Fare la brava a Venezia

 

Questo fine settimana sono tornata a casa dalla mia mamma, a Venezia 🙂

Questo fine settimana a Venezia era carnevale, e io, tanto per cambiare, sono a dieta 🙁

La mia vita di tante bionde è tempestata di diamanti, ma la mia…

Io amo l’uovo in gabbia!

Se volete fare felice una donna, regalatele un gioiello o un paio di scarpe.

Se volete fare felice me, invitatemi a pranzo.

 

La blogger Barbs e la direttrice del "Magna Pars Suites", Barbara Rohner

La blogger Barbs e la direttrice del “Magna Pars Suites”, Barbara Rohner

Se poi l’amica che mi invita a pranzo è la direttrice di un nuovo albergo a 5 stelle con un ristorante ricavato in un angolo di paradiso dove si mangia il cibo degli angeli… allora vado in estasi, altro che felicità.

Quando lavoravo al Nhow hotel, ho diviso ufficio, gioie e dolori con Barbara Rohner.

Appena rimaste incinte (sarà un caso?!) siamo state e due salutate e abbiamo preso strade diverse .

Ma, per fortuna, non ci siamo mai perse di vista.

Ieri Barbara mi ha invitata a pranzo nel ristorante del nuovo albergo di cui è diventata direttrice.

L’albergo è il “Magna Pars Suites”  e il ristorante si chiama “DA NOI IN Via Forcella 6”. Vediamo se indovinate dove si trovano?!

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Il ristorante si meriterebbe un bel 10 già solo l’angolo di paradiso in cui si trova.

La lode invece gliela do perché, dopo avermi fatta accomodare fuori in mezzo al verde…mi hanno anche dato da mangiare!

Ovviamente mi sono fatta consigliare dalla mia amica che mi ha “costretta” a provare il famoso “Uovo in gabbia”.

Beh, che dire?! Un esplosione raffinata di gusti. Altre parole non mi vengono in mente. Ti arriva questo sacchettino che il cameriere ti chiede di aprire davanti a lui per metterci dentro una cucchiaiata di crostini appena sfornati. Dopo di che ci affondi dentro il cucchiaio…e sprofondi nella sedia per la bontà!

"L'uovo in gabbia"

“L’uovo in gabbia”

Dopo l’uovo io ho mangiato un’ottima insalata calda di seppie e calamari e lei un’insalata di tonno scottato. Poi, per finire e per restare in tema…una bella insalata di frutta.

Ovviamente non me ne sono andata senza prima aver fatto un giro per l’albergo.

Ero troppo curiosa di vedere queste 28 suites progettate dall’architetto Luciano Maria Colombo coniugando sostenibilità ambientale con alta tecnologia.

Belle, proprio belle. Comode, luminose e davvero tecnologiche.

Dopo questo bel pranzetto mi sono fiondata in palestra con qualche piccolo senso di colpa perchè avevo intuito che l’uovo non era poi così dietetico…

Alla fine della meritata fatica, ho preso mio figlio all’asilo e siamo venuti a casa in terrazza con degli amichetti, ma il pensiero continuava a tornare a lui… “l’uovo in gabbia”.

 

Lo chef Fulvio Siccardi e la blogger curiosona!

Lo chef Fulvio Siccardi e la blogger curiosona!

Dopo pranzo Barbara mi aveva presentato lo chef Fulvio Siccardi (ben 2 volte onorato di 1 stella Michelin) e il mito ha fatto il grande errore di darmi il suo biglietto da visita con anche il suo cellulare.

Mai dare il numero del cellulare ad una blogger che ama la cucina e che soprattutto non si fa tanti scrupoli a chiamare per chiedere una ricetta…

Fulvio Siccardi è stato a dire poco gentile e quindi ecco per voi la ricetta dell’ “UOVO IN GABBIA”

Si tratta di un uovo cotto a bassa temperatura in un forno a vapore. Io non ho il forno a vapore, ma proverò mettendo l’uovo sul piano alto del forno e una pentola con acqua sotto.

L’uovo va messo in forno intero con il suo guscio e va lasciato lì dentro per 50 minuti a 60 gradi.

Si toglie l’uovo dal forno e lo si fa raffreddare.

Intanto si prepara la salsa a base di latte, panna, burro e tartufo bianco e nero disidratati (non ho avuto coraggio di chiedere le dosi perchè mi sentivo già una privilegiata, ma secondo me ce la si fa dai!).

