Vi avevo promesso che vi avrei raccontato dei vip di Cortina e invece per ora di vips non ne ho visti, ma le stelle sì che le ho viste, eccome se le ho viste, che botta!
Ieri mattina Danny ed io ci siamo svegliati tutti e due di ottimo umore: avevamo in programma una bella scampagnata in bici ed eravamo gasatissimi.
Siamo partiti dal nostro agriturismo, a piedi, diretti alla stazione degli autobus di Cortina e da lì, con la mia amica Tessa e suo figlio Nicolò, abbiamo preso un bel pullman per San Candido.
A San Candido abbiamo affittato 4 bici e siamo partiti per la nostra pedalata verso Lienz: 44 km.
Avevo proprio bisogno di un po’ di moto dopo le scorpacciate al buffet della Ruby Princess, la nave da crociera che quest’estate è stata la nostra casa per ben 12 giorni.
Siamo saliti in sella alle nostre bici alle 12.45 e ci siamo fermati solo una volta, per mangiare una cosina alla fabbrica della Loacker, e poi via verso la nostra meta finale.
Non potevamo perdere troppo tempo perché se volevamo prendere l’ultimo pullman da Dobbiaco per Cortina, dovevamo riuscire a salire sul treno delle 17.05 Lienz-San Candido per poi acchiappare la coincidenza San Candido-Dobbiaco.
Un vero tour de force in modalitá staffetta, ma ce la potevamo fare, dovevamo farcela.
Mancavano circa 5 km all’arrivo e Danny iniziava a dare i primo segni di stanchezza quindi ho messo la mia mano destra sulla sua schiena per spingerlo e abbiamo fatto gli ultimi km vicini vicini.
Peccato che ad un certo punto Danny ha inavvertitamente girato la sua ruota verso sinistra e… Bum, ci siamo scontrati e siamo volati uno da una parte e uno dall’altra.
Lui, per fortuna è atterrato sul prato e quindi si è leggermente graffiato un gomito, e io, invece, sono atterrata sulla strada.
Una botta al ginocchio, una alla spalla e qualche abrasione, ma per fortuna solo un grande spavento e niente di grave.
La cosa che mi faceva più male era sentire mio figlio piangere non per il suo gomito, ma perché vedeva che mi ero fatta male io è si dava la colpa.
Alla fine sono riuscita a convincerlo che ero stata io è non lui a sbagliare e allora si è calmato.
Amore mio luiii
Peccato che nella botta mi siano cadute sia la catena davanti che quella dietro e quindi ho perso tempo per rimettere a posto la bici e abbiamo perso il treno delle 17.05.
Siamo saliti sul carro bestiame delle 18.19 (il treno Lienz-San Candido è sempre così pieno che sembra più un carro bestiame che un treno) e siamo arrivati sani (?) e salvi a destinazione.
A quel punto avevano due alternative: o dormire a San Candido o chiamare il taxi che la prima sera ci aveva salvati dal diluvio e chiedergli di salvarci di nuovo.
Secondo voi cosa abbiamo scelto?
Alle 20.30 siamo arrivati a casa, ops, all’agriturismo, bolliti, ma molto soddisfatti di una giornata intensa e bellissima, nonostante il botto finale.
Diciamo che poteva andarci ben peggio dai.
Viva il bicchiere metà pieno, ma soprattutto il barattolo di Loacker spalmabile che non si è rotto nella caduta.
Barbara
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