Thank you coach :)

Chi mi conosce sa che sono una che ama sperimentare.

Chi mi conosce sa che sono una che si mette sempre in discussione, di continuo, a volte sin troppo.

Parola d’ordine: cambiare

 

Quando uscite di casa, per andare a fare la spesa, girate a destra e poi andate di nuovo a destra e, per finire, ancora a destra?

Bene! Allora da domani girerete prima a sinistra poi di nuovo a sinistra e, per finire, ancora a sinistra.

E’ da un anno che tutti i mercoledì andate in palestra alle 13, a fare acquagym?

Bene, dalla prossima settimana andrete sempre alle 13, ma di giovedì, a provare quel nuovo corso di cui avevate sentito parlare, sotto la doccia.

Cambiare! La parola d’ordine è CAMBIARE

Perché il peggior nemico della nostra vita, dopo le malattie, è la NOIA.

Perché la noia uccide la fantasia, le passioni, gli affetti. 

Il carburante della vita sono gli stimoli, e gli stimoli arrivano dalle novità.

A volte basta davvero cambiare strada per scoprire un nuovo angolo, un nuovo sorriso, un nuovo negozio!

A volte basta cambiare le abitudini per salvare un rapporto.

A volte basta un tacco 12 al posto di una ballerina, per riaccendere i desideri.

A volte basta una scarpa da ginnastica al posto di un tacco 12, per ricevere quel sorriso che non arrivava da tanto.

Anche le abitudini alimentari vanno cambiate.

Spesso non si riesce a dimagrire perché si mangiano sempre le solite cose. 

Ho sempre amato la pastasciutta, ma ho sempre pensato che facesse ingrassare, e quindi me ne privavo.

E più me ne privavo e più ne sentivo il desiderio.

E allora magari non mangiavo la pasta, ma finivo per buttarmi sui biscotti, e allora sì che facevo i danni veri.

Adesso mangio la pasta tutti i giorni, e sto anche dimagrendo, mi sto asciugando.

Mangio pasta integrale senza frumento, ma ne mangio un bel piatto tutti i giorni, e sono felice.

Da giovani avevate una passione per la pittura, ma poi vi siete persi tra lavoro, famiglia e figli, e non prendete un pennello in mano da anni, da decenni?

Bene! Domani andate a comprare un paio di tele, pennelli e colori, e questo fine settimana, invece di andare a fare la spesa, dipingete.

E tra una pennellata e l’altra chiamate la pizzeria sotto casa e fatevi portare quella pizza che vi piaceva tanto, e che non mangiate da una vita.

Gorgonzola e salsiccia?

E che gorgonzola e salsiccia sia!

Avete mai sentito di qualcuno che è morto dopo aver magiaro una pizza con salsicce e gorgonzola? Io no!

Fate quel lavoro da una vita e siete stufi?

Non mollate il lavoro, perché non è il momento, ma iniziate a spargere la voce che state cercando altro.

CAMBIARE, CAMBIARE, CAMBIARE!

Avete sempre avuto i capelli ricci?

Andate dal vostro parrucchiere di fiducia, o da quello nuovo dove va la vostra amica, e fateveli lisciare.

Non avete mai messo il rossetto?

Fatelo, e se vi vergognate, iniziate a farlo di giorno, mentre date l’aspirapolvere.

Sarà divertente, un po’ come quando da piccole giocavamo con le bambole, solo che questa volta le bambole siamo noi.

Ma quanto ci divertivamo a cambiare le nostre bambole? Ecco, appunto!

Sarebbe bello riuscire a fare una cosa nuova ogni giorno.

A volte basta anche una telefonata.

Siete sempre di corsa, e di solito sono gli altri che chiamano voi?

Bene! Oggi fermatevi un attimo, prendete il vostro cellulare, scorrete la rubrica e fermatevi sul nome di un amico o di un’amica che non sentite da tanto tempo, e chiamate.

A volte un’amica ritrovata, un pranzo, e una bella chiacchierata, possono cambiare tante cose.

Ora vado a finire il cambio stagionale degli armadi.