Si prende poi uno stampino da crem caramel e lo si ricopre con la carta fata creando una sorta di letto per il nostro uovo.

Si mette nello stampino un pò di salsa, ci si rompe dentro l’uovo e si aggiunge altra salsa.

Si da una bella spolverata di grana, che farà poi la crosticina, e si chiude il sacchetto che va poi messo in forno a 200 gradi per 5/6 minuti.

So già che stanotte me lo sognerò…

Domani provo a farlo!

 

image“Da noi in Via Forcella 6” è aperto tutti i giorni, tranne la domenica (purtroppo, ma sto cercando di convincerli di aprire almeno per il pranzo! Vi farò sapere.) ORARI: dalle 12.30 alle 14.30 per il pranzo e dalle 19.30 alle 22.30 per la cena. Tel.02.8338371

www.magnapars-suitesmilano.it

 

NB: So che non è chic parlare di prezzi, ma per pranzo si spende da un minimo di 18 euro in su e per cena da un minimo di 40 euro in su.

Ovviamente dipende da cosa mangerete e soprattutto da cosa berrete visto che hanno una cantina pazzesca a vista!

Barbara

"L'uovo in gabbia", evaso dalla gabbia! Hihi

“L’uovo in gabbia”, evaso dalla gabbia! Hihi

L'uovo in cambia, evaso e infranto!

L’uovo che era in gabbia…evaso e infranto!

In alcune suite c'è anche un un attrezzo Technogym per tenersi in forma! Ah però

In alcune suite c’è anche un un attrezzo Technogym per tenersi in forma! Ah però

il bagno di una suite. Ogni bagno ha sia vasca che doccia! how

il bagno di una suite. Ogni bagno ha sia vasca che doccia! how

La camera di una suite

La camera di una suite

La sala di una delle 28 suite

La sala di una delle 28 suite

Insalata calda di calamari e seppie

Insalata calda di calamari e seppie

La tecnologia della domotica usata in tutte le 28 suites.

La tecnologia della domotica usata in tutte le 28 suites.

La lobby del "Magna pars suites"

La lobby del “Magna pars suites”

La zona all'aperto del ristorante "Da noi in Via Forcella 6"

La zona all’aperto del ristorante “Da noi in Via Forcella 6”

Insalata di frutta

Insalata di frutta

Pane fatto in casa servito al "Da noi in Via Forcella 6". Una volta un'amica mi ha detto che secondo lei se in un ristorante appena arrivi ti portano del buon pane...è già un buon segno. Aveva ragione!

Pane fatto in casa servito al “Da noi in Via Forcella 6”. Una volta un’amica mi ha detto che secondo lei se in un ristorante appena arrivi ti portano del buon pane…è già un buon segno. Aveva ragione!

Altro che la sorpresa dell’uovo. Quella sì che fu una grande sopresa.

Quante volte avete desiderato che il vostro fidanzato vi dicesse ” Amore fai la valigia che questo we ti porto via?”. Beh, il mio una volta lo ha fatto. Stavo per svenire dallo stupore: era il 27 febbraio del 2010 e il giorno dopo avrei compiuto 40 anni.

dannydanonnaNon solo mi ha detto “fai la valigia”, ma mi ha anche dato la bella notizia (eh sì! Bellissima) che nostro figlio sarebbe andato dalla nonna ossia la mamma di mio marito, e che quindi saremmo partiti da soli. Eh vaiiiii

Abbiamo lasciato Danny dalla nonna e appena risaliti in macchina ho trovato il primo biglietto. Ne sono seguiti altri e un fiume di emozioni si è impossessato di me.

Cercavo di capire la nostra destinazione, avevo pensato mi avrebbe portato in un ristorante dove hanno anche l’albergo, un posto che amo ad un paio di ore da Milano e invece no.

bustAdobePhotoshopExpress_2013_03_28_15_26_09Il Viaggio è durato di più, ma ne è valsa la pena.

Abbiamo parcheggiato alla base di una funivia e abbiamo proseguito il viaggio lui, io , le nostre valigie e quella funivia che mi ha portata su, sempre più in alto.

