Torna Ugo Conti on Stage al Bobino

Questa domenica Sundaypark a Milano: shopping per le mamme, laboratori per i piccoli e musica per i papà !

 

L’ultima volta me la sono persa, ma questa volta giuro che ci vado ! 

Questa domenica, al teatro Franco Parenti a Milano torna l’evento che ha portato un tocco di colore e di allegria nella potenziale grigia domenica Milanese !

Ci saranno brunch e aperitivo, laboratori per bimbi e un bellissimo mercatino con i migliori pezzi del design e dell’artigianato, workshop di microeditoria, teatro e reading letterari.

aplayNon mancheranno i giochi, le magie e tutte le attrazioni degli amici, dj e creativi di elita!

Potete seguire gli aggiornamenti di Sundaypark su Facebook

Ho una passione per i mercatini, spero di riuscire a tenere a freno i miei attacchi di shopping ! Argh

 

ELITA SUNDAYPARK 
Special guests: JUNIOR BOYS (dj set) / I COSI (live)
Domenica 3 marzo 2013
12.00 – 24.00

ingresso pop 2 euro (con elita club) / 5 euro

Gioca Judo: uno sport, ma soprattutto un grande aiuto per noi mamme.

Eh sì, non finirò mai di ringraziare un’altra mamma che due anni fa, uscendo dall’asilo dopo aver accompagnato i nostri figli, mi parlò per la prima volta di Gioca Judo. Suo figlio ha un anno in più di Danny e aveva iniziato da poco. Questa mamma mi parlo con talmente tanto entusiasmo di questo mitico maestro di nome Alfredo, che decisi di far fare una prova anche a nostro figlio.

Daniele è arrivato al suo secondo anno di Gioco Judo ed è felice. Non nego che il primo anno a volte è stata dura perchè c’erano dei mercoledì (lo fa una volta a settimana) in cui si impuntava che non voleva proprio andare e anche quando lo convincevo, voleva restare in panchina a guardare gli altri senza partecipare, ma per fortuna c’è S.Alfredo !

judoalfredootoAlfredo è il suo maestro. Un mito. A parte il fatto che ovviamente è un bravissimo maestro di Judo, ma ha una pazienza che meriterebbe l’oscar. Alfredo è severo perché nel Judo, come in tanti sport, ma ancora di più di tanti altri, è importante la disciplina, il rispetto per gli altri e l’educazione. Se un bimbo rimane indietro Alfredo non lo fa sentire inferiore, ma lo aiuta ad arrivare. Alfredo insegna ai bimbi che ci sono delle regole e che queste vanno rispettate, insegna che il judo è un gioco, ma soprattutto disciplina, e questo a noi mamme piace tantooo. Li fa filare come dei soldatini che obbediscono al loro maestro con il sorriso…e io copio !

Arrivo a casa e cerco di fare come fa lui: dico a Danny cosa fare, ma sempre col sorriso, quando mi riesce. Ogni tanto, come fa anche Alfredo, urlo !

La scuola dove Danny fa Judo è stata fondata da Giuseppe Vismara (VIII DAN) e la parola d’ordine in Corso Lodi 74  è “autonomia”.  Alfredo insegna subito ai bambini come si indossa da soli il judogi negli spogliatoi e a noi mamme rimane “solo” il nodo della cintura, quel maledetto nodo che per un anno mi ha tirata matta, ma che ora finalmente mi riesce abbastanza bene.

Valentina, la ragazza che ci lavora, mi sa che è santa pure lei. Se io ogni giorno avessi tutti quei bambini che arrivano urlando arrampicandosi sulla mia scrivania alla ricerca di penne e fogli in attesa di entrare in palestra…impazzirei. Lei invece aiuta tutti, disegna con loro e fa in modo che non manchino mai giochi, fogli e colori per intrattenere i bimbi prima delle lezioni e i loro fratellini e sorelline durante.

Valentina sorride sempre e lo faceva anche prima che arrivassi io quindi mi sa che non è una vittima del mio contagio ! Ops

 

a.s.d Scuola Arti Marziali
Corso Lodi 74
tel. 02 55 21 24 88
www.scuolartimarziali.it

Il 7 marzo torna AAF, l’arte per tutti. Fatevi un giro e portate anche i bimbi !

aaffotoDiciamo che sono una Veneziana molta atipica: non amo bere e sono un’appassionata di arte moderna. 

