Qualche sfumatura per non aspettare che sia sabato…
So che state guardando la foto per capire bene tutti gli oggetti e soprattutto per capire se la foto l’ho fatta io e se quindi sono miei…
Beh, non ve lo dirò mai, neanche sotto tortura.
Però parlo, eccome se parlo.
Pochi giorni fa stavamo andando ad un matrimonio e ci siamo fermati in un autogrill a bere un caffè.
Ed ecco che in bella vista mi ritrovo loro, i miei compagni della scorsa estate.
Me li sono divorati, letti tutti e 3 in meno di un mese.
Se qualcuno si avvicinava all’ombrellone mentre stavo leggendo, iniziavo a ringhiare.
Devo dire che mi sono piaciuti, molto.
Ok, ok , forse erano un pochino esagerati, ma secondo me, se letti nel giusto modo, possono essere parecchio educativi.
Diciamo che per accendere il desiderio bastano molto meno di “50 sfumature”, ma qualche sfumatura ci vuole, su dai!
E’ normale che all’inizio di un rapporto la passione sia talmente forte che non serve niente di più che un lui e una lei, il loro amore appena sbocciato, la forte attrazione e un posticino dove sdraiarsi (anche se non sempre è necessario) .
Ma dopo qualche anno le cose cambiano.
Se poi arrivano anche i figli…ciao, le cose si complicano davvero.
A volte mio figlio ed io facciamo a gara su chi si addormenta prima e spesso vinco io.
Quando mi sveglio non capisco come mai il letto matrimoniale si sia all’improvviso ristretto, come mai mio marito sia abbracciato ad un coccodrillo gigante e soprattutto come mai io abbia lo spigolo della favola dei tre porcellini che mi sta penetrando… un fianco.
A quel punto capisco, e sorrido.
Ma non c’è molto da sorridere quando alle 21 sei cotta, bollita, “sderenata”.
Non c’è da sorridere quando ti ritrovi a dire “lo facciamo domani che oggi sono davvero troppo stanca” e poi il giorno dopo è stanco lui e quello dopo sei di nuovo stanca tu e alla fine, se siamo fortunati, si arriva al sabato.
Il sabato diventa il giorno ideale perchè hai avuto venerdì notte, sabato mattina e magari, lui, anche il sabato pomeriggio per riposare.
Quando si arriva a questo punto bisogna reagire.
Se si arriva a diventare “quelli del sabato sera” bisogna fare qualcosa, subito.
E cosa si fa?
Si fa shopping (magari on line: non è chic entrare in un sexy shop) e ci si impossessa di qualche giochino che possa aiutare a risvegliare, tutto.
Poi si tirano fuori dalla cantina quei completini sexy che magari pensavamo che non ci sarebbero più serviti e li si lava bene per eliminare l’odore di muffa (le cantine sì che sono umide, sempre! Ops)
Spesso noi donne ci vergogniamo di dire ai nostri compagni cosa ci piacerebbe fare.
Spesso quando, complice una vodka di più all’aperitivo, riusciamo a lasciarci andare, magari scopriamo che la stessa cosa che avremmo voluto fare noi, la avrebbe voluta fare lui, ma gli scocciava parlarne.
E che sarà mai!?
Volete dirmi che non avete mai desiderato che il vostro uomo vi coprisse gli occhi per non vedere dove sarebbe arrivata la prossima carezza?!?
Volete dirmi che non avete mai desiderato che il vostro uomo vi tenesse ferme le mani per non potervi liberare della presa successiva?!?
Volete dirmi che non vi piace come vi guarda il vostro uomo quando una sera, così, quasi per gioco, vi mettete una camicia da notte più sexy di quella che mettete di solito con gli orsacchiotti?
Se è come penso, parlate!
Agite!
Non c’è niente di meglio che fare ciò che si ama con chi si ama.
E’ il miglior modo per evitare di fare le corna, ma soprattutto di riceverle.
So che forse questo non è un post da lunedì pomeriggio, ma almeno avete tutta la settimana per non dover arrivare a sabato…
Barbara
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