Il nostro viaggio in Francia era programmato da mesi, e io non permetto a niente e a nessuno di cambiare i miei programmi.

Volevo tornare a Nizza a passeggiare sulla promenade con mio figlio, a fare shopping con le amiche.

Volevo tornare all'”Africa Queen” di Beaulieu, dove andavo a mangiare i ravioli con lo zafferano e le cozze, con il mio papà.

Ma, sopratutto, volevo portare Danny a Marineland, un grande parco marino a pochi minuti da Antibes.

Quando ero ragazzina i miei genitori avevano una vecchia barca a vela in legno, e la tenevano nel porto di Antibes.

Quando andavo in vacanza con loro, passavo la metà del tempo a Marineland.

Arrivavo prima degli spettacoli, guardavo gli spettacoli, e, spesso,  mi fermavo anche dopo gli spettacoli…

Mi piacevano tanto i delfini, ma era delle orche che ero innamorata!

Non capivo come potessero degli animali così grossi e pesanti saltare così in alto, sembrando così leggeri.

Le chiamano “le orche assassine”, ma hanno uno sguardo dolcissimo, come quello degli istruttori che vivono al loro fianco.

Sì lo so che gli animali non dovrebbero vivere lì dentro, ma dovrebbero essere liberi di nuotare veloci, in mare aperto, ma le orche e i delfini che sono ora a Marineland sono tutti nati li dentro, e il mare non sanno neanche cosa sia.

A Marineland hanno girato una scena di un film che ho tanto amato: le “Grand bleu”.

Le “Gran bleu” è un vecchio film di Luc Besson del 1988, e racconta la vita di due grandi apneisti: il francese Jacques Mayol e l’italiano Enzo Molinari.

Quando ero piccola avevo fatto amicizia con alcuni istruttori.

Dopo gli spettacoli a volte mi permettevano di stare un po’ li con loro: mi insegnavano alcuni segnali, e mi facevano dare da mangiare alle orche e ai delfini.

Ad un certo punto mi ero anche convinta di voler interrompere gli studi e diventare istruttore, per andare a vivere lì dentro, per sempre 🙂

E’ stato emozionante tornare lì dopo tanti anni con mio figlio, e vedere che durante gli spettacoli delle orche e dei delfini non ero l’unica con gli occhi lucidi… (ovviamente per la commozione)

Belli i delfini e le orche, ma non si può andare in Francia durante il periodo dei saldi e non fare shopping, e quindi dopo Marineland ce ne siamo andati tutti ad Antibes, tra mercatini e negozietti davvero sfiziosi.

Sapete quale sono i miei negozi preferiti in Francia?!?

Secondo me chi mi conosce bene lo sa 🙂

Bravi: i supermercati!

Da brava golosona, e amante dei formaggi, appena arrivata sono andata subito in un grande supermercato vicino alla casa degli amici dove ero ospite, e ho fatto la scorta!

Sapete che in Francia sulle verdure spruzzano il vapore per mantenerle fresche? Non lo avevo mai visto: ganzisssssimo!

Per non parlare della quantità di yogurt che hanno: li avrei comprati tuttiiiiiiiiiiii !!!

E non ho saputo resistere neanche al richiamo del nuovo centro commerciale che hanno aperto praticamente accanto al supermercato!

Immaginatevi la gioia di Danny ad accompanare la mamma e le sue amiche a fare shopping 🙁

Un giorno lo ho lasciato a casa con il suo amichetto e i maschi di casa, ma un giorno me lo sono portato dietro, promettendogli che avremmo mangiato un bel gelato 🙂

A volte basta davvero poco per convincere un uomo ad accompagnare noi donne a fare shopping, anche se, purtroppo, funziona solo con i minorenni 🙂

E ora parliamo di quel famoso gelato promesso!

Tra i negozi di Bobbi Brown, Uniqlo, Brooksbrothers  etc etc, c’era un bel chioschetto in legno e acciaio, e nella vetrina dei grandi e colorati ghiaccioli.

Bingo! Gelati trovati, promessa mantenuta!

La signorina ci aveva subito informati del fatto che quelli fossero ghiaccioli artigianali messicani.

“Wow! Mai assaggiato ghiaccioli artigianali messicani! Quasi quasi me ne mangio uno anche io!!!”

Daniele ha scelto quello al mango, e il suo amico Riccardo quello banana/nutella.

Nonna Mimma, la nonna dell’amico di mio figlio, si è gentilmente offerta di pagare, e ha chiesto quanto doveva.

“4,80 euro merci”

Ma quando nonna Mimma ha allungato alla signorina una banconota da 5 euro, la signorina ha fatto uno strano sorriso e ha detto: “4,80 euro chaque”

4,80 euro a ghiacciolo!??!?!?!?

Mimma ed io ci siamo guardate e siamo scoppiate a ridere!

Ok che è un ghiacciolo artigianale, che dentro quello alla banana c’era una soffice e dolcissima crema di cioccolata, ma per 4,80 euro a ghiacciolo ora tu il messicano che li ha fatti ce lo presenti e ci da anche una lezione di ballo, gratis 🙂

Viva la France, e los Mexicanos !!!

Besos

Barbara

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