Premetto subito che mi reputo una donna fortunata, molto fortunata.

Ora, fatta questa premessa, posso dire che questo è stato per me un anno parecchio pesantuccio, in tutti i sensi (la mia bilancia può confermarvelo)

Il mio adorato zietto ha deciso che non aveva più voglia di vivere e, a qualche giorno dal suo funerale, a mia mamma è stato diagnosticato il quarto tumore della sua vita (ben 3 li avevamo giá sconfitti)

State tranquilli: questo non è l’inizio di un post triste e strappalacrime 🙂

Ormai mi conoscete e sapete che io non sono una che si lamenta ad cazzum (per nulla) e che quando lo faccio é perché c’e un fine buono e costruttivo, e non distruttivo 😉

Per circa tre mesi abbiamo aspettato la data di questo quarto intervento, con l’ansia che vi lascio immaginare.

E sapete cosa faccio io quando ho l’ansia?

Esattooo: mangio, come se non ci fosse un domani 🙂

E siccome le sfighe non vengono mai da sole, mi sono cuccata anche una bella infiammazione alla fascia plantare con spina calcaneare, alla gamba sinistra, e una bella epicondilite al braccio destro.

Con questi acciacchi da vecia ovviamente mi è stato vietato di fare sport se non un blanda acqua gym e un pò di bicicletta 🙁

Ho fatto sedute di tecar, onde d’urto, laser e trick e track, ma non mi é passato nulla 🙂

Per fortuna una mia cara amica chiropratica mi ha mandato da San Maurizio il re dei magneti (a Milano in Via Olmetto), che con due applicazioni di magneti vicino al gomito, in 20 giorni mi ha tolto tutti i dolori al braccio 🙂

Peccato che io sia arrivata da lui solo a giugno e che quindi abbiamo fatto in tempo a risolvere solo l’epicondilite, mentre per il mio piedone toccherá aspettare settembre 🙂

Se una come me, che di solito si allena 3 o 4 volte a settimana, smette di allenarsi per tutto l’inverno, e la primavera, ma continua a mangiare come se non ci fosse un domani, secondo voi cosa succede?

Tu mangiare tanto e non bruciare nulla?

Tu ingrassare, tanto, tié!

Subito dopo Pasqua hanno ricoverato mia mamma, le hanno fatto indossare il pigiama e le hanno detto che il giorno dopo la avrebbero operata togliendole mezzo polmone, eliminando così quella brutta macchia.

“Scusi, ma un medico che l’aveva visitata durante gli esami pre ricovero, aveva detto che subito prima dell’intervento voleva rifarle una tac con metodo di contrasto Non gliela fate?”

Essere una figlia rompi maroni e precisina a volte serve 🙂

“A sì, ecco la richiesta, non la avevo vista, era sotto la richiesta degli esami del sangue, mi scusi, andiamo, la porto subito a farla”

Risultato? Quella macchia non si era ingrossata, anzi, sembrava addirittura più piccola, e i tumori, si sa, non rimpiccioliscono da soli, mai.

Risultato? Intervento cancellato e sostituito con un ago aspirato, e poi via, tutti a casa.

Abbiamo aspettato circa una settimana per i risultati di quel cavolo di ago aspirato, e non vi sto a raccontare l’ennesima badilata d’ansia.

Pasticcerie e rosticcerie in quei giorni erano il mio rifugio preferito.

“Pronto, abbiamo i risultati: non è un tumore, fate delle buone vacanze”

In quel momento mi sono sentita rinascere.

Dopo quella telefonata ho pianto, di gioia.

Però…

“Fate delle buone vacanze” ????!!!!

Con che coraggio mi sarei potuta mettere in costume?!?!?!?

Anche a causa della vostra cacchio di diagnosi del cavolo, io per mesi mi sono mangiata di tutto e di più, e manco ho potuto allenarmi per cercare di bruciare qualcuna delle migliaia di calorie ingeriteeeeeeee.

E ora voi mi dite: “Buone vacanze?”

Mio zio non c’é più, anche se sono sicura che dove é ora sia più felice di prima.