E finalmente ecco svelata la meta del nostro sogno: l’hotel Virgilius, un paradiso con spa disegnato da Matteo Thun. Non so come lo ha scoperto, ma ho desiderato tanto vedere quel posto.

virgiliusAdobePhotoshopExpress_2013_03_28_15_18_37Avevamo la suite, che dire! Camminavo ad 1 metro da terra. Non me ne è mai importato nulla di certe cose, sono una persona semplice, ma quando succedono…

Abbiamo cenato, abbiamo chiacchierato davanti al camino e poco prima di mezzanotte mi ha presa per mano e mi ha portata in una terrazza sul tetto dell’albergo. Tutto intorno la neve e un cielo stellato. Mentre salivamo le scale ha tirato fuori dalla tasca il suo ipod e ha messo la nostra canzone.

sorpresaAdobePhotoshopExpress_2013_03_28_15_15_37Nella neve aveva nascosto una torta e una bottiglia di champagne. Ancora un paio di minuti e avrei compiuto 40 anni. Ai 30 ho pianto. Ero single e sentivo che forse non sarei mai riuscita a trovare l’uomo giusto e a diventare mamma. A 40 ero felice.

Dopo aver spento le candeline ho visto che cercava qualcosa nel cappotto…ha tirato fuori una scatoletta blu. Mi si è fermato il cuore. Vi dico solo che mentre sto scrivendo ora…piango di nuovo. Azz!

anelloAdobePhotoshopExpress_2013_03_28_15_16_50L’anello di sua nonna, quello che il principe di Inghilterra mi ha poi copiato per regalarlo alla sua futura principessa. Ora rido, e piango.

Avevo 40 anni e l’uomo che amavo era in ginocchio a chiedermi se volevo diventare sua moglie.

 

Gli ho detto di sì, subito, e ci siamo emozionati, tanto, tutti e due. 

Sono passati più di 3 anni da quel 28 febbraio e se tornassi indietro solo una cosa cambierei:

La torta

Era così buona che la avrei voluta più grossa! hihi

 

Come amo le sorprese senza l’uovo!

Non so se anche per voi era così, ma quando ero piccola non vedevo l’ora che arrivasse Pasqua più per le sorprese che per le uova.

Ok, ok, mi piace molto il cioccolato e sono sempre stata una super golosa (e si vede), ma visto che di uova ne arrivavano sempre almeno 3 (mamma e papà, e i nonni) dopo il primo uovo io di cioccolato ne avevo abbastanza e volevo solo vedere le sorprese.

E poi, quando ero piccola, il mio papà gestiva il nostro bar di Roma con laboratorio di Pasticceria, quindi la sorpresa nell’uovo per me ce la metteva lui ed era sempre qualcosa di molto bello.

Il bar pasticceria a Roma la abbiamo ancora, ma lo abbiamo dato in gestione, e che gestione! Guardate che uova di Pasqua hanno realizzato. Sono vere opere d’arte in mostra fino al 31 marzo. http://www.pasticceriabompiani.it/uovadipasqua/

 

Uovo ideato dallo chef Walter Musco della Pasticceria Bompiani di Roma

Uovo ideato dallo chef Walter Musco della Pasticceria Bompiani di Roma

 

Oggi la mia amica Camilla, responsabile relazioni esterne di SBS, mi ha mandato ben due sorprese senza uova. Un vero lusso per una come me che fa sempre finta di essere a dieta, almeno non induco in tentazioni.

Camilla sa bene che ora che ho il blog, spesso faccio foto con il mio iphone e altrettanto spesso uso il mio ipad per scrivere o per navigare in cerca di ricette e altre informazioni utili per temperare i tacchi.

Guardate cosa mi ha mandato quella mente geniale di Camilla.

 

Universal stand for tablet + stylus by SBS

Universal stand for tablet + stylus by SBS

Quando sono in cucina uso sempre il mio ipad per leggere le ricette e di solito lo appoggio dove capita.

Una volta è anche precipitato rovinosamente sul pavimento perchè lo avevo adagiato sul cestino del pane che proprio stabile non era! Argh

Da oggi invece ho una signora base antiscivolo con una fantastica penna che si appende direttamente sull’ipad. Brutto?!

Voi avete idea di come riuscivo ad imbrattare e impuzzolentire quel povero schermo con le dita sporche di farina, cipolla, uova, pangrattato e chi più ne ha più ne metta?! 

Ma vogliamo parlare della seconda sorpresa? Questo lo hanno inventato per me, è una figataaa!

 

 

Trasparent Book case for Apple iPhone, with protective touch shield by SBS

Trasparent Book case for Apple iPhone, with protective touch shield by SBS

Una cover trasparente per il mio iphone 5 con uno sportellino (nella foto ve lo ho lasciato aperto per farvi capire che esiste sennò non si sarebbe visto) che anche da chiuso ti permette di usare tutte le funzioni del telefono.