Sono cresciuta i mezzo a pezzi di antiquariato e a quadri del ‘400, ma preferisco l’arte contemporanea. Mi piacciono i colori accesi, le pennellate astratte e i collage.

Mi piace tutto ciò che di logico ha poco (strano per una come me no!??!).

Amo il puntinismo di Paul Cezanne e quando andavo alle medie passavo le ore a cercare di copiare i suo quadri. Mi mette allegria Jean Mirò e mi affascina il periodo cubista di Picasso. Trovo che Fontana fosse un genio: diventare miliardario facendo tagli è il sogno di chiunque. Io mentre cucino mi taglio almeno una volta al giorno, ma nessuno mi paga.

Come vedete quando si parla di arte ho le idee un po’ confuse, ma una cosa la so: non mi regalate mai una natura morta !

Mi piace l’arte moderna e mi piace ancora di più poter comprare qualcosa… ogni tanto: pezzi di artisti sconosciuti (magari per me), affascinanti o divertenti, basta che siano opere per le mie tasche!

Se siete un pò pazzerelli e curiosi come me, vi suggerisco di farvi un giro al Superstudio dal 7 al 10 marzo. Torna infatti “Art Affordable Fair”, la fiera che ha creato migliaia di giovani collezionisti in tutto il mondo, 75 gallerie internazionali e opere d’arte dai 100 euro ai 5000 euro per soddisfare gusti e budget diversi nel segno dell’affordabilty e della democratizzazione.

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In un ambiente rilassato e divertente i visitatori vengono coinvolti in varie iniziative e servizi gratuiti. Ci sarà come sempre anche uno Spazio per i bimbi dove potranno dipingere, tagliare ed incollare mentre i genitori si fanno un giretto per curiosare. 

 

Workshop per tutti, una sezione speciale con giovani artisti e una wrapping station dove far imballare le tue opere se trovi qualcosa che ti piace.

aafcopertinafotoAAF secondo me è un ottimo nuovo modo di far conoscere l’arte, dimostrando che non è necessario essere un esperto o un milionario per cominciare una propria collezione!

APERTURA AL PUBBLICO 
Giovedì 7 marzo h.12.00 – 18.00
Giovedì 7 marzo h. 18.00 – 22.00 ART NIGHT OUT (solo su invito)
Venerdì 8 marzo h.12.00 – 20.30
                                      Sabato 9 marzo h. 11.00 – 20.30
                               Domenica 10 marzo h.11.00 – 19.30
 
 Tutte le informazioni su www.affordableartfair.com

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I giocattoli: comprarli o inventarli ? Un laboratorio intelligente alla Cascina Cuccagna e qualche regola per non impazzire !

mobile salafotoCasa nostra ormai è invasa di giochi e per una maniaca dell’ordine come me è davvero un piccolo inferno. Santa Ikea e santi i suoi mobili pieni di cassetti che almeno mi permettono di mantenere un ordine apparente.   I giochi di Daniele sono quasi tutti in camera sua, ma visto che la camera non è molto grande…gli abbiamo concesso anche un mobile (santa Ikea) nel “Nostro” salotto, a patto che la sera, prima di andare a nanna, i giochi tornino nei loro cassetti. Quando Danny va a dormire mi piace pensare che il salotto sia di nuovo tutto per noi e non amo inciampare in qualche infernale macchinetta che magari, oltre alle ruote, è dotata anche di antenne appuntite.

In camera sua ha un letto a castello dove sopra dorme e sotto (dove non c’è il secondo letto visto che è figlio unico) ci sono tutti gli altri giochi belli ordinati nelle scatole di santa Ikea. Le scatole e le loro ruote posso entrare in salotto, ma la sera devono tornare in cameretta. Sì, sì sono una mamma Veneziana, ma “tetescaaaaa” !!!

Il problema è che i giochi, tra compleanni, Natale e la mamma con le mani bucate (ogni tanto), sono troppi, troppissimi !

Da quando Danny è piccolo gli abbiamo insegnato che i giochi vanno condivisi e regalati. Ogni tanto li tiriamo fuori tutti e decidiamo quali dei suoi giochi non usa più o quali usa poco e li regaliamo o ai fratellini piccoli dei suoi amici o a qualche bambino che magari non è fortunato come lui, cosa che ovviamente facciamo anche con i vestiti sempre che non finiscano nella “scatola dei ricordi”. La scatola dei ricordi è una scatola che tengo in garage e dove metto i vestiti e i giochi che mi ricordano momenti o passaggi importanti dell’infanzia di Danny. Fatelo anche voi perché riaprire quella scatola regala delle grandissimi emozioni.

