So che dopo quello che dirò, stasera pioverà di nuovo come ha piovuto sabato sera, ma devo dirlo:
“Mio marito aveva proprio ragione”
Ecco, l’ho detto.
Danny boy in Sardegna
Danny boy in Sardegna
Appena le nonne mi hanno confermato che avrebbero portato Danny con loro in Sardegna per ben 9 giorni, il mio primo pensiero è stato ” E che si fa il week-end visto che siamo soli soletti senza il pupo?”
Peccato che la domandina l’ho fatta a mio marito lunedì scorso ossia il giorno dopo il rientro dalla grigliata per il suo compleanno fatta al lago di Como da amici: 3 ore di coda per rientrare, due maroni incredibili.
Abbiamo anche provato a fare i furbi attraversando il lago col ferryboat, ma abbiamo solo buttato 15 euro perchè la coda era di nuovo lì ad aspettarci.
Risultato? 
Mio marito, alla mia domandina facile facile e tanto ricca di entusiasmo, ha risposto: “Io week-end prossimo non mi muovo da Milano”
Tiè!
Avevo una mezza idea (forse un quarto) di andare al mare, noi due, da soli, ma quella mezza idea è stata presto abbattuta, strozzata, strangolata.
Non nego che anche io non avevo tutta questa voglia di muovermi, ma non lo avrei mai ammesso, neanche sotto tortura.
Quindi quando il maritino ha fatto sparire anche quel quarto di idea che mi era rimasta , ho aspettato che andasse al lavoro e sono salita in terrazza a pulire e preparare tutto per il nostro we romantico e rilassante, a casa. 
Alla fine siamo davvero rimasti a Milano e devo dire che, dopo aver letto diversi commenti di ieri sera su faccia da libro, sono proprio contenta.
Il bello del non partire è che non devi rientrare.
Il bello del non rientrare è che non trovi km di coda per il rientro.
Il ragionamento non fa una piega no?!
Venerdì sera siamo andati a cena con una coppia di amici al Petit.
Il Petiti è un ristorante molto carino che hanno aperto degli amici circa 3 anni fa, ma non ero ancora riuscita ad andarci (sono una frana, pigra e smemorata).
Per la prima volta, ho preferito portarci il marito di venerdì perchè durante la settimana è troppo pericoloso.
Diciamo che il posticino è frequentato dalle più belle gnocche di Milano dove quella più normale si chiama Belen.
Per fortuna le belle gnocche il week-ed vanno tutte al mare a sfoggiare i loro lati B mentre noi comuni mortali possiamo circolare libere sentendoci anche passabili, in loro assenza.
Il problema è che, oltre che a me, il Petit è piaciuto molto anche a mio marito, pur senza tutte le gnocche di sempre, e quindi ci vorrà tornare, azz!
maritolavorafotoUdite udite: sabato mio marito è salito in terrazzo e ha iniziato a scartavetrare le sedie e i tavoli per riverniciarli.
Ok, ok, avrebbe potuto farlo mesi fa, ma va benissimo anche ora: basta che l’abbia fatto!
Mentre lui scartavetrava secondo voi io cosa ho fatto nel mio week-end libero senza figlio?
Sono andata in una Spa?
Mi sono fatta fare un massaggio?
Ho letto un bel libro?
Ho guardato un film intero?
Sono andata a fare shopping?
Ho visto le amiche?
Ho fatto mani, piedi e ceretta (ormai sembro Cita, ma non la moglie di Fantozzi)
Sono salita in terrazza e almeno io mi sono sdraiata al sole approfittando della situazione carina che avevo “apparecchiato” per due?
Ma cosa dite mai (come diceva il mio amato Topo Gigio): in terrazza non sono proprio salita (non si respirava aria buona con tutto quello scartavetrare), ma sono rimasta giù in casa e ho messo in ordine tutti gli armadi, il garage e anche la cantina, olè!
Sabato sera, distrutti , ma felici di tutto il lavoro fatto, siamo andati noi due in tête a tete a cena al nostro amato Temakinho in Corso Garibaldi.
Il Temakinho è lo stesso ristorante nippo-brasilero dove siamo andati a cena prima del concerto di Jovanotti: si mangia super bene e si spende il giusto.
Domenica mio marito ha finito di carteggiare e ha riverniciato 7 sedie, 2 tavolini e il tavolo grande e per finire ha fatto pure un ottimo lavoro di giardinaggio.
Che dire?! Ogni tanto mi ricordo perchè mi sono innamorata di lui.
moglielavprafotoIo ho finito di mettere in ordine tutti gli armadi e come se non bastasse, ho passato anche un paio di ore a piangere guardando le foto di Danny boy che avevo appena ricevuto dalla Sardegna: una deficiente!
Alle 16 però mi sono messa in costume da bagno e sono salita in terrazza.
Ho avuto il coraggio di entrare nella mini piscina di Danny e di sdraiarmi sul materassino al sole per più di un’ora, mentre mio marito mi guardava con invidia e finiva di verniciare.
Per farmi perdonare  sono andata a fare la spesa e gli ho comprato un bel po’ di frutta e altre cose che gli servivano.
Ho scritto “gli ho comprato” perchè io oggi parto, mentre lui resta.
Ho deciso di approfittare di questi 4 giorni liberi che mi rimangono (Danny torna giovedì) e visto che questa settimana non ho grossi impegni e su in terrazza ho gli operai che per i prossimi 4 giorni batteranno dalla mattina alla sera per spaccare il vecchio intonaco del palazzo accanto, me ne vado a casa mia a Venezia e resto lì ad aspettare i mie uomini che mi raggiungeranno venerdì.
Ciapa.
Barbara
Terrazza: dal mio assetto "relax" all'assetto "bricolage"

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