Spesso mi lamento di mio marito perchè ha dei modi un po’ bruschi per dirmi le cose.
Spesso mi lamento di mio figlio perchè è un bravissimo bambino, ma ogni tanto gli escono dei modi davvero arrogantelli e risponde male a me, a suo padre, alle nonne e alle maestre.
Un giorno parlando con Steve, lo psicologo coach con cui ogni tanto mi confronto, di queste mie continue lamentele, lui mi ha fatto una domanda: “ma i tuoi di modi, sono sempre carini?”
Ogni tanto fermarsi un attimo, farsi una domanda e darsi una risposta, vera, sincera, non è una “Marzullaniata”, ma può essere la chiave di tutto! 
Come puoi pretendere che gli altri siano con te dolci e carini se tu sei la prima che ogni tanto “sbrocca” (voce del verbo “sbroccare”) e troppo spesso ti si gonfia la giugulare per delle cavolate?
No buono!
Devo dire che a volte mi capita di sentire proprio il bisogno di “sbroccare”: mi fa sentire viva, mi fa sentire meglio, mi permette di sfogarmi e di entrare in fase relax.
“Ok, ora lo ho detto, lo ho urlato e sto meglio, wow”.
Se uno proprio non ce la fa a non “sbroccare”, allora non si deve meravigliare e/o incavolare se chi gli è vicino fa la stessa cosa.
Se un figlio sente e vede i genitori che ogni tanto “sbroccano” con lui o “sbroccano” tra di loro, è normale che per una sorta di imitazione finisca per assumere gli stessi atteggiamenti quindi va sgridato, ma non va messo in croce. Sta solo emulando, povero!
Spesso mi lamentavo.
Ora mi lamento ancora, ma faccio come Mary Poppins: lo faccio con un cucchiaio di zuccherò in più: cerco di moderare i miei di modi, prima di pretenderlo dagli altri… 
La parola chiave è “dolcezza”.
La dolcezza può portare ad ottimi risultati se usata al posto di un’urlata.
L’urlata spaventa e se un bimbo è spaventato non ascolterà mai quello che gli stai dicendo, ops, urlando.
“ALLORAAA! QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE SE TI CHIAMO A TAVOLA DEVI VENIRE SUBITO E CHE…”
No buono!
Dopo “ALLORAAA”, il bambino sarà già “terrorizzato” e non ascolterà nulla di quello che gli direte.
Sedetevi davanti a lui in modo che i vostri occhi siano all’altezza dei suoi e provate con la dolcezza.
So che in certi momenti è difficilissimo e non crediate che a me riesca sempre bene, anzi.
Ho iniziato da poco quindi sono in fase “pieno rodaggio”, ma vedo già dei risultati.
“Cucciolo lo so che ogni tanto senti mami e papi che litigano, ma è normale: anche tu ogni tanto litighi con i tuoi compagni però poi fate pace e siete amici come prima”
“Cucciolo capita che i grandi alzino la voce per sgridarti, ma lo fanno perchè ti vogliono bene e perchè spesso se ti diciamo le cose a bassa voce tu non ci senti!”
“Cucciolo non è carino che rispondi male a mamma e papà o alle nonne e alle maestre perchè noi ti vogliamo bene e se rispondi così noi ci rimaniamo tanto male!”
Attenzione perchè la dolcezza non è utile solo con i bambini: se usata bene può essere molto utile anche con i grandi, soprattutto con i grandi.
“Amore saresti così gentile, smack, smack, picci-picci, da portare giù la spazzatura, fare la spesa e aggiustare la porta della cantina?”
“Amore se non sei troppo stanco ti andrebbe di cucinare tu stasera?! Nessuno è bravo come te a fare il pesce al sale”
“Amore se dopo cena non devi lavorare al computer, mi faresti un pò di quei grattini al collo che mi piacciono così tanto e che sai fare così bene?”
Dolcezza! Nella vita con la dolcezza si ottiene molto di più.
Lo ho scoperto tardi, ma meglio tardi che mai…
Se poi la dolcezza finisce per sconfinare portandoci e diventare anche un pò ruffiane e gattemorte al limite della decenza…ben venga!
Sono 43 anni che mi arrangio da sola e che non ho bisogno di nessuno, neanche per cambiarmi la ruota della macchina (tanto non la ho più, la macchina), ma ho deciso che da oggi, dopo averlo detto a voi, non lo dirò più a nessuno.
Se gli altri sanno che tu non hai bisogno di niente e di nessuno, non ti offriranno mai il loro aiuto pensando giustamente che non ne hai davvero bisogno, neanche quando fai uno sforzo pazzesco e lo chiedi esplicitamente.
Da oggi io non so fare più nulla.
Da oggi ho deciso di trasformarmi in una perfetta “Marina La Rosa”
Fare finta di essere dolci e gattemorte è il vero segreto per ottenere tanto ed essere felici.
Barbara, miao
 
 
NB: Vi ricordo che questa rubrica esiste grazie ai preziosi spunti dello psicologo coach Steve Benedettini. Se volete incontrarlo o volete informazioni sui corsi che tiene, chiamate il suo studio di Rho allo 02.93904504 o scrivetegli a info@alphacenter.it