Cosa farò da grande?

Non lo so ancora.
Ehi tu, guarda che ti vedo, non fare quella faccia!!!
Lo so che stai pensando che alla mia veneranda età di quasi 48 anni io grande lo sono già, ma non è vero: io sono solo un po' più grande di ieri, e molto più giovane di domani :)

E' sempre una questione di punti di vista :)

Quasi tutti i bambini quando nascono emettono subito un primo strano gemito, molto simile al pianto, mentre io ho fatto una sorta di pernacchia, e con quella ho segnato il mio destino: PRRRR

Nella prima festa che ho organizzato c'era un grande cartellone con un disegnato un asino, e una grande coda pelosa che dovevi, rigorosamente bendato, riattaccare nel punto giusto, cercando di bucare solo le chiappe dell'animale, e non il muro della mamma.

Nella mia seconda festa c'erano tanti amici seduti per terra sulla moquette, e in mezzo a loro una bottiglia che girava, a ritmo di tanti cuori impazziti che non vedevano l'ora di stampare la loro bocca sulle labbra dei loro sogni proibiti.

Dopo quelle prime feste ce ne sono state tante altre, rigorosamente a casa

Mamma veniva ad inizio serata a salutare tutti, si accertava che io non frequentassi tossicodipendenti o spacciatori, e poi se ne tornava nella sua camera, lasciandoci liberi di ballare, di pomiciare e a volte anche di fare fuori tutti i surgelati per improvvisi attacchi di fame notturna.

La voce si era ormai sparsa a macchia d'olio e il sabato pomeriggio molti dei gli occhi di campo Manin e di campo San Luca (i nostri campi di ritrovo) si giravano spesso verso di me, in cerca di un cenno di assenso.

"Stasera si viene da te?!"

Il passo dalla casa al locale è stato breve, un po' perché non ci stavamo più e un po' perché iniziava a diventare rischioso portare in una casa antica sul canal grande gli amici degli amici degli amici :(

Erano gli anni '80, ero ancora nella mia Venezia, e il mio piccolo ballo delle debuttanti mi attendeva, assieme al mio lungo abito bianco, al braccio, spero fiero, di mio padre e allo sguardo orgoglioso di mia madre.

Ero una brava ragazza, avevo la sufficienza in tutte le materie, non bevevo alcolici e non mi drogavo (ah ah, bei tempi)

Non ridete, era una battuta!

Sono ancora una brava ragazza, ho la sufficienza sia nelle materie "casalinga", "mamma", "moglie" che, da poco, anche in quella di "networker".

In "stiratrice" ho 4 , ma ormai siamo circondati di lavanderie, quindi chi se ne frega :)

Sono arrivata a Milano nel lontano 1989, quasi 30 anni fa, e indovinate cosa venni a studiare?!?

Esatto, PRRRRRRRRRRR

Ma poteva un'iperattiva come me studiare e basta? Ma quando mai!!!!

Studiavo di giorno e uscivo di notte, sempre senza bere e senza drogarmi.

La mia droga è sempre stato il ballo, la musica, gli amici.

Dopo anni di Venezia, dove per andare in discoteca dovevo prendere un vaporetto e una macchina, non mi sembrava vero di poter andare a ballare quasi sotto casa, e quindi ci andavo spesso, così spesso che alla fine il proprietario di una discoteca mi chiese se nel suo locale volevo lavorarci, portando da lui tutto il mio giro di amici perbene, una volta alla settimana, nel loro priveè.

Era il 1990, e al Lizard di Milano iniziò la mia carriera di PR dei locali.

Dopo anni trascorsi tra l'Hollywood, il Beau Geste e il Tutti Frutti, passando la Banque e per tanti altri bei posticini magari meno noti, alcune famose aziende iniziarono a chiedermi di organizzare i loro eventi per lanciare servizi e prodotti vari, dalle automobili ai cellulari, transitando per gioielli, pizze e fichi.

Finì gli anni '90 al Milan, sempre di corsa tra lo stadio e Via Turati.

Furono due anni bellissimi, ricchi di grandi soddisfazioni e piccole rivincite.

Ho sempre amato tanto il mio lavoro.

Amavo andare in cerca di tessuti ed idee varie per gli allestimenti dei miei eventi, che curavo sempre nei minimi particolari, ovviamente di persona, senza mai delegare nessuno.

Amavo svegliarmi nel pieno della notte con un'idea, e accendere la luce sul comodino in cerca del mio taccuino per buttare giù due appunti veloci, per non dimenticare.

