“Ma perchè le giornate non sono composte di 48 ore invece che di 24 ?”
Ditemi che anche voi vi fate questa domanda almeno un giorno sì e un giorno anche dai !?
Ok, ok, magari adesso siete in vacanza oppure sono in vacanza molti di quelli con cui lavorate o con cui avete a che fare e quindi i ritmi finalmente stanno rallentando.
Finalmente si riesce a respirare (aria calda permettendo).
Ma quando siete in assetto normale?!
Durante l’anno?!
Quando dovete destreggiarvi tra lavoro, casa, spesa, commercialista, avvocato, dentista, medici vari, controlli, sport dei maggiorenni, sport dei minorenni, attività varie e marito?
Il marito fa parte della famiglia, ma spesso è mooolto più impegnativo del resto della famiglia, quindi merita una voce a sé.
Voi come riuscite a fare tutto?
Come organizzate il vostro tempo?
Riuscite a sfruttarlo al massimo o lo sprecate?
Spesso non è solo una questione di organizzazione, ma di atteggiamento mentale.
Quante volte ci capita di correre, correre, fare, fare ed arrivare alla fine della giornata senza aver concluso neanche la metà di quello che avremmo voluto fare?
E magari restano fuori proprio le cose più urgenti?!
Che fastidio quella sensazione di aver perso un sacco di tempo perchè non ci siamo organizzati bene. 
Ecco che le ore ci scivolano di mano ed ecco che arriva la necessità delle famose 48 ore al posto delle canoniche 24.
Facciamo finta che il tempo sia un treno, un insieme di vagoni.
Il treno va e non si può fermare.
L’unica soluzione è riempire quei vagoni con le cose che ci interessano di più.
Ecco che a questo punto va organizzato al meglio non solo il tempo, ma soprattutto il nostro atteggiamento mentale.
La prima cosa da fare è domandarsi quali sono per noi gli scopi e gli obiettivi più importanti da raggiungere:
Lavoro?
Amore?
Famiglia?
Cosa ci da più soddisfazioni e accende in noi la voglia di fare, l’entusiasmo?
Da cosa sarebbe meglio iniziare per avere la giusta carica indispensabile per il resto della giornata?
Se domani vincessimo la lotteria come spenderemmo i nostri soldi?
Se avessimo solo 6 mesi di vita, a cosa ci dedicheremmo?
Alcune delle domande che vi ho appena suggerito, potrebbero sembrare fuori luogo e invece non lo sono.
Pensateci bene…
Sento spesso amiche rimpiangere di non aver dedicato in passato più tempo al proprio compagno, al proprio figlio, al proprio lavoro o agli amici.
“Ah, se tornassi indietro starei di più con mio figlio”; “Ah, se non avessi trascurato così tanto mio marito dopo la nascita di Pinco e di Pallino, ora staremmo ancora insieme e non avrei mai incontrato quel demente con cui mi sono fidanzata e che pretende pure di fare da padre ai miei figli”; “Ah, se fossi stata più furba e mi fossi impegnata di più, ora avrei rivestirei ancora quel ruolo che alla fine non mi dispiaceva poi così tanto”; “Ma come è possibile che ora che ho finalmente lasciato quell’imbecille…sono spariti tutti gli amici?”.
Per evitare di vivere di rimpianti bisogna svegliarsi prima.
Ecco perchè vi dico che la cosa principale è dare delle precedenze alle cose che vi interessano di più e poi partire con l’organizzazione vera e propria del tempo a disposizione.
Dedicare del tempo a sè stesse è una cosa che per esempio molte donne non fanno quanto dovrebbero e poi finisce che se la prendono con i figli o con i mariti perché si aspettano da loro quello che loro non possono offrire.
Le soddisfazioni personali e le gratificazioni, ce le dobbiamo prendere per i cavoli nostri, anche e soprattutto fuori dal nucleo familiare.
Avete degli hobby? 
Trovate il tempo di coltivarli e vedrete che quanto sarete più serene e soddisfatte quando vi ritroverete nel vostro “solito” ruolo tra le 4 mura domestiche.
Avete degli amici che non sentite da tanto perchè magari non hanno fatto il vostro stesso percorso?
Chi se ne frega.
Se ci tenevate, allora aprite l’agenda (o il file dei contatti) e chiamateli, anche se sono passati anni.
Decidete quali sono i vostri obiettivi e fate ogni giorno un piccolo passo verso di loro.
E poi impariamo a delegare!!!
Io sono negata a delegare.
Faccio una fatica boia a delegare, ma ogni tanto bisogna stringere i denti e tocca farlo.
Fa bene delegare, fa benissssssssimo delegare.
Adesso per esempio le casse d’acqua le faccio comprare a mio marito e alla Metro ci mando lui da solo mentre io faccio altro (magari vado a bere un tea con un’amica che non vedevo da tempo).
La mia salvezza sono i miei post-it
Lo ho già raccontato, ma ve lo riassumo velocemente: tutte le sere, quando sono già a letto in totale relax, l’ultima cosa che faccio prima di spegnere la luce è mettere la mia agenda sulle ginocchia.
A quel punto la apro e tiro fuori un bel post-it giallo, anzi due, e faccio le liste per il giorno dopo.
La prima lista sono le cose che devo fare fuori casa ossia per esempio la spesa, la lavanderia, l’appuntamento dal dentista etc e i vari punti li metto in ordine di orario e di percorso.
Esempio: non vado a ritirare le camicie vicino a casa prima di andare a fare la spesa, ma dopo aver accompagnato nostro figlio a scuola così non mi ritrovo troppo carica di roba visto che giro in scooter.
Altro esempio: se so che devo andare in centro allora faccio mente locale su tutte le cose che quella settimana dovrei fare in zona e vedo di riunire più appuntamenti possibili nello stesso giorno così da ottimizzare tempo e benzina.
Il secondo post-it invece è la lista delle cose da fare da casa quindi pagamenti vari, telefonate, mail etc.
Sembra complicato, ma se vi abituate diventa una passeggiata, giuro.
Per me finire i post-it sarebbe come per un fumatore accanito finire le sigarette.
Ho i cassetti pieni di pacchetti di post-it.
Ogni tanto bisogna anche imparare a rimandare.
Ogni tanto bisogna anche sapersi accontentare e ottenere così un paio di ore in più da dedicare a sè stessi o a chi si ama.
Magari sperimentando una nuova ricetta e apparecchiando la tavola come si fa per le grandi occasioni o magari andando a prendere i figli a scuola per dedicare loro una gita non annunciata, a sorpresa.
Alcune cose si possono rimandare, ma altre no.
La vita è una sola e il tempo non torna indietro.
Barbara
 
NB: Vi ricordo che questa rubrica esiste grazie ai preziosi spunti dello psicologo coach Steve Benedettini. Se volete incontrarlo o volete informazioni sui corsi che tiene, chiamate il suo studio di Rho allo 02.93904504 o scrivetegli a info@alphacenter.it