Ritorno in Puglia con ricetta: il vero purè di fave e cicoria

Ebbene sì: sono tornata nella mia amata Puglia.

Perchè quando ami qualcuno lo ami sia quando fa caldo, e ci stai sdraiata accanto prendendo il sole, e magari tenendogli la mano, sia quando fuori fa freddo e lo guardi mentre mette la legna nel camino.

Quando ami un posto è lo stesso: io la Puglia la amo anche in inverno.

È così verde la Puglia a dicembre…

Siamo atterrati e siamo stati subito accolti dai suoi colori, e dai suoi profumi.

Impossibile guidare senza abbassare i finestrini, anche quando inizia a calare il sole, e l’aria si fa più fresca.

Il tempo di arrivare a casa, di disfare le valigie, e di fare un minimo di spesa, al volo, e alle otto di sera eravamo già da Vito, al “Bari Vecchie”, la mia macelleria preferita, a Cisternino.

Sono drogata di purè di fave e cicoria, e il loro è stratosferico!

E quando vado al “Bari Vecchie” non mi faccio mancare mai un paio di bombette impanate con il formaggio (trattasi di carne, ovviamente!)

Ieri sera mi sono fatta spiegare bene la ricetta del loro purè di fave.

Lo avevo già fatto più volte con la ricetta che mi aveva dato un’amica, ma non mi era mai venuto neanche lontanamente simile al loro.

Eccovi qui una vera chicca di ricetta!

Come INGREDIENTI servono un sacchetto di fave decorticate che potete trovare in qualsiasi supermercato, patate e cicoria, sale e olio.

Quando avete tutto iniziamo: mettete le fave a mollo per 12 ore, in frigo, poi scolatele, sciacquatele e mettetele in una casseruola con un filo di olio sotto, per ungere bene la base della casseruola.

Formate 2 strati alternati di fave e 2 di patate tagliate a rondelle da 1/2 cm e versateci sopra dell’acqua con la brocca fino a coprire tutto e, a fiamma potente, fate andare senza allontanarvi troppo.

Quando inizierete a vedere della schiuma, con un cucchiaio di legno o plastica (non acciaio), toglietela man mano che viene a galla.

Quando vedrete la schiuma quasi sparita abbassate la fiamma al minimo e mettete il coperchio.

Lasciate andare per un’ora abbondante.

Quando la forchetta affonderà nelle patate vorrá dire che siete arrivati quasi alla fine!

Spolverate di sale, aggiungete olio e frullate.

Per le cicorie è più facile: basta pulirle e bollirle!

Questo piatto nasce come piatto conviviale che veniva servito nella tradizione contadina: il purè di fave veniva messo in mezzo alla tavola come piatto unico, e intorno a lui venivano messi: uva bianca, fornetti fritti (tipo i peperoni lunghi verdi), cipolla in agrodoce, gli “spunzel” (cipollotti freschi Verdi), le “vope” fritte (tipo pesce azzurre) e altre cosucce buonissime.

Che dire ancora?

Che oggi mi sono fatta 6 km di camminata per levarmi qualche senso di colpa, e che ora sono pronta per affrontare la mia seconda serata di sapori pugliesi.

Baci

Barbara

 

