Perchè ho chiamato questo post “carbo day” e ho messo una foto di me in bicicletta???

Ma mi sembra ovvio: perchè dopo il “carbo day” viene sempre il “senso di colpa day”

Esiste la giornata della mamma

Esiste la giornata del papá

Esiste la giornata della pace, e anche la giornata dell’acqua

A questo punto la domanda sorge spontanea: perché non esiste la giornata del carboidrato  !!!!????

Sono a dieta da quando sono nata, e da brava bambina inizio le diete di lunedì, ma il lunedì sera sono già con un biscotto al cioccolato in bocca (fosse solo uno) e i sensi di colpa in tasca (anche quando sono ignuda)

Perchè non possiamo indirre la giornata del carbo senza sensi di colpa, ma soprattutto, senza conseguenze???!?!

Una giornata in cui ti svegli e sai che quel giorno, fino a mezzanotte, potrai mangiare tutte le peggio e le meglio cose, senza mettere su un grammo, e quindi senza sensi di colpa 🙂

Due belle brioche al cioccolato pucciate nel cappuccino

Per merenda un bel toast con la salsa rosa

A pranzo due etti bella cacio pepe, o di matriciana

A metà pomeriggio, quando ti sale la fame atavica, un paio di tramezzini

E per cena una bella pizza ai 4 formaggi, o tonno e cipolla, e per finire una bella crepe flambè piena zeppa di crema pasticcera

Olè!!!

Oppure, se proprio bisogna limitarsi, facciamo la giornata del toast, tipo quella che, senza premeditazione, ho fatto la scorsa domenica, tra Venezia e Milano 🙂

A pranzo sono andata all’Harry’s bar di Venezia con mia mamma e mio figlio.

Diciamo che all’Harry’s bar siamo di casa, visto che fu proprio lì che, per a mia nonnina, fu inventato il carpaccio , e quindi appena posso un salto ce lo faccio volentieri.

Giusto per iniziare, mi sono mangiata un bel pierino (una sorta di leggerissssssimo toast fritto di cui allego ricetta), e a seguire un super filetto cotto nel mitico forno josper (un forno a carbone vegetale che non potete capire come trasforma il cibo in pura estasi)

Dopo pranzo Danny ed io siamo saliti in treno per tornare a Milano, e visto che ci brontolava lo stomaco, abbiamo fatto due passi verso la carrozza bar, e ci siamo “sbranati” un toast in due 🙂

Arrivati a Milano siamo saliti in motorino (incredibilmente rimasto parcheggiato e illeso in stazione centrale, da venerdì pomeriggio) e siccome erano già le otto di sera, e di cucinare non mi andava proprio, abbiamo caricato la valigia e lo skate sul mezzo ( in modalità tamarri a spasso) e siamo andati direttamente da Fancy toast.

“Fancy toast” è un posticino di cui avevo sentito parlare, e che mi ero segnata in agenda, tra i posti da visitare al più presto.

Come potete ben immaginare dal nome, in quel posticino fanno solo toast, dolci e salati 🙂

Danny ha optato per il salmone e io per gamberi con sedano, entrambe serviti con circa mezzo kilo di salsa rosa e una fetta di pane spacca mandibola (per l’altezza e non per la durezza)

Non pienamente sazi, abbiamo voluto terminare la giornata con un toast nutella, fragole e banane, in due 🙂

E poi via verso casa, rotolando sullo scooter.

Vi lascio immaginare come ci siamo svegliati lunedì mattina: lui felice, e io con gli immancabili sensi di colpa del giorno dopo 🙁

Ho infilato i miei pantalocini con imbottitura inguinale (indispesabili se si ha intenzione di fare un giretto in bici, oltre al supermercato dietro casa), ho accompagnato Danny a scuola, e sono partita con una mia amica in direzione Rozzangeles (la Rozzano dei noiartri)

Risultato? 28 km fatti e sensi di colpa quasi del tutto abbattuti.

Per fortuna che Jeunesse ha appena presentato il nuovo Progetto ZEN8 che in 8 settimane ci rimetterà tutti in forma 🙂

In attesa che arrivino anche in Italia questi nuovi incredibili prodotti (ormai manca pochisssssimo), possiamo intanto indirre sto benedetto “carboday” senza che io debba per forza tutte le volte spararmi 28 km in bici per non finire col dare le testate contro il muro, causa ingenti sensi di colpa?!?!

Grazie, molto gentili.

Besos

Barbara

PS: per la prova costume sono prontissima! Ho comprato dei parei bellissimi e lunghissimiiiii 🙂