Sempre di cambio si tratta no?!

Besos

Barbara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non fare lo struzzo – lezione numero 10: il tempo passa, per tutti.

 
E’ inutile far finta di niente, alla fine bisogna ammetterlo: il tempo passa, per tutti.
E’ da quando sono tornata dalle vacanze che andrei a letto prima di mio figlio.
La sera sono stravolta, a pezzi, sderenata.
E se mi capita di andare a dormire dopo mezzanotte, il giorno dopo ci metto le ore a riprendermi: mi sveglio con certe occhi gonfi che più che borse, sotto gli occhi mi sembra di avere delle mongolfiere.
Se penso ai tempi in cui alle dieci di sera ero in bagno a prepararmi per uscire…
Adesso alle dieci di sera, di solito, sono in bagno a levare le lenti.
La verità è che il tempo passa e le energie non sono più le stesse: quando eravamo più giovani potevano fare le 4 del mattino e svegliarci anche alle 9, senza conseguenze, almeno fino a sera dove ovviamente iniziavamo a sentire un pò di stanchezza, ma con un piccolo, piccolissimo sforzo, riuscivamo ad uscire di nuovo, senza sosta.
Magari sapevi che c’era uno che ti piaceva che andava da qualche parte, e allora usavi un pò di correttore in più se era sbucata una piccola occhiaia, e poi via di fondotinta, terra, rimmel e lucida labbra effetto super attack (una vera arma di conquista).
Forse, proprio parlando di uomini, non è solo una questione di età, ma di realizzazione, di sogni avverati.
Spesso la sera uscivo con la speranza di realizzare i miei sogni, con la speranza di avere un bel colpo di culo (sorry, ma “fortuna” non avrebbe avuto lo stesso effetto) e di incontrare finalmente l’uomo giusto, colui che sarebbe diventato prima il mio compagno di vita e poi il padre dei miei figli (ma ora togliamo pure il plurale: uno basta, e avanza!).
Sono dovuta andare fino in Africa per incontrare LUI, ma alla fine è successo: il mio sogno si è avverato e dopo circa 5 anni è arrivato anche Danny.
Ora me la guferò, ma posso dire di avere tutto ciò che desideravo. Ecco che allora uno dei motivi principali delle mie uscite ha finito di esserci: ora quello che voglio ce l’ho, a casa.
La caccia è chiusa (per ora).
Quando esco spesso lo faccio con mio marito perché se si sta in casa si finisce col crollare davanti ad un film, sul nostro divanone.
Usciamo per vedere gli amici, per andare a farci una mangiata in compagnia e a volte, ma proprio ” a volte”, anche per fare due salti.
Adoro ballare, ho sempre amato ballare, ma non ho più voglia di fare le 4 del mattino e purtroppo a Milano, se vuoi ballare, gli orari sono quelli.
Ecco che allora mi sono “inventata” la mia serata del mercoledì al Bobino: almeno inizio a ballare già dalle dieci di sera e a mezzanotte, massimo mezzanotte e mezza, sono a letto, soddisfatta e felice.
E’ inutile fare finta di niente: il tempo passa, per tutti.
Quello che ci faceva felici una volta, oggi non ci interessa più; quello che una volta non ci stancava, oggi ci distrugge.
Non ho più voglia di uscire tutte le sere come facevo prima, non ho più le forze di fare le 4 del mattino e di svegliarmi la mattina presto.
E poi ora Danny va alle elementari e quindi non posso neanche più svegliarmi alle 8.30, ma mi tocca strisciare giù dal letto alle 7.15.
A casa ho il mio maritino e il mio patato, a casa ci sto benone: non mi vergogno di essere spesso in pigiama alle dieci di sera.
Mi piace la mia vita: mi piaceva quando uscivo tutte le sere e mi piace ora quando mi ritrovo sul divanone a guardare Peppa Pig con il mio piccolo grande amore o un bel film con quello più grande.
Ma ogni tanto lasciamo il marmocchio alle nonne e scappiamo, noi due da soli: ok invecchiata, ma decrepita no dai!!!
Barbara