Certo che in questa città nel succedono di tutti i colori ormai 🙁

Oggi avevo il mio solito giro di ottantordicimila commissioni da fare, e quindi alle 9 ero già vestita da pony express, a cavallo del mio inseparabile scooter.

Mi fanno sorridere gli amici che a volte incontro in giro per la città, a semafori ed incroci, quando giro sempre di corsa sul mio scooter, come un’invasata.

“Ma come ti trovo bene”

“Ma come ti vedo bene”

Ma la mia domanda è: scooter

Ho gli armadi che da anni straripano di vestitini, gonnelline, maglioncini e quant’altro, ma si da il caso che io giri sempre in jeans, maglioncione, e super maxi parka verde militare con dietro una maxi bandiera inglese.

Posso mica girare in scooter con gonnellina o vestitino, co sto freddo !!!

Parentesi: quando ti capita di trovare un caldo giaccone di Ralph Lauren ad una super svendita, ad un super prezzo, te ne freghi se è di 4 taglie più grande, e se dietro ha una decisamente troppo grande ed evidente bandiera inglese no?!  Basta che tenga caldo nelle giornate in cui tu interpreti un pony express.

La mia giornata è iniziata con un salvataggio: una delle mie più care amiche domani ha un appuntamento molto importante di lavoro, e, noi donne, ci teniamo a presentarci bene agli appuntamenti importanti 🙂

Minigonna e scollatura? Roba di altri tempi, e di altro fisico.

Parentesi: io non ho mai ricevuto il porto d’armi per i miei polpacci, e quindi la minigonna non la mettevo neanche a 13 anni

Alla nostra età bisogna decisamente puntare sullo sguardo, di sicuro intelligente, e magari anche un filo filo intrigante (solo se davanti a te c’è un uomo)

E poi?

E poi un bel sorriso non guasta no?!

Ma se sotto lo sguardo ci sono due grosse borse degli occhi, e, intorno al sorriso, un enorme mazzo di rughette, non è cosa buona e giusta.

Ed ecco che arriva in soccorso Super Barbs la pony express, con due dosi di tensore Jeunesse (sia mai che una, aprendola, voli e caschi proprio nel wc).

La mia amica, con quel tensore, in 2 minuti farà un salto indietro di 20 anni, per 12 ore, e quell’appuntamento diventerà una passeggiata di salute, olè.

E le rughe e le occhiaie? Per circa 12 ore saranno solo un brutto ricordo: spariranno!!!

Dopo aver fatto del bene a lei, dovevo fare del bene a me, e quindi sono andata in palestra, ad allenarmi.

Tra la scorsa estate, e lo scorso Natale, passati entrambe nella nostra casa pugliese, purtroppo ho messo su un paio di paio di kiletti (fate voi il conto, e aggiungete 3)

Una parte di me questi kili vorrebbe perderli subito, e un’altra parte di me, quella che in scooter ha freddo, vorrebbe tenerseli come protezione fino alla primavera.

Vedremo, chi vincerà 🙂

E comunque la prossima estate, tanto per non rischiare troppo, ho deciso che nella nostra casa in Puglia ci andrò molto meno, ma la affitteremo, così noi dimagriamo, e altre persone si potranno godere il nostro piccolo paradiso (se siete interessati cliccate QUI)

Fatto sta che i miei pantaloni neri stretti, che uso per fare body balance (una via di mezzo tra yoga e pilates), sono diventati troppo stretti, e quindi dopo la palestra sono andata da Decathlon, a comprare due pantaloni da ginnastica nuovi, perché i pantaloni stretti fanno male alla circolazione  🙁

Dopo la palestra avevo fame, ma, ovviamente una pony express non ha tempo per pranzare seduta, e quindi sono entrata da Decathlon mangiando una delle barrette che tengo sempre nella borsa della palestra.

Visto che la mia barretta era l’ultima, come prima cosa ho cercato tra i loro scaffali per vedere se vendevano le mie barette preferite (che di solito compro online), ma non le ho trovate.

Ho comprato delle proteine, e poi sono andata al piano di sotto, a cercare i pantaloni, e un paio di canottiere nuove.

Alla fine del mio giro sono risalita alle casse, ho pagato e mi sono avvicinata all’uscita.

