Il mestiere più antico del mondo…

State tranquilli: non sono messa ancora così male da decidere di andare a cercarmi un lampione, per tirare su qualche soldino in più 🙂

Voi avete letto il titolo, e avete pensato subito male, furbacchioni!

Poco INSIDE e molto OUT

 

Adesso mi prenderò la mia bella dose di fischi, ma, se devo proprio essere sincera, a me questo “Inside out” non è che sia piaciuto proprio tanto tanto!

Una giornata speciale.

Sono le 22.30 di giovedì sera.

Questo pezzo avrei voluto scriverlo con calma domani perchè sono parecchio stanca, ma sono talmente felice che non riesco ad aspettare quindi stasera lo scrivo e domani lo rileggo e lo pubblico!

Vi state chiedendo cosa sia successo di così speciale oggi!?

Niente, davvero niente, ma tanto, davvero tanto…

Stamattina ho portato Danny boy all’asilo come sempre, con calma, alle 10.

Ho fatto la spesa e sono tornata a casa col pensiero di mettere un pò in ordine e magari di rilassarmi un’oretta al sole in terrazza, sapendo che da domani, forse, tornerà il brutto.

E invece? E invece ho fatto il cambio degli armadi dalle 11 alle 15.30 fermandomi giusto 10 minuti per mangiare e in terrazza non ci sono neanche salita.

Alle 16 sarei andata a dormire, ero a pezzi.

imageE invece mi sono fiondata a prendere Danny boy all’asilo e lo ho portato al Parco Sempione.

Eravamo stati invitati alla festa di compleanno di Greta, la figlia della mia amica Giovanna Fabbri, e non sarei mai mancata: adoro le feste all’aperto!

Se ve la siete persa leggete l’intervista che ho fatto alla mia amica Giò perché può solo che farvi bene…

http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=2220 

imagePrima di andare alla festa ho portato Danny a fare un paio di giri sul trenino e sulle macchinine perchè nel nostro parchetto vicino a casa non ci sono e quindi sapevo che lo avrei reso felice, con poco.

Mi ero portata un maxi pareo da stendere sul prato.

Non sono stata l’unica ad aver avuto questa idea: sono arrivati altri amici, altri parei, altri bambini. 

Il mio tentativo, riuscito, di recuperare fresbee di Danny finito sull'albero

Il mio tentativo, riuscito, di recuperare fresbee di Danny finito sull’albero

Un pagliaccio, un frisbee finito sull’albero e poi recuperato, le piccole focaccine, i marshmallows, una torta piena di panna e fragole, un girotondo gigante, il gioco della bandiera organizzato da un papà.

Una giornata semplice, ma davvero speciale.

Il sole sul viso, il caldo sul corpo.

I sorrisi degli amici che non vedevi da tanto, le chiacchiere, le grandi borse di Mary Poppins sul prato, i colori, i profumi.

Le guance di mio figlio rosse di sole e di divertimento. 

imageQueste semplici cose mi hanno riempito il cuore di gioia, di entusiasmo e di tanta voglia di vivere sempre al massimo questo gran regalo che mi è stato fatto: la vita. 

Mentre scrivo mi commuovo.

Mi commuovo perchè grazie a Dio non mi dimentico mai di quanto sono fortunata: ho un figlio dolcissimo, una mamma sempre presente, un marito affidabile, una casa tutta nostra, la salute, tanti amici e un lavoro, che mi piace pure!

Paco, la blogger, Otto, Danny boy, Santiago e Alessandra

Paco, la blogger, Otto, Danny boy, Santiago e Alessandra

Dopo la festa in teoria saremmo dovuti tornare a casa dove ci aspettavano dei sani petti di pollo (dopo le feste faccio sempre qualcosa di veloce e di leggero) e invece?  

Invece per una sera ho deciso di fare uno strappo alle mie regole spesso troppo ferree…

Siamo finiti a cena al TEMAKINHO in Corso Garibaldi con amici e altri bimbi.

Che posto pazzesco! Si mangia molto bene e si spende decisamente poco.

