Ricetta tentazione: orecchiette alle cime di rapa

 

Ebbene sì: dopo 3 settimane nella mia amata Puglia, sono tornata al nord.

Come sto?

MALE: ho il mal di Puglia

Pasta al “vero” pomodoro

 

Ursula, una delle mie più care amiche, anni fa, ha deciso di trasferirsi ai Caraibi, e non è più tornata.

Vogliamo darle torto?!

E vogliamo parlare di quella sana invidia che mi assale tutte le volte che penso a lei!?

Vabbè, sorvoliamo…

Un paio di sere fa è venuta a cena da me con sua figlia.

Ai Caraibi i pomodori costano come l’oro e allora ho pensato che le due fanciulle avrebbero gradito un bel piatto di pasta al pomodoro, pomodoro vero, e non in bottiglia.

Se devo essere proprio sincera sincera, io avevo sempre usato il pomodoro in bottiglia, o al massimo i pelati, poi quest’estate la mitica Stefania di Barletta (mamma di un compagno di Danny), quella che ogni tanto mi da qualche ricetta (che fa pure rima), mi ha insegnato a fare il vero sugo di pomodoro, e ora non posso più farne a meno!

imageIniziamo come sempre con gli INGREDIENTI:

per 4 persone

due confezioni di pomodorini datterini (che di solito qui al nord sono i più saporiti), o anche di ciliegini se li trovate profumati (è da lì che si capisce se sono saporiti!)

Cacioricotta (io me lo sono portato dalla Puglia, ma si trova abbastanza buono anche nei supermercati)

Pasta a vostro gradimento (io ho usato i tortiglioni di Kamut bianco. Ormai mangio quasi esclusivamente pasta di Kamut integrale perché è più leggera e digeribile, e mi piace di più, ma siccome avevo ospiti ho optato per il kamut bianco, molto simile alla pasta classica)

Olio, cipolla e sale (anche per il sale da un po’ ho cambiato, e ora uso solo sale integro, ossia non trattato, e ho scelto il sale rosa dell’Himalaya, sia fino che grosso.

E’ un sale decisamente più caro del sale classico, ma leggete i suoi benefici e vedrete che correrete a comprarlo subito. La cosa più importante è che riduce la ritenzione idrica. Brutto?!?!

Una volta che avete tutto INIZIAMO:

Fate bollire l’acqua, prendete i vostri pomodorini, li lavate bene e, una volta che l’acqua bolle, e che l’avete salata, fate sbollentare i vostri pomodorini per 5 minuti.

A quel punto scolate i vostri pomodorini (io li levo dall’acqua con la schiumarola così tengo l’acqua per la cottura della pasta).

Una volta scolati i pomodorini li passate, così come sono, nel passaverdura o, se non lo avete, li frullate e poi filtrate il tutto con l’aiuto di un colino, per eliminare buccia e semi.

Mettete il sugo ottenuto in un pentolino e, aggiustandolo di sale, fatelo andare a fuoco basso per circa 15 minuti.

Io ci ho fatto anche un soffritto leggero usando mezza cipolla, e un filo di olio, e frullando il soffritto, col minipimer, prima di versarci sopra il sugo (mio figlio la cipolla la mangia, ma è meglio che non la veda!)

Mentre il vostro sugo va, prendete il cacioricotta e ne grattate un bel po’ (io per 4 ci gratto metà forma di quelle classiche tonde). Un po’ lo metterete direttamente sulla pasta mentre la saltate con il sugo, a fine cottura, e un po’ lo portate a tavola in modo che ogni ospite possa aggiungerne a piacere.

Direi che è tutto!

Buona pappa

Barbara

Se la dieta è troppo restrittiva…allarga!

Ormai credo che molti di voi abbiano capito che io non sono per le vie di mezzo: o tutto, o nulla.

Sono stata single per 20 anni, non sapevo cucinare, e facevo la spesa una volta al mese, quando finivo l’ultima sofficino Findus ripieno di mozzarella e pomodoro o di funghi, e l’ultima scatoletta di tonno, in dispensa.

Poi un giorno mi sono innamorata, mi sono sposata, ho fatto un figlio (Ops, abbiamo!), ho quasi imparato a cucinare, e faccio la spesa praticamente tutti i giorni.

O sono felicissima, o sono a pezzi.

O giro per strada canticchiando anche quando sono in scooter, sotto il diluvio, o me ne sto rintanata a casa, affondo la testa tra una decina di enormi cucini (devo essere sicura che nessuno mi senta), e piango a dirotto come una fontanella, col naso che sgocciola, e a volte senza neanche sapere bene il perché.

