Torta light al cioccolato

 

Adoro le amiche che sanno cucinare, e quando le signore in questione capitano a casa…spesso, con nonchalance (senza preavviso e senza chiedere il permesso), le attiro in cucina, e non le faccio uscire se non sganciano almeno un paio di ricette segrete, e soprattutto a prova di imbranate come me.
Quest’estate, in Puglia, è venuta a trovarmi un’amica di Barletta con marito e figlio (che guardacaso è un compagno di classe di Daniele).

Tra un tuffo in piscina, e un giro in paese, per fortuna ci è avanzato un pó di tempo, e visto che la seconda sera siamo stati colti da una forte pioggia, quasi per caso (ahahahahahah) noi donne siamo finite in cucina.

Ecco a voi una delle ricette che sono riuscita ad estorcere, senza violenza, alla mitica Stefania.
Della serie:”E mooooo, vedi che ti mangi”, ecco a voi la ricetta per la TORTA LIGHT AL CIOCCOLATO!!!

Della serie: “Mangiami pure tutta, senza troppi sensi di colpa”

Iniziamo come sempre dagli INGREDIENTI:

imageINGREDIENTI: 300  grammi di farina, 90 grammi di cacao amaro, 1 bustina lievito vanigliato,  2 cucchiai di olio, 120 grammi di zucchero e 375 ml di latte.

Facoltativi, ma utili: una spolverata di cannella in polvere, due cucchiai di scorza di arancia grattuggiata e 50 gr di coccolato fondente, anch’esso grattugiato.

Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola bella grande e mescolate bene tutto con una frusta (Da cucina!!!)

Versate il vostro impasto in una teglia per torte antiaderente, o foderata con la carta forno, e infornate il tutto a 180 gradi per 40 minuti.

Et voilà

Besos

Barbara

 

 

 

 

 

 

 

La torta dietetica della zia Robi

 
Navigando su facebook spesso si leggono un sacco di cavolate (comprese quelle che scrivo io), ma a volte si trova anche qualcosa di molto utile.
L’altro giorno la mia amica Roberta Beta ha pubblicato la foto di una torta e sotto ha scritto “torta dietetica”.
Torta dietetica?
Secondo voi una golosa come me che ha appena finito il digiuno, e che si è messa in testa di fare la brava, avrebbe forse potuto non provare immediatamente a farla?!?
Ho preso la mia forma di silicone fatta a cuore e ho subito preparato la “Torta dietetica della zia Robi”.
Risultato?
Ok, ok, non sarà buona come una torta normale, ma vi assicuro che si fa mangiare benissimo.
Se poi la tagliate a fette, scaldate le fette poco prima di mangiarle, e ci mettete su un velo di marmellata light (quelle fatte con lo solo zucchero della frutta), avrete di che leccarvi le labbra.
E la bilancia?
La bilancia rimane uguale!!!
ingredientifotoIniziamo come sempre dagli INGREDIENTI:
150 grammi di crusca di avena
2 mele bianche o rosse
del dolcificante liquido 
una bustina di lievito
3 uova (ops, mi sono dimenticata di mettere nella foto!)
e uno yogurt greco magro
Quando avete tutto INIZIAMO:
Scaldate il forno a 200 gradi.
In un recipiente mettete la crusca, le 3 uova, le 2 mele tagliate a tocchetti, una bustina di lievito e un paio di gocce di dolcificante liquido (tic, stevia…)
Con un frullatore ad immersione frullate il tutto, o mescolate a mano senza frullatore, e mettete il tutto in un recipiente per plumcake (io ne ho usato uno in silicone fatto a cuore).
Credo si possa fare anche con altra frutta, provate!
Infornate e cuocete fino a che non sentirete un buon profumo.
Direi una mezzoretta circa.
Buona torta dietetica!
Barbara

 

“Pasticcio Evi”, per chi ama le patate.

 
Non ho una grande fantasia in cucina e quindi spesso faccio appello alle amiche.
Questa volta però la ricetta è arrivata addirittura dalla maestra di mio figlio.
Come farà dopo un’intera giornata a scuola, con 20 bambini, ad avere anche l’energia di cucinare?!
Io arriverei a casa e crollerei sul divano, addormentandomi a stomaco vuoto.
Se fossi una maestra penso proprio che sarei magrissima.
Ve lo dico dopo essere stata per 4 ore con quasi tutta la classe di mio figlio, per il suo compleanno.
Da quel giorno io nutro una grande stima per chi fa il mestiere della “maestra”: hanno tutta la mia ammirazione, e la mia comprensione.
Ma ora torniamo alle patate.
Ho deciso di chiamare la ricetta “Pasticcio Evi” in onore della maestra che mi ha dato la ricetta e dei pasticci che combinano i nostri figli, tutti i giorni.
tortaingreddientifotoIniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA:
Una decina di patate piccole ( o meno se più grandi)
1 Porro
Pancetta a dadini (circa 80 gr)
Formaggio grana
Sale, pepe e burro
 