Ne aveva parlato una mia amica nel suo blog http://www.theyummymom.com , ma non ci ero ancora stata.

imageAbbiamo mangiato tutti temaky giganti e ottimi roll e noi grandi abbiamo pasteggiato a caipirnha.

Dopo cena i 3 bambini, che hanno fatto amicizia in 4e4 8…sono rimasti un pò fuori a giocare.

Ho regalato loro 3 farfalle di carta colorata che tenevo nel portafoglio e ho suggerito loro di farle volare su una grata da cui usciva l’aria, lì fuori dal ristorante.

Come sono volate in altooo quelle 3 farfalle!!! Volavano davvero lontane su in cielo e noi tutti sotto col naso all’insù aspettando che le loro farfalle tornassero giù per riprenderle e farle rivolare.

I bambini ridevano, correvano e urlavano felici.

E’ stato bellissimo vederli rincorrere le loro farfalle colorate.

Lo so a cosa state pensando ora…

Caipirinha all'Acai

Caipirinha all’Acai

Nooo, non sono ubriaca, la capirinja era buona, ma era troppo forte quindi la ho assaggiata e la ho lasciata lì.

Sono “drogata” di vita.

Sono felice di essere stata meno abitudinaria e meno rigida del solito.

Sono felice di aver portato mio figlio a cena fuori anche se domani c’è scuola e lui di solito durante la settimana la sera non esce e va a letto presto.

Sono felice di avergli fatto mangiare il gelato dopo cena seduto su un gradino di C.so Garibaldi mentre scendeva il sole, sono felice di essere tornata a casa con lui in scooter con il buio e le sue braccia che mi abbracciavano forte forte.

Sono felice che mettendolo a letto lui mi abbia detto “grazie di tutte le cose belle che mi hai fatto fare oggi mamma, ti voglio bene”

Sono felice, sono felice di essere ancora capace di piangere…di gioia!

Borse gemelle!

Borse gemelle!

 

 

 

Il fantastico menù del ristorante Temakinho in Corso Garibaldi 59 a Milano

Il fantastico menù del ristorante Temakinho in Corso Garibaldi 59 a Milano

Caipirinha time with Alessandra!

Caipirinha time with Alessandra!

Love is in the air

Love is in the air

I colori delle pareti del ristorante

I colori delle pareti del ristorante

Il colori del pavimento del ristorante

Il colori del pavimento del ristorante

"Come si mangia sto cono gigante?"

“Come si mangia sto cono gigante?”

"Meno male che ho la bocca grande perché questi temaky sono grandissimi"

“Meno male che ho la bocca grande perché questi temaky sono grandissimi”

Roll arcobaleno

Roll arcobaleno

"Dove sarà finito il mio fresbee!?"

“Dove sarà finito il mio fresbee!?”

All'inseguimento del pagliaccio

All’inseguimento del pagliaccio

L'unione dei parei

L’unione dei parei

Pagliaccio & girotondo

Pagliaccio & girotondo

Under the sun con Checco & girlfriend

Under the sun con Checco & girlfriend

Claudia, la blogger e Mirko duracell

Claudia, la blogger e Mirko duracell

 

Oggi avrei avuto bisogno di un tergicristalli per occhi!

Sono appena tornata a casa, sul mio inseparabile scooter, un pò piangendo e un pò ridendo!

Un pò ero felice e un pò mi giravano…

Oggi avrei davvero avuto bisogno di un tergicristalli per occhi. 

E’ stata una giornata intensa e ricca di emozioni. “Intensa” perchè quando ho finito la lezione di Crossfit avevo le braccia talmente doloranti che non riuscivo a mettermi il rimmel e “ricca di emozioni” perchè la vita è bella e non mi stancherò mai di dirlo!

Esattamente 2 mesi fa ho aperto questo blog e oggi posso dirvi che sono davvero felice perché sto incontrando e conoscendo meglio delle persone davvero speciali.

E poi non so come spiegarvelo, ma da quando ho aperto questo blog, ho iniziato a guardarmi intorno con più attenzione. Ho voglia di scoprire e condividere con voi tutto ciò che può servire per essere più felici, per stare meglio.

