di fare un salto da loro…vengono loro da te a casa o in ufficio, ma anche dal parrucchiere. Ebbene sì ! Non vi dico quando un giorno ero da Coppola in Corso 22 marzo a farmi restaurare un pò e visto che era orario di pranzo, ho lanciato l’idea di ordinare un bel cestino al vapore. Ci siamo ritrovati tutti in terrazza a mangiare gamberi allo zenzero e a bere centrifughe di mele e carote. Sembrava di essere in una sauna: ocio perché il cestino arriva fumante e se non state attenti finisce che vi fuma anche la lingua !

thatsvaporelodeeUn paio di settimane fa ero li a pranzo con un’amica e ce la stavano piacevolmente chiacchierando quando ad un certo punto la mia attenzione è stata attirata da una lavagna attaccata al muro.

In questa lavagna c’era scritto che se un ragazzo prende 30 e lode ad un esame e si presenta al “That’s vapore” a cena entro una settimana dalla registrazione,con il libretto e con almeno un accompagnatore pagante per ogni meritevole, gli vengono omaggiati un cestino a scelta, una bevanda e il caffè. Beh ! Scusate,ma io la trovo un’iniziativa super intelligente specialmente visto il momento che stiamo attraversando. Ai tempi mi ero detta che per mio figlio ne sarebbe passato ancora di tempo prima di poter prendere un 30 e lode (sperem), ma visto che ora ho il mio blog (evviva) lo dico a voi nella speranza che abbiate figli o parenti di quella età e così intelligenti !

Io vado sempre in Corso di Porta Vittoria 5 (tel.02/76281437), ma so che ne hanno da poco aperto un altro anche in Via Buonarroti 3 (tel.02/41511568)

Una scorpacciata in famiglia alla Pizzeria dei pompieri !

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Ebbene sì ! Nostro figlio, come credo il 90% dei bambini, è un fanatico dei pompieri: a casa abbiamo almeno 4 o 5 camion dei pompieri di tutte le misure e non ci manca neanche la caserma di Sam, l’elicottero di Sam e li mortacci di Sam (ops!). Se siamo in giro e per sbaglio incontriamo un camion dei pompieri…mi capita anche di doverlo inseguire perché Danny vuol vedere dove va, ma soprattutto cosa va a fare ! Abbiamo fatto almeno 6 esercitazioni tra caserme e manifestazioni nei parchi, ormai sono un’esperta e devo esserlo: mi chiamo Barbara e Santa Barbara era la protettrice dei pompieri ! 

La fortuna (???) vuole che un amico di mio marito, che divide con lui la passione dell’enduro…è socio di una pizzeria…dei pompieri ! WOW ! Non sapevo esistesse anche la pizzeria…dei pompieri ! La mitica PIZZERIA 115 per di più… non è neanche così lontana da casa nostra perchè è in zona Lambrate a Milano !

Se una sera non avete voglia di cucinare e volete fare felici i vostri figli…ve la consiglio ! La pizza è ottima, ma sono ottimi anche gli spaghetti alle vongole e non solo ! Alle pareti ci sono foto dei pompieri, caschi, stivali etc ! Per non parlare dell’indirizzo..AHAH…

PIAZZA VIGILI DEL FUOCO 4 !

tel.02.26417243

SIA CHIARO CHE QUESTA NON E’ UNA SPONSORIZZAZIONE: la pizza ce la siamo sempre pagata e sempre ce la pagheremo ! Magari da oggi in poi chiederò doppia razione di mozzarella  !!! AHAH

Un’ ISOLA FELICE per grandi e piccini, ma anche solo per i grandi…Il 4CENTO !

Il posto di cui vi parlerò…non è sul mare, ma per me è sempre stato e sempre sarà la mia isola felice ! Sto parlando del 4cento, una grossa foresteria del convento di Castellazzo ristrutturata da Max de Luca e situata dietro via Ripamonti , un angolo di paradiso…ristoro dei viandanti sin dal ‘400, un’oasi di pace immersa nel verde di un grande giardino.

Varcare la soglia di quel grande portone…mi fa subito sentire in vacanza ! Non si ha la sensazione di stare a Milano…eppure si trova a 300 metri dalla circonvallazione. Ho scoperto il 4cento quando ero ancora single e ci andavo per l’aperitivo, a cena e a ballare, cosa che continuo a fare anche ora con mio marito e i nostri amici. La festa di Halloween, la notte di Carnevale…i venerdì danzerecci, i salotti improvvisati, l’eleganza e l’energia della musica dal vivo …il 4cento si è sempre distinto per la grande qualità della musica che offre, ma soprattutto per come riesce ad accontentare tutti… dagli amanti del jazz on stage a quelli della house in consolle, e non solo… !

esterno2piccDa più i 5 anni sono diventata mamma e il 4cento ora è diventato anche uno dei posti preferiti di nostro figlio: si mangia bene e invece di tornare subito a casa…qui si può restare e si può anche giocare con altri bimbi  imparando un sacco di cose nuove ! Cosa può desiderare di più un bambino goloso e compagnone come lui ?! (chissà da chi avrà preso!)