O mi sveglio con addosso quella iperattività che spesso mi contraddistingue, esco a farmi 6/7 km a piedi velocemente, poi mi faccio la doccia, poi pulisco casa, poi lavoro , poi smonto gli armadi, cucino, vado a prendere mio figlio, lo porto a tennis, gli faccio il bagno, lo nutro, lo coccolo e lo metto a letto, oppure mi sveglio, lo porto a scuola, e torno a casa sul divano, dove ci resto tutto il giorno, e lavoro da lì, senza alzarmi, e a volte riesco pure a riposare.

Ecco, oggi sarei un po’ in modalità letargo, ma purtroppo non posso.

Ma torniamo alle “non vie di mezzo”.

Ho più volte parlato dei miei disturbi alimentari e dei miei attacchi di fame, e di quanto per me a volte sia più facile non mangiare nulla che mangiare poco.

Devo dire che digiunare mi ha fatto bene, mi ha dato la certezza che se voglio fare davvero qualcosa, la forza di volontà la trovo, ma, ovviamente, non si può digiunare per tutta la vita.

Forse è proprio nell’alimentazione che la via di mezzo va trovata, e alla veneranda età di quasi 45, ci sto provando.

L’ideale sarebbe trovare un regime alimentare corretto e studiato sulle proprie necessità, sui propri bisogni, e su eventuali forti intolleranze.

Un paio di settimane fa sono tornata da una mia vecchia amica nutrizionista che non vedevo da parecchio.

La prima ora l’abbiamo passata a chiacchierare.

Per la verità io chiacchieravo, e lei ascoltava.

Le ho raccontato che circa 7 anni fa sono diventata mamma, e che poi è mancato il mio papà.

Le ho raccontato del carico di responsabilità che all’improvviso mi sono ritrovata sulle spalle, e le ho parlato dei miei attacchi di fame, dei miei digiuni e di questa mia nuova voglia di tenermi in forma fisicamente.

Prima di rimanere incinta l’unica attività fisica che facevo, e che si possa raccontare, era quella che facevo salendo le scale di casa, visto che vivo al secondo piano senza ascensore.

Poi siccome mia mamma, quando ha avuto me, era ingrassata di 27 kg, nel timore di ingrassare anche io così tanto, durante la gravidanza ho iniziato a tenermi in forma con corsi di acqua gym, pilates, etc, e mi è piaciuto così tanto che non ho più smesso.

“Cara Barbara”, inizia la mia amica nutrizionista dopo aver ascoltato il mio lungo e “divertente” racconto.

Mi sembri leggermente stressata, e quindi non credo che sia il caso che io ti dia una dieta proteica in questo momento. Credo proprio che sia meglio che tu inizi con una bella dieta disintossicante mangiando principalmente pasta e verdura”

Pasta???
Sìììììììììì

BINGOOO!!!

Io amo la pasta! Io mangerei pasta tutti i giorni!

Io mangerei pasta, pizza, tramezzini e biscotti, tutti i giorni.

Io sono una carbo addicted!

E più facevo diete dove non potevo mangiare pane e pasta, e più mi veniva voglia di carboidrati, e finivo per cedere.

Beh, ora la pasta la mangio tutti i giorni, e sono anche dimagrita quasi 3 kg in 3 settimane.

Avrei potuto perdere pure di più, ma spesso esco, e quando esco, e mi ritrovo con certe tentazioni servite su un piatto d’argento, non sempre riesco a resistere.

Ma gli attacchi di fame serali non li ho più avuti.

Gli attacchi di fame serali sono un tentativo che il nostro corpo, il nostro sub conscio, fanno per riempire dei vuoti.

Tutti noi abbiamo dei vuoti.

C’è chi ha vuoti affettivi, chi non è soddisfatto del suo lavoro, della sua vita…

E allora ecco che la sera, quando cala il sole, e ci si ritrova a casa, apparentemente tranquilli, arriva quella irrefrenabile voglia di dolci, di coccole, di carezze al cuore.

E allora via di biscotti, cioccolata, e chi più ne ha più ne metta.

Ma se quei vuoti noi iniziassimo a riempirli di giorno? Quando fa meno male al nostro corpo? Quando i carboidrati si assimilano meglio?

Ecco la grande scoperta che sto facendo in questo periodo: riesco a riempire quei vuoti non facendo più i danni che facevo prima, di sera.

Da tre settimane mi mangio un bel piatto di pasta tutti i giorni, di solito a pranzo (anche se potrei anche a cena).