Avete capito? Posso digitare i numeri per fare le chiamate, posso leggere le mail e facebook, rispondere ai commenti del blog e soprattutto fare le foto ai piatti che cucino anche quando ho le mani zozze! Eh vaiii

Ma poi, e scusate se è poco, vogliamo parlare del fatto che con una cover trasparente si vede ancora il mio super adesivo di “Temperateitacchi”?  

retrootoCon queste due sorprese oggi la mia amica ha salvato i due schermi dei miei due più grandi strumenti di lavoro, alleati e amici.

Grazie Camilla.

Averlo saputo prima che avrei ricevuto dei regali così…avrei aperto un blog anni e anni fa! Wow

Finalmente qualcuno che si inventa oggettini utili anche per le casalinghe disperate, ma tecnologiche!

Siccome so già che mi chiederete dove si possono trovare queste cosine utili utili, vi dico che da lunedì prossimo si potranno comprare on line sul sito www.sbsmobile.it oppure li potete trovate da Finiper, da Auchan, alla Metro, da Castoldi e da Euronics a San Giuliano, all’Esselunga e da Fnac.

Dimenticavo! Stasera, come potete intuire dalle foto, ho fatto una zuppa di asparagi e patate buonissima. Se fate i bravi vi do la ricetta dai ! Hihi

 

L’uovo prima in camicia e poi fritto: la ricetta del vincitore di Masterchef 2012

Visto che io non parlo di politica, ma che la giornata di oggi mi da l’idea di una gran frittata venuta male…parliamo di uova che è meglio !

In attesa che esca il libro di ricette di Tiziana l’avvocato, ossia della vincitrice di Masterchef 2012, oggi vi propongo una ricetta di Spyros, il vincitore dell’anno scorso.

Quando poco tempo fa l’ho vista eseguire da Spyros durante una delle puntate di Masterchef mi sono detta…”questa ricetta è impossibile e lui è matto!”

Io non so neanche come si fa un uovo in camicia quindi figuriamoci se dopo riesco anche a friggerlo e invece mi è pure venuto bene anzi… diciamo che mi è venuto buono perchè bello bello proprio non era. Sarebbe dovuto venire come quello della foto qui sopra e invece mi è venuto come quello della foto qui sotto… ops.

uovomiofoto

 

Passiamo alla lista della spesa (x2):

2 uova

1 perperone rosso, 1 giallo e 1 verde

2 fette di pane in cassetta

2 fette di pane pugliese

3 olive nere secche

1 ciuffo di menta

olio extra vergine di oliva

150 ml di olio di arachidi

2 cucchiai di aceto bianco di vino

sale e pepe

Se avete tutto iniziamo:

Lavate i peperoni e li cuocete in forno a 200 gradi per 30 minuti, li pelate, li tagliate a strisce e li mettete da parte.

Preparate la panatura per friggere poi l’uovo in camicia tritando la mollica del pane in cassetta con le 3 olive nere secche

Preparate anche la panatura per spolverare poi i peperoni mettendo il pane pugliese in forno a 230 gradi per circa 10 minuti. Lo togliete dal forno e lo tritate con le foglie di menta.

Uovo in camicia: per fare il famoso uovo in camicia fate bollire 1 litro di acqua in un pentolino con un pizzico di sale e l’aceto di vino bianco. Quando l’acqua bolle rompete l’uovo in una ciotolina, spegnete il fuoco e con un cucchiaio fate girare l’acqua bollente creando una sorta di vortice. Lasciate cadere adagio l’uovo nel buco del vortice cercando ovviamente di non romperlo. Per mantenere il vortice e fare in modo che l’uovo venga bello liscio senza fili che fuoriescono (non so come spiegarvelo meglio ! Ops) continuate a manterenere in vortice girando il cucchiaio intorno lentamente in senso orario per un totale di 3 minuti. Togliete uovo dall’acqua con una schiumaiola e mettetelo in una bacinella con acqua ghiacciata.

Dopo circa un minuto scolate l’uovo e impanatelo nella panatura di pane e olive e friggetelo in olio di arachidi bollente fino a che diventa dorato, per circa 2 minuti.

Impiattate mettendo prima le striscioline di peperoni condite con olio, sale e pepe, e spolverati con la panatura di pane pugliese e menta e alla fine adagiate sopra il vostro uovo che dentro dovrebbe avere il suo rosso ancora bello morbido.

Non fate quella faccia perchè vi vedo !

Non è così difficile come sembra. è ottimo ed è anche divertente da fare !