Che dire?!
Ho ancora l’adrenalina a mille.
Io amo la musica e nella mia vita sono stata davvero a tanti, tantissimi concerti: da Madonna a Michael Jackson, da Jamiroquai ai St. Germain.
Ascolto di tutto, ballo di tutto e mi emoziono con tutto.
Ma andare assieme al concerto di Jovanotti con mio figlio… è stata davvero una gioia indescrivibile.
E’ iniziato tutto 3 giorni fa quando sono andata a prendere Danny all’asilo e gli ho dato la notizia: ha fatto un salto e si è messo ad urlare!
Danny ama la musica ed uno dei suoi giochi preferiti, con i suoi amici, è proprio quello di inscenare dei veri e propri concerti.
Alla fine della sua ultima recita all’asilo, nonna mao (mia mamma) gli ha regalato una chitarra nuova ed è proprio con quella chitarra che Danny è venuto a svegliarmi ieri mattina.
Prima di andare all’asilo abbiamo messo su Jovanotti e abbiamo ballato e cantato!
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Dopo l’asilo gli ho fatto un discorso serio spiegandogli che il concerto sarebbe iniziato alle 21, ossia quando lui normalmente è già a dormire, e che Saturnino (il bassista che suona con Jovanotti e che Danny ha conosciuto con me) mi aveva detto che la sua canzone preferita (Il più grande spettacolo dopo il Big Ben) la avrebbero fatta verso la fine.
L’unica soluzione per poter restare fino alla fine del concerto senza crollare addormentato e per magari conoscere anche il suo idolo, era una sola: dormire un paio di ore dopo l’asilo.
Alle 16.05 Danny “russava” e ha continuato a dormire beato fino alle 18.20.
Che dire? Furbissimo il mio Danny Boy.
Il papà era via per lavoro da 2 giorni quindi prima del concerto siamo andati tutti assieme a cena al Temakinho in C.so Garibaldi.
A cena al Temakinho con papi e il mio amico Camillo che ne è diventato il direttore.

A cena al Temakinho con papi e il mio amico Camillo che ne è diventato il direttore.

Oltre alla passione per la musica, Danny ha ereditato da me anche quella per il sushi e scoprire che il mitico Camillo, conosciuto ai tempi in cui era dirigente in Valtur, ora è diventato il direttore del nostro ristorante preferito, è stata davvero una piacevole sorpresa.
Dopo cena papi, che non ama i concerti (peggio per lui) se n’è tornato a casa e noi 2, carichi a molla, siamo andati a San Siro in sella al mio scooter.
Non posso che ringraziare all’infinito la mia amica Laura che ci ha trovato biglietti e pass per entrare perchè vedersi il concerto così belli comodi e sopratutto al riparo dalla pioggia, è stato davvero un gran regalo!
Danny all’inizio era un pò spaesato.
Eh direi, come primo concerto ritrovarsi a San Siro (dove non era mai entrato) con tutta quella gente…mica è roba da poco.
Noi 2 con Fiore, Fiore con la maschera di Jovanotti, Danny e la Colombari che fanno i pazzi, Laura con i suoi Leo e Lea e Danny ormai ombra di Jovanotti!

Noi 2 con Fiore, Fiore con la maschera di Jovanotti, Danny e la Colombari che fanno i pazzi (io no eh?!), Laura con i suoi Leo e Lea e Danny ormai ombra di Jovanotti!