Tagliatelle verdi con legumi

 
Aver voglia di un bel piatto di pasta di sera, ma sapere che sarebbe meglio evitare?!
Succede!
E quindi?
E quindi basta ricorrere ad un piccolo e facile trucco: tagliatelle di zucchine, et voilà!
ingredientifotoIniziamo subito con la LISTA DELLA SPESA per 4 (stiamo parlando di porzioni normali da ristorante di altissssssimo livello, e non di piatti extra large da trattoria della nonna Pina!)
3 o 4 zucchine verdi
150 grammi di piselli novelli freschi
100 grammi di fave fresche
due mazzetti di rucola
1 manciata di mandorle pelate
70 gr di pecorino
olio, sale e pepe
Se avete tutto INIZIAMO:
La ricetta vorrebbe il tutto a crudo e quindi dice di pulire piselli e fave, e di metterli a macerare per almeno 3 ore in olio e sale.
Io invece (siccome così duri non mi piacevano) li ho puliti (sgrandoli dai loro baccelli), li ho cotti al vapore 7 minuti assieme alle tagliatelle di zucchine (ora vi spiego come farle) e solo dopo averli cotti ho sbucciato le fave e ho messo fave e piselli a macerare con olio e sale (le tagliatelle di zucchine le ho tenute a parte)
Per fare le tagliatelle di zucchine, prendete il pela patate e “pelate” le vostre zucchine, ovviamente per il lungo.
A quel punto potete cuocere al vapore (o bollire) fave, zucchine e piselli, tutto assieme
Mentre fate ciò, prendete quello che vi è rimasto delle zucchine (ossia tutta la parte bianca), due mazzetti di rucola, una manciata di mandorle, 3 o 4 cucchiai di acqua, un filo di olio, sale e pepe, e frullate tutto assieme.
Otterrete così una fantastica salsa per le vostre tagliatelle di zucchine.
Prendete metà della vostra salsa e la aggiungete, mescolando con dolcezza (sennò le tagliatelle di zucchine si rompono!!!), alle tagliatelle, alle fave e ai piselli.
Tirate fuori dall’armadio i vostri piatti e, se lo avete, prendete anche un coppa pasta (quegli anelli di acciaio che servono per fare le tartare belle tonde etc etc) .
Impiattate riempiendo, sempre con dolcezza, il vostro coppapasta con  le tagliatelle e i legumi.
Sfilate piano il coppapasta e aggiungete sul piatto un po’ della salsa rimasta, un filo di olio e, per ultimo, grattugiate sopra un bel po’ di pecorino.
Et voilà: ecco a voi un super gustosissimo piatto di “pasta”, zero carboidrati e pochissssssime calorie.
Besos
Barbara
 
 

Purè di fave e cicorie: la giusta medicina per il “Mal di Puglia”

 

 
Ormai è ufficiale: la Puglia mi scorre nel sangue…
Quando è amore è amore, e nulla si può fare.
Ieri la nostalgia era forte, fortissima.
Altro che “Mal d’Africa”, io ho il “Mal di Puglia”!!!
Erano quasi le 19, e stavo tornando a casa in bici con Danny, dal parchetto.
Ad un certo punto ho sentito il “Mal di Puglia” farsi sempre più forte, a allora ho trascinato Danny dentro l’Ipercoop (che per fortuna era quasi deserto), e ho comprato al volo 1/2 kg di fave decorticate e 1 kg di cicoria.
Arrivati a casa Danny si è fiondato sul mio ipad, e io in cucina.
Per cena avevo previsto uova e asparagi, ma un antipasto ci stava bene, benisssssssimo.
Se doveste anche voi soffrire di “Mal di Puglia”, la medicina migliore, con effetto immediato, è purè di fave e cicoria.
ingredfaveecicoriefotoIniziamo subito con gli INGREDIENTI:
1/2 kg di fave decorticate
1 kg di cicoria
Sale
Olio, possibilmente Pugliese (che noi abbiamo sempre perché lo facciamo fare con le olive degli ulivi che abbiamo nel nostro terreno)
3 foglie di alloro.
Quando avete tutto INIZIAMO:
Sciacquate bene le fave decorticate e mettetele in acqua bollente con 3 foglie di alloro (non salatele prima, ma solo a fine cottura) .
Fate cuocere una mezz’ora come indicato nella confezione (le fave decorticate cuociono velocemente)  L’acqua non deve essere troppissima: deve coprire le fave e superarle di poco, al massimo aggiungete acqua durante la cottura.
Alla fine della cottura togliete le foglie di alloro, aggiungete sale e frullate il tutto (le fave andrebbero mescolate e ridotte a purè col cucchiaio di legno, ma io frullo perché il purè mi piace bello liscio) . Qualcuno, per rendere il purè più cremoso, aggiunge una patata.
Mentre cuociono le fave, pulite la vostra cicoria eliminando le parti più dure, quelle bianche, e sbollentate la cicoria in acqua salata per circa 7 minuti.
Direi che a questo punto siete pronti: mettete sui vostri piatti un po’ di purè e un po’ di cicoria, condite con olio extra vergine e aggiustate di sale.
Il “Mal di Puglia”, per un paio di minuti, farà un po’ meno male…
Buon Ponte, auguri a tutti i Marco e viva da Libertà!
Barbara

Minestra di fave con cicoria, e prefazione.

