Nostro figlio è in Sardegna con le nonne.
Questa settimana non ho grossi impegni di lavoro.
Mio marito deve lavorare come sempre dalla mattina alla sera, e lavorando a Bergamo non rientra poi così presto.
E io che faccio a Milano?
Niente o poco più.
Potrei sempre stare a casa e riposare!
Escluso: l’ultima volta che ho detto “sto a casa e riposo” è finita che mi sono messa ad aprire e a mettere in ordine tutti gli armadi, la cantina e il garage.
E quindi che si fa?
Vado a Venezia dalla mamma?
Ah no cavolo, la mamma è in Sardegna con Danny.
E quindi?
Sai cosa c’è di nuovo?
Io me ne vado a Venezia lo stesso.
Ma sarò da sola!
Bene, benissimo, “molto benissimo” (qui ci vuole un super superlativo)
E dopo questa mini conversazione con tra me e me, ho fatto il biglietto del treno e sono partita.
Dopo più di 15 anni mi sono a casa di mia mamma a Venezia, da sola!
Senza mia mamma, senza marito e senza figlio.
Anche la ragazza che ogni tanto viene a fare le pulizie è in malattia.
Sono davvero sola, al 100%, al 1000%
Che sensazione strana.
Amo mia mamma, amo mio figlio e amo mio marito (la donna delle pulizie anche no, dai), ma ritrovarsi da sola per 4 giorni senza orari e senza legami…non ha prezzo.
Mangio quando ho fame, dormo quando ho sonno e mi sveglio quando mi pare .
Ovviamente finisce sempre che ci si sveglia presto perchè noi mamme ormai abbiamo il fuso da mamma.
Stasera proverò ad uscire e a fare mooolto tardi così vedrò di stravolgere sto cavolo di fuso (magari mi bevo anche 2 o 3 spritz per aiutare il procedimento).
Ieri sono arrivata, ho lasciato la valigia a casa e senza perdere tempo ho indossato un paio di short, una maglietta e una borsa a tracolla con dentro telefono/musica, soldi , acqua e cuffie per ascoltare la musica.
Della serie “Chi si ferma è perduto”.
“Rilassarsi”?
Non pervenuto.
Sono passata a dare un bacio veloce a mio zio e poi sono partita per una lunga camminata veloce.
 camminatafoto
 
Ho fatto 8 km e mi sono goduta la mia città respirando a pieni polmoni.
Ho visto il ponte del Redentore che stanno costruendo per la festa di sabato, ho visto turisti seduti in punta della Dogana, con le gambe a ciondoloni, ammirare Piazza San Marco.
Ho incontrato ex compagne di scuola che correvano (io non posso correre per problemi di schiena, ma mi accontento parecchio di camminare veloce).
Mentre tornavo a casa ho anche assistito, furtivamente, ad un pezzettino di concerto nel cortile interno del Conservatorio di musica, che emozione.
Sono tornata a casa e sono rimasta tutta appiccicosiccia senza nessuno che mi dicesse “Ma non ti fai la doccia???”
Mi sono preparata una bella insalatona e ho mangiato tutta appiccicosiccia seduta per terra e guardando un telegiornale.
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Ho finito di mettere a posto le mie cose, ho risposto ad un paio di mail e solo alle 22 mi sono finalmente decisa e ho fatto una lunga e rinfrescante doccia.
E per finire in bellezza, mi sono fumata una bella sigaretta sul balcone ammirando il buio che era ormai calato sul Canal Grande.
Fumo solo la sera e solo quando sono fuori (di solito in casa non fumo).
 
Un pacchetto di sigarette mi dura in media 2 settimane quindi non rompete!
Che strano senso di libertà.
Nessun senso di colpa, ma un grande bagno di pace.
Stamattina mi sono svegliata e con calma, dopo essermi rigirata nel letto quelle 200/250 volte, ho aperto gli occhi e le persiane.
Non era una bellissima giornata e quindi sono uscita a fare colazione al bar, sono andata dal commercialista di mamma e a fare un paio di altre commissioni.
Ma ora è uscito il sole quindi vi saluto, chiudo questo “orrido” Mac e me ne vado al mare.
Speriamo che, a differenza mia, quelli che condividono la capanna con mia mamma siano tutti al lavoro.
Ho intenzione di impossessarmi del lettino e di restarci aggrappata con le unghie fino a che non sarò più abbronzata di Denzel Washington.
Au revoir!
Barbara