Oggi ho incontrato da vicino due persone molto meno fortunate di me che non si piangono addosso, anzi…

Ho intervistato una mamma davvero speciale e tornando verso casa ho incontrato un ragazzo di Treviso con un gessato grigio, la cravatta e la bombetta. Bello, molto bello. Faceva il giocoliere al semaforo e sorrideva, ma sorrideva davvero. Mi sono fermata e ci ho fatto due chiacchiere.

Sono ripartita sorridendo, poi ho iniziato a ridere e alla fine mi sono scoperta a piangere. 

Guidavo, ridevo e piangevo! 

giocolierefotoIn due ore ho avuto la fortuna di incontrare due persone che avrebbero avuti tutti i motivi per perdere il sorriso e invece forse sono più felici di me.

Mi sono vergognata di tutte le volte in cui mi sono lamentata per delle cavolate.

 

Basta!

Inizia oggi ufficialmente la mia campagna contro il vittimismo!

 

 

 

Passi lunghi e ben distesi

Devo dire che mi piacciono proprio certi modi di dire, ma questa volta parlo davvero.

 

Passi lunghi e ben distesi fanno bene, anzi…benissimo.

A Milano camminate troppo poco. ve lo dice una Veneziana.

Sono stata chiusa in casa due giorni perchè mio figlio ha avuto tosse e febbre, ma oggi lo riporto a scuola e la prima cosa che farò sarà una lunga passeggiata. Ho anche il tempo dalla mia parte: finalmente un pò sole!

Vivo a Milano da ormai 24 anni e visto che arrivo da Venezia, camminare mi manca!

Mi sono presto fatta prendere dalle pessime abitudini milanesi quindi spesso prendo la bici o lo scooter anche per andare dietro casa a comprare il giornale. NO BUONO!

Ci sono giorni in cui invece mi trasformo in Forrest Gump e inizio a camminare con una meta finale, ma senza percorso e quando arrivo mi sento felice. Felice di avere scoperto nuovi angoli e felice di avere incrociato e osservato nuovi volti, perchè quando giri in macchina o in moto…non vedi.

Il giorno prima che la tosse e la febbre di nostro figlio mi barricassero in casa, stavo tornando a casa in metrò da centro (pioveva quindi avevo abbandonato il mio amato scooter in garage) e visto che ero in anticipo sulla mia tabella di marcia e avevo ancora un’ora prima di andare a prendere  mio figlio…sono scesa due fermate prima. Avevo con me gli auricolari del cellulare quindi  ho scelto della buona musica. Camminando velocemente e prendendo strade che non avevo mai fatto a piedi, sono tornata a casa.

Quando non ho tempo o voglia di allenarmi in palestra esco e cammino. Fa benissimo e vi assicuro che se fatto con costanza (mezz’ora al giorno sarebbe il massimo) fa anche dimagrire. Ci sono però delle regole da rispettare:

1) fate passi lunghi e ben distesi ossia mantenete una buona andatura: la classica camminata veloce.

2) se potete indossate scarpe comode. Se sapete di uscire a camminare ovviamente meglio le scarpe da ginnastica, se invece lo decidete all’improvviso e volete camminare veloce come ho fatto io un paio di giorni fa e siete donne come me, meglio non avere i tacchi sennò povere caviglie.

3) regola più importante: non fermarsi! La camminata veloce di mezz’ora fa bene se non ci si ferma quindi evitate strade con negozi. Se durante la vostra camminata incontrate negozi, ristoranti o altri posti curiosi che non avevate mai visto…non fermatevi, ma segnateveli sul cellulare. Ci tornerete un’altra volta.

Un ultimo consiglio: ogni tanto cambiate strada. Se siete abituati a fare il solito percorso per andare in un posto….cambiatelo.

Altro che “Curiosity killed the cat”, è la monotonia che uccide!

 

 

 

 

Oggi vi svelo un segreto: se volete essere felici…occhio ai S.I.N.A.P.

All’inizio del 2000 Federica Moro, una mia cara amica, mi parlò di un corso con un tale entusiasmo che finì per contagiarmi.