Come accennavo prima, la cosa su cui non transigo è l’ordine e ormai lo sanno anche gli amici di Danny perchè quando vengono qui a giocare prima mi siedo con loro e ci inventiamo assieme lavoretti e tanto altro, ma poi divento la mamma “rompina” che fa mettere tutto in ordine. Le prime volte mi guardavano male, ma ora devo dire che si sono abituati e spesso mettere in ordine diventa un altro gioco: li metto in gara tra loro premiando con un applauso chi finisce prima.

Sarò una vecchia nostalgica, ma a me piacevano così tanto i giochi della mia generazione: il telefono senza fili fatto con i rotoli finiti della cartaigienica, la casetta costruita con due sedie messe vicine e sopra un lenzuolo attaccato con le mollette della biancheria. Quando andavo in montagna tiravo matto il falegname, che per sua sfortuna aveva il suo laboratorio in un garage sotto casa nostra. Mi piazzavo da lui per ore e con i suoi scarti di legno, martello e chiodi, costruivo di tutto, dai treni ai letti per le bambole. Mi piaceva uscire di casa a mani vuote e tornare con un nuovo giocattolo fatto con le mie mani.

dannyfotoDaniele per fortuna è un bambino con una grande fantasia (avrà forse preso dalla mamma?) quindi spesso ai giochi tradizionali preferisce dipingere, incollare e costruire casette con le sedie e i parei della mamma. In questo momento per esempio, mentre io scrivo in camera mia, lui è in salotto e con dei fogli azzurri sta costruendo il mare per la sua nuovo moto d’acqua di Jake il pirata. Sono felice di questo perchè la fantasia è importante, la fantasia ti fa vedere quello che non c’è e ti ci fa arrivare con poche cose e poca fatica. La vita diventa più bella con la fantasia.

A proposito dei giochi di una volta e della fantasia, se avete un paio di ore libere vi suggerisco di fare una giro alla Cascina Cuccagna un martedì mattina.

trenofotoDal 12 febbraio, ogni martedì, dalle 10 alle 12  
Alla Casina Cuccagna (in Via Muratori 2 a Milano) fanno dei corsi per imparare a costruire giocattoli in legno per i vostri bambini o nipotini: per risvegliare la creatività e andare contro il consumismo. A cura di Flavio Sprecacenere. Il materiale sarà recuperato dai laboratori di zona

“Creare un giocattolo non è solo piacevole perchè si realizza quello che si desidera, ma perchè si imprime nella materialità un elemento di pensiero che non ha nulla di fisico. Oggi dove tutto parte dall’intellettualismo, e si esprime nel movimento, il giocattolo di questa qualità aiuta a sviluppare il sentire, l’aspetto emotivo e affettuoso del giocattolo.” 

Flavio Sprecacenere è nato a Milano nel 1962, diplomato in tecniche di analisi per Chimica e Biologia, ha seguito la formazione per insegnanti a Firenze con il Maestro Roland Link (dal 1995 al 2000). Si è specializzato poi in arti manuali con i Maestri G. Greco, R. Rastrelli, M. de Angelis. Luca Thommen, Luigi Sertori. Insegna la lavorazione del legno nelle scuole steineriane. Vive a Milano e tiene corsi individuali e di gruppo di scultura in creta, legno e pietra. Costruisce giocattoli e realizza strumenti musicali semplici. 

Numero massimo partecipanti: 10 partecipanti. Minimo: 5 persone. 
Target di pubblico: adulti, giovani genitori, nonni. 
Costo: 10 euro al giorno. 

Per informazioni e prenotazioni
Flavio Sprecacenere 
Tel: 333 8398322 
Email: nausicaa39@gmail.com

Un week end di shopping intelligente tra pesce e borsette

Oggi è sabato e noi quasi tutti i sabati andiamo al mercato del pesce e a quello ortofrutticolo in Via Lombroso qui a Milano. Si paga 1,50 di parcheggio e poi via tra mille colori e profumi a prezzi incredibili. Sono i grandi mercati di Milano che durante la settimana sono aperti solo ai negozianti, ma il sabato mattina, dalle 9 alle 12 circa, sono aperti anche al pubblico. Accanto a quello del pesce c’è anche quello dei fiori: un esplosione di colori.

