Eh sì, ormai ci siamo quasi: manca solo una settimana all’inizio della scuola.
“Scuola”, mi fa strano dire “Scuola” e non più “Asilo”.
Mi fa strano sapere che tra poco non potrò più accompagnare il mio Danny boy dentro il suo asilo e sedermi per terra davanti al suo armadietto per aiutarlo a togliersi le scarpe e infilarsi i calzini antiscivolo.
Mi fa strano sapere che anche lui non potrà più sedersi per terra, ma avrà il suo banco, la sua sedia.
Mi fa strano sapere che tra un po’ non potrò più leggergli le favole saltando i pezzi: imparerà a leggere e non riuscirò più ad imbrogliarlo!
Danny è in paranoia totale e lo ho scoperto solo pochi giorni fa quando mi ha rimproverata perché secondo lui stavo uscendo troppo qui a Venezia.
“Tu vai sempre ad un sacco di feste e io invece non andrò più a nessuna festa perché nella scuola nuova non conosco nessuno e quindi quando gli altri bambini festeggeranno i loro compleanni, non mi inviteranno”
Ecco svelata la preoccupazione principale di mio figlio in attesa di iniziare la scuola: le feste.
Ma chissà da chi avrà preso questo amore per le feste, bo?
A quel punto ho cercato di rassicurarlo dicendogli che pian pianino inviteremo a casa a giocare i compagni che gli stanno più simpatici e in un batter d’occhio sarà pieno di nuovi amichetti.
“Ma mamma come facciamo ad invitarli a giocare a casa se per farlo sei tu che devi chiamare le loro mamme e tu non hai il numero di telefono di nessuna di loro?”
Oh porca paletta! Ma vuoi dire che davvero mio figlio dopo quasi 6 anni che mi conosce non ha ancora capito come sono fatta?
“Danny ora ti spiego come facciamo: il primo giorno mamma  viene a scuola con te e porta subito subito un bel pacchetto di bigliettini da visita dove c’è scritto il mio numero di telefono, la mia mail e anche la pubblicità del mio blog. Diamo questi bigliettini a tutte le mamme dei tuoi nuovi compagni. Chiediamo a tutte le mamme di mandarmi la loro mail e il loro numero di telefono così nel giro di un paio di giorni avrò tutti i numeri delle mamme dei tuoi compagni e si spera anche qualche lettrice in più del blog. Sei più tranquillo adesso?”
A quel punto ho visto un grande sorriso illuminare le guance del mio cucciolo e ho capito che, forse, un piccolo “dramma” era stato risolto.
Adesso iniziamo il conto alla rovescia, andiamo a cercare anche lo zainetto e incrociamo le dita.
Per fortuna ho già conosciuto la nuova maestra di Danny e so che sarà in buone mani, anzi, in ottime mani.
Sarò all’antica, ma per me conta di più il cuore che il mattone e quindi quando un giorno, per caso, ho incontrato LEI, e ci siamo guardate negli occhi, ho capito che quella sarebbe stata la scuola giusta.
Barbara