Il 21 giungo 2000 entrai in un agriturismo a Pavia e restai chiusa lì dentro per 3 giorni. In un we la mia vita cambiò.

Non sto esagerando: in 72 ore capì perchè fino a quel giorno avevo giocato a fare il maschiaccio e finalmente ritrovai, anzi…trovai, la mia femminilità. Se tu che stai leggendo mi conosci e stai pensando che ancora oggi io sia un maschiaccio…Sappi che prima ero molto peggio, anzi “peggisssssssimo”!

Eravamo un gruppo di persone che non si erano mai viste prima. Per 3 giorni abbiamo condiviso tutto: camere da letto, circa 12 ore di corso al giorno con 2 psicologi e i loro assistenti, pranzi, cene, chiacchierate, sorrisi, confidenze, abbracci e tante lacrime.

Stamattina stavo mettendo a posto la mia libreria e ho trovato gli appunti di quel percorso, di quel lungo e durissimo viaggio dentro me stessa. Mi è subito venuta voglia di condividere con voi quella bellissima esperienza e quindi eccomi qui.

Ci sarebbero mille cose da dire, ma oggi inizio con il parlarvi di un piccolo grande segreto che mi ha insegnato Steve Benedettini.

Steve è un coach psicologo di Alpha center e ai tempi era uno dei due psicologi che ha tenuto il corso.

bendafotoEccovi il segreto: se volete essere felici dovete evitare i S.I.N.A.P. ossia i Soggetti che Influenzano Negativamente le Altre Persone.

Se non potete proprio evitarli…state molto attenti e indossate una bella mascherina anti contagio.

So che sto per raccontarvi qualcosa di difficile da “mandare giù” e di difficile attuazione, ma fidatevi e prendetevi 5 minuti per leggere fino in fondo…

I S.I.N.A.P. sono persone “psicologicamente abbattute, sconfitte o fallite”. Hanno esaurito l’energia vitale che tutti noi abbiamo da quando siamo piccoli, quell’energia contagiosa che ci serve per non perdere mai l’entusiasmo e che possiamo utilizzare anche per aiutare gli altri, per contagiarli.

I S.I.N.A.P. sono persone intelligenti e competenti, ma per colpa di esperienze vissute e stress vari…hanno esaurito la loro energia. Purtroppo i momentacci capitano a tutti e a qualcuno lasciano ferite più profonde che ad altri. Magari si diventa più saggi, ma si perde l’entusiasmo, la voglia di fare e perchè no…di divertirsi. A quel punto si diventa S.I.N.A.P.

Il problema dei S.I.N.A.P. è proprio questo: non hanno più sufficiente forza positiva per credere veramente nella vita e per gioire dei successi di chi li circonda: i S.I.N.A.P. smettono di credere e di lottare e si rassegnano.

I S.I.N.A.P. sono noiosi, mettono agitazione. Sono bravissimi a turbare gli altri alimentando ansie e preoccupazioni. Sono pessimisti e di conseguenza finiscono per smorzare anche l’entusiasmo di chi gli sta vicino. 

Quante volte mi è successo e quante volte mi succede ancora di incontrarli.

doguifotoMi sveglio con il mio solito entusiasmo poi magari mi arriva la telefonata di uno di loro o lo incrocio per strada e… TAAAC (come direbbe il mio amico Dogui) mi ritrovo nel loro vortice di negatività. Peccato che a differenza di prima ora non mi fregano più! Come sento che mi stanno trascinando troppo vicino a loro…saluto e  torno nel mio mondo fatto di entusiasmo e di positività!

Non permetto più a nessuno di consumare il mio atteggiamento positivo. Ne ho bisogno per me, per le persone che amo e per saltare gli ostacoli quando mi capitano tra i piedi.  

Avete presenti i classici amici o conoscenti che passano il tempo a sottolineare solo i tuoi difetti e che non ci pensano proprio mai a dirti qualcosa di carino?! Ecco…ocio!