 

Al mercato del pesce si può comprare quello che si vuole nella quantità desiderata. Anche solo 3 tranci di salmone, 4 capesante o un sacchetto di vongole!

 

mercato della frutta

 

Al mercato ortofrutticolo, a parte qualche raro caso (per esempio i caschi di banane!) si possono comprare solo cassette quindi conviene portarsi un carrellino come quelli blu che vendono all’ikea. Noi per esempio compriamo e poi diviamo merce e spesa con un vicino di casa, con amici o con mia suocera. Si risparmia davvero tanto e con un pò di attenzione…si compra davvero merce di ottima qualità !

 

Ora passiamo alle borsette e non solo: oggi in Zona Tortona ci sono ben due vendite interessanti. Una a casa di un’amica in Via Savona dove troverete abiti e accessori usati, ma recenti e in ottimo stato e un’altra di Vintage dagli anni ’70 agli anni ’90 in un bellissimo spazio in Via Tortona.

Amo andare alla ricerca di pezzi vintage, ma anche di abiti e accessori usati.

Spesso organizzo pomeriggi a casa con tea, pasticcini e “scambi” con le amiche.

Quante volte vi capita di vedere nel vostro armadio un bel vestito quasi nuovo (se non a volte addirittura ancora con l’etichetta) e mai usato ?!? Fate scambio con le vostre amiche e sarà come fare shopping senza spendere ! Brutto ?!

Buono shopping e buon we !

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La biondina sta crescendo, forse…

La biondina sta crescendo, ormai sono quasi 43 !

43anni

Eh sì, il 28 febbraio compio 43 anni, meno male che di testa me ne sento sempre 15. Visto che da ottobre organizzo tutti i mercoledì sera al Bobino a Milano…mi sembra normale festeggiare lì “On Stage” i miei 43 anni, mercoledì prossimo a mezzanotte ! Prima balleremo con la voce e l’energia di Nicolò Cavalchini e a mezzanotte esatte brinderemo ! 

Mi raccomando…non fatemi gli auguri prima di mezzanotteeee: sono molto superstiziosa !!! 

Temperate i tacchi !

Un giro per bàcari nella mia Venezia: ombre & cicheti, i suggerimenti di una Veneziana per una gita di sapori, ma non solo…

Poteva una Veneziana golosa come me non finire a parlare di Bàcari, cicheti e ombre de vin ?! Direi di no.

Prima vi racconto due cose e poi vi dico quali sono i miei posticini preferiti così se vi va di fare una gita a Venezia…

I Bàcari  sono locali semplici, simili alle vecchie osterie, che venivano frequentati da persone che per vari motivi, di tempo o anche economici, non potevano permettersi un “vero” pasto in trattoria e in alternativa, mangiavano qualcosa di veloce accompagnato da un buon bicchiere di vino. Non erano considerati dei luoghi “raffinati” quindi lo status sociale dei frequentatori erano spesso di livello modesto. Oltre ai Bàcari, c’erano dei piccolissimi ed angusti locali chiamati “Frittoin”, dove il pesce veniva fritto e servito su fogli di carta da cucina arrotolati a forma di cono.

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Nei bàcari si mangiano i famosi “cicheti” che solitamente si consumano in piedi, ci si siede quando magari si ha voglia di una vera e propria cichetada (tanti cicheti!) e si bevono le “ombrete” di vino. I cicheti, dal latino ciccus, piccola quantità, sono assaggini di piatti tipici veneziani a base di pesce, carne e verdure e le ombrete di vino sono i bicchieri di vino che vengono chiamati ombre perché anticamente i venditori di vino in Piazza San Marco rincorrevano l’ombra del campanile per proteggere il vino dai raggi del sole.

Quando torno a Venezia, specialmente se sono con amici che vengono con me per il fine settimana, invece di sedermi in un solo bàcaro, preferisco fare quello che io chiamo il “giro della morte ” ossia fare il giro dei miei Bàcari preferiti mangiando e bevendo qualcosina in ogni posto…tanto a Venezia la patente non te la può ritirare nessuno !

foto6Fare un giro per bàcari a Venezia è un’esperienza che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero provare, non solo per assaggiare i fantastici cicheti accompagnati da un ombreta de vin o da uno spritz (aperitivo con vino bianco, buccia di limone o arancia, acqua, Aperol o Campari), ma specialmente per lo spettacolo artistico che può regalare girare per una città come la mia.

