Foto, ricordi ? Ogni tanto fateci un tuffo!

Quante volte ci ritroviamo a guardare le foto degli altri, su Facebook, su Instagram, o altrove?

Spesso

Quante volte ci ritroviamo a provare un pizzico di invidia?

Spesso

Pillole di emozioni pugliesi

 

Sono un paio di giorni che non scrivo, e me ne scuso, ma la vita in campagna spesso scorre veloce, troppo veloce, e il cellulare prende male, troppo male.

Ho portato anche l’ipad con me, ma tutte le volte che cerco di scrivere con l’ipad, l’oggetto in questione rischia di finire scaraventato contro un trullo: io odio scrivere sull’ipad!

E allora scrivo sul mio iPhone, che però in casa in campagna prende male, e quando esco, e ritrovo la linea (purtroppo non quella fisica, che in Puglia smarrisco inesorabilmente), le emozioni preferisco viverle, piuttosto che scriverle.

Ma oggi farò un’eccezione…

Abbiamo appena lasciato mia mamma all’aereoporto di  Brindisi, da dove partirà per tornare nella sua amata Venezia, e ora sta guidando un amico.

Il nostro viaggio prosegue verso Otranto, e visto che ho le dita libere, ho deciso di usarle per fissare nel tempo le emozioni vissute negli ultimi giorni, così, in ordine sparso, come riaffioreranno dalla mia memoria.

Una delle emozioni più forti l’ho sicuramente vissuta quando il 26 dicembre siamo andati a visitare il presepe vivente di Pezze di Greco.

Avevo letto che era uno dei presepi viventi più grandi d’Europa e avevo anche visto qualche immagine, ma la immaginazione non aveva lavorato abbastanza, e sono rimasta sconvolta da quello che mi sono ritrovata davanti: un villaggio vero e proprio con una novantina di figuranti.

Siamo arrivati tra i primi del primo giorno, e quindi non c’era ancora tanto macello, ma considerate che per vederlo tutto ci abbiamo messo più di un’ora e mezza.

Sembrava davvero che il tempo si fosse fermato, mentre le emozioni correvano veloci tra una grotta e l’altra, guardando i volti di quelle donne e di quegli uomini, e i sorrisi di tanti bambini, tra cui spiccava quello del bambin Gesù.

Peccato non aver potuto condividere quella splendida camminata con gli amici che sono venuti a trovarci pochi giorni dopo…

Mi emozionano le stazioni dei treni, le attese.

Mi emoziona sapere che potrò condividere la mia amata Puglia con chi ancora non conosce certi angoli di paradiso.

E mentre la prima settimana mi sono goduta il sole sulla pelle mangiando a casa fuori in veranda o sulla terrazza di uno dei miei ristoranti preferiti, al mare, oggi ho mangiato fiocchi di neve durante una delle mie amate passeggiate, tremando di freddo e di gioia.

Anche ieri sera a Locorotondo e ad Alberobello faceva un freddo pazzesco, ma le luci degli addobbi della prima, e le proiezioni sui trulli della seconda, ci hanno scaldato il cuore, e reso più sopportabile quello strano pizzicorino che si stava impossessando delle nostre mani e dei nostri piedi.

E vogliamo parlare delle costine di agnello che ho mangiato ieri sera davanti al camino del mitico Gino, a Ceglie?

In Puglia il cibo è pura emozione…

Da Gino si mangiano solo verdure spontanee!

Cosa sono le verdure spontanee?! Beh, lo dice la parola: sono le verdure che nascono da sole, senza bisogno di seminare ed annaffiare.

E quando la natura ti regala della fantastica materia prima, e trovi chi la sa trasformare in sogni per tutti i sensi, il gioco è fatto.

Sono sempre più felice della scelta che abbiamo fatto costruendo casa qui in Puglia, in campagna.

Sono felice di averla disegnata io pur non essendo un architetto, e di averla arredata io pur non essendo arredatrice.

Avevo paura che in questa vacanza mio figlio si sarebbe annoiato, visto che a parte un suo vecchio compagno di asilo e qualche altro bambino, non ha avuto molte occasioni per stare con altri bambini da quando siamo arrivati.

Immaginate quindi l’emozione quando ho scartato il suo regalo e ci ho trovato un suo disegno con scritto “Grazie mamma e papà che mi avete portato in Puglia”.

