“Domani sera a Cannes alle 22 fanno i fuochi, e sono bellissimi, perché non venite tutti assieme verso le 20 così prima andiamo a farci una bella mangiata di frutti di mare all’Astox Brun?”

“Perché no” mi sono detta 🙂

Non ci ho pensato su e coinvolto anche la coppia di amici da cui siamo ospiti, e un amichetto di Danny.

Ci siamo messi in macchina cantando, e solo allora, durante il viaggio, il mio pensiero é volato a Nizza, e a quell’orribile serata, di terrore, dopo i fuochi…

Ci avevo pensato anche quando é arrivata la proposta di andare a Cannes, ma era stato solo un flash veloce che la mia mente aveva cacciato via, veloce.

Siamo arrivati a Cannes poco prima delle 20, e la prima cosa che mi é saltata all’occhio é stata la massiccia presenza di forze dell’ordine.

Solo allora ho iniziato a guardarmi attorno, un pò impaurita, ho preso sotto braccio mio marito e gli ho sussurrato nell’orecchio:”Non diciamo nulla a Danny, ma stiamo attenti”

Saranno forse state le super ostriche che sembravano bistecche, le ottime cozze alla crema, le strepitose capesante o il rosè ghiacciato?!

Non so cosa sia stato, ma so che durante la cena le mie piccole paure sono svanite, tra profumi, risate e un’ottima compagnia.

Ma dopo cena…

Quando ci siamo ritrovati vicino alla spiaggia, in mezzo alla folla, in attesa dei primi botti, il mio cuore ha iniziato a battere, forte, troppo forte!

Il cielo si è tinto di rosso, e la luna piena iniziava a crogiolarsi tra le prime luci, che sembrano accendersi in suo onore, tutto intorno a lei, ma io non riuscivo a guardare il cielo, e continuavo a guardarmi intorno…

Sentivo un marocchino dietro di noi che urlava, tra la folla.

Era solo uno dei tanti ubriaconi che durante la sera passeggiano sul lungo mare, urlando frasi senza senso, ma in quel momento ho avuto paura…

Sono una grande trascinatrice, e amo organizzare serate piacevoli per gli amici, per la mia famiglia.

E se questa volta avessi sbagliato?

E se capitasse qualcosa?

Ad un certo punto ho guardato mio figlio, e mio marito, che sorridevano ammirando quello spettacolo meraviglioso.

No, non avevo sbagliato.

Sbagliano loro se pensano che la paura ci possa far smettere di vivere.

In un attimo il mio cuore si è calmato, e lui ed io siamo tornati a sorridere.

I fuochi sono finiti intorno alle 23, ma, per una questione di sicurezza (troppa gente a piedi in giro per le strade), hanno tenuto i parcheggi sotterranei chiusi, fino a poco prima di mezzanotte.

Papi é andato a bere una cosa con gli amici e Danny ed io siamo rimasti sulla croisette, a vedere diversi spettacolini.

Alla fine sono andata a letto felice, felice di aver passato una bellissima serata in famiglia, con gli amici.

Felice di essere riuscita a respingere quella paura che per un attimo ha cercato di non farmi vivere al pieno, la mia vita.

Ci vuol ben altro per fermare una come me, una che è sempre stata molto fatalista e che ha sempre pensato che se devo morì basta una tegola di un tetto 🙂

Besos