Avete presente quelli che vedono sempre il complotto anche quando nessuno ha fatto nulla di male? Quelli che vedono il pericolo ovunque e non sono mai felici di nulla? Quelli che non si mettono mai in discussione, ma portano te a farti venire mille dubbi? Ocio! Quelli sono S.I.N.A.P.

Non si spostano di una virgola dal loro mondo di negatività e se non state attenti ci trascinano dentro anche voi!

Avete presente il famoso detto “Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”?

Ora facciamo un giochino: pensate a parenti, amici e conoscenti e cercate di capire chi tra loro potrebbe essere un S.I.N.A.P.

Ripensate a quando passate un pò di tempo in loro compagnia o state con loro anche solo al telefono…come vi sentite dopo?! Ecco, appunto.

Dopo il corso ho fatto una lista di tutti i S.I.N.A.P che frequentavo. Porca paletta! Ho scoperto che avevo l’indole da crocerossina, ma peggio di Candy Candy, molto peggio e ho fatto una drastica pulizia. Se si trattava di conoscenti… li ho proprio debellati, se invece erano amici…qualcuno è rimasto, ma magari lo vedo o lo sento meno e qualcuno au revoir!

Per carità, se sai che qualcuno può avere bisogno del tuo aiuto è giusto provare ad aiutarlo, ma se quel qualcuno invece di attaccarsi alla tua mano per alzarsi lo fa per tirare forte verso di sè e per farti cadere con lui…allora no, taglio la corda, grazie, ma ho già dato!!!

Mi sono travestita da Candy Candy per tanti anni, ma visto che nonostante tutti i sacrifici e gli sforzi non ho mai incontrato Terence…dopo quel corso ho buttato il costume.

Se posso aiutare qualcuno lo faccio volentieri, ma cerco di concentrare le mie energie positive sulle persone alle quali voglio bene e su quelle che so che hanno piacere di essere “contagiate”.

Non trovavo più la lista dei consigli su come affrontare i S.I.N.A.P quindi oggi ho chiamato Steve e me la sono fatta rinviare. Sono passati 13 anni da quel corso e un paio di volte l’anno vado ancora da lui a fare una chiacchierata. Ne esco sempre col sorriso. Fa bene chiacchierare con un S.I.P.A.P

Avete capito il segreto per essere felici ?

Difendetevi dai S.I.N.A.P., dalle sanguisughe, dalle cariatidi della vita, dagli zombi.

Se potete eliminarli dalla vostra vita meglio, ma se proprio non potete…leggetevi bene i consigli di Steve qui sotto.

L’entusiasmo è un dono molto prezioso.

Se siete portatori sani…non permettere a nessuno di rubare il vostro entusiasmo, ma concentratevi sul contagio! 

 

CONSIGLI per la gestione dei S.I.N.A.P :

I S.I.N.A.P. sono Soggetti che Influenzano Negativamente Altre Persone; una volta che hai individuato i S.I.N.A.P. è bene saperli gestire, quindi:

  1. Ricordati che se una persona è un S.I.N.A.P. e non viene gestito con attenzione, tenderemo ad essere fortemente influenzati da lei ed in maniera automatica a nostra volta, metteremo in atto su altri i modi di fare demotivanti. Prima di tutto staccatene! Allontanali da te il più possibile! Sei sicuro che devi proprio rimanere collegato a questa persona?  E’ una persona fondamentale per la tua vita o attività, oppure puoi interrompere la tua relazione con lei? Se puoi staccartene, fallo! Staccati da coloro che ti prosciugano energie.
  2. Nel caso in cui invece tu debba, per qualsiasi ragione, rimanere in relazione con un S.I.N.A.P., devi gestirlo molto bene con delle azioni di contenimento; cioè devi, ripeto devi, limitare l’influenza negativa che la persona demotivante ha su di te:

a)    Innanzitutto frequentala il meno possibile e per tempi ridotti: evita di stare con il S.I.N.A.P. per giornate intere; meglio un’ora ogni tanto; digli che hai da fare e non puoi stare troppo tempo con lei; in gruppo parlagli il meno possibile.