 

verandaTutte le domeniche al 4cento c’è il BRUNCH per FAMIGLIE con, a seguire, LABORATORI per i BAMBINI ! Si mangia tutti assieme poi mentre i genitori si godono un pò di meritatissimo relax con gli amici…i bambini saranno impegnati con laboratori creativi seguiti da specialisti in un ambiente sicuro e protetto e nelle giornate di sole ovviamente… in giardino !

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Il PREZZO del brunch, che comprende il buffet + 1 piatto caldo a scelta dal menù del giorno, è di 30 euro a testa per gli adulti, 15 euro per i bimbi dai 5 ai 9 anni ed è gratis per i bimbi dagli 0 ai 4 anni

I LABORATORI per i BIMBI sono i seguenti e consultando il sito www.4cento.com potrete sapere quali di questi laboratori ci sarà nella domenica che vi interessa:

Elisabetta Salerio: proporrà  l’antica disciplina dello yoga attraverso giochi di esplorazione dello spazio per favorire la concentrazione e l’ascolto,  danze per perfezionare la coordinazione motoria e rappresentazioni di favole.

Grazia Fumagalli: specialista del metodo di Bruno Munari, porterà al 4cento  la genialità dei laboratori creativi  del grande artista e designer milanese che, rispettando l’universo fantastico dei bambini, insegnò loro un linguaggio espressivo per esplorare la realtà e favorire lo sviluppo dei cinque sensi utilizzando materiali e tecniche di vario tipo.

Teatro Laboratorio Mangiafuoco: “IL PRIMO CHE PASSA, ME LO MANGIO”. Il teatro dei burattini è un meraviglioso strumento di comunicazione, un linguaggio articolato che permette di giocare con i materiali, le parole l’animazione in modo creativo anche attraverso tecniche semplici. Il laboratorio che proponiamo permetterà ai bambini di sperimentarsi, divertendosi, nella costruzione di figure da animare per dar vita a una piccola ribalta.

 Dorita Teatro (Kamishibai) e Narrazione Il Kamishibai:”Teatro di carta” in giapponese – è una forma popolare che da secoli si usa in Giappone per raccontare storie. La narrazione con il Kamishibai si realizza utilizzando immagini del racconto dentro di una struttura in legno, davanti al pubblico. In questo modo si crea un effetto magico di attesa e anticipazione che favorisce la concentrazione attorno alla storia. I bambini assistono insieme allo spettacolo: condividono le emozioni, percepiscono l’esperienza del gruppo e sono stimolati a intervenire con forza nella narrazione che, anche in seguito, sarà fonte di rielaborazioni collettive e di conversazioni. La costruzione delle strutture del Kamishiba con materiali di recupero (cartone, colla, carta colorata). La creazione di una maschera.La preparazione dei disegni per la narrazione. L’arte di narrare, importanza della voce, la dizione, delle pause, il coinvolgimento del pubblico.

Valeria Rasini Arte e Modo: propone percorsi artistici e creatività per piccoli e giovani artisti (dai 4, quattro anni). Lo storytelling come ispirazione, per creare e lavorare ad ogni incontro con nuovi soggetti. Ogni percorso è dedicato all’utilizzo di tecniche e materiali diversi di volta in volta, come: varie tecniche grafiche e/o pittori- che, di modellato con argilla naturale, progettazione e realizzazione di diversi soggetti con uso di materiale di recupero e riciclo, integrato da altro proposto dalla coordinatrice, arrivando al taglio, cucito e ricamo, per i più grandini (generalmente dai 5 (cinque anni), sempre finalizzati alla realizzazione di soggetti legati alle storie narrate.

Laura e Narima Il Teatro delle Ombre: uno spettacolo per gli occhi, per le orecchie e per il cuore per bambini dai 4 anni in su. . Attraverso la magia del teatro delle ombre e accompagnati dalle suggestive impressioni musicali di Claude Debussy, potrete venire con noi nel favoloso mondo di Cappuccetto Blu e Oliviero il pesciolino nero. teatro delle ombre a cura di: Laura Alberti, Narima Mason

BABY DANCE coming soon !!!

PER INFO E PRENOTAZIONI: www.4cento.com    tel.02.89517771/89501145                                INDIRIZZO: Via Campazzino 14

Se volete ricevere la NEWS LETTER settimanale con gli appuntamenti per noi grandi e per i piccini richiedetela scrivendo a 4cento@4cento.com

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