Tagliatelle verdi con legumi

 
Aver voglia di un bel piatto di pasta di sera, ma sapere che sarebbe meglio evitare?!
Succede!
E quindi?
E quindi basta ricorrere ad un piccolo e facile trucco: tagliatelle di zucchine, et voilà!
ingredientifotoIniziamo subito con la LISTA DELLA SPESA per 4 (stiamo parlando di porzioni normali da ristorante di altissssssimo livello, e non di piatti extra large da trattoria della nonna Pina!)
3 o 4 zucchine verdi
150 grammi di piselli novelli freschi
100 grammi di fave fresche
due mazzetti di rucola
1 manciata di mandorle pelate
70 gr di pecorino
olio, sale e pepe
Se avete tutto INIZIAMO:
La ricetta vorrebbe il tutto a crudo e quindi dice di pulire piselli e fave, e di metterli a macerare per almeno 3 ore in olio e sale.
Io invece (siccome così duri non mi piacevano) li ho puliti (sgrandoli dai loro baccelli), li ho cotti al vapore 7 minuti assieme alle tagliatelle di zucchine (ora vi spiego come farle) e solo dopo averli cotti ho sbucciato le fave e ho messo fave e piselli a macerare con olio e sale (le tagliatelle di zucchine le ho tenute a parte)
Per fare le tagliatelle di zucchine, prendete il pela patate e “pelate” le vostre zucchine, ovviamente per il lungo.
A quel punto potete cuocere al vapore (o bollire) fave, zucchine e piselli, tutto assieme
Mentre fate ciò, prendete quello che vi è rimasto delle zucchine (ossia tutta la parte bianca), due mazzetti di rucola, una manciata di mandorle, 3 o 4 cucchiai di acqua, un filo di olio, sale e pepe, e frullate tutto assieme.
Otterrete così una fantastica salsa per le vostre tagliatelle di zucchine.
Prendete metà della vostra salsa e la aggiungete, mescolando con dolcezza (sennò le tagliatelle di zucchine si rompono!!!), alle tagliatelle, alle fave e ai piselli.
Tirate fuori dall’armadio i vostri piatti e, se lo avete, prendete anche un coppa pasta (quegli anelli di acciaio che servono per fare le tartare belle tonde etc etc) .
Impiattate riempiendo, sempre con dolcezza, il vostro coppapasta con  le tagliatelle e i legumi.
Sfilate piano il coppapasta e aggiungete sul piatto un po’ della salsa rimasta, un filo di olio e, per ultimo, grattugiate sopra un bel po’ di pecorino.
Et voilà: ecco a voi un super gustosissimo piatto di “pasta”, zero carboidrati e pochissssssime calorie.
Besos
Barbara
 
 

Lo spezzatino: ricetta facile facile e buona buona!

 

Ve l’ho già detto che fino a pochi anni fa non sapevo cucinare proprio un tubo?
Sì, mi sa che ve l’ho già detto!
Se 5 anni fa mi avessero chiesto di cucinare uno spezzatino, mi sarei messa a ridere!
E invece…
E invece, oltre a chiedere le ricette alle amiche, ho scoperto un altro trucco: quando non sapete come cucinare un certo tipo di carne, andate dal macellaio e, mentre state pagando alla cassa, con i soldi ancora nelle vostre mani, guardate negli occhi la cassiera (che di solito è la moglie o la mamma del macellaio) e fate questa domanda: “Ma lei, che sicuramente ne sa molte più di me, come lo fa lo spezzatino?”
A quel punto la cassiera si gonfierà un po’ tutta “tronfia del suo sapere”, si raddrizzerà sullo sgabello, o sull’alta sedia, e a bassa voce, manco fosse il segreto di pulcinella, vi racconterà la sua ricetta.
L’ho già fatto settimana scorsa col coniglio, che è venuto da paura, è l’ho rifatto questa settimana con lo spezzatino!
Mio marito, per ben due volte in due settimana, mi ha fatto i complimenti per come avevo cucinato.
Yahooo!
spezzfotoMa ora parliamo di cose serie e vediamo come si fa questo mitico spezzatino.
Iniziamo come sempre dagli INGREDIENTI:
Ovviamente serve la carne per lo spezzatino, e io ho comprato 800 grammi di ottimo vitello già tagliato a tocchettini 
Una salsiccia di maiale (segreto di pulcinella della moglie del macellaio)
400 grammi di Piselli surgelati (la classica busta che si trova al super)
carota, cipolla e sedano per soffritto
Farina, acqua e dado
Riso, se vi va.
E, se la avete, la pentola a pressione!
Io non amo la pentola a pressione.
Ho sempre paura che mi scoppi, la pentola a pressione.
Ma per fare lo spezzatino…tocca usare la pentola a pressione.
Se avete tutto INIZIAMO:
Tagliate una bella carotona, o due carotine, a dadini e fate lo stesso con una costa di sedano e una cipolla.
Mettete il tutto nella pentola a pressione, aggiungete 4 cucchiai di olio e fate soffritto.
A quel punto passate i vostri dadoni di spezzatino nella farina e metteteli in pentola.
Aggiungete la vostra salsiccia tagliata a tocchettini.
Rosolate un po’ la vostra carne e se volete sfumate con un po’ di vino, ma non è obbligatorio, credo.
Aggiungete i vostri piselli surgelati, un bicchierone di acqua e un dado vegetale.
Chiudete la vostra pentola a pressione, aspettate il “psssssss”, abbassate il fuoco e fate andare per una mezz’ora a fuoco basso (un’ora in pentola normale)
C’è chi prima cuoce la carne per 20 minuti e poi aggiunge i piselli freschi, ma siccome io i piselli li uso surgelati…li metto da subito con la carne, e non ci penso più.
Mentre cuocevo la carne, in un altro pentolino ho fatto bollire del riso che ho messo poi in piccole formine (quelle argentate usa e getta) e ho servito, con un filo di olio, assieme allo spezzatino.
Buon spezzatino!
Barbara
 
 
 

Riso e bisi – Rice with peas: una ricetta di mio zio Agostino (anche in inglese, ciapa!)

fagootoL’ultima volta che sono stata a Venezia sono andata a trovare mio zio Agostino ossia il fratello di mia mamma.