 
È arrivato il freddo e quindi posso ufficialmente inaugurare la stagione delle vellutate e delle minestre: sono sane, riempiono e soprattutto non fanno ingrassare (se non ci mettete un quintale di olio e altre schifezze).
L’ideale sarebbe mangiare una bella minestra o una vellutata prima di cena, magari mentre stai ancora finendo di cucinare.
Avete presente quei momenti in cui ti viene una fame atavica e inizi ad assaggiare tutto quello che stai cucinando, più e più volte, forse anche troppe volte?!
Una volta ho assaggiato talmente tanto che quando è arrivato a casa mio marito non c’era più niente! Ahahahaha
Ecco, quando vi viene quella fame lì allora mangiate una bella minestra per tappare il buco (io ci provo spesso, ma spesso finisco prima sul pacchetto dei taralli!)
Ma ora parliamo di cose serie: la ricetta di oggi.
ingredientifotoVi bastano 2 INGREDIENTI anzi 3, più 2 facoltativi:
1) 200 grammi di fave secche decorticate (io compro quelle spezzate che costano pure meno)
2) 1 kg di cicoria
3) olio
4) facoltativo: pecorino grattugiato
5) facoltativo: pepe
 
Quando avete tutto INIZIAMO:
Sciacquate bene le fave e mettetele in 1 litro e mezzo di acqua fredda salata.
Fate bollire e continuate a cucinare per un’ora a fuoco basso, fino a che vedrete che le fave si saranno spappolate e la consistenza della vostra minestra sarà cremosa.
Intanto avrete pulito la vostra cicoria eliminando il grosso dei rami bianchi (ma non tutto) e la avrete fatta bollire in acqua salata per una ventina di minuti.
Una volta pronta scolate, strizzate e tagliate a pezzetti.
Per finite passate la vostra cicoria in padella un paio di minuti con un goccio di olio.
Ecco fatto!
Ricetta facile facile no!?
Ora basta prendere un piatto fondo, metterci la vostra minestra di fave e al centro una bella montagnetta di cicoria.
Io alla fine ho dato una spolverata di pepe e di pecorino grattugiato e ho decorato il tutto con un filo d’olio.
Bona vera!
Barbara

Spaghetti cipolle, fave e guanciale! Da pauraaaaaaaa

Ogni volta che vado a Cortina li mangio e ogni volta godo.  

Scusate, ma quando ce vo ce vo!

Sono riuscita a farmi dare la ricetta anni fa promettendo che non la avrei mai data a nessuno, ma voi non fate la spia vero?

 

Lo so che non si fa, ma lo sto facendo per il vostro bene dai !!!

 

Iniziamo come sempre con la lista della spesa per 4 persone:

4 cipolle gialle

50 gr di burro

1 cucchiaio di olio di semi

3 foglie di alloro

400 gr di spaghetti numero 12 de Cecco ( io uso almeno 500 gr per 4)

100 gr di guanciale

120 gr di fave fresche

prezzemolo tritato

panna fresca (1 max 2 cucchiai)

parmigiano

sale e pepe

 

Quando avete tutto iniziamo:

Pelare, affettare e stufare le cipolle con il burro, l’olio, l’alloro e il sale.

Dopo un’oretta (se serve aggiungere aggiungere poco acqua) quando le cipolle saranno ben brasate, ma non troppo rosolate, levare l’alloro, aggiungere il guanciale tagliato a julienne e le fave bollite e pelate.

Se necessario legare il tutto con 1 massimo 2 cucchiai di panna fresca, poi aggiungete prezzemolo tritato ed infine una macinata di pepe e poco parmigiano.

Girate ancora un paio di minuti e poi…

mangiate e godete!

Barbara