Il gusto, la vista, il tatto…forse esistono poche occasioni, come quella di una gita a Venezia, per deliziare tutti i sensi così intensamente.

 

 

moecAlcuni esempi di cicheti da provare: nervetti con cipolla, fagioli in umido, seppioline grigliate, polipetti, alici marinate, sarde in saor, zucca in saor, anguille marinate, aringa, mezzo uovo con acciuga, frittata con radicchio di Treviso, spienza (milza) alla veneziana, polpette e alici fritte al momento, polenta o crostini con baccalà mantecato e moeche fritte. Due volte l’anno, ad aprile e a novembre, i granchi di piccola taglia cambiano il guscio duro e quindi diventano molli. A questo punto non resta che prenderli, infarinarli, friggerli in olio bollente e mangiarli tutti interi!

 

 

LA MIA “TIPICA” GIORNATA VENEZIANA…CON AMICI

(se son da sola sto casa e magno con la mamma )

Se sono a Venezia con amici e voglio far conoscere loro gli angoli che più amo di Venezia…non posso non finire con un bel giro per bàcari anche se…una capatina all’Harry’s bar (che proprio un bàcaro non è…) non me la faccio mai mancare.

santefLa mattina ci si sveglia con calma e se la giornata lo permette, si va a fare colazione all’aperto in uno dei bar in campo S.Stefano …amo quel campo, ci sono cresciuta e mi da sempre un gran senso di tranquillità e allegria.

 

 

 

 

 

foto55A quel punto, armati di scarpe comode, si parte per un bel giro a piedi cercando di arrivare nelle vicinanze di Piazza S.Marco poco prima di pranzo in modo da fare una capatina all’Harry’s bar in calle Vallaresso. Ci si siede al banco e si ordina un Bellini (prosecco e polpa di pesca) e un pierino (una specie di toast fritto nell’olio ! Da paura)

Ci si ferma a pranzo all’Harry’s bar o si va altrove (dei miei ristoranti preferiti a Venezia ve ne parlerò un’altra volta) e poi si continua la passeggiata fino alle 16 circa, a quel punto si torna a casa a riposare i piedini che dovranno ben presto rimettersi in cammino per il “giro della morte per bàcari”.

 

 

foto2Si riparte verso le 18 in direzione “Bottegon, cantina di vini già schiavi” vicino al ponte dell’Accademia. A Venezia i maschi si devono arrendere perchè non abbiamo le vie, ma i quartieri e quindi se volete trovare un posto…bisogna chiedere indicazioni ai veneziani ! So gli uomini odiano chiedere, se non al loro navigatore, ma a Venezia vi toccherà parlare !

Si inizia con i loro mitici cicheti e un’ombra de vin. Non esageriamo perché il giro è lungo!

 

 

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Per fare prima e per non farci mancare anche un bel giro in barca…si va al ponte dell’Accademia e si prendere la linea 1 in direzione ferrovia per poi scendere alla fermata Rialto Marcà. Eh via di corsa ai DO MORI, uno dei bàcari storici di Venezia che però chiude alle ore 20

 

 

 

 

 

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 Dopo i mitici DO MORI si torna vicino a dove siete scesi con il vaporetto e si cerca “AL MARCA’ “, è un buco affacciato sul campo, ma fanno degli ottimi spritz e dei mini paninetti fantastici !

Si prosegue il giro della morte chiedendo indicazioni per andare verso campo S.Polo e si inizia a camminare…ad un certo punto sulla sinistra apparirà un bàcaro che si chiama…

 

 

 

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“I SEMEI”. Dentro è piccolo e pieno di foto di gemelli attaccate alle pareti e fuori ci sono dei tavolini quindi potete fare una piccola pausa per i vostri piedini. Scegliamo un paio dei loro mitici crostini e le polpette, ordiniamo un’ombra de vin e ci sediamo fuori in calle.