tortafotoQuando avete tutto INIZIAMO:
Io ho fatto una teglia piccola perché la avremmo mangiata solo mio marito ed io (Danny non ama i porri!), ma se siete di più fate una teglia più grande e raddoppiate le quantità.
Sbucciate le vostre patate, fate delle fettine fini e tagliate a rondelle fini anche il vostro porro.
A questo punto potete iniziare a fare gli strati:
imburrate un pò il fondo della teglia e fate un bello strato di patate , uno strato di rondelle di porro, aggiungete un terzo dei vostri dadini di pancetta, spolverate con un pò di grana, sale e pepe.
Poi di nuovo patate, porri etc, il tutto per 3 volte.
Sull’ultimo strato non mettete i porri, ma qualche ricciolo di burro e grana.
Infornate tutto  per 30/40 minuti a 180 gradi.
Ovviamente il tempo di cottura dipenderà da quanto fini avrete tagliato le vostre patate.
Assaggiare prima di sfornare è sempre la miglior soluzione, per non sbagliare.
Barbara

Torta mimosa senza mimose, ricettina rubbbata ad Alessandro Borghese !

borghesepiccoloVisto che le mimose in vaso puzzano e sono velenose, oggi ho fatto per voi un “furtarello” e vi propongo la torta mimosa (senza mimose). Una ricetta del mio amico Alessandro Borghese che ho trovato su Vanity Fair.
La torta mimosa è un dolce coperto di pezzetti di pan di Spagna che ricordano i fiori della mimosa.
Una tradizione che probabilmente risale al 1946 quando la mimosa divenne il simbolo della festa della donna (in Italia). Un’idea delle femministe italiane dell’UDI (Unione Donne Italiane) che, preparando la prima Festa della Donna del dopoguerra, decisero di colorare l’evento con un tocco floreale e scelsero la mimosa, che fiorisce a marzo ed era a buon mercato. Essendo la mimosa un fiore velenoso e quindi non commestibile, i pasticceri si ingegnarono nel darne l’effetto visivo con il Pan di Spagna. Ecco la versione gourmand di Alesssandro Borghese, da degustare rigorosamente in versione finger-food.

Lista della spesa

300 gr di pistacchi di Bronte
100 gr di farina 00
300 gr di zucchero
100 gr di burro fuso

2 fragole

6 uova
1/2 bicchiere di vermouth 
1 bustina di lievito 
Sale q.b.

Per la crema chantilly al limone:

450ml di latte
La buccia di un limone 
Il succo di un limone
3 cucchiai di farina
5 cucchiai di zucchero 
250 ml di panna zuccherata

Se avete tutto iniziamo

Sciogliete il burro a bagnomaria e fatelo raffreddare. Nella planetaria aggiungete i tuorli d’uovo e lavorali con lo zucchero per circa dieci minuti. Aggiungete il burro, il vermouth, la farina, il lievito setacciato e aggiungete un pizzico di sale. Prendete una bastardella e montate a neve gli albumi, incorporate con una spatola i pistacchi tritati finemente e mescolate il tutto. Versate l’impasto in uno stampo a cerniera e mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 35 minuti. 
Per fare la crema, in una pentola a bordi alti versate il latte e lasciatelo riscaldare insieme alla buccia del limone in infusione.
Montate in una ciotola i tuorli d’uovo insieme allo zucchero e alla farina setacciata; amalgamate il composto. Versate a filo il latte caldo nella ciotola e mescolate bene, versate il tutto nel pentolino; aggiungete il succo del limone e fate addensare mescolando continuamente. Lasciate raffreddare, montate la panna e incorporate la crema. Servite la crema chantilly al limone in un cucchiaio e aggiungete i dadini di pan di spagna al pistacchio e due fragole tagliate a metà come ciliegina (ops, fragola) sulla torta !

 

N.B: Se non sapete perchè l’8 marzo si festeggia la festa della donna, cliccate qui sotto.

http://www.lastampa.it/2013/03/08/cultura/domande-e-risposte/come-nasce-la-festa-della-donna-CAcNMiFxAMmrMNjgBXHYCL/pagina.html