“Bip bip, bip, bip”

Trovo molto imbarazzante quando quegli aggeggi all’uscita si mettono a suonare, e tutti si girano verso di te guardandoti come se tu avessi già le manette addosso, ma quello che mi è successo oggi è stato davvero assurdo!

Il ragazzo di colore, vestito tutto di nero e alto 3 metri  (meno male che c’era il sole, sennò sai che paura se lo beccavo al buio) mi ha molto gentilmente chiesto lo scontrino, e ha controllato nel mio sacchetto.

Stava per dirmi che era tutto a posto, quando è arrivato un nano (scusate ma io quello lo odio, e quindi lo chiamo come mi pare), pelato, e in borghese.

Il nano ha tirato fuori una custodia di pelle che ha visto bene di spalancarmi davanti alla faccia, per farmi vedere il suo distintivo dorato, di sicuro più grande del suo pene!

“Signora devo controllare!”

“Lo aveva già fatto il gigante nero e buono, ma faccia pure”, gli avrei voluto dire, ma il suo atteggiamento mi ha ammutolita (io che ammutolisco è strano eh?!).

Il nano ispeziona sacchetto, e controlla il mio scontrino (ovviamente avevo ormai parecchi occhi puntati addosso, visto che ero lì da almeno 5 minuti, e mi avevano controllato in 2).

E, davanti a tutti quelli che guardavano, ha detto, ad alta voce, per farsi ben sentire: “Signora tutto ok, può andare, ma si ricordi che le barette prima si pagano, e poi si mangiano!!!”

Sono diventata rossa, e poi viola!

Mi guardavano tutti, e io non sapevo se mettermi a piangere per la vergogna, o se esplodere per la rabbia, e menare il nano, senza neanche spiegargli il perché.

A quel punto ho contato fino a 3 e poi ho detto: “Scusi cosa ha detto?!?!??!”

E il nano: “Guardi che l’ho vista mentre camminava per il negozio mangiando la baretta!”

Non ci ho visto più: “La barretta è mia, e ho iniziato a mangiarla prima di entrare nel negozio. In questo negozio neanche la vendono la marca della barretta che stavo mangiando, e quindi lei mi ha appena dato della ladra! La prossima volta ci pensi bene prima di parlare!”

E lui, sempre arrogante: “Io non le ho dato della ladra!”

Avevo capito che con quel nano era impossibile ragionare, perché aveva il cervello ancora più piccolo del suo pene, che era più piccolo del suo distintivo 🙂

Ho salutato, e sono uscita, ma arrivata sul mio motorino ci ho ripensato, sono tornata indietro e ho chiesto di parlare col direttore del negozio.

Il direttore, ascoltando il mio racconto, è diventato prima rosso, e poi verde, e mi ha quasi inseguito fino al motorino per scusarsi, per la millesima volta in 20 secondi.

Mi ha spiegato che quella guardia giurata non era del negozio, ma esterna, e che lui avrebbe provveduto subito a sistemare la faccenda.

Non so cosa sia successo e non mi interessa, ma posso solo dirvi che io ho sempre detestato quelli che abusano del loro potere.

Ho il massimo rispetto per divise e distintivi, perché, per fortuna, la maggior parte delle persone che li indossano fanno il loro dovere, e lo fanno molto bene, ma purtroppo le mele marce sono ovunque, e più si va avanti e più ne abbiamo le prove, guardando telegiornali, e video postati un po’ ovunque.

Spero che in nano col pisello piccolo oggi abbia capito che a volte è davvero meglio stare zitti.

Che poi una cosa non capisco: con tutta la delinquenza che c’è a Milano, bisogna per forza mettere le guardie giurate nei negozi, dove ci sono già i dipendenti che sanno fare molto bene il loro lavoro?

Ma convogliare queste “extra forze” nelle strade?! Dove magari questa arroganza potrebbe a volte essere quasi utile?!

Eh no! Perché è più facile fare il gradasso con una bionda aspirante ladra di barrette che con un vero delinquente eh?!’

Ma braviiiiiiiii

E comunque sappiate che anche noi mamme in modalità pony express abbiamo i super poteri, e che se ci fate girare i maroni poi lu usiamo, e sono volatili per diabetici !

Baci

barbara