Ieri sera alle ore 18 è iniziata a Venezia la terza edizione di “Art Night Venezia”.
La notte bianca dell’arte, ideata e promossa dall’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con il Comune di Venezia, ha interessato tutta la città , trasformando calli, campielli, piazzette e palazzi in uno straordinario scenario che ha coinvolto tutti quelli che si occupano di arte e di cultura, attirando cittadini e turisti di tutte le età e le nazionalità.
Molti musei sono stati aperti e gratuti fino a tarda notte e il vaporetto dell’arte ha “traghettato” gratuitamente gli interessati alla manifestazione.
Non nego che un giretto me lo sarei fatto molto volentieri, ma alla fine siamo rimasti in spiaggia fino a tardi con i bambini (il nostro Danny ed Eva la figlia di Carlo, un nostro amico ospite da noi a Venezia) e dopo avevamo un bel party di compleanno in spiaggia quindi non ci avanzava tanto tempo per andarcene a zonzo.
Ma il tempo per uno spritz e qualche cicchetto “Da Fiore” e per andare da Tessa, lo abbiamo trovato.
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Sono cresciuta con Tessa e ho sempre avuto una grande passione per le borse di “Roberta di Camerino” create da sua nonna Giuliana.
Ieri sera, in occasione della “Art Night Venezia”, Tessa ha organizzato un bellissimo evento nello show-room/negozio che ora gestisce e non me lo sarei perso per nulla al mondo.
Vedere e toccare quei pezzi vintage, guardare, indossare e comprare qualche chicca della nuova collezione, per una donna è sempre un sogno. 
Dopo aver ammirato il bellissimo allestimento fatto con i vecchi ombrelli stampati, una sposa moderna, il video della splendida sfilata romana e non solo…siamo scappati a prendere la circolare che ci ha portati al Lido e quel punto ci siamo tolti le scarpe e ci siamo incamminati sulla spiaggia degli Alberoni in cerca del mitico “Party on the beach”.
Il nostro amico Enrico compiva 40 anni e per l’occasione aveva deciso di festeggiare in spiaggia.
Come dargli torto?!
Che posto pazzesco: dei sui amici, negli anni,  hanno costruito sulla spiaggia una capanna fatta di rami, tronchi e altri pezzi portati dal mare. Il tutto intrecciato e accostato con un ottimo gusto e una sapiente tecnica.
Il tramonto prima e le candele dopo, hanno dato i colori alla serata e la musica ne è stata la sua colonna sonora.
Il problema è stato trovare un taxi (con le ruote) e un vaporetto (con l’elica) che ci riportassero a casa a fine serata, ma ce l’abbiamo fata e alle 2.30 stavamo tutti “russando”.
E ora dopo una sana colazione per cancellare un lieve mal di testa…ce ne andiamo tutti in spiaggia, nella stessa spiaggia dove ieri sera abbiamo ballato.
Oggi, però, non ci aspetta il dj sotto un bel cielo stellato con la luna piena, ma secchiello, paletta e un bel giro in pedalò sotto il sole a picco.
Eh via che vai, chi si ferma è perduto.
Barbara
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