Elisabetta Canalis si è sposata vestita da meringa, e Belen Rodriguez si è presentata al matrimonio vestita da concorrente di “Ballando sotto le stelle”.

Era ovvio che il giorno dopo sarebbe partito il tam tam mediatico, e che sarebbe durato a lungo, senza esclusione di colpi.

“Ma che cafona! Non si entra vestite così in Chiesa, e poi non è chic  rubare l’attenzione alla sposa attirando su di sè gli sguardi di tutti”

“Ma di chi era il vestito della Canalis? Ma perché  non ha indossato qualcosa che esaltasse di più le sue belle forme? Sarà mica incinta?”

E vai di botta e risposta, di accuse e repliche, e di fiumi di dementi esternazioni.

Donne che accusano altre donne di aver criticato per invidia.

Invidia?

Ma secondo voi si può invidiare una gran bella gnocca che invece di indossare qualcosa di semplice ed elegante, decide di rendersi ridicola, e fa la “gnorry”?

Ma quello che mi disturba di più sono quelli che si sono permessi di criticare la troppa attenzione data a queste stupidate, quando ci sarebbero cose ben più importanti di cui scrivere a parlare.

Ecco, appunto, parliamo di notizie sì e notizie no.

Ma vi siete accorti che da quando danno così tanto spazio a mariti che uccidono le donne amate, e a genitori che uccidono il sangue del loro sangue, questo tipo di delitti stanno aumentando a vista d’occhio?!

Mai sentito parlare di emulazione?

Ma è possibile che ormai al telegiornale non si senta parlare che di violenza, omicidi impensabili e atroci decapitazioni?

Ma dare anche altri tipi di notizie? Magari ogni tanto anche buone notizie? Notizie di speranza, notizie di ripresa.

Ben venga Belen e il suo volgare abito di pizzo.

Vorrà dire che da domani le case di moda venderanno meno tubini e più pizzi.

Evviva le notizie stupide, e l’emulazione innocua.

E con questo passo e chiudo

Barbara