E il mitico proprietario del Plastic di Milano che dalla sua amata Villa Castelli è venuto a trovarci a Cisternino perché voleva vedere casa nostra dal vivo!?

Un pugliese doc che mi fa i complimenti per come ho saputo rappresentare la tradizione pugliese nella nostra nuova casa!? Che onore! Grazie Lucio!

In campagna c’è sempre qualcosa da fare, e poco tempo per riposare, specialmente quando la casa è nuova, e spunta sempre qualcosa da finire, da migliorare.

Ma la stanchezza della campagna non mi pesa: mi piace andare a letto presto e svegliarmi poco dopo il sole.

Adesso vi lascio perche siamo arrivati ad Otranto.

Ci aspetta una bella passeggiata in spiaggia per smaltire i panzerotti di Speziale,  in cerca di nuove emozioni, di emozioni pugliesi.

Barbara

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Sentirsi a casa a 962 km da casa

Oggi faccio parlare le immagini e mi dispiace di non poter far parlare anche i profumi, i sapori e il rumore dei battiti del mio cuore.
Atterrare a Bari sabato pomeriggio, trovare ad aspettarmi mio marito che non vedevo da una settimana, andare con lui sul nostro terreno e berci una birra al tramonto nel cantiere della nostra futura casa, in veranda,è stata un’emozione lunga, intensa.
Dopo il brindisi è arrivato un abbraccio, forte: il nostro desiderio si sta avverando.
Amo le lacrime che sanno di gioia.
Spero di essere capace di piangere di gioia fino a quando avrò i liquidi per farlo.
Vedere il viso di nostro figlio appena nato, vedere il sorriso di mio marito mentre mi infilava la fede a Las Vegas e intravvedere la nostra casa in mezzo agli ulivi, arrivando dal tratturo (stradina che porta a casa nostra), sono state le tre emozioni più forti della mia vita.
Avevo già fatto una casa a Milano seguendo il cantiere giorno per giorno, ma allora ero da sola.
C’era tutta la passione del mondo per la mia prima casa, ma non c’era l’amore per mio marito e per nostro figlio, per i due uomini con cui vivrò la Puglia con i suoi colori, i suoi sapori e le emozioni che solo certi posti e certe persone ti sanno dare.
Siamo passati, senza preavviso, a salutare la coppia che ci ha venduto il terreno e siamo rimasti a chiacchierare sotto alla loro splendida vite bevendo latte di mandorle.
Ti fanno sentire a casa qui.
Non hai bisogno dei soliti due o tre giorni per ambientarti.
Qui appena atterri, sali in macchina, abbassi i finestrini, respiri il profumo degli ulivi e ti senti subito a casa.
C’è solo un problema in questa terra baciata dal sole e accarezzata dal mare e dal vento: sia mangia troppo bene e soprattutto troppo.
La prima sera siamo finiti da Pasqualino a Torre Santa Sabina e in due ci siamo fatto fuori un kg e mezzo di carne tra bombette e montebianco (tagliata di lattone, vitello giovane, cotto nel vino bianco e poi grigliato e ricoperto di rucola e grana fuso).
E la seconda sera orecchiette, bombette e purè di fave con la cicoria.
Ma come si fa a resistere a questi sapori e al loro modo di proporteli?
E poi dopo cena un salto a Cisternino da Vittorio al “C’eravamo tanto amati”, per bere l’ultimo drink con gli amici che in Puglia le radici le hanno già messe.
Amo la Puglia, amo questi luoghi che mi mettono una tale pace che solo qui riesco a stare quasi 72 ore senza litigare con mio marito.
Amo mio marito che ha deciso di affrontare con me questa avventura e i vari sacrifici che dovremo fare per realizzare un grande sogno.
Amo nostro figlio che avrà la fortuna di poter vivere questi fantastici luoghi.
Amo il vento che in questo momento mi sta ingarbugliando i capelli mentre scendiamo al mare per fare l’ultimo bagno, prima di tornare al nord.
Amo la mia vita.
Amo, più di ieri e meno di domani.
Barbara
 

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La forza delle emozioni condivise.