Mia mamma ha ancora tutto il suo polmone, ma io?!

Io sono arrivata al mio peso massimo di 82,7 kg, azzzzz !!!

Poco prima dell’estate ci ho anche provato a mettermi a dieta, ma ormai…

Non sarei mai riuscita a perdere quei circa 10 kg così velocemente, e poi stavo per andare in Puglia, a Londra, in Francia…

Come si fa a fare la dieta in Puglia, a Londra e in Francia?

Io e la mia forza di volontá ci siamo arrese, e abbiamo messo in valigia parei e vestiti lunghi, et voilá.

Quando siamo tornati dalla Francia ho dovuto fare il cambio valigia e decidere cosa portare in montagna.

Avete presente quando, facendo la valigia, vi provate alcune cosucce, giusto per capire cosa vi sta meglio?!

Ecco: di quelle cosucce non mi entrava nulla 🙁

Sono partita con due gonne lunghe e un paio di jeans taglia 46, giurando a me stessa che in montagna, dolori o non dolori, avrei ripreso a fare del moto, qualsiasi moto, e che, senza fare una vera dieta, avrei almeno eliminato i carboidrati cattivi (pasta e pane).

Anche la frutta e le verdure contengono carboidrati, ma quelli sono buoni, perchè non fanno ingrassare 🙂

Siamo a Cortina da 4 giorni, e ho giá fatto più di 50 km in bici; ho scalato una montagna (solo perchè una mia amica mi aveva parlato di una “semplice passeggiata di ferragosto”, fregandomi) e ho fatto altre due camminate veloci tra i boschi.

Pensate pure quello che volete (visto che mega giro in bici era tutto in piano e in discesa), ma io sono molto felice.

Dopo più di 6 mesi a non fare un tubo (se non qualche lezioncina di acqua gym e qualche giretto in bici) sento di aver giá fatto un bello sforzo.

E poi…

E poi lavoro per Jeunesse, un’azienda che fa dei prodotti davvero assurdi (nel senso buono)

San Candido – Lienz é un percorso da fare in bici quasi tutto in piano, e molto piacevole, ma sono pur sempre 44 km, e a circa 5 km dal traguardo iniziavo ad essere un pò stancuccia (non essendo per nulla allenata)

Per fortuna avevo nello zaino una lattina di Nevo al limone/ginger.

Nevo è un energizzante al 100% naturale (yerba mate, tea verde, guaranà e vitamine varie) che mi da un’energia pazzesca.

Ho seminato mio marito e mio figlio, e sono partita veloce verso la meta, da sola, superando un sacco di persone che pedalavano tranquille davanti a me.

Sentivo il sole sulla pelle e una piacevole arietta, e ridevo, da sola.

Sono una donna fortunata, molto fortunata e, nonostante qualche piccolo incidente di percorso, vedo di non dimenticarmelo mai.

Alla fine della biciclettata, a Lienz, abbiamo preso una seggiovia e siamo saliti in cima ad una montagna dove abbiamo dato da mangiare agli animali di una piccola fattoria e abbiamo pranzato (io con una bella insalatona e del formaggio).

Giusto per non farci mancare nulla, e per digerire velocemente😬,  dalla montagna siamo scesi con dei velocissimi bob su rotaie (avevo fatto un video, ma si vedono solo i miei piedi, e si sentono le mie urla)

Verso le 17 abbiamo caricato la bici sul treno e siamo tornati alla nostra comoda macchinina.

Per essere sicura di non risvegliarmi il giorno dopo con mille dolorini, mi sono bevuta anche una bottiglietta d’acqua con dentro sciolta una bustina di ZEN FIT (aminoacidi ramificati sempre di Jeunesse).

I dolorini non sono arrivati, e il giorno dopo sono addirittura riuscita a scalare una montagna con gli amici, per fare il nostro picnic di ferragosto in un gigante prato praticamente deserto.

È stato un anno difficile, ma è passato.

Quando si tocca il fondo si può solo risalire, e io, pian pianino risalirò (per ora non sulla bilancia 😋)

Besos

Barbara