E attenzione perché non sto parlando di 50 grammi di pasta, ma di un bel piatto di 100 grammi.

Però non deve essere pasta normale, ma pasta con poco, o zero, frumento, e condita giusto con un filo di olio e al massimo con poca verdura o proteine.

Ho anche scoperto che la pasta di kamut bianca è buonissima, e lo sono anche quella integrale, quella di farro, e quella di grano saraceno.

Costano di più, ma appesantiscono di meno, molto di meno.

Ho tolto tutti i latticini, ma ho scoperto che non è vero che la pasta senza formaggio grana è immangiabile: basta avere del buon olio, e noi abbiamo il nostro, della puglia.

Come sto bene da quando mangio la pasta tutti i giorni.

Arrivo a sera che non ho la fame che avevo prima, e riesco a mangiare meglio, senza sgarrare (se sono a casa).

Vabbè dai, ogni tanto sgarro ancora, anche a casa, ma lo faccio solo ogni tanto, mangiando giusto un paio di quadratini di cioccolata super fondente.

I danni che facevo quando seguivo le diete super proteiche non li faccio più, giuro!

Appena ci si mette a dieta, di solito,viene una fame…

Quando segui quelle diete super restrittive, non solo ti scatta quella ricerca compulsiva del cibo, ma soprattutto del cibo più grasso e calorico che ci sia in commercio, e i sensi di colpa aumentano!

Una delle prime cose che si fa quando si fanno le classiche diete super restrittive, è quella di ridurre ai minimi termini il cibo a colazione e nei pasti principali, nella errata convinzione che assumere poche calorie faccia dimagrire e diventare sani e belli.

Ovvio che mangiando poche calorie sì perde peso (a volte), ma spesso si perde poca massa grassa e tanta massa muscolare!

Per dimagrire bene, e senza sensi di colpa, la cosa più importante è trovare il proprio stile alimentare individuando il proprio giusto mix tra serenità, sazietà, sport e piacere.

Meglio dimagrire meno, ma essere felici, che dimagrire tanto, ma essere isteriche.

E’ un periodo un po’ del cavolo per tutti: è un periodo in cui siamo tutti un po’ preoccupati e stressati, e quindi forse non è proprio il momento adatto per fare diete estreme, che influiscano anche sull’umore, girando il coltello nella piaga.

Concediamoci qualche coccola in più, ma facciamolo, se possibile, con l’aiuto di qualcuno più esperto di noi, che magari è in grado di darci qualche bella dritta per non fare i classici danni fai da te.

Io posso solo dirvi che fino a poco tempo fa pensavo che mangiare la pasta tutti i giorni fosse solo un bel sogno, e che facesse ingrassare, e invece ora la mangio, sono dimagrita e sono anche molto meno stressata si prima, olè! 

Besos

Barbara

 

Tagliatelle verdi con legumi

 
Aver voglia di un bel piatto di pasta di sera, ma sapere che sarebbe meglio evitare?!
Succede!
E quindi?
E quindi basta ricorrere ad un piccolo e facile trucco: tagliatelle di zucchine, et voilà!
ingredientifotoIniziamo subito con la LISTA DELLA SPESA per 4 (stiamo parlando di porzioni normali da ristorante di altissssssimo livello, e non di piatti extra large da trattoria della nonna Pina!)
3 o 4 zucchine verdi
150 grammi di piselli novelli freschi
100 grammi di fave fresche
due mazzetti di rucola
1 manciata di mandorle pelate
70 gr di pecorino
olio, sale e pepe
Se avete tutto INIZIAMO:
La ricetta vorrebbe il tutto a crudo e quindi dice di pulire piselli e fave, e di metterli a macerare per almeno 3 ore in olio e sale.
Io invece (siccome così duri non mi piacevano) li ho puliti (sgrandoli dai loro baccelli), li ho cotti al vapore 7 minuti assieme alle tagliatelle di zucchine (ora vi spiego come farle) e solo dopo averli cotti ho sbucciato le fave e ho messo fave e piselli a macerare con olio e sale (le tagliatelle di zucchine le ho tenute a parte)
Per fare le tagliatelle di zucchine, prendete il pela patate e “pelate” le vostre zucchine, ovviamente per il lungo.
A quel punto potete cuocere al vapore (o bollire) fave, zucchine e piselli, tutto assieme
Mentre fate ciò, prendete quello che vi è rimasto delle zucchine (ossia tutta la parte bianca), due mazzetti di rucola, una manciata di mandorle, 3 o 4 cucchiai di acqua, un filo di olio, sale e pepe, e frullate tutto assieme.
Otterrete così una fantastica salsa per le vostre tagliatelle di zucchine.
Prendete metà della vostra salsa e la aggiungete, mescolando con dolcezza (sennò le tagliatelle di zucchine si rompono!!!), alle tagliatelle, alle fave e ai piselli.
Tirate fuori dall’armadio i vostri piatti e, se lo avete, prendete anche un coppa pasta (quegli anelli di acciaio che servono per fare le tartare belle tonde etc etc) .
Impiattate riempiendo, sempre con dolcezza, il vostro coppapasta con  le tagliatelle e i legumi.
Sfilate piano il coppapasta e aggiungete sul piatto un po’ della salsa rimasta, un filo di olio e, per ultimo, grattugiate sopra un bel po’ di pecorino.
Et voilà: ecco a voi un super gustosissimo piatto di “pasta”, zero carboidrati e pochissssssime calorie.
Besos
Barbara
 