b)   Sii chiaro e trasparente con il S.I.N.A.P.. Cerca di mantenere nei suoi confronti una certa correttezza di fondo. Correttezza di fondo vuol dire non avere punti deboli sui quali lei ti può attaccare, cioè esprimi sempre ciò che pensi con chiarezza.

c)    Non aggredire il S.I.N.A.P., cioè non attaccarlo verbalmente, non sbottare nei suoi confronti, non offenderlo, non mandarlo a quel paese, non litigarci, non starci a fare discussioni accese, tutte queste cose la rafforzano invece di indebolirla.

d)   Non metterti mai a parlarle dei tuoi problemi. Ogni volta che tu comunichi notizie negative o esponi i tuoi turbamenti o preoccupazioni al S.I.N.A.P., questa li alimenterà e li userà come spunti per criticarti ulteriormente.

e)    Ma la cosa migliore è essere sempre molto vaghi, cambiare discorso e argomenti; fingere di non ascoltare e di non aver capito, parlare d’altro e rispondere “pere” alle “mele”. Sconcertarlo!

 

Un Click dal passato: storia di un fiocco azzurro felice !

7 marzo 2007, un test di gravidanza comprato senza tanta speranza, un più turchese, tanta gioia, tanta paura e l’ultima sigaretta fumata per esorcizzare una notizia così forte, così importante !

Prima di rimanere incinta fumavo una media di 5 sigarette al giorno quindi non ho fato fatica a togliermele tutte!!!

Non ho mai amato l’alcol quindi ho tolto anche quello anche se un paio di drink me li sono concessi e Daniele è sanissimo !!!)

nhowleggera

Ebbene si…ero incinta ! Dopo soli 4 mesi di tentativi (a 37 anni siceramente mi aspettavo di metterci moooolto di più) il mio più grande sogno si stava realizzando!

Per fare le cose per benino avevo deciso di provarci subito con il PERSONA, una macchinetta che normalmente viene utilizzata per non rimanere incinta (ti dice quelli che sono i giorni pericolosi!) e che io ho usato per il motivo contrario: la lucina rossa per me aveva un solo significato…Organizzare serata romantica!!!

Da quel test la mia vita è cambiata! Intanto dovevo decidere come dirlo al futuro papà: un pacchetto con un ciuccio?

Una scarpetta sotto il cuscino??? NOOO, non è così romantico! Sono io che guardo Beautiful, lui ora fa enduro e ai tempi giocava a rugby quindi…ho deciso di placcarlo! 

Quando è entrato in casa lo ho spinto sul divano e mi sono seduta sulle sue ginocchia.

A quel punto gli ho chiesto “mi ami???” e lui “si” e io “mi ami tantooo?” e lui” si” e io “qualsiasi cosa abbia fatto???” e lui” cosa mi hai rovinato in lavatrice questa volta?!?!?!”

A quel punto ho preso la sua mano e me la sono messa sulla pancia ! ha capito! evvivaaaaa

Non so se capita a tutte le donne, ma io…anche se lo cercavamo assieme…ero convinta di volerlo più di lui (forse perchè lui ha 8 anni meno di me quindi avrebbe potuto aspettare!!!) quindi avevo quasi paura che quel test positivo non sarebbe stata una bella notizia per lui quanto per me e invece…

Dicono tutti che i primi 3 mesi sono i più duri !! Bo??!!! sarò stata fortunata , ma non mi sono mai sentita meglio!

Ok ok…la sera ogni tanto saliva la stanchezza e un paio di vomitatine me le sono fatte anche io, ma saranno state al massimo 6 in 9 mesi e una di queste non c’entrava nulla con la gravidanza…ma con una spremuta d’arancia bevuta a stomaco vuoto la mattina a stomaco vuoto ! Avrebbe creato acidità anche ad un uomo!!!

Al terzo mese circa ho fatto la villocentesi !

Di quella avevo un pò paura… Ma ora…se ci ripenso…vorrei ricordarmi tutte le persone che mi hanno fatto arrivare quel giorno con quella paura !

