Miiiiiiiii non ci posso creder: è già passato un anno.
Mi sembra ieri che ero seduta davanti al computer con mio marito, e pensavo se aprire o no questo blog.
“Un blog”
Ma che ne sapevo io di cosa fosse un blog.
Non avevo mai letto altri blog, se non quello della mia amica Alessia Marcuzzi ,che infatti è stata la prima a cui ho chiesto consiglio.
“Ma dai, te lo apro e provi, e se non ti piace lo chiudi”
Devo dire che mio marito ogni tanto la dice giusta.
Che dire?
Che quel blog lo ho aperto, ma non l’ho chiuso, e non credo che lo farò.
Non mi dimenticherò mai quella prima sera iniziata prima chiedendo consigli al Alessia e poi finita con un’intervista, la mia prima intervista.
E’ stata un’idea nata così, chiacchierando.
Le stavo facendo talmente tante domande che alla fine sembrava un’intervista, e a quel punto lei mia ha detto: “Fammi mettere a letto i bambini e poi ti richiamo e facciamo una vera intervista”.
Conosco Alessia da tanti anni e, anche se ormai ci vediamo poco, per me è un pò la sorella che non ho mai avuto.
Dopo la mia prima intervista sono arrivati i miei primi articoli, ops, “post”.
Ho iniziato a pubblicare le ricette che scopiazzavo in giro, e che mi riuscivano decentemente.
Non ho mai saputo cucinare, ma da quando mio marito ha deciso di lasciare la casa della sua mamma per venire a vivere con me, non ho voluto sfigurare troppo, e allora mi sono impegnata un po’ di più.
Mi piace cucinare, mi rilassa e mi eccita.
Eh sì, perché provare a rifare ricette di chef famosi, e magari riuscirci, è eccitante!
Ma ciò che amo di più del mio blog siete voi.
Non è per essere ruffiana perché tanto, per dire quello che dico, non mi paga nessuno, ma è vero…
Siete voi che mi leggete, e che avete capito il perché di questo blog, che mi trasmettete le più grandi emozioni.
Sono i vostri commenti, scritti e verbali, che mi fanno sentire felice di aver scelto di diventare blogger, a 43 anni.
Avete capito che sono qui per condividere il mio entusiasmo, le mie emozioni e, ogni tanto, qualche dritta.
In un anno ho letto e sentito, da voi, parole bellissime, che mi hanno davvero commosso.
Grazie, grazie davvero.
Lo so che ogni tanto posso sembrare una matta, che sorride sempre e non si ferma mai, ma vi assicuro che la mia vita non è solo quello che vedete voi.
La mia vita è anche starmene rannicchiata in un angolo del divano, con le lacrime che scorrono, per colpa di qualche delusione o di qualche desiderio non avverato.
La mia vita è anche una litigata con mio marito che ogni tanto ucciderei, ma che amo come non pensavo si potesse amare.
La mia vita è anche la rabbia di non riuscire a limitare l’ansia che mi sale quando le cose non vanno come vorrei.
Ma la mia vita io la amo, profondamente, anche quando piango, e non solo quando sorrido.
Le emozioni sono il carburante della nostra vita: senza di loro non saremmo nulla.
A volte mi sento più viva quando mi arrabbio che quando canto, camminando veloce, con le cuffie sulle orecchie.
Arrabbiatevi, amate, odiate, siate felici.
Fate quello che vi sentite di fare, ma fatelo con tutta l’energia che avete in corpo, perché la vita è una sola e va vissuta, senza mezze misure.
E domani si festeggia.
Se siete a Milano vi aspetto al Bobino, con i tacchi ben temperati, ovviamente.
Barbara