 

La pasta arancione: facile, buona e sana, per bimbi, e non solo!

 
Ieri sera mio marito era via per lavoro.
Di solito, quando mio marito è via per lavoro, invito qualche bambino a giocare da noi dopo scuola e lo tengo anche a cena.
Se col bambino viene anche la mamma, mia amica, il gioco è fatto: cena per 4, e tutti felici!
Se poi l’amica in questione cucina per passione, e per lavoro, il gioco diventa ancora più bello.
Ieri sera ha cucinato Valentina!
Ok ok, cucinare è una parola grossa… (di solito cucina, eccome!)
Diciamo che ieri sera ha fatto “solo” un piatto di pasta, uguale per tutti, ma che pasta!.
L’ho vista sparire un attimo in cucina, l’ho sentita chiedere “Dove sono le carote, le cipolle e i pelati”, e dopo mezz’ora ci stavamo tutti leccando i baffi!
Vi dico solo che mio figlio non vuole mai mangiare la pasta rossa.
Mio figlio, come l’80% dei bambini del mondo (credo), vuole sempre pasta in bianco, o col pesto.
Ieri sera avevo anche messo da parte della pasta in bianco, prima di condirla con il sugo di Valentina, e invece…
E invece la pasta in bianco è tornata nella pentola, col sugo.
Ecco a voi la ricetta della super ottima pasta di ieri sera.
Iniziamo come sempre dagli INGREDIENTI:
ingredientipastafotoPasta: io ho usato un pacco da 500 grammi di paccheri che avevo in dispensa e che occupava troppo posto (ogni tanto tocca fare pulizie!)
2 barattoli di pelati
4 carote e 1 cipolla
sale, zucchero, formaggio grana e fullatore ad immersione (tipo il minipimer)
Quando avete tutto INIZIAMO
Per fare più veloci sbollentate le carote, ossia le pelate e le mettete in acqua salata per 4/5 minuti.
Intanto tagliate la cipolla e la mettete in una pentola con il contenuto dei due barattoli di pelati (non fate soffritto).
Fate andare il sugo a fuoco lento e appena sono pronte le carote, le tagliate a pezzetti e le mettete nel sugo.
Basta una mezzoretta e il vostro sugo, aggiungendo sale a piacere e un pizzico di zucchero, sarà pronto.
A quel punto dovrete inserire nel pentolino il vostro frullatore ad immersione e frullare il tutto.
Scolate la pasta, la mettete nella pentola dove c’è il vostro sugo rosso/arancione, aggiungete il formaggio grana, mescolate bene e servite.
Vi garantisco che sarà un successo, per grandi e piccini!
Barbara
 
 
 

 

