Ieri sera è stata la nostra ultima serata pugliese.
Ieri siamo stati come sempre in cantiere, per definire giusto un paio di cosuccie.
Ieri abbiamo deciso che il nostro letto sarà in pietra.
Ieri ci hanno convinti a fare una libreria in pietra, accanto al camino.
Ieri, in spiaggia, abbiamo trovato un tronco bellissimo e pesantissimo, e lo abbiamo da un amico che lo userà per farci un tavolo.
Ieri siamo andati a vedere alcune case per decidere quale tipo di chianche usare nel perimetro intorno a casa.
Ieri siamo usciti di casa alle 9 e siamo tornati alle 19. Ero talmente stanca che ad un certo punto ho anche pensato di andare a dormire senza cena (attenzione: io senza cena!? Bella questa)
E invece? E invece era l’ultima sera, e quindi ho fatto l’ultimo sforzo e sono andata a fare due passi nella città bianca, ad Ostuni.
Un veloce aperitivo da Riccardo e una piacevolissima cena all’Osteria del tempo Perso, con mio marito e mia suocera.
Mia mamma è rimasta a casa con Danny, per metterlo a letto ad un orario decente, visto che oggi ci siamo svegliati alle 6 per partire.
Adesso siamo in aereoporto, si torna a casa.
Sono tante le cose che vorrei portare via con me, oggi.
Vorrei portare via con me il sapore del mare
Vorrei portare via con me il sapore del purè di fave con la cicoria
Vorrei portare via con me la passione che Dario e Antonio mettono in tutto ciò che creano e trasformano
Vorrei portare via con me l’ospitalità dei pugliesi e il loro modo di farti sentire a casa, subito
Vorrei portare via con me il calore del camino del trullo di Monica e Ivo
Vorrei portare con me il profumo dell’Ulivo secolare che c’è davanti ai trulli di Flora
Vorrei portare via con me l’arte di Marco che sa trasformare il cemento in piccole favole
Vorrei portare via con me il sorriso di mio figlio quando gli hanno portato la sua pizza con le bombette
Vorrei portare via con me la faccia soddisfatta di mio marito alla fine di tutti gli appuntanti che abbiamo fatto assieme, in cantiere
Vorrei portare via tante cose di questa vacanza pugliese, ma ho deciso di portare via la cosa più bella: porto via l’espressione di gioia e stupore che ho visto sul viso di mia mamma quando, per la prima volta, è entrata nel nostro terreno, in cantiere, e tra gli ulivi è apparsa lei, la nostra casa
È bastato un attimo per capire che avevo fatto bene a crederci e a buttarmi anima e cuore in questo progetto.
L’ha amata subito, forse perché ama me
Quella casa l’ho disegnata io e quindi mi rispecchia
Mi è scesa una lacrima, e quel momento non lo dimenticherò mai
Quel momento lo porto via con me, per sempre
Barbara
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