E’ emozionate quando qualcuno organizza per te.
No, no, non è una battuta!
Di solito sono sempre io che organizzo tutto per tutti e quindi quando trovo qualcuno che mi dice “Ci penso io…”, per me è davvero un’emozione.
Romina ha chiamato, ha scritto, ha prenotato e pre pagato, per tutti.
Ma non solo!
Lei, il marito e i due figli ci sono anche venuti a prendere a casa, e prima di andare a fare la nostra “esperienza”, siamo andati tutti da McDonald’s a mangiare schifezze.
Tutti tranne io, che mi sono mangiata un insalata nizzarda col un’idea di pollo, quattro foglie di lattuga e 4 mini palline rosse che sembravano pomodori.
La nostra “Esperienza” era una visita per famiglie alla mostra di Andy Warhol, a Palazzo Reale, a Milano.
Superare quella lunghissima coda ed essere accolti in un salottino da una fantastica guida pronta a spiegare ai nostri bimbi, e a noi, chi fosse Andy Warhol, e il come e il perché delle sue opere, è stata una vera libidine!!!
La visita sarebbe iniziata alle 14.30, ma noi alle 13.30 eravamo già in Piazza Duomo.
Che fare in quell’ora che ci avanzava?
All’inizio ho pensato di portare tutti a fare una bella visita guidata da “Tiger” in Via Torino, ma poi visto il macello di gente che c’era in giro, abbiamo avuto la bella idea di arrampicarci sul Duomo.
Ieri mattina, appena sveglia, ho fatto il grande errore di salire sulla bilancia.
A quel punto ho preparato la colazione a mio figlio e l’ho salutato dicendo che mamma non faceva colazione, ma andava subito a fare su e giù per le scale di casa (10 volte su e 10 volte giù, per un totale di 1000 gradini)
Gli altri volevano salire in cima al Duomo prendendo l’ascensore, ma il mio pensiero è tornato al numero che avevo visto sulla bilancia e il senso di colpa è tornato prepotente.
Li ho convinti tutti (bambini compresi) a salire a piedi!
250 gradini per arrivare accanto alla Madonnina e 250 gradini per tornare con i piedi per terra.
Bello, bellissimo!
Vivo a Milano da quasi 25 anni, ma non ero mai salita sopra il Duomo.
Che emozione…
Se non lo avete mai fatto, fatelo.
Ero a pochi metri dalla Madonnina e da lontano ammiravo da una parte la piazza e dall’altra il nuovo quartiere di Porta Nuova con i suoi grattacieli: la tradizione e il futuro.
Dopo la veloce lezione di step siamo finalmente entrati a Palazzo Reale, e ci siamo goduti la mostra.
Ho sempre amato Andy Warhol, e ieri ho scoperto un sacco di cose nuove che non sapevo, o che mi ero dimenticata (ormai ho una certa età)
Ma lo sapete perché la famosa Marilyn , che lui dipinse due giorni dopo la sua morte, ha una piccola macchia bianca in fronte tra gli occhi?
Perché Andy Warhol nella sua factory faceva entrare tutti, ma proprio tutti, e un giorno entrò una donna che guardando verso la Marylin chiese “Can i shoot?”
Il suono di questa parola può voler dire “sparare” o “fotografare” e trattandosi di un quadro, l’artista pensò che la signora volesse scattare una foto e invece…
E invece la signora tiro fuori dalla sua borsetta una pistola, puntò e sparò.
Il buco fu chiuso, ma Warhol volle lasciare il segno e infatti la macchia bianca si vede.
Bello scoprire che la famosa zuppa Campbell era quella che lui mangiò per 20 anni quando era povero e che fu proprio anche tramite lei che divenne ricco.
Andy Warhol iniziò come pubblicitario e come tale decise che anche l’arte, come la Coca Cola, doveva essere alla portata di tutti.
Ecco perché nelle sue opere rappresentava sempre oggetti e personaggi che tutti conoscevano.
A due sale dalla fine della mostra, i bimbi sono entrati in una stanza e per 45 minuti , mentre noi grandi guardavamo il resto della morsa e bevevamo un caffè, si sono trasformati in piccoli Warhol.
I bambini hanno partecipato ad un bellissimo laboratorio, hanno creato la loro matrice e con acqua, colori e spugnette, hanno realizzato le loro piccole opere d’arte.
Per fare le loro matrici potevano scegliere tra tanti oggetti, simboli e personaggi.
Secondo voi il mio Danny cosa ha scelto?
Ha scelto la mela della Apple.
Porca paletta, l’ho già rovinato.
Tra i-phone, i-pad e mac, ormai vede mele dappertutto.
Meno male che se le magia pure!
Ormai quando vede una cosa bella mi dice “Mamma fai una foto per il tuo blog”.
Che dire?
Che è stata una bella giornata e che mi sa che il mio cucciolo ha preso un bel po’ del mio entusiasmo e un pizzico della mia vena artistica.
Speriamo che diventi anche bello e in gamba come il suo papà!
Barbara
collageeeeeefoto