 

 

 

 

 

foto22Si fa una bella passeggiata partendo da Rialto verso Campo S.Polo.  Si chiede dell’imbarcadero del vaporetto di S.Toma e si prende di nuovo la linea 1 diretti alla prima fermata: S.Angelo. Se non avete la carta venezia, appena arrivate a Venezia fate un bel biglietto valido 24/48 ore o altrimenti ogni viaggio vi costerà ben 7 euro, più di 2 spritz!

 

 

 

 

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Li dietro, in calle delle Botteghe troverete la Trattoria da Fiore (siamo di nuovo vicino al mio amato Campo S.Stefano). Non andate al ristorante, ma fermatevi al banco del bàcaro, ci troverete Paolo o Laura, dite che vi mando io. Quella per me è come una seconda casa, li adoro. Fatevi uno spritz o un’ombra de vin e assaggiate tutto, ma proprio tutto !

 

Se avete ancora fame, cosa che vedo alquanto impossibile, andate a cena !

 

 

Di sicuro a Venezia ci sono mille altri posti che varrebbe la pena vedere e provare,  ma questi sono quelli che amo io e siccome il blog è mio…CIAPAAAAAA

Continuano i Mercoledì On Stage al BOBINO ! Mercoledì 20 febbraio Edoardo Agnelli

Energia contagiosa, voglia di cantare, di ballare…di prendersi un paio di ore di libertà da tutto ! Ecco cos’è il mercoledì del Bobino !TORNANO ON STAGE la voce e la grande carica di EDOARDO AGNELLI e la sua band
VI ASPETTO ! Se volete un tavolo scrivetemi prestoooooedo

Un paio di idee per il week end a Milano con i bimbi

Mio marito ed io questo fine settimana ci godremo un meritato week end da single tra feste in maschera e colazioni a letto con mooooolta calma perchè nostro figlio domani emigra verso Monza dalla sua nonna Mary, ma siccome non sono un’egoista…eccomi qui a dare un paio di suggerimenti a chi non è fortunato come noi (GRAZIE NONNAAAA !)

VENERDI’ 15/2 (turni ore 10.30 e ore 12)

Daniele Papuli, lo scultore della carta, giocherà con i bambini alla mostra dedicata all’Equilibrio che potrete trovare fino al 28 febbraio alla Rotonda della Besana. Papuli costruirà con i bimbi (4-11 anni) un “serpentone” fatto di foglietti, di idee e di sogni…

info@muba.it info@muba.it tel.02.43980402 366.1975021
durata percorso 90 minuti-prevendita www.midaticket.it 02.92800821

 

museo

Venerdì 15/2 ore 14,30/23,30  

60 anni, il Museo ti fa la festa! Ingresso gratuito.

Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci compie sessantanni. Per festeggiare questo traguardo ha organizzato una festa speciale per grandi e piccini a partire dalle 14,30.
Tutte le attività e i laboratori previsti si prenotano sul posto il giorno stesso e per l’occasione l’ingresso è GRATIS. Oltre ai famosissimi laboratori, ci saranno visite guidate, spettacoli e speciali performance. Per gli instancabili con figli non troppo piccoli…si finirà con il dj set  a partire dalle 22.

Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Via San Vittore 21 Milan Informazioni per il pubblico: www.museoscienza.org | info@museoscienza.it |           Tel: 02 .85551

acqVENERDì 15/2 re 20.30 Acquario Civico

M’illumino di Meno, la più grande festa del Risparmio Energetico lanciata da Caterpillar, Radio2, che spegne simbolicamente ogni anno tutt’Italia, è giunta alla sua nona edizione.

L’Acquario Civico di Milano e Verdeacqua aderiscono nuovamente al “silenzio energetico” e per sensibilizzare grandi e piccini all’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili propongono una visita guidata alle vasche illuminata dalle sole torce a dinamo gentilmente messe a disposizione da Decathlon.

Acquario civico di milano VIALE G.B.GADIO, 2 20121 MILANO, ITALIA Tel: 02.80.44.87

 

maschere

 DOMENICA 17/2  (turni ore 14 e ore 16)

A Remida@MUBA, i laboratori, per bimbi dai 6 anni e per le famiglie, saranno dedicati alle maschere, ma rigorosamente di carta di recupero.

Durata percorso 90 minuti

 

Via Achille Grandi Peschiera Borromeo ingresso idroscalo sud

Prenotazione obbligatoria: info@muba.it info@muba.it www.muba.it                      tel.02.43980402 366.1975021