Villa Frua è costruita nel 1912 dal bisnonno della mia amica Elisa, un industriale tessile milanese.
Per fortuna che il primo marito era il comandante della compagnia della morte del Duce, e non era per niente simpatico, sennò la Olga (mio secondo nome) non avrebbe mai ripiegato sul l’Alberto Frua (NB: gli articoli davanti ai nomi, in certi tipi di narrazioni, sono strettamente necessari!) figlio del primo citato bisnonno della mia amica.
So bene che in questo momento vi starete chiedendo “Ma perché questa qui ci racconta ste cose?”
E siccome a me non piace lasciare i miei amici senza risposta, vi spiegherò subito subitissimo il perchè!
Perché io ieri pensavo di “stare per andando”(adoro certe libertà linguistiche! Ahahaha) ad una classica grigliata della domenica, e invece…
E invece di classico ieri non c’è stato proprio nulla!
Da quando la mia amica Elisa ha ristrutturato Villa Frua, nel 2012, di giorno non ci ero più stata.
Che piccolo grande angolo di paradiso.
Per arrivare a Stresa, da Milano, ci abbiamo messo poco più di un’ora, e all’arrivo siamo stati accolti dal profumo della griglia, e dai colori del lago, che prima ci ha accompagnato da vicino, nel nostro ultimo pezzo di viaggio, e poi ci ha osservato dal basso, verso l’alto, mentre noi gironzolavamo per la Villa, esplorando nuovi angoli e nuove stanze…
Ieri mi sono sdraiata nella camera del marito di Olga.
Ieri ho suonato il piano con cui Alberto faceva le serenate alla sua Olga, durante le loro sontuose feste estive.
Villa Frua è sempre stata sede di grandi feste e ora la mia amica Elisa, dopo averla ristrutturata nel 2012, ha deciso di riportare la musica e l’allegria in questa splendida location.
E’ proprio a Villa Frua che venerdi scorso il grande Giuseppe Tornatore ha girato due scene del suo nuovo film “La corrispondenza” , che uscirà nelle sale agli inizi del prossimo gennaio.
Lo studio di un avvocato, la protagonista Olga col suo cappottino grigio, e l’avvocato che la accoglie in quello che era lo studio di nonno Alberto, Frua.
Quanta storia in quella villa, quanti ricordi, quante vecchie emozioni, quanta nuova energia…
E noi? E noi ieri abbiamo grigliato, vicino al pozzo che serviva a nonno Alberto per annaffiare le sue amate piante, cedro centenario del libano compreso.
E noi ieri abbiamo giocato a ping pong, ci siamo rotolati sui prati, e ci siamo arrampicati sugli alberi.
E noi ieri abbiamo guardato i nostri bambini correre intorno alla villa, per poi entrare ad esplorare le vecchie stanze, a caccia di fantasmi…
Bello rivedere la mia amica Simona Bencini, cantante dei Dirotta su Cuba, ed ammirare una mia creazione Gipchic su di lei.
Bello tornare a casa stanchi, ma felici, dopo una giornata ricca di belle emozioni, e di cibo, taaaaanto cibo!
Mannaggia! E la mia dieta?
Ero troppo stanca per cucinare, e oltretutto mi sentivo troppo in colpa per rimettermi a mangiare.
E quindi?
E quindi Danny ha cenato con tea e biscotti, e mio marito ed io ci siamo bevuti due bei Vi-shape Visalus: massima resa, minima spesa, e zero fatica, yessssss.
Ora vi lascio perché stasera c’è la cena di classe, e mi tocca cucinare!
Quest’anno niente pizzata: ogni famiglia cucinerà la sua specialità!
Olè, besos
Barbara
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