Amavo chiamare gli amici uno per uno, per raccontare loro un progetto, per chiedere un consiglio, per invitarli ad essere i protagonisti del mio ultimo "parto".

A proposito di "parti", amavo così tanto il mio lavoro che durante le doglie del mio unico e vero parto, riuscì a vendere 1o stanze dell'hotel di cui curavo le pr in quel momento: l'hotel Nhow.

"Ciao Barbara ti disturbo?!"

Era la Pr di Ferrè, e lo ricordo come se fosse ieri.

"No, tranquilla, sto partorendo, ma dimmi pure, come posso aiutarti?"

Sono passati quasi 11 anni, e la mia vita è davvero cambiata.

Quando è arrivato su questa terra il mio piccolo grande amore ho lasciato tutto, e ho vissuto i 4 anni più belli della mia vita, a casa, con lui.

Ma quando Danny ha iniziato ad andare all'asilo...mi sono ritrovata a casa da sola, e, forse per la prima volta nella mia vita, mi SONO sentita sola.

Avevo bisogno di "riaccendermi", di tornare a correre, di riprendermi la mia vita, ma le cose erano cambiate, molto cambiate.

E poi, diciamocelo, non avevo più ne le forze ne la voglia di uscire come prima, di essere sempre in pista, per non perdere un colpo.

Se vuoi essere una brava PR non devi perdere un colpo, NON PUOI perdere un colpo, e io i colpi non ce li avevo più.

Ed ecco che, quasi magicamente, nella mia vita entra il NEWORKMARKETING, quel lavoro che avevo sempre reputato una gran cazzata (scusate, ma quando ce vo ce vo).

In tanti anni, e conoscendo ormai taaaanta gente, mi avevano proposto taaaante aziende, aziende che avevano affidato al networkmarketing il loro futuro.

Ma io avevo sempre detto di no!

Ero convinta che mi sarei ritrovata davanti alle ennesime piramidi, dove guadagnano solo quelli che sono entrati prima di te etc etc

Oggi sono una networker, e sono felice di esserlo, molto felice di aver capito che avevo sbagliato.

Oggi faccio la mamma, la casalinga, la moglie, la figlia e ho anche il tempo di fare la networker.

Quando diventi mamma, e sei anche figlia unica, a volte è davvero un casino, perché le cose di cui occuparsi sono davvero tante, a volte anche troppe.

La mattina mi alzo, porto nostro figlio a scuola, vado a fare la spesa, torno a casa, metto in ordine, imbastisco la cena, e, senza quasi rendermene conto sono già le 16.30, quindi vado a riprendere Danny, lo porto alle sue varie attività settimanali, poi torniamo a casa, i compiti, la cena, i soliti pagamenti e sbattimenti vari online...

Che lavoro potrei fare nel tempo che mi avanza?

Diciamoci la verità: nessuno!

Eppure io non potrei stare senza lavorare, io non potrei vivere senza avere delle soddisfazioni che esulino le 4 mura domestiche, e, soprattutto, ho bisogno di guadagnare, perché la vita costa cara, e i soldi non bastano mai!!!

Il networkmarketing è stata la mia salvezza.

Da qualche mese abbiamo anche un ufficio vero e proprio, una sorta di lotf dove c'è sempre gente che va e gente che viene, soli o accompagnati.

Persone che erano abituate a stare a casa da soli, e che ora soli non lo saranno più.

Persone che lavoravano in un ambiente in cui non si trovavano bene, magari con colleghi non proprio simpatici, persone che ora i colleghi se li scelgono.

Sto costruendo, mattone dopo mattone, il mio futuro, la mia rendita passiva, e lo faccio giorno dopo giorno, solo quando ho tempo, quando posso, quando ne ho voglia.

Sono davvero felice della mia scelta, ma quando la sera esco, e vado ad un evento, il mio primo lavoro mi manca :(

E allora apro un vecchio file di immagini, e faccio un tuffo nei miei ricordi.

La mia famiglia a Milano, mia mamma a Venezia, il mio bar pasticceria Bompiani a Roma, la nostra masseria "Lamia Quercelli" che affittiamo in Puglia, Jeunesse...

Ma dove potrei trovarlo il tempo di rimettermi anche a fare eventi?!?!?

Io amo fare la mamma, io amo fare la networker, ma da grande vorrei tornare a fare a PR, vorrei tornare ad organizzare eventi e sapete quale è la verità?!?!

La verità è che "Quando vuoi puoi", e io voglio, fortissimamente voglio.

Non ci credete? Mettetemi alla prova :)

Besos

Barbara