No, tranquilli, non sto per raccontarvi la favola di Pinocchio, e, per vostra fortuna, non ho neanche intenzione di cantare 🙂

Ma, mai come in questo caso, canzone fu più azzeccata, e ora vi spiego perché…

Premetto che, se ancora qualcuno di voi non lo sapesse, io vivo a Milano dal 1989, ma non sono di Milano (sono VENEZIANA)

Perché vi sto dicendo questo? Perché io Milano per molte cose l’ho amata da subito, ma per altre l’odierò per sempre 🙁

Perché la amo?

Perché Milano sprizza energia da tutti i pori

Perché la odio?

Perché quando quell’energia è troppa, stroppia!

A Milano corrono sempre tutti, e a volte non sanno neanche loro dove corrono, ma sopratutto “perché” corrono!

Corrono in bici, in strada, e sui marciapiedi.

Corrono in macchina, in scooter, e a piedi.

Corrono fuori dalle case, e dentro i negozi.

Corrono sempre dietro qualcuno, e sempre si fanno rincorrere…

A Milano correre sembra quasi un obbligo, e il brutto è che questo obbligo è spesso contagioso.

Io ero una che me la prendevo con comodo, molto comodo, e invece ora…

Ora corro sempre, anche quando potrei farne davvero a meno 🙁

Vivo con i post-it attaccati ovunque, con le liste di cose da comprare e le liste delle telefonate da fare.

Liste, liste, liste!

Ormai ho l’incubo delle liste!!!

“Sai, mi sono candidato, mi trovi nella lista…”

Sempre ste cavolo di listeeeeeeeeeeeee!

E allora ci sono le giornate in cui mi sveglio con la nausea, come oggi, e mi dico:

“Basta correre! Oggi chiudo questacavolo di agenda, e per un giorno mi dimentico delle liste!”

Secondo voi si può?!

Ma quando mai!!!

Venerdì arrivano nuovi ospiti a Lamia Quercelli, e prima del loro arrivo devo assicurarmi che mettano a posto il wifi e il cancello, che la cisterna sia piena d’acqua, e che la casa sia tutta in ordine.

Posso forse permettermi di staccare la spina e di strappare le liste, proprio oggi?

Sia mai!

E settimana prossima?!

Settimana prossima ci saranno altre mille cose da fare, e da pensare, come sempre!

Ma quei pomeriggi passati a leggere un libro, o  a guadare un film?
Lontano ricordo…

Per fortuna che c’è LUI, e che, ogni tanto, per lui, e con lui, la spina devo staccarla per forza, anche quando so che sarebbe meglio non farlo!

Domenica, nonostante le orridi previsioni, c’era il sole, e quindi Danny ed io, alle 9.30 del mattino, siamo saliti sulle nostre bici, e ci siamo avviati, pedalando, verso il Castello Sforzesco di Milano.

Alle 10.30 sarebbe partita la Cyclopride Milano 2016

Volevamo fare con calma, e invece?!

E invece arrivati in Piazza Duomo mi sono accorta che la ruota davanti della mia bici era a terra, bucata!

E quindi via di corsa, a piedi, spingendo la bici, verso la piazza della Cyclopride, nella speranza di trovare qualcuno che mi potesse cambiare la camera d’aria, per non far perdere a me, e al mio cucciolo, la partenza delle 10.30 🙁

Prima della partenza ero già sudata fradicia, e mi aspettavano ancora 20 km!

Per fortuna quelli di “Cicli Brianza”  mi hanno rimesso a posto la bici, e Danny ed io, rimasti poi ad aspettare degli amici più in ritardo di noi,  siamo riusciti a raggiungere il gruppo, partito 20 minuti prima.

Ci siamo “sparati” i primi 5 km in mezzo alle macchine, a “manetta”, perché ormai avevano riaperto le strade al traffico, ma dopo mezz’ora circa siamo riusciti a raggiungere le altre bici in Viale Monza, e finalmente abbiamo potuto rallentare, godendoci per una volta quelle strade, senza auto 🙂

Senza il nostro Nevo non ce l’avremmo mai fatta 🙂

(Nevo è il nuovo drink energizzante della Jeunesse)

Peccato che…

Peccato che mentre i vigili tenevano bloccate le macchine agli incroci, per darci il tempo di passare, gli automobilisti non ne volevano sapere di doversi fermare due minuti in più quando il loro semaforo era già verde, e allora si attaccavano ai loro clacson, come se non ci fosse un domani!!!

“Quanta fretta, ma dove corriiiii, dove vaiiiii?!?!”

Avrei voluto scendere dalla mia bici e andare a cantargliela, in faccia, a squarciagola!

Era domenica mattina, il cielo era azzurro, e il sole splendeva in cielo!

Fare una bella passeggiata con i figli, o con gli amici NOOOO?!?!?!?!

Eh no!

Meglio stare in macchina isterici a suonare il clacson, come se non ci fosse un domani, perché un gruppo di spacca maroni ha deciso di prendersi due ore libere per attraversare la città in bici, con calma, con i figli, o con gli amici, e senza macchine tra i piedi!

Ohi ohi sta cavolo di fretta assassina!

Sarebbe bello che ogni tanto, tutti noi, ci fermassimo un attimo per chiederci: ” Ma dove sto correndo? Ma è poi così importante che io corra? E se mi fermassi un attimo a guardare il cielo? A dare un bacio in più a mio marito, e un abbraccio più stretto a mio figlio?”

Cribbio!

Ora vado, che ho un botto di cose da fare, e sono in ritardooooooooooooo

Besos

Barbara

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