Li picchierei tutti con…un ago gigante!!! Ma quale male!!!! Anche li…forse avrò avuto fortuna ,forse sarà stato super bravo il dottor Colombo della Mangiagalli (mitico allievo del famoso brambrati che la villo la ha praticamente inventata) ma avete presente la pubblicità di pic indolor??? “già fatto???”

Ecco…per me è stata così! Pensavo fosse anche una cosa lunga e invece quando mia suocera è tornata dopo essere andata a parcheggiare la macchina…io ero già fuori!

Dal 4 mese in poi…un’energia pazzesca! una voglia di fare incredibile!

Ho messo a posto tutti gli armadi, ripulito casa da cima a fondo e organizzato anche un paio di feste in casa con le mie amiche che mi rimproveravano di continuo “sei incinta! Datti una calmata!!!”.

Ma stavo bene, ero felice e nulla riusciva a fermarmi!!!

Non ho fatto nessun corso pre parto, ma un corso di acqua gym dove l’insegnante era un’ostetrica! Lo consiglio: tanta ginnastica e poche ma buone nozioni (non andate in giro a chiedere troppo su parto etc perchè vi racconteranno di tutto e vi mettereanno solo tanta paura e una grande confusione in testa !)

Ora so che penserete che sono matta ma io…sono andata in giro in motorino fino quasi alla fine del 7 mese!  A quel punto mia mamma mi ha mandato una busta con dei soldini e con sopra scritto “per i taxi” !

Visto che non avevo la macchina e continuo a non averla…mia mamma mi fece promettere che avrei lasciato il motorino in garage fino al parto (una settimana dopo il parto però sono tornata ad usarlo!!!…giusto il tempo di fare “assestare” i punti che mi hanno dato durante  il parto perchè il bimbo era grande.

( NB: quando mi hanno dato i punti non mi hanno fatto assolutamente male!! più avanti ne parlo ancora)

Devo dire che io che sono una super romanticona sensibile…pensavo che avrei versato lacrime ad ogni ecografia e invece…nulla!!

Oddio…proprio nulla no, ma diciamo che non ho pianto tutte le volte (a quella morfologica si ! Tanto ! Sapere che il tuo bimbo ha tutto al suo posto è una grande gioia, ma sono riuscita comunque a non allagare lo studio di Corina (la mia ginecologa)

Poco prima del risultato della villocentesi (li oltre a sapere se il feto sta bene sai anche il sesso perchè trattasi di esame che legge i cromosomi!) avevo un’ecografia di controllo e avevo chiesto a Corine se per caso avrei avuto la fortuna di sapere il sesso prima del risultato della villo!

Corina mi aveva risposto che sarebbe stato difficile quindi ero andata alla visita molto tranquilla senza nessuna aspettative e con un’amica ( Il mio fidanzato è venuto solo alla morfologica e ad un’altra delle ultime perchè lavorav fuori milano e perchè era inutile che prendesse tante ferie tanto…. dopo ogni visita arrivavo a casa con mille foto e video fatti al monitor della mia ginecologa col mio telefonino.

La mia amica non ha fatto in tempo a dirmi” ma non hai mai pianto durante le altre ecografie?!?! io mi commuovevo sempre!!” che la mia ginecologa a tradimento senza preannunciarmi che aveva visto…mi ha disse “è un maschietto!!!”.

A quel punto sono crollata e ho pianto come un agnellino sgozzato!!! Ero felicissima ! Volevo tanto un maschio…per me e soprattutto per il mio compagno!!! (odio il rosa!!!)

Al mio compagno (oggi marito) avevo detto che quando avrei saputo il sesso dall’esame della villocentesi gli avrei fatto sapere il sesso tagliando i capelli corti se fosse stato maschio e lasciandoli lunghi se fosse stata femmina!!!

Non immaginavo che lo avrei scoperto prima dei risultati della villo…ho bevuto un prosecco con la mia amica sotto lo studio di Corina e…mi sono precipitata dal parrucchiere!!!

La faccia di mio marito quando è tornato a casa e mi ha trovato coi capelli corti …che ridere!!!

Non si ricordava più se avevo detto che li avrei tagliati corti se fosse stato maschio o il contrario.

