Danny boy ha iniziato le elementari.
Danny boy è reduce da 3 anni di asilo privato dove una fantastica signora, ogni giorno, preparava ottimi pranzetti per lui e per i suoi compagni.
Danny boy da settembre, e per almeno 5 anni, mangerà (forse) ciò che Milano Ristorazione deciderà che lui dovrà mangiare.
La mamma di Danny boy (ossia IO) si è ovviamente iscritta alla commissione mensa.
La mamma di Danny boy vuole sapere cosa mangia suo figlio.
La mamma di Danny boy, se si arrabbia, non è per niente simpatica.
La mamma di Danny boy è già un po’ arrabbiata, quindi ocio!!!
Nulla da dire sulla scuola di Daniele, sulle maestre e sulle scodellatrici (ossia le signore che fanno le porzioni per tutti i bambini della scuola): la scuola è pulita e ben organizzata, la maestra ha anche voglia di sbucciare e tagliare le mele per tutti (quando la buccia è troppo dura per essere addentata e mangiata), e le scoldellatrici sono tutte gentili e super disponibili.
Ma su Milano Ristorazione due paroline in più le dirò…
Ieri sono stata in commissione mensa per la seconda volta (armata di grembiule e cuffia, giustamente obbligatori, e ovviamente parecchio anti estetici).
La mensa è un’enorme stanza in cui c’è un lungo tavolo per ogni classe.
Il compito di noi “controllori” è di accertarci che in tutti i tavoli ci sia quello che serve per il pranzo ossia posate, pane, bicchieri, caraffe di acqua e ovviamente piatti, e di assaggiare tutte le pietanze che vengono servite ai bambini accertandoci che non ci siano corpi estranei in giro (capita!)
Fino a pochi giorni fa in ogni posto c’era un frutto, ma ora la frutta viene messa in un cestino a capotavola, vicino alla maestra.
Sarà la maestra a dare la frutta a chi la vuole, per evitare che i bimbi con la frutta ci giochino, ma non la mangino.
Questo perché?
Perché esiste un’associazione che si chiama “Siticibo” che ogni giorno ritira la frutta e il pane non consumati (e ovviamente non toccati o rotti) per portarli dalle suore e in altri centri in cui il cibo viene poi consegnato a senza tetto e bisognosi in generale.
Mi viene male se penso a tutti i pasti caldi che avanzano a scuola, ma che non possono essere ritirati e che quindi vanno buttati.
La stessa società infatti va anche in alberghi e ristoranti a prendere pasti caldi, ma per fare questo serve che chi “dona” abbia degli abbattitori di temperatura.
Si tratta di questioni delicate che non si possono trascurare.
Ed ecco che proprio per questo grande spreco ora vi dirò cosa penso di Milano Ristorazione.
Ma perché fare sperimentazione sui bambini?
I nostri bambini hanno bisogno di forze per affrontare la giornata, ma spesso i piatti che Milano Ristorazione offre, vengono respinti, lasciati intatti sui tavoli e poi buttati.
La prima volta che sono andata c’era un frittata immangiabile.
Ieri, invece, c’era una minestra di lenticchie con la pasta: la minestra aveva anche un buon sapore, ma la pasta alle prime è arrivata scotta e alle quinte (che vengono servite per ultime) è arrivata talmente molle che avrebbero fatto prima a frullarla con le lenticchie.
L’arrosto di tacchino era anche buono, ed è stato mangiato da tutti, ma era una misera fettina a testa e le verdure crude di contorno (insalata con verza e carote) sono rimaste intatte sui piatti di tutti.
Ma una bella pasta normale?
Del riso?
Un po’ più di arrosto con magari una verdura alla volta, e cotta?
Mio figlio a casa mangia di tutto, ma ieri alla fine ha pranzato con una fettina di carne e due banane.
Se vogliamo proprio dirla tutta…la colpa è anche di molti genitori che ai loro figli, a casa, fanno mangiare sempre le stesse cose, ma Milano Ristorazione di sicuro dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza.
Il giorno della frittata ho visto 4 bambini che non la avevano neanche assaggiata, ma sostenevano fosse cattiva.
Ok che il profumo non fosse il massimo, ma almeno provare ad assaggiarla?
Questa è una questione di educazione alimentare, che è da casa che deve partire.
Due di quei bambini alla fine, dopo aver fatto con loro una sorta di gioco, quella frittata la hanno assaggiata e se la sono mangiata tutta.
Sono una rompiscatole, lo so, ma cari genitori, fate uno sforzo in più con i vostri figli e fate loro assaggiare un po’ di tutto.
I bambini devono poter scegliere, e non limitarsi a ciò che conoscono.
E tu, cara Milano Ristorazione, invece di complicarti la vita con inutili piatti elaborati che i nostri bambini non mangeranno mai e che verranno buttati, datti alla classica pasta e ai classici secondi oppure, se proprio non ti riesce, datti all’ippica!!!
Barbara 

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