Perdindirindina, ma è proprio così difficile rispettare un paio di regole semplici e direi anche parecchio intuitive?!
Non credo serva chiamarsi Albert (quello famoso faceva “Einstein” di cognome) per capire che certe cose sarebbe meglio non farle, azz.
Sono con Danny boy a Venezia da mia mamma e quindi ci capita di andare in spiaggia.
Abbiamo la fortuna  di poter usufruire di una capanna, della nonna e delle sue amiche, che si trova in una spiaggia direi bellina e ben frequentata eppure anche lì si vedono e si sentono cose che non si vorrebbero vedere e sentire.
Ok, sono una rompiballe cosmica di quelle della peggior razza ossia di quella delle “precisine senza scampo”, ma certe cose nooo daiii!
Tagliamo la testa al toro e partiamo subito subito con una lista facile facile e veloce veloce (si capisce che trovo le che le ripetizioni rafforzino i concetti più dei superlativi?!).
Se questo elenco dovesse toccarvi nel profondo, allora vorrà dire che potete ancora migliorare (mettiamola così).
1) FUMO: se proprio vi viene voglia di fumare in spiaggia, fatelo pure, ma lontano dagli altri.
Anche se siete all’aperto, il fumo può dar fastidio a chi vi sta vicino, specialmente se si tratta di bambini o se il fumo è quello di un sigaro.
Ed evitate di lasciare i mozziconi nella sabbia: basta una bottiglietta vuota oppure li spegnete e poi li buttate dove cavolo volete.
2) SPAZZATURA: ciò che siete voi a produrre sarete voi a dover portare via.
A meno che non siate così fortunati da avere una filippina così fissa, ma così fissa che possa seguirvi anche in spiaggia, nessuno passerà a raccogliere le bottigliette vuote o le altre cose che avrete lasciato nel pezzo di sabbia dove avrete trascorso il vostro tempo libero.
3) PULIZIE CORPORALI: capisco benissimo che i granelli di sabbia nelle parti intime possano dar fastidio perchè vi assicuro che capita anche a me di ritrovarmi interi secchi di sabbia nel costume, ma vi consiglio di guardarvi attorno e di assicurarvi che nessuno vi stia osservando, prima di iniziare le profonde pulizie con mano a cucchiaino, non è chic.
4) CAMBIO COSTUME: i bambini posso farlo anche all’aria aperta, ma i grandi sarebbe meglio lo facessero in capanna.
Ho visto donne uscire dalla capanna senza il reggiseno per poter sfoggiare le loro tette nuove prima di doverle ricoprire.
Ma non sarebbe meglio scegliere una spiaggia dove il topless sia cosa e buona giusta? 
E poi se volete proprio rifarvi il seno, fatelo quando il resto del corpo possa sembrare ancora lo stesso di cui fanno parte anche le tette in questione.
Due meloni rigidi sopra un piatto di burata…stonano.
5) VOLUMI: se il bambino è in acqua ed è pronto il pranzo o è il momento di interrompere quel lungo bagno, non mi sembra utile ed educato comunicarlo a tutta la spiaggia urlando come se qualche inutile squadra di seria A avesse vinto lo scudetto: “LUCAAAAAAAAAA VUOI USCIRE DALL’ACQUA E VENIRE IN CAPANNA A MANGIARE LA TUA INSALATA DI RISOOOOOOO”.
Se Luca è ancora in acqua e le sue mani sembrano quelle della sua bisnonna non ce ne po’ fregà de meno e se oggi sei stata una mamma così brava che ti sei svegliata alle 5 e gli hai fatto anche una bella insalata di riso anni ’80, è un problema tuo.
Alza quelle chiappe e avvicinati a tuo figlio invece di fare la mamma dall’ugola d’oro.
Io oggi, per esempio, non ho preparato un tubo da mangiare.
Quando Danny dovrà uscire dall’acqua lo capirà da un mio semplice cenno della mano e se avrà fame andremo al bar e mangeremo un panino, tiè.
6) ABBIGLIAMENTO: caro maschio italiano, lo so che il boxer non è il massimo per l’abbronzatura e che lo slip sarebbe molto meglio, ma fattene una ragione: si nun c’hai er fisico, lascia stare.
Cara donna italiana, so che ormai in commercio ci sono dei costumi pazzeschi tutti tempestati di brillanti che ti mettono di buon umore solo a guardarli, ma prima di comprarli vedi di provarli e di guardarti allo specchio assieme a loro, indossandoli.
Se non avete il fisico di Elle Macpherson, tenete a freno la fantasia e andate sul classico che non si sbaglia mai.
7) PROTEZIONE: è possibile che ci sia ancora gente che si ostini a non volere usare la crema protettiva perchè pensa che con quella non ci si abbronzi?
Con la crema protettiva la sera la pelle non scotta e la mattina dopo ci si sveglia più abbronzati del giorno prima, ma senza strane chiazze, bolle o eritemi.
Il colore che otterrete durerà molto più a lungo e non recherete danni esagerati alla vostra pelle.
Ma non vi sentite ridicoli a girare con quelle facce viola e con quelle schiene in fiamme?
E poi se non vi piace il segno del costume, evitate di girare con spalline abbassate e lembi di carne che fuoriescono da ogni angolo, ma compratevi dei bei costumi a fascia che ormai ce ne sono a bizzeffe.
Per finire ecco un paio di cosucce che personalmente mi urtano parecchio se indossate dagli uomini:
a) Infradito di gomma: concesse al massimo per andare a fare la doccia.
b) Cerchietto o fascia nei capelli: mi disturba meno una fronte abbronzata col segno del ciuffo.
c) Moto d’acqua: se fai casino, se acceleri e se fai numeri da circo vicino alla riva, non si allunga il pisello a te, ma spacchi i maroni agli altri.
Buone vacanze.
Barbara