A quel punto mi sono accarezzata la pancia e ho detto “Daniele saluta papà!”.

lorodue leggera

Mio marito ed io avevamo deciso che se fosse stato maschio lo avremmo chiamato come il suo papà che non c’è più.

Che gioia!!! A quel punto il mio compagno ha mandato sms a tutti i suoi amici !!!

Sono sicura che sarebbe stato felice anche se fosse stata femmina, ma il maschio…mio marito Marcello per hobby gioca a rugby e va in moto quindi…

I mesi passavano veloci tra viaggi, we etc .

Non mi sono mai sentita incinta nel senso di donna “impedita”, ma taaanto viva e piena di energia!!! tutte le volte che mi sentivo dire “ma sei incinta!! per cercare di farmi passare la voglia di fare qualcosa” rispondevo “appunto…incinta e non malata!”

La data di scadenza era il 14 novembre ma il 14 novembre al monitoraggio in Mangiagalli (dove avevo deciso di far nascere Daniele) mi avevano detto che non era il momento e mi avevano rimandato a casa!!!

Ma come????? Io lo volevo vedere il mio bambino! Ero troppo curiosa e poi quel giorno  e il giorno dopo erano di turno la dottoressa Garavaglia (ostetrica) e il dottor Corrado (anestesista) , due persone speciali che mi erano state consigliate da ben 3 amiche che avevano partorito con loro e che si erano trovate benissimo!

Io dovevo partorire con loro quindi visto che dicono che fare all’amore e fare le scale avvicinano il momento del parto (NB quando partorisci spesso ti iniettano ossitocina per provocare le doglie o  qualcosa del genere..beh!

Quella sostanza è la stessa che ti regala il tuo compagno tutte le volte che fai all’amore quindi toglietevi dalla testa l’idea che quando si è incinte fa male fare all’amore…anzi!!!! fa benissimo!!!) e visto che marcello era in ufficio…il giorno dopo mi sono decisa e ho fatto le scale di casa 12 volte (abito al secondo piano a piedi)

Alle ore 13 del 15 novembre del 2007 sono entrata in casa e alle ore 16 , mentre guardavo “Amici”, mi si sono rotte le acque!

Alle 17 è venuto a prendermi Marcello, Dalla brianza dove lavorava si è precipitato in tangenziale dopo che lo avevo chiamato ridendo e dicendo “cosa stai facendo??? Se non sei molto impegnato puoi salire in macchina e venirmi a prendere?!?!?

Mi sa che è arrivato il momento!!!!

Alle 18 sono entrata in ospedale, sono andata in accettazione (mentre marcello parcheggiava) e ho fatto visita di controllo

Ho fatto un oretta circa di contrazioni senza anestesia (dolori fortini ma brevissimi quindi sopportabili anche per me che ho la soglia del dolore basssssisssima) e alle 20 circa Corrado mi ha fatto l’epidurale, quindi…dolore zero e subito dopo… una sensazione di rilassatezza totale!

Ridevo…mi sentivo un pò drogata anche perchè con l’epidurale mi aveva iniettato anche una sostanza oppiacea (legale!!!).

nascita piccola

 Alle 23.08 è nato Daniele!!! Descrivere la gioia che provi quando il tuo compagno ti mette in braccio tuo figlio…è impossibile

Ti scoppia il cuore, anche se la verità è che solo dopo quasi 4 mesi ho iniziato davvero a rendermi conto di essere diventata mamma: é un cambiamento talmente forte che ti cambia la vita (in meglio!!) giorno dopo giorno!!!

Ho partorito giovedì sera e sono tornata a casa domenica! Sono passati 5 anni e 2 mesi da quel giorno e la gioia aumenta giorno dopo giorno…

 

Oggi Daniele ha 5 anni e può far sorridere, ma… ogni anno che aumenta per lui…diminuisce per me. 

Più il tempo passa e più mi sento giovane ! Lui è la mia energia, il mio entusiasmo, la mia voglia di vivere…diventare mamma è sicuramente il dono più bello che la vita ci possa fare ! 

Un elisir di eterna giovinezza se vissuto con entusiasmo e con un pò di leggerezza.