Cosa può aver voglia di fare una donna normale di sabato pomeriggio?
Starsene a casa, sul divanone, davanti alla tv o davanti ad un buon libro, oppure fare un bel bagno rilassante?
Fare due passi in centro riuscendo magari a fare anche un pò di shopping nonostante le orde di ragazzini urlanti e senza meta?
Mettere le cuffie e andare a fare una bella camminata per “smaltire” il toast da quasi dieci euro mangiato la sera prima al Forum di Assago?
Una donna normale forse avrebbe scelto una di queste cose, ma io, che non ho tutte le rotelle a posto, ho costretto i miei uomini ad andare in fiera, a Rho, a vedere EICMA, il grande salone della moto.
Sì, sì, ho scritto “costretto” perchè i miei due maschi non ne avevano proprio voglia di andare.
Risultato?
Ovviamente, col mio bel caratterino, li ho convinti e, per evitare traffico e folla in metrò, ci siamo anche sparati 40 minuti di scooter, per arrivarci.
Il problema è che lo scooter di mio marito è un 250 e il mio un 150 e quindi per stare dietro ai miei due maschi, in tangenziale, sono dovuta andare a manetta, chiedendo forse un pò troppo al mio povero vecchio mezzo.
Secondo voi io sono una di quelle donne che si ricorda sempre di controllare livello dell’olio, e acqua nel radiatore?
Sì, sì, certo, eccome no!
Eddai su: ci sono giorni in cui non mi ricordo neanche come mi chiamo.
Come potete pensare che io possa ricordarmi anche olio e acqua del motorino?!
Ma non dovrebbero essere i mariti/maschi a ricordare queste cose così “inutili” alle mogli?
O a farlo addirittura loro al posto nostro?
A quanto pare, no!
Tornando da EICMA c’è stata una grande “fumata bianca”.
Il Papa è ancora il grande Francesco, ma il mio scooter, da ieri, non è più lui.
In Viale Certosa sì è incacchiato come una iena, con me, e mi ha mollata a piedi.
Stavo per abbandonarlo lì (con la lacrimuccia) e prendere un tram per tornare a casa, guardando dal finestrino i miei maschi sul 250 di mio marito, quando mio figlio (che sta per compiere 6 anni) mi dice:
“Mamma non lasciare qui il tuo scooter, ma aspetta che si raffreddi la marmitta e prova a farlo ripartire!”
Non me ne bastava uno di saputello in famiglia, argh.
E secondo voi cosa è successo?
E’ successo che lo scooter è ripartito e che ora se la dorme al calduccio in garage.
Ok , ok, non sta benissimo di sicuro, ma almeno non è ancora morto dai!
E dopo tutta la fatica che ho fatto io a portare me stessa in fiera e il mio scooter in garage, sapete cosa mi ha risposto “Danny boy” quando gli ho chiesto cosa gli fosse piaciuto di più di quello che aveva visto in fiera?
Secondo voi mi ha risposto “I salti pazzeschi che hanno fatto i Daboot”? , oppure “le moto da bambini che ho provato”?
Ma quando mai!
Il fetentaccio mi ha guardata e, con un sorriso a 78 denti (meno 2), mi ha risposto: “i ditributori di maionese e ketchup con cui ho messo le salse sul mio hotdog”
Ma porca paletta!
La prossima volta lo porto a mangiare un hotdog dal “lurido” in Piazzale Lodi.
Che dire?
Che almeno mi sento meno sola nella mia “fusaggine”: ora in questa casa siamo fusi almeno in tre (e uno è in garage).
Almeno…
Barbara
PS:oggi però faccio la donna normale e, forse, me ne sto in pigiama almeno fino alle 15 (dopo abbiamo una festina di compleanno)
EICMA 2013: una mezza giornata in fiera.

EICMA 2013: una mezza giornata in fiera.

I salti dei grandi Daboot nel cielo di Motolive. EICMA 2013

I salti dei grandi Daboot nel cielo di Motolive. EICMA 2013