 
La forza delle emozioni è sicuramente più intensa quando le puoi condividere.
Se ricevi una bella notizia la prima cosa che fai è gioirne, ma la seconda è pensare a chi chiamare per primo per condividere la tua goia.
Quando Denzel Washington se ne è andato da casa mia dopo avermi “baciata”, erano le 5 del mattino quindi ho dovuto aspettare con trepidazione che arrivassero le 9 per poter chiamare tutte le mie amiche e raccontarlo, eh che cavolo!
Ieri siamo stati al matrimonio di Claudio e Francesca.
Claudio è uno dei migliori amici di mio marito e Francesca, prima di diventare la fidanzata di Claudio, è stata per anni la sua amica.
Essere amici e quindi liberi di essere sé stessi senza maschere e finzioni, e poi scoprire di amarsi, forse è il percorso più bello che una coppia possa fare.
Ma torniamo alle emozioni.
matrimonio2fotoIeri ne ho vissute tante, davvero tante: l’arrivo di Claudio in chiesa con il suo solito sorriso che ieri celava un’emozione forte, intensa; l’arrivo di Francesca e tutti gli occhi puntati infondo alla chiesa per vederla arrivare all’altare accompagnata dal suo papà; lo scambio delle promesse e degli anelli (per un attimo dimenticati e poi infilati nel dito sbagliato); gli amici che leggevano condividendo con noi la loro emozione; l’uscita degli sposi dalla chiesa, i petali bianchi che volavano sulle loro teste e quel dolcissimo baciamano fatto dallo sposo a sua moglie; la partenza in carrozza e l’arrivo a Villa Sparina tra gli applausi e le urla di noi amici che a turno avevamo superato quella bellissima, ma lentissima carrozza che saliva su su per le colline di Gavi; l’aperitivo in giardino con gli sposi e gli amici che cantavano le canzoni della loro vita, i loro ricordi; la cena nelle splendide cantine della tenuta; il taglio della torta con “Amami” di Emma Marrone come colonna sonora, un bacio lunghissimo e appassionato e la dolce promessa di Claudio “prometto che ti farò felice tutti i giorni fino a che mi si apriranno gli occhi”.
Gli occhi…i miei erano pieni di lacrimoni ieri e lo sono anche ora mentre scrivo.
Che bella promessa ha fatto lo sposo a sua moglie, che dolcezza ho visto in quelle carezze che Claudio ha fatto al viso di sua moglie prima di baciarla, e lo ha fatto davanti a parenti ed amici, davanti alle persone che hanno condiviso con loro le emozioni più importanti della loro vita e che continueranno a farlo.
E’ stato emozionante anche vedere la sposa e il suo papà ballare assieme nella discoteca allestita per il dopo cena.
E’ stato emozionante tutto.
Sono state emozioni molto intense perchè condivise con le persone che si amano. 
Senza titolo10 Io sono felice di avere sposato mio marito a Las Vegas e lo rifarei 10, 100, 1000 volte, ma eravamo da soli, la cappella era vuota e mia mamma e nostro figlio erano davvero lontani, troppo lontani ed soprattutto ignari.
Sarei bugiarda se non dicessi che il mio sogno rimane quello di sposarmi anche in Italia, in Chiesa, nella mia città, a Venezia.
Purtroppo mio padre non potrà accompagnarmi all’altare, ma so che da lassù sarà fiero e orgoglioso di vedere sua figlia che si avvicina al suo compagno con gli occhi sicuramente pieni di lacrime di gioia. 
Vorrei farlo per poter condividere questa emozione così forte anche con mia mamma, nostro figlio e le persone importanti della mia vita.
Vorrei che mi vedessero entrare in chiesa con la gioia dipinta sul volto.
Vorrei che vedessero e sentissero quando prometterò a mio marito di stargli vicino nel bene e nel male, fino a che la morte non ci separerá, perché è la cosa che più desidero, col cuore.
Vorrei che i nostri amici fossero felici di vederci felici e ancora assieme anche se spesso siamo peggio di Sandra e Raimondo.
Vorrei che nostro figlio ci portasse le fedi.
Ma soprattutto vorrei indossare il mio bellissimo abito da sposa che ho comprato anni fa a una svendita di Ferrè e sta aspettando in armadio il suo momento di gloria, ops!
In attesa di quel giorno, la già Signora Agrati si gode e si sbaciucchia con passione il già marito Marcello.
Barbara

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