Come la sua mamma, mio figlio ci mette davvero poco ad ambientarsi e dopo un’ora se la cantava con la Colombari e se la chiacchierava con Fiorello.
Fiorello…Che ridere! Si è presentato con la maschera di Jovanotti.
Non lo vedevo da un paio di anni, ma è sempre il solito pazzerello.
Ha avuto anche il coraggio di dirmi che secondo  lui ho fatto un patto col diavolo perchè non invecchio mai.
Senti chi parla! Sembra un ragazzino, ed è sicuramente più in forma ora di quando lo ho conosciuto io agli inizi degli anni ’90 (era un pò troppo pazzerello ai tempi)
Speriamo che non abbia sentito i nostri discorsi di giovinezza il povero Cecchetto che era li vicino a noi, hihi!
Ci siamo divertiti tutti davvero tanto.
E’ stato un concerto pazzesco ricco di energia e di grande entusiasmo.
Lorenzo sta per compiere 47 anni e più va avanti e più mi sorprende per l’incredibile carica che ha.
Dopo ore di attesa finalmente è arrivata lei: “Il più grande spettacolo dopo il Big Ben” e a quel punto Daniele è esploso ed io con lui.
Abbiamo iniziato a ballare e a saltare  come due matti.
Erano circa le 23.30 e quindi quel bambino di 5 anni e mezzo era fuori posto e io ero la mamma degenere.
Evviva!
Finalmente la precisina tutta regole che è in me si è levata dai maroni e ha lasciato spazio ad una valangata di energia e di gioia che non dimenticheremo mai.
Danny si era sparato più di due ore di sonno il pomeriggio e quindi era sveglio e felice.
In un colpo solo ho spazzato via i sensi di colpa!
Cosa potevo desiderare di più? Presentare Jovanotti a mio figlio.
Alla fine del concerto ci siamo presentati davanti all’ingresso della sala Executive dove si sarebbe svolta la “festa” del dopo concerto. Pensavo bastassero i pass che avevamo al collo e invece picche.
Una “simpatica” signorina alla porta ci ha rimbalzati nonostante io le avessi gentilmente spiegato che conoscevo bene sia Lorenzo che Saturnino e che volevo solo presentare Lorenzo ad un suo piccolo grande fan.
Ma niente! La signorina “cuore di pietra” non ha mollato neanche quando glielo ha chiesto Andrea Pezzi che era lì con noi.
Il sorriso di Danny si è spento e il suo labbro inferiore ha iniziato a tremare.
Stava per mettersi a piangere…
Dalla estrema gioia alla tristezza per colpa di “cuore di pietra”.
“Mamma, ma io voglio conoscere Jovanotti”
Non so cosa avrei fatto se non fosse arrivato subito lui, il nostro eroe tutto sudato e con un sorriso stampato sulle labbra.
“Ciao Barbara! Lei e il bambino sono con me, prego entrate”
La signorina “cuore di pietra” finalmente ha capito che non ero la solita conta palle e che Lorenzo lo conoscevo davvero.
A quel punto a Danny è tornato il sorriso e dopo 2 minuti era lì che raccontava al suo idolo che lui tutti i giorni, dopo l’asilo, fa i concerti a casa e canta la sua canzone.
Ammmmore mio!
Ero di nuovo la mamma più felice del mondo.
Abbiamo aspettato un pò Saturino che però non arrivava più (forse avrà avuto probelmi col phon!?), ci siamo bevuti un bel bicchierone d’acqua (il ballo mette sete) ho fatto un paio di pr salutando vips e presunti amici a destra e a manca.
A mezzanotte passate ho caricato il mio piccolo principe in scooter e, dopo una veloce sosta per comprare l’immancabile maglietta, ce ne siamo tornati a casa cantando.
Sono serate che non si dimenticano.
Sono emozioni che ti restano nel cuore per sempre.
Sono lacrime di gioia che non vorresti mai asciugare.
A fine serata Danny mi ha chiesto di abbassarmi, mi abbracciata e mi ha detto “Grazie mamma, portandomi qui stasera mi hai fatto davvero felice”
E a quel punto è scesa lei, la mia amata lacrima di gioia!
Grazie Laura, grazie Lorenzo, grazie Saturnino, grazie a tutti quelli che hanno lavorato per mettere su uno spettacolo del genre, grazie a tutti quelli che hanno ballato e cantato con noi.
Grazie a tutti, ci avete fatto passare una serata indimenticabile
Barbara
PS: che cretina, solo a raccontarvela mi sono commossa di nuovo.
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