Le facili farfalle, per bambini, ma non solo…

 
Ed ecco a voi il piatto dell’ultimo minuto.
Trattasi di piatto unico perché contiene sia carboidrati che proteine e, volendo, potrebbe contenere anche verdure.
Daniele impazzisce per questa ricetta facile facile, e devo dire che quando la faccio per lui, me la magno pure io, molto volentieri.
ingredienti farfallefotoIniziamo come sempre con la LISTA DELLA SPESA:
Pasta (meglio penne o farfalle, ma vanno benissimo anche i fusilli o qualsiasi pasta abbiate in dispensa)
Formaggio Philadelphia
Una bustina di zafferano
Acqua e sale 
Quando avete tutto INIZIAMO:
Scusate se oggi mi dilungo con spiegazioni scontate, ma, se non lo facessi, la ricetta finirebbe troppo presto, hihi!
Prendete la pentola dall’armadietto delle pentole, riempitela di acqua, accendete il fuoco, fate bollire l’acqua e calate la pasta.
Prendete il timer e regolatelo a seconda dei minuti di cottura richiesti.
Quando la pasta è quasi pronta, mettete in una ciotola una quantità di Phildelphia a piacere (io ne uso parecchio), una bustina di zafferano (io compro quello che costa meno tanto mica devo fare il risotto alla milanese!) e poi aggiungete un po’ di acqua di cottura, e mescolate mene
Scolate la pasta, versatela nella ciotola e rimescolate.
Una spolverata di grana e il gioco è fatto.
Se ai vostri bambini piacciono, c’è anche la versione con le zucchine: basta tagliare delle zucchine a dadini piccoli e saltarle in padella con un filo di olio (e cipolla e peperoncino se i bimbi gradiscono e non sono troppo piccoli).
Le zucchine andranno aggiunte nella ciotola con tutto il resto.
Slurp, mi sta venendo fameee
Barbara

Una pasta al tonno davvero speciale: ricetta.

“Zia Vale” è una cuoca con i controfiocchi: lei le ricette non le esegue e non le copia (come faccio io), ma se le inventa, ed è una cosa le invidio parecchio (invidia buona, ovvio).

Lei è una Pugliese DOC, ma per anni ha vissuto a Milano.

Ora è tornata a vivere in Puglia, per amore della sua famiglia e per amore nei confronti dei sapori della sua regione, quei sapori che ha deciso di lavorare e portare in tavola nel suo ristorante Pane e Tulipani a Foggia.

Un paio di giorni fa aveva un gruppo a pranzo e come spesso fa, invece di dare un menù, ha proposto loro una pasta al tonno che si è inventata al momento con quello che aveva in “casa”, e nell’orto.

Risultato? Un’ovazione generale.

Quando me lo ha raccontato ho preso carta e penna e mi sono fatta dare subbbbbito subbbbito la ricetta che ora vi propongo.

Come sempre iniziamo dalla spesa: prendete il portafoglio (senza si fa poco e io un paio di volte me lo sono davvero dimenticato a casa nella borsa del giorno prima) e andate al supermercato più vicino, così magari riuscite a farla già oggi per pranzo.

 

 

Lista della spesa

Lista della spesa

LISTA DELLA SPESA (x4)

1/2 kg di Linguine o di bavette (io uso quelle di farro o quelle integrali così mi sento meno in colpa)

2 barattoli di pelati

1 peperoncino fresco

1/2 cipolla

1 spicchio di aglio

6 cucchiai di olio di oliva

3 scatolette di tonno al naturale da 80 gr

prezzemolo fresco

100 gr di olive nere

1 cucchiaio di capperi

 

Se avete tutto INIZIAMO:

 

Fate un bel trito con 6 cucchiai di olio, un peperoncino fresco lungo intero (evitatelo se la pasta la mangeranno anche bimbi piccoli), 1 spicchio di aglio, mezza cipolla e una manciata di prezzemolo fresco.

Se lo avete usate il minipimer, ma non frullate troppo ossia…va bene una cremina, ma non troppo cremina!

 

fotoMettete la vostra “quasi cremina” in padella (che sia una padella grande dove dopo ci possa stare anche la pasta) e aggiungete un cucchiaio di olio, fate “soffriggere” un paio di minuti e aggiungete le olive e i capperi.

Fate andare un paio di minuti poi aggiungete i 2 barattoli di pelati dopo averli “minipimerizzati” un attimo (potreste anche usare una bottiglia di polpa pronta, ma con i pelati viene davvero più buona)

Regolate di sale e pepe e fate andare prima a fuoco vivace e poi a fuoco basso, per circa 20 minuti.

 

Dopo 20 minuti aggiungete le 3 scatolette di tonno al naturale.

Potete anche usare 1 barattolo di pelati e 2 scatolette di tonno. La pasta verrà meno “pomodorosa”, dipende dai gusti!

Una volta messo il tonno cuocete ancora 8 minuti e spegnete.

Nel frattempo cuocete le bavette, le scolate al dente e finite la loro cottura nella padella col il sugo.

Et voilà!

Buone pappe!

Barbara

P.S: Grazie “Zia Vale”: la mia famiglia ti ringrazia, la mia bilancia meno! Ahahah

"Zia Vale" e il suo cucciolo Christian. Così sapete che faccia ha quella che le ricette le inventa e non solo quella che le copia! Ahahah

“Zia Vale” e il suo cucciolo Christian.
Così sapete che faccia ha quella che le ricette le inventa e non solo quella che le copia! Ahahah