Dovete sapere che mio zio è sempre stato un cuoco fantastico. Oltre ad essere un grande in cucina è sempre stato un eclettico della cultura.

Non vi dico la faccia che ho fatto quando, dopo aver parlato un pò del mio blog, mi ha fatto vedere, nel suo computer, del materiale che ha raccolto e scritto, chiedendomi se mi sarebbe potuto interessare per “temperateitacchi.com”.

Ricette della tradizione Veneziana e racconti di scorci di vita Veneziana, ma non solo…

sediafotoMi sono commossa per il dono che mi stava facendo, e mi è scesa una lacrima.

Ok, ok sono un pò troppo sensibile…lo ammetto, ma un regalo del genere non capita tutti i giorni dai!

Mio zio è un artista nato, altra parola non potrei trovare per descriverlo al meglio. Mi ha conquistata quando avevo ancora i boccoli e da allora non ho mai smesso di confidarmi con lui.

Dipinge, cucina, si appassiona di tutto ciò che da emozioni e sa ascoltare.          

A questo punto vi propongo una delle sue prime chicche, quello che è il più classico dei piatti veneziani e lo faccio sia in italiano che in inglese. Oh yes!

 

RISO E BISI

Fu secolare tradizione offrire questo piatto al Doge, il 25 aprile, festa di San Marco, patrono di Venezia (quella che noi chiamiamo anche la festa del boccolo) 

http://venicexplorer.net/tradizione/festa-san-marco/index.php?hlangs=it

E’ un piatto classico della primavera, perché dei piselli si usa tutto, frutto e baccello con il quale si prepara il ‘brodo’ che servirà a cucinare il risotto. Se lo fate ora usate i piselli freschi altrimenti ovviamente optate per quelli surgelati.

 

Iniziamo come sempre dalla lista della spesa per 4: 

 

   – 300 gr. di riso vialone (o carnaroli) ;

   – 1 kg circa di pisellini se sono freschi (il peso comprende i baccelli) o 450 gr se usate quelli surgelati;                   

   – 100 gr. di pancetta a dadini piccolissimi;

   – 50 gr. di burro;

   – 50 gr. di parmigiano;

   – 2 o 3 cucchiai di olio d’oliva;

   – 2 o 3 cucchiai di prezzemolo tritato;

   – 1 piccola cipolla tritata finemente;

   – sale q.b.

   – dadi per un litro e mezzo di brodo.

 

risoebisifotoPreparate il brodo con un dado e con i baccelli dei piselli . Cucinare e passare il tutto al passaverdura (se usate quelli surgelati per fare il brodo bastano 200 gr di piselli e gli altri 250 gr li userete per condire il risotto).

Far soffriggere nel burro e olio la cipolla. Quando sarà dorata, unite la pancetta ed i piselli, poi il prezzemolo; allungare con un bicchiere circa di brodo e cucinare a fuoco vivo per 5 o 6 minuti. Salare. Versate altro brodo ed il riso, che va mescolato continuamente con l’aggiunta di altro brodo (come si fa per la cottura di un qualsiasi risotto), ricordate, comunque che la consistenza finale, dovrà essere ‘ all’onda’ vale a dire quasi gelatinosa, al limite dal dover usare il cucchiaio. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano.

 

 

RICE WITH PEAS

When Venice was a Repubblic, it was a centuries old tradition to offer this dish to the Doge on April 25th, in celebration of Saint Mark, the patron saint of Venice.

It is a typical spring dish, for it is prepared with fresh peas and their pods, which are used to prepare the “broth” for cooking the risotto.  Given the short season in which fresh peas are available, I will give you a recipe that produces very similar results all year long.

 

– 300 g of Italian rice (Vialone or Arborio);

– 900 g of fresh peas (or 450 frozen);

– 100 g of tiny cubes of bacon;

– 50 g of butter;

– 50 g of grated parmesan cheese;

– 2 or 3 tablespoons of olive oil;

– 2 or 3 tablespoons of finely chopped parsley;

– a small onion, finely chopped;

– salt, to taste;

– 1 1/2 litres of chicken broth.

 

Cook the pods of the peas in the broth; keep hot.  Sauté the onion in the butter and oil, until golden; add the bacon, the remaining peas, the parsley and about a cup of the hot broth and cook over high heat for 5 or 6 minutes.  Add salt.  Add the rice and more broth (which should be added a little at a time, throughout cooking, as it is absorbed by the rice) and continue cooking, stirring constantly, until the rice is “al dente”(usually between 15 and 18 minutes, depending on the rice).  The final product should be “all’onda”, that is, not too thick, to eat with a spoon, if necessary.  Remove from heat, mix in the parmesan cheese and serve